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Autore: dreamlikeview    14/07/2012    10 recensioni
Tutti i bimbi si sa, di prima mattina sono molto esigenti, hanno bisogno di energie, di mettersi in forze per affrontare al meglio le loro giornate.
Ma se questi bambini si chiamano Liam, Harry, Louis, Niall e Zayn, e il loro tutore, papà Paul; riusciranno mai a fare una colazione decente?
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Baby One Direction.'
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Era una fredda mattina invernale, e sotto milioni di coperte, dormivano i cinque bambini, ognuno sul suo lettino sognava ciò che più gli piaceva.
Su un letto a castello, nel letto al piano di sotto, dormiva un tenero Liam, con una mano appoggiata al dorso del suo cane Bau, e con il pollice dell’altra mano in bocca, rannicchiato su un fianco, per far spazio al suo cucciolone.
Sopra di lui, un vanitoso Zayn, dormiva supino, sognando. Sognava se stesso, acclamato da tante bambine diverse, che gli dicevano che era bellissimo, che lui era il più bello del mondo.
Un giorno forse, il suo sogno si sarebbe avverato.
Nella camera accanto, un cicciottello Niall, biondissimo, ronfava, anzi, russava, disturbando il sonno al povero Louis, che dormiva sopra di lui.
Il biondino, agitandosi, stava avendo un incubo. Sognava, che gli venivano tolte le sue amate merendine, che il suo coniglietto, Food mangiasse tutte le scorte, che lui rimasse a secco, senza neanche lo straccio di un dolcetto.
E Louis, non ne poteva più. Si rigirava nel letto, coprendosi le orecchie con il cuscino, mentre il suo amato piccione, a causa dei movimenti, volava miseramente a terra, generando un rumore che fece sobbalzare Louis, e svegliare di colpo Niall.
Il castano, finalmente, pensò che avrebbe dormito; ma il rumore fece solo placare il sogno brutto di Niall, il biondino tornò a dormire subito dopo aver sgranocchiato una barretta. Esasperato Louis si alzò dal letto, ed uscì dalla stanza.
Si diresse in quella di Zayn e Liam, ma vide che entrambi i lettini erano occupati.
Decise di provare in camera di papà Paul.
Sul lettone a due piazze, un riccioluto Harry, dormiva stringendo il suo gattino di peluche, mentre girato un fianco, Paul dormiva sperando di non girarsi e schiacciare il piccolino.
Non appena Louis lo vide, un ghigno malefico gli comparve sul volto.
Si avvicinò ad Harry, e senza far rumore, gli sfilò il pannolino.
Harry, avendo soli tre anni, la notte usava ancora il pannolino, altrimenti il povero Paul si sarebbe dovuto alzare spesso per portarlo al bagno.
Louis fissò ancora Harry, e iniziò a fargli il solletico.
Il piccolino, svegliandosi di soprassalto, iniziò a ridere.
Rise, finché, non cedette, e bagnò tutto il letto con la sua pipì.
Il castano, vedendo la scena, scoppiò a ridere, mentre il ricciolo a piangere. I rumori delle risate e del pianto, il bagnato dell’acqua sul materasso, portarono Paul a svegliarsi dal suo quieto riposo,e fulminò Louis con lo sguardo.
“Papà Paul.. ho fatto la pipì..” – indicò Harry, il materasso.
Resosi conto della comicità della situazione, si portò le manine alla bocca, e ridacchiò del disastro combinato.
“Louis, pulisci tutto, Harry vieni ti cambio”
Il piccoletto sorrise a Louis, stronzo, e allungò le braccia verso papà Paul, che lo prese in braccio e, alzandosi dal letto, lo pose sul fasciatoio, cambiandogli tutto.
Louis sbuffò, e tolse le coperte dal letto. Il bambino di cinque anni, aveva sulle sue spalle la “maledizione” di essere il più grande, ma anche il più vivace.
Anche se la colpa era sua, non sopportava l’idea che gli venisse sempre data la colpa,per questo combinava guai, e cercava di far ricadere la colpa sui compagni.
-
Dopo aver cambiato Harry, Paul andò a svegliare tutti gli altri bambini, che si alzarono con estremo ritardo, al suono della voce del loro tutore.
Entrarono tutti assonnati in cucina, mentre un Louis scocciato e scazzato, era seduto già al tavolo con la sua tazza con i piccioni in mano.
Beveva il suo latte, senza proferir parola, offeso da ciò che era successo quella mattina.
O meglio, era quello che voleva far credere a tutti, in realtà stava progettando l’ennesimo scherzo.
Li guardò, uno ad uno. Pensando alla prossima vittima.
Puntò subito a Liam, perché era il più buono e il più fifone.
Infilò un cucchiaio nella tazza dei cereali di Liam, e quando quest’ultimo prese la tazza, vendendo il cucchiaio emise un urlo degno di nota.
Paul si preoccupò subito.
Liam terrorizzato indicò la tazza.
“I..il mos..mostro cucchiaio..” – piagnucolò indicandolo.
Louis non se lo fece ripetere due volte, si alzò e buttò via il cucchiaio, guadagnandosi un abbraccio da Liam.
“Mi hai salvato, mi hai salvato!” – esclamò.
“E’ stato Harry a metterlo!”
Il piccolo alzò appena la testa, esclamando un “Non è vero!”
Liam, spaventato ancora, si strinse a Louis sempre di più, finché il più grande non lo rassicurò dandogli una forchetta, con la quale Liam, finì i suoi cereali.
