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Autore: Klarolineisfantastic    14/07/2012    4 recensioni
La storia è ambientata dopo la 3x22 insomma una specie di episodi Klaroline della 4° stagione. Spero vi piaccia.
Questa scena è tratta dal capitolo 7.
‘’-Come farò a tenerlo se fra due mesi tornerò vampira?- Dissi piangendo.
- Il tuo bambino ha un gene licantropo e uno vampiro il che significa che la tua gravidanza durerà molto di meno di una gravidanza normale. All’incirca 3 mesi.-
-Non sono comunque sufficienti.- Dissi.
Non volevo perderlo avere un bambino era l’unica cosa che desideravo tanto da quando ero bambina in fondo è il sogno di tutte.
-Rallenterò la tua ri-trasformazione in vampiro per un altro mese e mezzo se dovesse tardare a venire almeno avrai altri 15 giorni a disposizione. -
Se vi ho incuriosito continuate a leggere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Angolo pre-lettura.
Okay perfavore perdonate i miei errori di battitura. Ve lo scongiuro. Buon proseguimento (:

‘’Ci eravamo addormentate tutte e tre lì. Io ero l’unica sveglia e presa dalla fame andai giù in cucina con indosso ancora i vestiti di ieri e presi del latte con dei cereali.
Non ho mai mangiato tanto ma quella mattina finii l’intero cartone di latte.
Dopo essermi saziata andai in bagno per pettinarmi i capelli  ma appena mi vidi davanti allo specchio mi fermai. Mi toccai la pancia e mi immaginavo con il pancione.
Ricordo da piccola correvo verso papà con una palla ficcata nella maglietta e gli gridavo :’’Guarda papà sei nonno’’. Sorrisi al ricordo di quei bei momenti passati con mio padre.
Ora glielo avrei veramente voluto dire ma non avrei potuto.
Mio padre era fuggito e mi aveva torturata non avrebbe mai accettato neanche il bimbo o la bimba che cresceva sempre di più dentro il mio corpo.
Chissà anche se Klaus l’avesse accettato. Ma che domande stupide ovvio che non l’avrebbe fatto.
Come poteva ?
Bussarono alla porta e andai all’entrata. Chi era a quest’ora del mattino?’’
Caroline aprì la porta portandosi sempre le mani allo stomaco. Eccole stavano cominciando le contrazioni.
-Chi è?- Disse alzando la testa e poi lo vide.
-Caroline- sorrise.
-Che vuoi?-
La guardava con le mani dietro la schiena.
Aveva una maglia nera  e dei jeans neri.
-Sai ieri la tua amica Elena mi ha raccontato qualcosa che mi ha lasciato molto confuso.- Disse guardandola. –Tu dovevi dirmi qualcosa o la tua amica sbagliava?- La guardò inarcando
Caroline si irrigidì non voleva parlargli dopo ieri sera e di sicuro non gli avrebbe detto quello che provava e per adesso neanche del bimbo che portava in grembo anche se prima o poi glielo avrebbe dovuto dire. Era una questione di principio.
-Io non devo dirti niente- Disse sbuffando e chiudendogli la porta in faccia.
Ma prima che si chiudesse del tutto urlò un’ultima frase.
-Ci vediamo al ballo-
Intanto Caroline non si era accorta che le due ragazze erano nascoste dietro le scale di casa Forbes.
-Ehm doveva andare in bagno- Diceva Elena guardando Bonnie che accennò ad un sì con la testa.
-Si già. Ma cosa dovrei fare secondo voi? – Disse stufa Caroline di tutta quella situazione.
-Se proprio non vuoi dirgli i tuoi sentimenti , e non so il perché. Digli del bambino anche se non lo accetterà mai.- Disse Bonnie.
Gli raccontai tutto della sera prima con le lacrime agli occhi.
-Perché non abbiamo una vita normale come tutti? Perché?- Disse Caroline seria con poche lacrime sul volto ma in compenso piene di dolore.


‘’Ero a casa di Stefan e purtroppo c’era anche suo fratello Damon che si stava rivelando anche lui  un ottimo compagno di bevute.
-Allora Stefan come va con Katerina la sgualdrina?- Disse Damon mezzo ubriaco.
Risi di vero gusto.
- Voi sapevate cosa voleva Caroline?- Chiesi imbarazzato ma non lo diedi a vedere.
Bevvi il terzo bicchiere di vodka.
-Oh , oh Elena ieri mi aveva accennato di quello che voleva dirti Barbie- Disse Damon ridendo.
Lo guardai alzando un sopraciglio per chiedere spiegazioni.
-Mi sembra doveva dirti qualcosa su quello che provava e bla bla bla. Altre cose sdolcinate-
Rise Damon dando una mano sulla spalla di Stefan il quale mi guardava complice.
Quindi provava veramente qualcosa per me?
Sorrisi.
-Questa sera al ballo gli farò fare la prima mossa- Risi bevendo un altro bicchiere di vodka.
Così dicendo mi avviai verso casa.’’

