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Autore: ChibiNekoChan    13/07/2012    3 recensioni
"Akito..."
"Akito... svegliati..."
Aprì di scatto gli occhi dopo aver sentito numerose volte una voce chiamarlo.
/Tratto dall'inizio della oneshot./
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Akito..."
"Akito... svegliati..."



Aprì di scatto gli occhi dopo aver sentito numerose volte una voce chiamarlo.
Aveva la mente abbastanza confusa, guardò l'orologio.
Mancavano all'incirca dieci minuti all'inizio di un'altra monotona giornata di scuola e nonostante ciò si preparò comunque col suo solito fare inespressivo e calmo.
Il tempo di mettere una fetta di toast in bocca che già era fuori con i suoi soliti amici...
e con lei.
"Anche oggi per un pelo in orario eh Akito?" Tsuyoshi si pulì gli occhiali con la camicia.
"Eheh, spiritoso." Controbattè lui in modo sarcastico.
"Dai non litigate." Li divise Aya con un sorriso in faccia.
"Hai ragione, ti amo Aya."
"Anch'io Tsuyoshi!" I loro occhi si illuminarono e cominciarono una serie infinita di smancerie seguite dalla faccia disgustata del povero Akito che osservava da poco lontano la scena.



SBAAAAAM.



Ad un tratto tutte queste romanticherie vennero interrotte da qualcosa...
Un qualcosa che tutti lì conoscevano bene...
"Allora, avete finito di fare i piccioncini?" Commentò Sana brandendo ancora quel martelletto di plastica killer.
Akito restò a fissarla per uno, due secondi massimo, dopodiché continuò a camminare diretto verso la scuola.
"Non si saluta?" Gli urlò contro Sana, tutto inutile, la figura di Hayama si era già dispersa.



- - - - - - - - - - - -



La campanella suonò e tutti entrarono nel cortile.
"Eccoti qui! Ma insomma, perché te ne sei andato via senza dir niente?" Sana scrutò il fare di Akito che non lasciava trasmettere niente.
"Boh, mi andava." Rispose Akito, distrattamente.
Sana lo mirò col suo fedele martello mentre Akito, impassibile, si diresse senza dire niente a nessuno dentro la scuola.
Le lezioni erano confuse e incerte, non si capiva bene di cosa parlassero.
A dire il vero Akito non ricordava nemmeno che giorno fosse, ne sapeva che ora fosse. Non era decisamente da lui.
Persino i volti dei compagni gli parevano offuscati e irriconoscibili.
Senza nemmeno chiedere si alzò e si diresse verso il bagno, una cosa strana fu che nessuno lo richiamò per dirgli di sedersi.



"Akito..."
"Akito..."
"Akito... svegliati..."



Ad un tratto mentre il ragazzo passeggiava tranquillo per il corridoio una voce irriconoscibile si fece sempre più forte...
Tutto ciò che era intorno ad Akito cominciò a girare vorticosamente e nel frattempo si dissolveva.



"Akito..."
"Akito..."
"Akito... svegliati..."



All'improvviso Akito aprì gli occhi, che vennero subito accecati da una forte luce bianca.
Un odore di alcol si faceva sempre più forte.
"Finalmente ti sei svegliato..." Una voce, quella voce che lo chiamava, parlò, si notava facilmente il nodo alla gola che quella persona aveva, tratteneva a stento le lacrime.
Akito si sedette lentamente su quello che pareva un letto d'ospedale.
La persona che l'aveva chiamato per tutto questo tempo lo abbracciò con fare possessivo.
Quando l'abbraccio fu sciolto il ragazzo ebbe il tempo di risdraiarsi sul letto e mettere a fuoco la figura di quella persona.
"Akito... ti prego... non lasciarmi più..." E le lacrime che per tanto tempo venivano trattenute, scesero tutte d'un colpo come se volessero scappare dagli occhi di quella ragazza.
"Non ti dimenticherò mai... Sana..." Le forze di Akito cominciarono a mancare ed in un istante il ragazzo non riuscì più a distinguere la figura di quella ragazza che si confondeva sempre più tra le pareti bianche di quella stanza, troppo piccola e angusta per contenere tutto il dispiacere che la giovane stava sopportando.
Piano piano gli occhi del giovane si socchiusero.



"Akito..."
"Akito!"



I rumori si affievolivano sempre più confondendosi con le luci.
Tutti i rumori... tranne uno.
Tranne una voce, che accompagnò Akito fino alla fine.
  
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