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Autore: Shadow_chan    14/07/2012    0 recensioni
Estratto dal capitolo 1:
“Crucio”
Le urla strazianti rimbombavano nelle remote segrete di Malfoy Manior.
Un gracile corpo era scosso da un dolore lancinante sotto l’incantesimo del Lord “dimmi chi sei, ORA!” il piccolo corpicino si mosse appena tremante. Il Lord impaziente le assestò un calcio sul fianco facendola gemere dal dolore.
“Lily” sussurrò la giovane malconcia.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 2




 
Una leggera voce impercettibile da un comune essere umano ripeteva la stessa nenia per un minuto.
“L‘uomo col cuore tinto di nero odio ti maledico in nome del cuore tinto di rosso amore.
Fili rossi come il sangue che scorre nelle vene del mondo, abbandoneranno il tuo scarno per donare la giusta linfa ai giusti di cuore”*
Dopo di che solo il silenzio pervase le scure celle, ma fu spezzato dal passo frettoloso di Draco Malfoy che le portava il suo pasto.
“Lily”
“Draco” si sporse giusto un attimo per sorridergli e con delicaezza gli accarezzò affettuosa una guancia
“Sai quel che devi fare” il ragazzo le rispose con un cenno affermativo “Sta attento” lui sorrise e lei ricambiò prima di iniziare a mangiare.
 
***
 
Quando il filo rosso vedrai con un attacco mortale lo trafiggerai
 
Lily
 
Gliela aveva consegnato un Malfoy tramortito dalla stanchezza e dalla sofferenza di aver perso un caro amico “Fidati di lei” gli aveva sussurrato poco prima di svenire.
 
Era il momento atteso da tutti.
Lo scontro finale si sarebbe svolto in sala grande, sopra i corpi senza vita dei suoi più cari amici.
“Tom Orvoloson Riddle”
“Non osare!”
Un filo rosso sangue apparve agli occhi del ragazzo, cingeva i polsi  e le caviglie di Voldemort come se fossero catene.
“Io Oso!” gli incantesimi si scontrarono tra loro producendo una forte luce che quasi accecò gli spettatori, che inermi, assistevano alla morte dell’oppressore.
Fili porpora uscirono dal corpo inerme di Voldemort e defluirono all’interno delle vittime di quella assurda guerra.
La famiglia Malfoy era rannicchiata in un angolo della sala, nella speranza di sparire dalla evidente rilassatezza dei sopravvissuti e i pianti sui corpi senza vita.
C’era chi aveva perso un amico, c’era chi come Tonks e Lupin avevano sacrificato la loro vita per assicurare un futuro al figlio e chi come i Weasley avevano peso un figlio e un fratello.
Draco si districo dalla presa isterica della madre che non voleva lasciarlo andare. La guadò con occhi freddi ma sicuri. Doveva portare a temine ala sua missione e la madre capì di doverlo lasciare andare.
“Professoressa ho bisogno di lei” disse piano ma con voce ferma, la McGranitt lo osservò “Dimmi” rispose sorpresa.
“Ho bisogno che venga con me a Malfoy Manior” nel timbro della voce la donna poteva percepire una forza e una sicurezza che mai aveva mostrato in quei sette anni di scuola. Inaspettatamente il giovane le prese le mani e le strinse quel tanto che bastava per trasmetterle l’importanza di quella smaterializzazione.
Senza una parola li smaterializzò, provocando un certo stupore ner ristretto pubblico che li aveva osservati da lontano.
 
***
 
Non appena furono nel Manior Draco lasciò le mani della donna “Mi segua”.
La condusse nei grandi corridoi ricoperti di quadri incantati così antichi da far sentire la McGranitt una bambina tra gli anziani ritratti.
Ad un tratto Draco si fermò davanti ad un ritratto raffigurante una giovane donna dai lunghi capelli neri e grandi occhi cerulei, questa sorrise e si aprì rivelando un passaggio angusto.
Camminavano in silenzio per le segrete quando la professoressa ruppe il silenzio, non perché la infastidiva ma perché non non trovava una motivazione logica della loro presenza in un luogo simile.
“Perché mi hai condotto qui?” istintivamente strinse le lunghe dita rinsecchite intorno alla bacchetta.
“lo vedrete presto” poco più avanti alle loro orecchie soggiunse una flebile voce che ad ogni passo aumentava di volume.
 
“I belive in a thing called love, Just listen to the rhythm of my heart.
There’s a chance we could make it now. We’ll be rocking ‘till the sun goes down.
I belive in a thing called love”**
 
Cautamente il ragazzo aprì la cella apparentemente vuota. Piano Piano una figura si mostro alla tenue luce dei candelabri, mostrando una malconcia e traballante ragazza che venne prontalmente sorretta da Malfoy.
La McGranit  non poteva crederci. La fanciulla non mostrava più di sedici anni e già aveva patito le pene dell’inferno come poteva notare dallo stato della ragazza.
“Malfoy chi è questa ragazza?” richiamò l’attenzione del giovane che in quel momento era rivolta tutta verso la rossa.
“Lily” Grandi occhi verdi si insinuarono in quelli nocciola di lei lasciandola sorprese e un po’ spaventata. Quegli occhi trasmettevano amore e speranza, ma la cosa che la spaventò era somiglianza con Lily Potter. Possibile che la storia, dell’esistenza di sette sosia nel mondo fosse vera?







*Incantesimo creato da me.
**Ritornello della canzone 

The Darkness - I Believe In A Thing Called Love utilizzato come incantesimo.

   
 
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