Camminava, senza sapere verso dove o da quanto tempo. Guardò indietro, e non vide nulla, se non oscurità. Si fermò, senza capire.

Come ci era arrivato li? Che posto era?

Alzò leggermente la testa, alla ricerca di una luce qualsiasi.

-Roxas? Rosa?- non sentì nemmeno l’eco della propria voce.

-Dannazione!- sbottò evocando i Chakram. Ne lanciò uno davanti a se. Dopo pochi metri ricadde a terra, come se avesse sbattuto contro qualcosa. Il rosso sorrise soddisfatto.

-Era ora.- si diresse verso l’arma. La raccolse da terra, e tese una mano per cercare una via d’uscita in quella che avrebbe dovuto essere una parete.

Non toccò nulla.

Sorpreso, avanzò, ma del muro che aveva bloccato il Chakram non c’era traccia.

-Ma che cavolo…

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Lo appoggiarono contro il muro della stanza, mettendogli alcune catene di ferro.

-Ma non le può sciogliere con il fuoco?

-Ha ancora il sigillo, è gia tanto se potrà muoversi. – fece per uscire dalla stanza, quando vide che la ragazza non lo seguiva.

-Che c’è? Non vieni? – Lara scosse la testa, senza voltarsi.

-No, Raki, resto ancora un po’.

-Come vuoi. Ma non tormentarlo troppo, altrimenti Rosa non ne sarà felice.- uscì, lasciandola da sola. Si chiese se quella fosse stata una buona idea. Conoscendola, avrebbe ignorato il suo ammonimento, giocando con il Nessuno come al gatto e al topo.

Appena Raki uscì, Lara si sedette di fronte al rosso, osservando con calma il suo volto rilassato, gli occhi serrati e le labbra leggermente schiuse, mentre il petto gli si alzava e abbassava lentamente.

Anche lei chiuse gli occhi

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Si sedette per terra, sfinito. Non sapeva da quanto tempo correva, ma le gambe non lo reggeva più. Non era cambiato nulla, il buio era rimasto tale.

-Danna...zione – si stese, riprendendo fiato.

-Gia stanco?

Si alzò di scatto, sorpreso. Aveva sentito una voce. Si guardò intorno, ma si rese conto di essere ancora solo.

-Che vuoi da me?

-Soltanto…giocare.

Axel si voltò, sentendo un rumore alle spalle. Era appena udibile, come un sibilo, un fischio, che si avvicinava sempre di più. Lo sentì vicinissimo, ma non riuscì a vedere nulla. La voce rise divertita.

-Dietro di te

Si voltò di scatto, appena in tempo per vedere una lama di luce venirgli incontro, a nemmeno un metro di distanza.

-Mer…

-Ciao ciao testa

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Raki entrò nella stanza, arrivando davanti al ragazzo sdraiato sul divano.

-Allora, è qui? – si mise a sedere non appena l’altro lo raggiunse.

-Si. Ci sta giocando Lara.- Spaik si alzò velocemente, infilandosi la veste nera.

-Da quanto tempo? – Raki lo guardò impassibile.

-Da un po’.

-Siete degli idioti, tutti quanti. Scommetto che Ghorn ha fatto di testa sua vero?

-Che ti aspettavi? Lo odia a morte, lo sai.- il ragazzo lo guardò irritato

-Non mi interressa! Ci serve l’aiuto di tutti e due.- si allontanò, quando la voce fredda e controllata di Raki lo fece fermare.

-Chi è più importante per il piano: Rosa o Axel?

Spaik non rispose, e uscì dalla stanza.

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-AAAAHHHHHHHH!- cadde a terra, portandosi una mano sulla spalla. Sentì il caldo liquido sanguigno macchiargli le dita, e strinse gli occhi quando non avvertì nulla sotto quel punto.

-Sei stato bravo a schivarlo all’ultimo momento…ma non abbastanza.

Era riuscito ad evitare la lama, quasi per miracolo, ma non era stato abbastanza veloce. Aveva perso il braccio sinistro.

-Povero piccolo…- lo canzonò la voce –…ti sei fatto la bua?

Axel ansimò, cercando di rialzarsi. Evocò un Chakram con il braccio destro, e lo lanciò con tutta la forza che potè verso la voce, davanti a se.

-Ma sei proprio stupido

-Va al dia…!!!

Fece una smorfia di dolore mista a stupore. Sputò sangue, cadendo ancora una volta per terra. Si tastò la schiena e, sentì la punta della propria arma conficcata nella schiena.

-Ti è tornata indietro, contento? Ti ho risparmiato la fatica di andarla a cercare.

-Aahhh…aaahhh…- il dolore lo faceva impazzire, quasi non sentì le parole della voce. Lentamente il buio cominciò a sparire, lasciando il posto a un’intensa a calda luce.

 

-La dovete piantare di fare di testa vostra! Se vi dico una cosa, la dovete fare e basta!

-Come sei noioso Spaik…lo stavo solo maltrattando un pochino…

Aprì lentamente gli occhi, facendo una smorfia di dolore. Davanti a lui due figure litigavano calorosamente, e non si accorsero del suo risveglio.

-Mhh…- mugugnò - vi dispiacerebbe fare meno casino? Mi sta scoppiando la testa…- i due si voltarono.

-Mi sa che no l’ho picchiato abbastanza…- disse una voce femminile.

-Adesso vattene Lara. Tu e Ghorn dovete andare a prendere Rosa. – la ragazza alzò un sopracciglio, scettica.

-Ma non era troppo presto…?

-No, tanto non sarà mai dalla nostra parte di suo spontanea volontà. Ma ora che abbiamo lui- indicò con un cenno della testa Axel, che li ascoltava stupito – ci aiuterà senza fare storie.

-Come vuoi. - Lara uscì dalla stanza,senza dire più nulla. Allora Spaik diede un’occhiata al rosso, incrociando il suo sguardo.

-Cosa volete da lei?- il ragazzo gli si sedette di fronte, prendendo con noncuranza una catena tra le mani, giocherellandoci.

-Ti rendi conto in che guaio ti sei cacciato?

-A dire il vero no, se qualcuno fosse così gentile da spiegarmelo, magari…

-No, non parlavo di questo. Tu stai provando dei sentimenti. E non ne hai il diritto.

 

 

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Ce l’ho fattaaaa! Mhuahahaha! Ho finito un altro capitolo!

A-hem…comunque, spero che questo chappy vi piaccia XD

Mi raccomando, recensite! *si mette in ginocchio* *ormai la sua dignità è andata a fare compagnia a Marluxia*