E’ tardo pomeriggio.
Un venticello gelido mi stringe nella sua morsa, il sole fa capolino da un cielo sempre più grigio e mi scalda il cuore.
Si è fatto tardi per il surf.
Oggi mi sento di camminare a piedi nudi sulla sabbia, di vagabondare sulla spiaggia.
Mi metto un paio di jeans e una giacca.
In men che non si dica, mi ritrovo a passeggiare sulla rena, con la schiuma delle onde che si infrangono in lontananza davanti ai miei occhi.
Fatto un giro, mi siedo su uno scoglio che fa da pontile. Parecchi surfisti, stanno tentando di affrontare le ultime onde del giorno, proprio prima che cali la sera. Buon per loro!

E proprio in quel momento, ecco sopraggiungere un ‘qualcosa’ da lontano, che mi prende alla sprovvista. Mi colpisce come uno schiaffo di tristezza, un sentimento che non mi ferisce sul serio, ma m’impedisce di  sentirmi del tutto felice.
Nel corso degli anni ho imparato a convivere con la mia malinconia. La sento necessaria, perché in qualche modo, seppur sempre meraviglioso, mi rende reattiva facendomi cercare di vivere appieno la vita.
La mia malinconia è un breve istante d’insicurezza, una dimensione fatta di sussulti insensati. Il sentirsi catturato dentro un attimo da cui non si sa come fuggire.
Riempie il mio cuore di ricordi seppelliti da un pezzo, di magnifici istanti impressi nella mia mente, momenti che mi rendono tremendamente felice e che in qualche modo hanno costruito nel mio cuore chi sono io.
Perché il passato sembra sempre il migliore? Sembra sempre che la vita sia così facile, così giusta.
Lo ricordiamo come un momento di gioia, di splendidi ricordi.
Eppure, il passato che ho visto ieri era il presente di allora.
Ho scoperto di avere uno spirito un po’ magico che in qualche modo cerca di fare piazza pulita delle brutte esperienze e di tenersi stretti i momenti di gioia, gli attimi che ricorderò per sempre.
Il passato è fatto del presente in cui viviamo.
Più lo ricordo, più mi rendo conto che il mio presente è pieno di momenti meravigliosi.
Così io sorrido e riesco a far riaffiorare il ricordo ancora una volta.
Eppure in questo istante non mi sento triste e nemmeno felice. Sento solo che ho molto da ringraziare per la mia vita.
I miei ricordi non mi riportano indietro nel tempo. Mi fanno sentire viva proprio adesso, nel presente.
E mi fanno guardare avanti, al futuro.
E a quel punto, veloce com'è arrivata, la malinconia all'improvviso viene spazzata via, trasportata da una leggera brezza.
All'improvviso sento i miei occhi aprirsi di nuovo, sebbene io non li abbia mai veramente chiusi.
Scommetto che ciascuno di noi si è sentito stretto nella morsa della malinconia almeno una volta nella vita.
Ma io credo sul serio che i ricordi siano un modo per tenermi stretto alle cose che amo di più.
A ciò che sempre ricorderò.