Buonasera! Come ho già scritto nell’introduzione, ogni capitolo di questa raccolta descrive la morte di uno dei sei personaggi principali della serie TV. Era quasi un anno che non pubblicavo niente su EFP e questo è il mio primo tentativo di scrivere qualcosa su Teen Wolf quindi fatemi sapere che ne pensate (il prossimo capitolo sarà su Allison)!
If I die young
As
I drown in
lakes of fire,
I will call your name as I
expire.
It's the last thing that
I'll do.
I
will tell
them I'm with you.
( Cemetery
– Say Anything)
01 # Scott McCall
C’era da
dire
che se l’era proprio cercata. Insomma, per quanto si fosse
impegnato nel corso
di quell’anno a ignorare ogni singolo consiglio di Derek
sulle cose – e le persone,
soprattutto – da evitare per
sopravvivere, avrebbe dovuto capirlo da solo che uscire di nascosto con
una
ragazza la cui famiglia sembrava aver trovato nello scuoiare vivi
quelli come
lui un vero e proprio hobby non rientrava esattamente nella lista delle
cose
più brillanti da poter fare. Ma Scott non aveva mai creduto
di essere
brillante; lui era più il tipo ingenuo, quello a cui piaceva
pensare che
sedendosi tutti in cerchio e discutendo con calma del problema si
poteva
arrivare ad una soluzione che accontentasse tutti. Magari quando il
nonno di
Allison gli aveva amichevolmente
piantato un pugnale nello stomaco o ogni qualvolta la signora Argent si
trovava
a meno di cinque chilometri di distanza da lui – quella donna
lo terrorizzava,
si chiedeva seriamente come facesse suo marito a dormire nello stesso
letto con
lei – avrebbe dovuto avere almeno il sentore che non era
proprio il caso di
essere ottimisti, ma Scott era fiducioso. Allison era con lui, e
finché loro
fossero stati insieme tutto il resto era secondario.
A pensarci bene,
era strano. Con tutte quelle volte che aveva rischiato di morire
– e ce n’erano
state parecchie, da quando Peter aveva avuto la brillante idea di
morderlo - ,
mai una volta aveva pensato che sarebbe morto davvero. In un modo o
nell’altro,
lui e gli altri se la cavavano sempre e non riusciva ad immaginarsi che
un
giorno il suo cuore avrebbe rallentato i battiti fino a fermarsi e il
suo corpo
sarebbe diventato freddo e lui non si sarebbe più svegliato.
In un modo o
nell’altro, se la cavavano sempre.
Era successo in
un attimo. La signora Argent – alla faccia della madre
iperprotettiva – era
davanti a casa Hale e non avrebbe dovuto essere lì,
perché il branco era nel
mezzo di una riunione per discutere del Kanima e
fra loro e i cacciatori c’era una tregua e
di certo quello non era il momento di morire perché un
proiettile a prova di
lupo mannaro gli attraversava il cuore.
Aveva la vista
appannata e avvertiva indistintamente quanto affannoso fosse il proprio
respiro
e non era neanche più sicuro di sentire dolore, riverso a
terra su quelle
secche foglie autunnali sporche del suo sangue. L’odore di
Allison lo
circondava e lo avvolgeva e lui avrebbe solo voluto riuscire a
respirare in
modo più regolare, così da poter inspirare
profondamente e catturare quel
profumo così familiare che già gli mancava mentre
il suo olfatto si indeboliva.
Si sforzò di aprire gli occhi e sperò subito di
non averlo fatto, perché gli
occhi di Allison gli bagnavano le guance di lacrime che la sua pelle
febbricitante non riusciva ad avvertire al contatto e per la prima
volta lo
colpì la certezza che aveva mentito a se stesso, che non era
vero che se la
cavavano sempre perché lui questa volta non se la sarebbe
cavata.
Allison mormorava
parole confuse che lui non riusciva a distinguere e stringeva con le mani tremanti la
sua maglietta sporca
di sangue e terra e lacrime e piangeva e Scott pensò che non
poteva proprio
morire perché sua madre avrebbe cucinato le lasagne quella
sera e se fosse
morto lui non sarebbe stato migliore di suo padre, che li aveva
abbandonati
lasciando che sua madre bagnasse di lacrime il cuscino ogni notte
mentre i suoi
respiri spezzati e irregolari la cullavano in un sonno profondo.
Era tutto confuso
e i suoni erano ovattati e Scott riusciva solo a pensare che avrebbe
davvero
voluto parlare in quel momento, perché era assolutamente
necessario che facesse
promettere a Stiles che sarebbe andato lui da sua madre quella sera a
mangiare
le lasagne al posto suo così da non lasciarla sola e avrebbe
voluto dire ad
Allison che non scherzava affatto quando diceva di volerla sposare, e
che
l’avrebbe sposata in quell’istante se avesse
potuto, ma aveva la gola secca e
le labbra di Allison che chiudevano le sue e non riusciva a trovare la
forza
per comandare al suo cervello di comunicare alla bocca le parole che
avrebbe
voluto pronunciare.
Poi, intorno a
lui non percepì più altro che il buio. Non
ricordava di aver chiuso gli occhi
ma non riusciva più a vedere Allison e sentì
quanto deboli fossero in quel
momento i battiti del proprio cuore e seguendo quei battiti smorzati si
abbandonò all’oblio.
FINE.