Poteva un bambino, mangiare con la forchetta i cereali?
Liam Payne si.
Dopo quell’episodio, sembrò che tutti i bambini si fossero calmati, e continuarono la loro colazione.
Ma Harry, indispettito, gonfiò le sue guanciotte, stile criceto che nasconde il cibo nelle guance, e guardò Louis.
“Tu mi odi! Perché sono piccolo, tenero e tutti mi vogliono bene! Tu sei brutto, grande e antipatico!” – disse ad alta voce, puntando il dito contro l’amico.
Papà Paul alzò gli occhi al cielo.
“Harry, chiedi scusa a Louis.”
“No, ha detto che sono stato io, non è vero! Io non ho fatto lo scherzo a Liam, io voglio bene a Liam, è il mio migliore amico!”
“E perché nascondi i cucchiai nei suoi cereali?” –disse Louis, calmo.
“Sei stato tu, ti ho visto!”
“Sei piccolo, nessuno ti crede.”
Soddisfatto si alzò, poiché aveva finito la sua colazione ed andò nel salotto per prendere il suo zainetto.
Harry scoppiò a piangere, non voleva litigare con Liam.
“Ehi Harry, era solo uno scherzo, non sono arrabbiato..” – lo rassicurò il maggiore.
Harry tirò sul col naso, guardandolo.
“Non sono stato io, è stato lui..”
Liam gli sorrise.
“Allora facciamogli uno scherzo, chiediamo anche a Zayn, ok?”
Harry smise subito di piangere e accettò l’offerta del suo amico.
Abbracciò Liam, che ricambiò il tenero abbraccio del piccolo, ed insieme i due andarono da Zayn, che faceva colazione seduto accanto a Niall.
“Niall, piantala di ingozzarti!” – urlava il moro- “ti verrà mal di pancia!”
“Ma mi piace, è buona!”
Il bambino si voltò verso la sua tazza, e finì di bere il suo succo.
“Zayn abbiamo bisogno di te!” – urlò Liam.
Il bambino scese subito dalla sedia, e si avvicinò incuriosito ai due bambini che si erano avvicinati a lui.
“Dobbiamo fare uno scherzo a Louis, ha fatto piangere Harry!”
“Si, ci sto!” – si voltò verso l’amico biondo –“tu sei dei nostri, mangione?”
“No, sto mangiando!”
Risero tutti, e decisero di fare lo scherzo a Louis.
I tre bambini si sedettero in cerchio e iniziarono a pensare, qualcosa che avrebbe fatto arrabbiare tanto Louis.
“Ehi, ehi e se Pussy si mangia Kevin?”
“Harry.. Kevin è di plastica! E poi hai sbagliato, si dice se Pussy mangiasse Kevin!” – lo riprese Zayn.
“Ma.. per finta!”
“Zayn è piccolo, non può saperlo!” – riprese Liam, a sua volta, il moro.
“E se facessimo in modo che Food mangi tutte le sue carote?” – propose Niall comparendo alle spalle degli amici con ancora in mano la sua merendina.
Tutti lo guardarono, e sembrò una buona idea.
Misero subito in atto il piano, e diedero diverse carote al povero coniglietto Food, che non riuscì, tuttavia a finirle.
“Niall, tu hai fame?”- chiese Zayn al biondo.
“Non mi piacciono le carote!”
“Son buone dai, e fanno bene!”
Niall, stufo, prese una carato e l’addentò.
“Bleah! Dammi la nutella, non mi piacciono ‘ste cose!”
Liam, per non sentire ancora lamentele, gli passò il barattolo con la nutella, e Niall intinse la sua carota nella nutella, dopodiché la divorò.
“E’ disgustoso..” – mormorò Zayn agli altri due, scatenando le risate generali.
Quando tutte le carote furono finite, i bambini tornarono al loro posto, senza dare nell’occhio.
Paul ricomparve nella stanza, e tutti i bambini si allertarono.
“Bambini prendete il pranzo, vi porto a scuola!” – esclamò l’omone.
Si vide un Louis velocissimo correre verso il frigo per prendere le sue carote, che però non c’erano.
“Papà Paul si sono mangiati le carote!”
“Non è vero, a noi non piacciono!” – si difesero gli altri.
Harry era troppo piccolo, non conteneva l’eccitazione, così rise. Cercò di portarsi le mani sulla bocca, senza i risultati sperati.
“Niall aveva fame..” –disse Zayn –“ma sta mangiando troppi dolci, quindi gli ho dato le verdure.. non sapevo fossero tue, Lou”
Tutti e quattro annuirono, discolpandosi a vicenda, con le loro dolci faccine da angelo.
“Avete fatto benissimo, Louis le ricompriamo le carote!”
Prepararono tutti gli zaini, quando tutti furono fuori,e Louis ed Harry dentro, il piccolo si avvinò al maggiore.
“Te l’ho fatta di nuovo, te l’ho detto che essere il più piccolo è meglio!” – sfidò l’altro correndo fuori.
“Papà Paul, Harry lo fa a posta!” – corse fuori anche lui.
L’uomo batté una mano sulla fronte, preparandosi ai nuovi litigi.
 
Tutto quello che successe fuori da quella porta, è un’altra storia.







Lo so, lo so, ne pubblico tipo una al giorno quasi >w<
Ma mi piacciono troppo *u*
Adoro questa serie, mi sento un genio ad averla creata. *modestia mode on*
Anyway. Adoro Harry che fa la pipì a letto e da la colpa a Louis lol.
E adoro anche la loro strana rivalità ò.ò non ho idea da dove sia uscita, chiedo venia >w<
Ho notato che stanno avendo successo, e molti leggono la serie, son contenta, davvero tanto >w<
Recensite anche questa, solo se vi va, eh! pleeease!
Continuerò prometto, non la abbandonerò, promesso :3
Shao bele! *woosh*
   
 
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