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Autore: literatureonhowtolose    14/07/2012    2 recensioni
{ Phan - Kickthestickz }
Era l’ultimo dell’anno, e come farebbe ogni adolescente sano di mente, Phil Lester, un ragazzo dai capelli color ebano e gli occhi azzurri più del cielo, se ne stava seduto su un divano del piccolo hotel in mezzo ai monti in cui sua madre e lui stavano passando le vacanze invernali; stava leggendo uno dei suoi venticinque quintali di libri, tutti uguali e noiosissimi. Letti e riletti, oltre tutto.
Phil però non era l’unica persona a non sapere cosa significassero le parole “capodanno”, “festa”, “fuochi d’artificio”, “conto alla rovescia”, “lenticchie e cotechino” e così via. Infatti Dan Howell, pur essendo il ragazzo più bello, fortunato e popolare nei paraggi, non aveva trovato nulla di meglio da fare se non decidere di subirsi suo padre che cercava, senza successo, di insegnargli a giocare a basket in modo decente.

« Daniel. » si presentò il primo ragazzo, tendendo la mano verso l’altro.
« Philip. » ricambiò timidamente il secondo, stringendogliela.
The start of something new.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO QUARTO~!

Un urlo lancinante si levò dall’esile corpicino di Charlie, la mattina dopo. Urlava come se un rinoceronte impazzito lo stesse inseguendo, e la cosa migliore era che nessun insegnante venne a dirgli niente fin quando non svegliò metà vicinato e decise di fermarsi. 
Il motivo di tanta frustrazione? Lui e Alex erano andati a controllare i tabelloni delle parti assegnate per il musical, convinti del fatto che un’altra volta sarebbero stati loro i protagonisti. Eppure no, tutte le loro certezze erano andate in frantumi non appena avevano letto che erano convocati per i provini finali insieme a Daniel Howell e Philip Lester.
Com’era possibile? Era risaputo che quello era il LORO campo, che erano i migliori in quella disciplina e che nessuno aveva mai osato superarli. E come se non bastasse, Charlie non li aveva neanche visti esibirsi, perciò come potevano essere segnati su quel maledetto cartellone?
Al sentire quelle grida strazianti PJ e i suoi amichetti della squadra, che erano peggio che delle donne di mezza età in quanto a gossip e robe varie, decisero di andare a vedere cosa fosse successo per poter eventualmente sfottere un po’ Charlie e il suo compare in allegria. Ma quando videro la catastrofe che si era verificata nessuno ebbe più il coraggio di spiccicare parola.
Era tutto fuori dagli standard, il mondo si era capovolto e bisognava assolutamente rimetterlo a posto. 
In fretta.
_____
 
Durante il pranzo Dan decise finalmente di farsi vivo. Aveva passato tutta la mattina chiuso nei bagni a nascondersi, ma poi gli era venuta una certa fame e aveva deciso di affrontare la reazione sicuramente negativa dei suoi compagni pur di poter avere un po’ di cibo con cui saziarsi. Ma una volta entrato in mensa venne subito aggredito da PJ.
Il ragazzo infatti era indispettito dal fatto che metà della scuola, dopo aver visto che il grande Dan Howell aveva il coraggio di ammettere di amare qualcos’altro al di fuori del basket o del dormire, aveva deciso di confessare le sue più grandi passioni segrete spesso imbarazzanti o insospettabili. I secchioni che rivelavano di amare l’Hip Hop, gli Skater che confessavano di suonare un qualche strano strumento musicale, e il resto dei Tamedogs che blateravano stupidi discorsi sulla cucina.
Lo status quo era rovinato, ed era  tutta colpa di Dan e del suo nuovo amichetto.
« Che hai? » chiese Daniel dopo che il suo compagno lo ebbe preso per il collo. In realtà sapeva benissimo la risposta a quella domanda, ma tanto valeva tentare, magari era solo una nuova forma di saluto.
« Che ho? Vediamo, mh..hai perso l’allenamento ieri per fare i provini per un ridicolo musical, e adesso tutti si stanno confessando! Il resto del team fa dolci, ti rendi conto? Il resto del team cucina! A cosa può mai servire saper cucinare nella vita? Che senso ha? Mica si vive col cibo! La squadra sta andando a pezzi perché ti sei messo a cantare! Ora perfino gli attori del musical e i secchioni si illudono di poterci rivolgere la parola! Gli skater non ci mollano! Sono tutti convinti di poter fare qualcosa di diverso, qualcosa che non hanno nel DNA! Il mondo si sta rovesciando, l’universo imploderà e sarà solo colpa tua, Dan! E noi abbiamo i playoff fra una settimana, te lo ricordo nel caso una di quelle tue stupide canzoncine ti avesse occupato troppo spazio nel cervello per poterlo tenere a mente! » 
Dopo aver sfogato le sue frustrazioni PJ mollò il colletto della maglia dell’amico e se ne andò, lasciando Dan a rimuginare su tutta la sua vita e su ciò che aveva sbagliato. L’inquinamento, la mafia, la fame nel mondo, l’effetto serra, il surriscaldamento globale e il fatto che non ci fosse mai abbastanza carta igienica nei bagni era colpa sua, ormai ne era certo. Avrebbe voluto ammazzarsi, ma i coltelli di plastica della mensa non tagliano un tubo, si sa.
_____
 
