Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: Writeme    14/07/2012    1 recensioni
Aurora è una ragazza comune con un sogno. Si sa che i sogni non sono facili da realizzare,ma voi credete nel mai dire mai?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 5.


“GAIA!GAIA!”Aurora più che spaventata dalla situazione era delusa dal comportamento di quelle ragazze,è vero che non bisogna fidarsi degli estranei ma le Beliebers erano una famiglia e si aiutavano sempre tra di loro,o almeno questo era quello che credeva una ragazzina ingenua come lei.
“Signorina,posso esserle d’aiuto?”Una donna alta con i capelli lunghi e scuri ma gli occhi chiari le si avvicinò,la ragazza si scostò subito,ma quando gli occhi caddero sulla targhetta dell’aeroporto con il nome della donna cucita sul petto,Aurora chiese informazioni su un volo per il Canada che sarebbe dovuto partire tra un paio d’ore.
“Mi scusi signorina ma non possiamo darle nessuna informazione su quel volo,ci hanno chiesto cortesemente di non specificare l’orario preciso di partenza per non avere problemi. Se si è persa posso accompagnarla all’area taxi…”
“Nono,non mi sono persa,non si preoccupi. Grazie comunque,arrivederci.”Aurora capì che quella donna giustamente faceva solo il suo lavoro e se ne andò dalla parte opposta,senza avere una meta precisa.
Entrò in una libreria e cominciò a vagare nel negozio. Ad aurora piaceva moto leggere,leggeva quotidiani,fumetti,romanzi,da piccola odiava leggere forse perché aveva un’po’ di difficoltà,ma crescendo era migliorata molto e si era appassionata. Girò l’angolo e si trovò nel reparto ‘cantanti’,incominciò a sfiorare qualche libro degli artisti che più la colpivano,poi capitò quel libro. Era il libro del suo idolo,c’era la sua storia,il suo passato e il suo presente,c’erano loro le sue Beliebers,c’era lei;sfogliava ogni singola pagina con cura,quasi avesse paura di rovinarla con una sola passata.
“Sei anche tu una fan di questo ragazzino? Sai,anche mia nipote è pazza per lui,ogni giorno si ascolta sempre le sue canzoni,non capisco…” Un’anziana signora,la proprietaria della libreria,le si avvicinò appoggiandole una mano sulla spalla.
“Siamo Beliebers,non fans signora. Le fans sono occasionali o apprezzano solo la sua musica,le Beliebers credono in lui e gli saranno sempre accanto,per la sua musica e per la sua persona. Capisce?”
“Capisco,capisco. Aspetta ma lui è il ragazzino che è passato poco fa di qua,sisi gli occhi sono i suoi,il sorriso anche…”
“Passava di qua? Cosa gli serviva?”
“Mah,un ragazzo di colore mi ha chiesto un giornale d’oggi. Il ragazzino si era soffermato a guardare una rivista di macchine se non sbaglio… Partono tra dieci minuti e voleva provare a leggere un giornale italiano in aereo!”
“Come partono tra dieci minuti? Non ce la farò mai ...” Aurora stava cominciando ad agitarsi“Sa dirmi da che parte è andato? Signora è il mio sogno,mi aiuti a realizzarlo,la prego”
“Signorina si calmi. Giorgio devo accompagnare questa ragazzina che si è persa,resta alla cassa.”L’anziana fece l’occhiolino e uscì di fretta dal negozio.
“Ascolta,come ti chiami?”
“Aurora” Disse la ragazza con la voce che le tremava leggermente
“Ascolta Aurora tutto quel che devi fare è piangere e dire che ti sei persa,non aggiungere altro.”
Aurora acconsentì con il capo e seguì la donna. Non le piaceva l’idea di dover mentire,ingannare la gente per realizzare il suo sogno. E’ vero si era persa,ma…la ragazza si accorse che non c’era molto tempo per farsi problemi,e continuò a camminare con passo svelto.