‘’Mamma ogni giorno , ogni minuto e ogni secondo che passa cresco sempre di più. Anche stamattina mi hai accarezzato. Ti sento stai dicendo  che stasera andrai al ballo e dirai a papà di me. Tu dici che non mi accetterà. Perché mamma? Cosa sono? Perché ho un indomabile voglia di sangue?’’

‘’Sono due giorni ormai che non bevevo sangue poiché ero di nuovo umana ma allora perché ne avevo un disperato bisogno?
-Bonnie non so perché ma ho voglia di sangue-
-E’ il tuo bambino.- Mi disse sorridendo. Forse poiché qualcuno l’avrebbe chiamata zia.
-E’ un vampiro ricordatelo. Anzi più che vampiro… è un ibrido.- Disse con un tono meno compiaciuto l’ultima parola.
-Dove tieni le sacche di sangue?- Chiese Elena. Si stavano tutte preoccupando per me.
-C’è la faccio da sola- dissi provando ad alzarmi.
Ma caddi di nuovo sul divano con un dolore lacerante.
Elena intanto le trovò da sola e me ne diede una.
Così la bevvi.’’
‘’Scende un liquido rosso. Eccolo quello sarebbe stato il mio cibo per i prossimi giorni. Sangue. La stessa materia con cui sono creata mi nutrirà’’

‘’-Cosa ci fai qui?- Dissi chiudendomi la porta alle spalle e vedendo Rebekah corrermi addosso. 
  -Ti credevo morto , Nik- Disse piangendo. 
  - Eh così hai fatto morire la mia doppleganger.- Dissi senza ricambiare l’abbraccio.
 -L’ho fatto per te. Ti pensavo morto volevo vendicarti. – Disse piangendo.
Non riuscii a resistere era pure sempre la sorella che è stata con me per più di 500 anni non  lasciandomi mai solo.
L’abbracciai e assaporai tutti i bei ricordi in pochi secondi.
Ricordo le occhiate che gli lanciavano i ragazzi del villaggio cosi le mettevo una mano sulla vita e lei si abbracciava a me. Forse contenta per la protezione del suo fratello più grande.
Le baciai la fronte.
-Bekah devo parlarti.-
Dovevo dirgli di Caroline o l’avrebbe uccisa all’istante poiché voleva rendere la vita di Elena un inferno.
Così le raccontai tutto quello che era successo.
-Ora capisco perché non ho più bisogno di sangue.- Mi disse.
Poi mi guardò stranita.
-Non ti è mai venuto in mente che Caroline possa essere… non so – Si fermò- Incinta?- Poi continuò.
-Sciocchezze , Rebekah.-
-Perché Nik? Eravate umani.-
Deglutii spaventato.
-No Rebekah non può essere. -
Dissi alzandomi.
-Ed ora preparati stasera andremo al ballo dei Lockwood.-
-Chissà come reagirà il piccolo Tyler- Rise.
Ma io non risi. Stavo avendo paura. Quelle parole mi avevano messo ansia , troppa ansia. ‘’

MANHATTAN.
-E’ impossibile!Come può essere incinta Caroline?- Disse Esther alzando la voce. –Ci ritroveremo un altro ibrido!- Urlò scaraventando tutto addosso al muro.
- Potremmo sempre ucciderla. – Disse Katherine. Aveva passato tutto il tempo a spiarli e non se ne erano mai resi conto.
-Non Caroline. Solo il bimbo abbiamo già ucciso troppo.- Disse Alaric.
Esther annuì.
-Ora ritorna da loro non vogliamo che sospettino di te.- Disse Esther.
-Comunque partorirà fra 3 mesi- Disse Katherine – Se non è prematuro.-
Caroline subirà la stessa cosa successa a lei. A Katherine.
  Un bambino strappato dalle braccia materne.
 Voleva così tanto che qualcuno subisse un dolore simile a quello che aveva provato lei?
Non lo sapeva ma adesso , se ci teneva alla vita , doveva ubbidire a Esther.