« Quel Charlie ora ce l’ha con me? » mormorò Phil mentre cercava di fare pranzo in santa pace, evitando gli sguardi famelici degli altri scolari.
« Sai, nessuno ha mai battuto quel ragazzo in un musical fin dall’asilo. » spiegò Chris.
« Ma io non volevo batterlo! Non abbiamo fatto l’audizione, stavamo solo cantando. »
« Non convincerai mai Charlie. Credimi, se trovasse il modo di interpretare sia Romeo che Giulietta farebbe a meno di Alex. »
« Te l’ho detto, è successo per caso, ma è stato fantastico. Hai mai avuto la sensazione che ci sia un’altra persona dentro di te che cerca il modo di emergere? »
Chris lo guardò stranito per un attimo.
« No, per fortuna. Sai, di solito quello si chiama disturbo di personalità, e non è una cosa positiva. Vieni, ti presento alla psicologa della scuola. » disse poi, prendendo Phil per un braccio e obbligandolo a mollare il vassoio sul tavolo e il pranzo a metà.
_____
 
Charlie nel mentre era andato a farsi un giro per la scuola per sbollire la sua esasperazione, ma proprio mentre stava per arrivare al suo armadietto per darsi una sistematina il più alto della squadra di basket, Zeke - che da sempre aveva una cotta per lui -, gli si parò davanti bloccandogli la strada.
Il biondo cercò di schivarlo, ma non riuscì nel suo intento, così si fermò e gli puntò gli occhi addosso.
« Hey Charlie, visto che Dan Howell sarà nel tuo Musical..» tentò di dire il coetaneo, ma Charlie lo fermò immediatamente.
« Dan Howell NON è nel mio Musical. » affermò, irato.
« Okay, capito, però pensavo..pensavo che magari potevi assistere a una partita. » propose, innocentemente.
Charlie emise un risolino strozzato, poi con il suo solito fare gentile spintonò Zeke.
« Preferirei infilarmi degli spilli negli occhi. » ammise, teneramente.
« Non lo trovi un po’ estremo? » 
« EVAPORA, SPILUNGONE. » sbraitò, tornandosene nella direzione dalla quale era arrivato. Un po’ contradditorio, visto che aveva appena urlato in faccia all’altro di sparire e alla fine era sparito lui.
_____
 
Dopo aver fatto visita alla psicologa che aveva deciso di dimettersi una volta ascoltati i suoi discorsi assurdi, Phil era andato al suo armadietto per prendere dei libri e ci aveva trovato dentro un foglietto con su scritto che Dan lo aspettava alla serra della scuola, che si trovava praticamente sul tetto. Ovviamente in due giorni Phil aveva avuto tutto il tempo per imparare a memoria ogni corridoio e anche gli eventuali posti inutili e/o inaccessibili della scuola, e infatti non ebbe problemi a trovarla. Ricordiamoci sempre che i nostri protagonisti sono magici, non babbani come noi, perciò per loro cose del genere erano giochi da ragazzi.
Quando arrivò nel luogo da Dan stabilito si guardò intorno e rimase sbalordito dalla quantità di fiori, decisamente immensa. Roba che neanche una foresta amazzonica. Come se fosse possibile, in una scuola che per altro era in piena crisi economica. In ogni caso, corse incontro a Dan e lo salutò.
« E’ il tuo posto segreto, Tamedog? » 
« Grazie al club della scienza! I miei amici non sanno nemmeno che esiste. » disse Dan, sorridendo.
« Hai tutta la scuola ai tuoi piedi eh? Sembra che tutti vogliano essere tuoi amici. » osservò Phil.
« Se non perdiamo. »
« Deve essere difficile la vita da figlio del coach. »
« Mi fa allenare un po’ più degli altri. » disse Dan. Ma se non si allenava nemmeno la metà degli altri. « Forse. » si affrettò ad aggiungere, per non sentirsi un completo bugiardo. « Non so come reagirà quando scoprirà che canto. »
« Preoccupato? » 
« Gli amici dei miei dicono sempre “vostro figlio è nato per il basket, dovete esserne così fieri”. A volte non vorrei essere nato per il basket. Vorrei essere..come tutti gli altri. »
« Ho visto come hai trattato Kyle all’audizione. I tuoi amici ti conoscono così? » domandò Phil, andando a sedersi su una panchina lì vicina.
« Per loro sono solo il playmaker. » ammise, sconsolato.
« Allora non ti conoscono abbastanza. Sai, nelle altre scuole io sono sempre stato il genio matematico, ma quando sono arrivato qua e ho cantato insieme a te mi sono sentito davvero ciò che voglio essere..una ragazza. »
Probabilmente se ci fosse stato Chris avrebbe nutrito ancora più sospetti riguardo a eventuali doppie personalità, ma fortunatamente non c’era, e Dan lo assecondò.
« E sembri anche una ragazza! » affermò andandosi a sedere vicino a lui.
Risero entrambi, poi Phil attaccò di nuovo discorso.
« Allora, vuoi farlo questo provino? » 
« Assolutamente, puoi contare su di me per qualsiasi provino. » accettò Dan.
Subito dopo quella frase la campanella suonò, riportando entrambi sulla terra dalla quale erano evacuati con quella conversazione così intensa, ed entrambi si affrettarono a scendere le scale per arrivare in tempo a lezione, mano nella mano.

- Angolino shalalala -
Buonassssera. Ho aggiornato, è presto(?) ma ho aggiornato. Non so cosa dire :'D
A parte forse il fatto che..non so, non lo so :'D Questa storia mi diverte. Loro mi divertono. :'D Mi è piaciuto scriverla! E..sono contenta che leggerla stia divertendo anche voi, perché sapete che vi voglio bene, gurls. (:
Quindi nulla, l'ultimo discorso di Dan e Phil avrei dovuto cambiarlo al maschile (cioè scrivere "un ragazzo" e non "una ragazza"), ma poi ho pensato fosse più divertente così :'D Alla fine è un gay school musical, no? ARCOBALEEEENI. ♥
Bene, spero che questo capitolo vi aggradi e grazie davvero a tutti quelli che leggono e recensiscono ;w; ♥
Al prossimo! ♥
  
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