Arrivarono davanti a un poliziotto e l’anziana sussurrò qualcosa all’orecchio di questo ultimo,fece segno di seguirla e ringraziò il poliziotto. Passarono attraverso un tunnel,scesero due piani e l’anziana si fermò di colpo,la ragazza non se l’aspettava e si fermò di scatto anche lei. Erano in un parcheggio,enorme con un solo aereo in mezzo.
“Tesoro,non so quanti anni hai aspettato per vedere il tuo cantante,ma dovremo aspettare un’altra mezz’ora,il tempo che gli controllano le valigie e faccia la strada che abbiamo percorso noi. Io posso restare altri dieci minuti,ma poi devo tornare al lavoro.”
“Non si preoccupi signora,è stata molto gentile. Dovrebbe uscire da quel lato,giusto?” Chiese Aurora indicando una porta rossa con la scritta ‘uscita’ quasi temendo di sbagliare,ma per fortuna la donna acconsentì. Trascorsero una decina di minuti,che ad Aurora parevano dieci ore,stava diventando impaziente,continuava a giocherellare nervosamente con un braccialetto che portava al polso,quando l’anziana le si avvicinò e le disse:”Non perdere mai le speranze,vedrai che fra poco arriva.” Aurora le sorrise,ma delle voci la distolsero dai suoi pensieri,era un gruppo di ragazzi inglesi che stava salendo le scale dell’aereo,erano la maggior parte biondi e sorridenti,come piacevano a lei,rimase a fissarli fin che non entrarono nel veicolo.
Mandò un messaggio alla sua amica per occupare il tempo: “Sono in un parcheggio con un’anziana ad aspettare che il mio idolo salga su quel cazzo di aereo,sto diventando impaziente.” “Parcheggio?anziana?Aurora sei sicura di non essere in un supermercato?” le rispose ironicamente l’amica. Rachele sapeva sempre scherzare anche nei momenti più tesi,questo non era apprezzato da tutti ovviamente ma lei non sarebbe cambiata per nessuno,neanche per la persona più importante perché anche se voleva e ci provava non riusciva a trattenere una battuta e Aurora l’apprezzava molto,perché sapeva che non lo faceva con cattiveria ma per cercare di far sorridere. Stava per rispondere al messaggio quando si sentì toccare la spalla. Cominciò ad agitarsi,non riusciva più a controllare il battito del cuore,stava già pensando cosa dire e si pentì di non aver preparato un discorso,quindi si girò di scatto. Trovò un ragazzo che la guardava dritto negli occhi,era non molto alto ma magro,molto magro,aveva i capelli biondi e gli occhi scuri. “Sei terribilmente bello” subito alla ragazza balzò questo pensiero nella testa.
“Non volevo spaventarti,scusa.”
“Oh no niente,non mi hai spaventata,tranquillo!”
Aurora cercò di mostrarsi più calma possibile,non aveva mai parlato con un ragazzo a questa minima distanza e non sapeva davvero come comportarsi.
“Comunque piacere,Thomas. Tu,come ti chiami?” chiese il ragazzo sfoggiando il suo sorriso.
“Aurora io devo andare,scusami. Spero che realizzerai il tuo sogno tesoro,te lo meriti,ma se hai bisogno di aiuto,ecco il mio numero.” L’anziana interruppe quel momento con la sua voce strillante,ma ad Aurora non pesò molto,in fondo se era lì era solo grazie a lei,così la ringraziò con un abbraccio.
“Così ti chiami Aurora,bel nome!” riprese il ragazzo.
“Grazie…”
Aurora ringraziò con un saluto,ma era in difficoltà e si poteva notare anche a una distanza maggiore. 



-Spazio autrice: Ciao a tutti,mi avete chiesto di aggiungere qualche commento quindi eccomi qui! So che probabilmente vi aspettavate che la mano che bussò sulla spalla di Aurora fosse quella di Justin,ma ho dovuto modificare le cose altrimenti sarebbe stata ovvia la fine. Spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo,in caso contrario cercherò di fare di meglio nel prossimo. 
Grazie per le recensioni precedenti,spero le prossime continueranno a essere positive :3 
-alice. 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: Writeme