Caroline si era già preparata.
Aveva un vestito  lungo azzurro  e delle scarpe bianche.
I capelli legati in uno chignon con qualche ricciolo cadente.
Voleva andare a quella festa solo per dirgli della bambina e poi voleva andarsene da quell’inferno.
La venne a prendere Bonnie.
Erano decise ad andarci insieme.
Arrivarono davanti a quella villa.
-Sei sicura ?- Le chiese Bonnie prima di scendere.
-Deve saperlo.- Gli disse sicura.
-Va bene.- Disse sorridendo e aprendo lo sportello della macchina.
Entrai lì e navigai con gli occhi in quell’enorme salone.
Eccolo lì.
Stava bevendo un bicchiere di champagne con Stefan.
‘’Era bellissimo. Aveva un semplice smoking e i capelli biondi un po’ arruffati. Stava ridendo e mentre si girava mi vide e dal sorriso passo ad uno sguardo sorpreso.
Io mi rabbuiai e gli andai contro.
-Devo parlarti.- Gli dissi.
 Sapevo di non aver resistito se avrei incontrato e incatenato , come sempre , i miei occhi nei suoi.
Lo presi per un braccio e lo portai fuori.
Mi girai verso di lui e non feci in tempo a parlare che la pancia mi fece così tanto male da dovermi abbassare.
La stessa cosa fece lui.
-Caroline- Disse sconvolto inginocchiandosi per prendermi.
-Sto bene- Dissi guardandolo intensamente negli occhi.
Quegli occhi. Quegli stupendi occhi così belli che avevano ammaliato così tante persone e che avevano visto morire così tanta gente adesso erano il motivo del mio cuore a mille e del mio sguardo ebete che gli stavo facendo.
Anche il suo sorriso così sfacciato era così bello.’’
‘’ Il viso così dolce e così umano.
  Dopo quello che era successo ieri lei non mi avrebbe mai detto cosa provava e quindi avrei dovuto fare la prima mossa e la cosa non mi piaceva molto.
-Caroline devo parlarti.- Le dissi guardandola serio.
-Ascoltami. Io non posso  , oh meglio , non potevo provare sentimenti. Li ho spenti , sono stati sempre spenti ma tu – Mi fermai a guardarla meglio – mi stai cambiando Caroline. I love you , Caroline.-‘’

‘’Mamma hai sentito? Io sento poco ma ho capito che ti ama. Digli di me. Voglio sapere se mi accetta.’’

‘’Mi amava? Sembrava così vero e così puro. Sapevo bene che stare con lui sarebbe stato un rischio ma ero pronta a correrlo.
-Adesso però tu stai ad ascoltare me.-
- Bonnie stasera vi ha fatto diventare di nuovo vampiri mentre io non lo diventerò per altri 3 mesi.-
Mi guardò stranito.
-Io sono incinta e poiché è un bambino o bambina ibrido cresce molto velocemente e fra due mesi o anche uno potrebbe nascere. Oh meglio potrebbe nascere in ogni momento.-
Lo guardai con le lacrime agli occhi. Non lo avrebbe mai accettato e infatti sparì spaventato lasciandomi cadere sull’asfalto.
-Ti amo anch’io Klaus.- Dissi mentre piangevo inginocchiata sull’asfalto. ‘’

‘’-Padre io?- Urlai alla casa vuota sbattendomi la porta alle spalle.
 Lo avevo voluto un tempo. Ma da quel tempo era passato così troppo tempo da poter ricordare quanto lo volesse.
Avere un suo discendente un qualcuno a cui avresti insegnato tutto.
La nascita di una nuova persona.
Rebekah aveva veramente ragione.
Se non lo avrei accettato sarei stato come mio padre e io non voglio essere così.
Mi ripromisi che quel bambino sarebbe stato la mia prossima felicità insieme a sua madre.
Ma ora dovevo fare capire a Caroline che ero scappato solo per pensare ero spaventato. Insomma erano mille anni che non pensavo ad un bambino. Ad una bimba o bimbo tutto mio. ‘’

‘’Mamma sei sul letto di casa tua. Stai urlando. Sembra di stare qui dentro il tuo ventre già da otto mesi.
Sento Elena.
-Calma Caroline-  Ti stava rassicurando mentre Bonnie diceva ancora delle strane parole.
-Ci vorrà meno di un mese , Caroline-  Disse quella ragazza che parlava in uno strano modo.
Papà c’aveva abbandonato?’’

‘’Sentii Klaus venire in camera mia come la prima volta che mi aveva salvato la vita. 
 -Vuoi uccidermi?- Gli dissi spaventata.
-Nel tuo compleanno?- Disse innalzando un sopracciglio –Credi questo di me?-
-Si- Gli risposi senza esitazione.
Quella fu la prima volta che capii cosa gli interessasse oltre alle uccisioni.
-KLAUS- Urlai interrompendo i ricordi.
-Cos’ha?- Disse Klaus a Bonnie che continua ad agitare le mani sulla mia pancia.
-Il bambino sta crescendo a dismisura. Forse fra 2 giorni o prima potrebbe essere già nato.- Disse Bonnie sorridente.
Klaus si rivolse verso di me.
Lo guardai.
-I love you.- Gli dissi prima di addormentarmi dopo tutto quel lacerante dolore. ‘’

‘’Bonnie ed Elena se ne erano andate e io la guardavo dormire. Accarezzai il ventre e come uno stupido presi a parlare da solo anzi non come uno stupido e non da solo.
Ma come un padre che parlava al proprio bimbo o bimba che sia.
- Fino a cinque giorni fa ero uno psicopatico assassino.- Dissi ridendo.- Ed ora mi ritrovo ad amare una persona che non avrei mai pensato.-
Anzi piccola o piccolo mio non avrei mai pensato neanche di amare.
Mi misi sul letto vicino a lei e l’abbracciai intanto si era svegliata.
-Klaus.- Disse soltando.
-Shh. Dormi Caroline.- Dissi baciondogli la nuca.

