Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: Evy    29/01/2007    0 recensioni
Penso che la cosa più importante tra due persone e stare insieme amandosi semplicemente, senza avere paure e senza vergognarsi di quello che si prova.
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutte, mi dispiace per il ritardo... spero che questo capitolo vi piaccia!!

CAPITOLO 3: Allo scoperto

Ryo entrò in casa sbattendo la porta, Kaori si spaventò e andò in salotto dove si trovava Ryo che intanto si era seduto sul divano, cerco di avvicinarsi a lui per sfiorargli i capelli ma lui si alzò di scatto urlando: “E' impossibile... ho fatto il giro di tutti i miei informatori, e nessuno conosce questo Toshi!”
“Ryo, ti prego, calmati!! Non è un cosa così grave!!”
“Si che lo è!! Ti rendi conto che gli ultimi 2 mesi sono stati terribili, dopo la prima telefonata... questo pazzo maniaco ha continuato a tormentarti...e..” Kaori lo interruppe “Lo so... ma tu hai sempre previsto ogni sua mossa!”
“Io non so se riuscirò sempre a prevedere quello che farà... e poi mi sono limitato solo a darti una ricetrasmittente, e se la prossima volta non riuscissi a trovarti!! Io non posso permettere che ti succeda qualcosa, non sarei riuscito a sopportarlo prima, meno che mai adesso!! Devo trovarlo e sistemarlo!” Kaori abbassò il viso sconsolata, non le piaceva vedere Ryo così arrabbiato, e non le piaceva essere sempre la causa dei suoi guai. Avrebbe tanto voluto essere come Miki, lei era così brava nel suo lavoro non dava tutte queste preoccupazioni a Umi.
Mentre era immersa nei suoi pensieri sentì il tocco leggero di Ryo, alzò il viso per guardarlo e gli sorrise stava per dirgli qualcosa quando lui la fermò: “Non stare a pensare che se tu fossi come Miki, o Saeko, o Reika io non avrei problemi... perché anche se fossi in grado di proteggerti da sola, e con questo non sto dicendo che tu lo sappia fare, lo vorrei sistemare lo stesso io... tu sei la mia donna, sono io che ti devo proteggere non il contrario!! Va bene!!” e le sorrise dolcemente poi continuò: “Che ne diresti se andassimo a mangiare? Io ho un po' di fame!!” Kaori fece cenno di sì con la testa sorridendogli e insieme andarono in cucina.
Dopo cena Ryo andò sul balcone a fumare una sigaretta mentre Kaori riordinava la cucina. Mentre fumava non riusciva a non pensare quello che era successo negli ultimi due mesi.
Alla prima telefonata ne seguirono molte altre, per non parlare dei messaggi in segreteria, delle lettere minatorie infilate sotto la porta e migliaia di fiori ogni giorni. Il problema è che questo Toshi, dopo un paio di settimane era passato all'attacco, seguiva Kaori ovunque e lui l'aveva scoperto perché uno dei suoi informatori l'aveva notato e gli aveva raccontato tutto. Kaori anche se faceva finta che la cosa non la riguardasse era spaventata, e soprattutto era preoccupata per Ryo, infatti quella pazza non gli aveva detto che c'era qualcuno che la seguiva, non voleva farlo preoccupare inutilmente, così gli aveva risposto quando le aveva chiesto spiegazioni.
Ma il vero problema era un altro, quel pazzo era riuscito ad avvicinarsi a Kaori, e se lei non avesse sempre premuto in tempo il “bottone magico” soprannominato così da Kaori, lui non sarebbe riuscito a impedire il peggio.
La cosa che lo rendeva ancora più demoralizzato era che trattandosi di Kaori aveva persoil suo sangue freddo, non era riuscito a identificare quell'uomo nonostante si fossero trovati a pochi metri un paio di volte.
