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Autore: NinaTheGirlWithTheHat    13/07/2012    1 recensioni
Era buio,non c’era ancora la luce. Ad un tratto un bagliore illuminò il cielo e venni così al mondo. Il mio nome è Alba . Il primo raggio di sole,la prima luce del giorno. Sono nata per rischiarare la vita degli uomini dopo il buio della notte. ~
L’Aurora
L’aurora del nuovo giorno
Illuminerà i sogni più profondi
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Born from the Sea

 

Αγάπη (agápi- amare)      

 
Amor,ch'a nullo amato amar perdona

Era bella e soave come un sogno,eterea come la sua consistenza.
I capelli erano splendidi,lucenti e lisci come seta.
La bocca,o quella bocca e quelle labbra,profumate come rose,dolci come le pesche.
Ogni giorno lo precedeva con il suo carro,come l’alba precede il giorno.
Quanto avrebbe voluto allungare le braccia verso di lei,le mani a sfiorare anche solamente il lembo del suo peplo.
Avrebbe voluto stringerla a se e cantarle,sussurrando dolci parole,le note di un innamorato.
Quanto avrebbe voluto stare con lei,steso sotto un albero in sua compagnia,al riparo dal caldo torrido – o era forse la sua vicinanza,era forse il suo amore,il suo saperla tanto vicina ma distante allo stesso tempo, a farlo bruciare così tanto?- e insieme ridere e scherzare come solevano fare,lei stesa sulle sue ginocchia e in mano un fiore colto tra i fili verdi.
Che ironia,lui,Apollo, dio del Sole e della Luce aveva paura di scottarsi troppo.
E lei ignorava tutto questo,nella sua beata innocenza,così dolce e ignara!
 
“Apollo?” o dolce musica! “Apollo,svegliati! Dobbiamo andare!” disse destandolo dai suoi sogni.
Occhi perché mi trafiggete con i vostri dardi,perché ferite il mio cuore? Pensava il dio crogiolandosi nel suo amore.
La ragazza lo guardava divertita stando in piedi,tenendo le mani allacciate dietro la schiena.
“Oggi quale ninfa sedurrai,mio caro?” chiese ridendo allegra
Ho smesso di sedurle tempo addietro,da quando mi sono innamorato di te,luce dei miei occhi,fulgida stella,compagna di giochi,dolce musa dei mie sogni e delle mie poesie!
“Non lo so,forse sarai tu la fortunata,Aurora!” la punzecchiò malizioso
“Che onore!” disse ridendo dolcemente
 
E come ogni giorno sperava di poter rompere quella distanza tra i loro carri,tra i loro corpi,tra i loro cuori e le loro anime che un destino crudele o il Fato aveva imposto da tempo immemore,per far sì che lui sentisse ancora di più quel tormento rodergli il cuore.
 

   
 
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