‘’Mamma mio padre mi vuole bene , mi ha accarezzato. Cosa vuol dire che era un assassino? Cos’è un assassino? Mamma voglio uscire per vedervi. ‘’

All’improvviso Caroline urlò dal dolore.
Klaus si svegliò.
-Caroline!- Urlò.
-Chiama Bonnie- Gli disse disperata.
Intanto le usciva un liquido da in mezzo alle gambe.

‘’Oh mio dio no. Non poteva essere. Non così presto.
  Dopo 15 minuti di estremo dolore venne Bonnie e si affrettò a vedere la situazione.
 -Il bambino vuole uscire- Disse Bonnie. Non sapeva cosa fare così chiamo chi ne poteva sapere di più di tutti quelli nella stanza messi insieme. Carol Lockwood. Chi poteva far nascere un bambino meglio di una mamma se in assenza di dottori?
-Caroline – entrò mia madre sorridente ma poi il suo sorriso svanì vedendo Klaus.
Alla fine si concentrò principalmente su di me.
Si mise inginocchiata ai piedi del letto e mi aprì le gambe.
-E’ uscita già la testa- Disse sconvolta dalla velocità del bambino.
Intanto Elena aveva portato una ciotola d’acqua e un’asciugamano.
-Altre due spinte forti Caroline – Si fermò – Eccolo ,un’altra Caroline.- Urlò felice mia madre.
Presi la mano di Klaus e spinsi con quanta più foga potevo.
-Dammi le forbici.- Disse mia madre staccando il cordone ombelicale.
Guardai con occhi pieni di gioia Klaus e sorrisi.
Dopo che il mio bimbo fu pulito finalmente lo tenni tra le braccia.
Mi guardava e sorrideva. Era una bambina.
-E’ una femmina , Klaus.- Sorrisi.
Lui sorrise e la prese in braccio.’’

‘’Non sapevo come parlargli , non sapevo come far uscire quello che pensavo.
  Non li capivo. Capivo solo che quella ragazza bionda così bella era mia madre e quest’uomo così alto era colui che mi avrebbe protetta da tutto.’’

‘’Sembrava veramente che quella bambina parlasse. Mi capisse.  La guardavo e sorrideva.
  -Sarai bellissima e forte.- Dissi sorridendo.
  Era bellissimo il fatto che una nuova nascita ti potesse sconvolgere così tanto la tua semplice vita.
 Non avrei mai pensato di avere una bambina.
Anzi non avrei mai pensato di avere un figlio.
 -Come la chiamiamo?- Gli chiesi a Caroline porgendogli la piccola bambina sorridente.
 La osservò per un momento e poi parlò.
-Elizabeth Mikelson.-
- Non voglio che porti il cognome di una persona che mi ha odiato così tanto. – Dissi senza pensare. Poi la guardai e lei capì.
-Elizabeth Forbes.-
Sorrisi e tornai a guardare quei due faccini delicati.
Presi il cellulare e mandai un messaggio a Stefan e Rebekah. Mentre le Elena e Bonnie giocavano con il bambino.
-E’ nata. Sono a casa Forbes.- Gli dissi solo. Ero così felice.
Non gli avevo neanche detto che Caroline fosse incinta. ‘’
-E’ nata?- esclamò Stefan a Katherine Damon seduti sul divano.
I due fratelli si guardarono in faccia e sparirono nel buio mentre Katherine compose un numero.
-Pronto?- Disse una voce maschile.
-E’ nata.- Gli disse e poi attaccò.

MANHATTAN
-Dice che è nata.- Disse Alaric a Esther.
-No, ci voleva più tempo.- Disse Esther poi ci pensò su.- Dille di essere pronta fra pochi giorni saremo lì. La bambina deve morire.-




Angolo Chiara.
Questo capitolo mi piace tantissimo e non so perché.
Spero , come ho detto prima , che perdonerete gli errori di battitura.
Grazie per aver letto. Per l'immagine della bambina mi sono ispirata  a questa http://www.facebook.com/photo.php?fbid=264981293615179&set=a.150254468421196.32035.150154991764477&type=1&theater spero vi piaccia. (:
  
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