Molto probabilmente aveva sbagliato tattica, lui aveva dato per scontato che si trattasse di qualcuno che avesse a che fare con la mala vita, ma non aveva pensato che si potesse trattare di un qualsiasi uomo incensurato che si era preso una cotta per Kaori, e poi tutti quei fiori non lo convincevano, ogni mattina arrivavano dei fiori ed erano sempre i preferiti di Kaori.
“A cosa pensi?” la voce di Kaori lo sottrasse dai suoi pensieri “A niente di particolare... Kaori per caso negli ultimi mesi hai conosciuto qualcuno in particolare, con cui magari ti trovi bene a parlare?”
“No, nessuno!! Perchè?”
“Così!! Stavo pensando che magari il nostro uomo potrebbe essere qualcuno che conosci... non è possibile che in due mesi non sia riuscito a trovare niente di concreto...” “Bhe!! Io parlo un po' con tutti... scambio sempre 2 chiacchiere con il panettiere, l'edicolante, con il ragazzo che lavora dal fioraio, l'agente che si trova fuori dalla stazione di Shinjuku, con le commesse della salumeria, con...” ma venne interrotta da Ryo: “Ma certo, il fioraio, che stupido, perché non ci ho pensato prima, potrebbe essere lui o qualche suo cliente... domani vado subito a fare un controllo!!”.
Il giorno seguente Ryo andò davanti al fioraio e si mise ad osservare sia il ragazzo che ci lavorava, sia i suoi clienti. Passò qualche giorno ad osservare quella zona... ma un giorno successe l'imprevedibile.
Dal suo nascondiglio continuando a tenere d'occhio la situazione, vide la sua Kaori camminare dall'altro lato della strada e fermarsi proprio al gazebo dei fiori... la vide comprare alcuni fiori e quando stava uscendo dal negozio vide l'uomo afferrarla per il braccio e sbatterla violentemente al muro... la prima cosa che Ryo pensò fu “Tombola... ti ho trovato!!!”, la seconda cosa che provò fu ira verso quell'uomo, in due falcate raggiunse il negozio e allontanò l'uomo dal Kaori, lo sbattè violentemente al muro, come poco prima lui aveva fatto con la sua Kaori, gli strinse la gola e lo sollevò da terra: “Ti ho beccato maledetto animale... cosa vuoi dalla mia donna?”
“Hai sbagliato a formulare la domanda Saeba... io voglio la tua donna!” Ryo lo guardò allibito, quell'uomo non aveva capito contro chi si stava mettendo, preso dalla rabbia aumentò la stretta sul suo collo e disse: “E tu credi che ti lascerò fare senza fermarti...non giocare con me, ti potresti ritrovare una pallottola in mezzo agli occhi prima ancora ti accorgetene!!”
“Non mi fai paura.... Saeba.... so chi sei.... e so che non sarà facile.... ma tu sei un essere umano... non potrai venire sempre in soccorso della tua bella partner... non sarei sempre in tempo!! Io non ho fretta aspetterò un tuo errore... per goderne io.... in tutti i sensi!!” Ryo mollò la presa sul collo e prima che toccasse a terra gli tirò un pugno in pieno viso, seguito da un altro che colpì lo stomaco, poi quando lo vide in ginocchio a terra disse: “Bhe!! Io al tuo posto non ne sarei sicuro... non credere che ti lasci fare senza fare niente!! Non credere che ti lasci in vita fino al mio errore... stai attento nei prossimi giorni perché potrebbe capitarti qualcosa di poco piacevole... sai Shinjuku non è un quartire tranquillo la notte!!”
“Cos'è una minaccia?”
“No... un consiglio” gli voltò le spalle e prese Kaori in braccio, la tranquillizzò e poi insieme a lei tornò a casa.
Non avrebbe permesso a quello sciocco di rovinargli la vita, non adesso che aveva scoperto che la vita, anche se tante volte può essere crudele e spietata, può riservarti qualcosa di bello che ti renda felice.
  
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