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Autore: suinogiallo    29/01/2007    10 recensioni
Robert Autore in una situazione decisamente fuori dalla norma...almeno per lui abituato a vedersela con assassini e pazzi, questa volta alle prese con sua cugina ed un computer.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Robert's Shorts'
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I computer hanno un'anima...
by: Suinogiallo

- Io chiamo l'esorcista! - sbraitò improvvisamente Robert sbattendo il pugno violentemente sulla scrivania - Sono quattro volte, non una, quattro! - poi si alzò di scatto dalla sua poltroncina e si avvicinò alla finestra del suo studio accendendosi una sigaretta.
- Cosa c'è? - gli domandò Marlene alzando lo sguardo dalla bozza che stava leggendo.
- C'è che quel, quel, quel bastardo... - le rispose additando nervosamente il computer che placidamente ronfava sulla scrivania - quel bastardo figlio di un AMD ha crashato quattro volte, non una o due, ma quattro volte, e sempre senza nessun motivo! -
- Sicuro che non c'è nessun motivo? - domandò poi Marlene stiracchiandosi - Non è che stavi facendo girare insieme Oblivion, Gothic 3, Neverwinter Nights 2, Firefox, Thunderbird, Windows Media Player, Media Classic, microtorrent, ed altri due o tre programmi di quelli succhia memoria, oltre magari a star masterizzando un dvd e spostando file per cinquanta giga da un'hard disk all'altro? -
- Non è questo il problema! - urlò soffiando fumo come una ciminiera a tutto vapore - Avevo qualche programma in esecuzione, un paio di multitasking, ma niente di cosi pesante da giustificare un crash su una configurazione come questa! - poi si avvicinò a Marlene - Per me il problema è un'altro -
- E quale sarebbe? - lo guardò incuriosita.
- I computer hanno un'anima - le sussurrò in un'orecchio chinandosi su di lei - e si vendicano! -
Alcuni secondi di silenzio calarono sui due mentre un refolo di vento agitava i capelli di Marlene.
- Mi sa che quello che ha crashato sei tu - rise poi guardando il cugino - che fai, riparti in modalità provvisoria o devo formattarti e reinstallarti il sistema operativo -
- Dico sul serio - le disse poi - lo sai quand'è stata l'ultima volta che mi è andato in crash prima di oggi? Sei mesi fa! Ed in quella occasione lo stavo davvero stressando! -
- Scommetto che se ti chiedo di ricordarti quand'è che mi hai baciata per la prima volta non te lo ricordi - mormorò Marlene - ma se ti chiedo quand'è stata l'ultima volta che hai fatto un defrag te lo ricordi benissimo -
- Due giorni fa - le rispose prontamente, poi, vedendo il volto della cugina farsi leggermente nero - il nostro primo bacio, dunque, se non ricordo male io avevo un'anno e ti invece, sei mesi -
- Idiota - sorrise - allora, dimmi, perché pensi che i computer abbiano un'anima e si vendichino -
- Aspetta, non qui - le sussurrò indicandole con lo sguardo il computer che, intanto si era riavviato e stava terminando di caricare il sistema operativo - ci potrebbe sentire! -
La prese per una mano e la fece alzare conducendola poi verso la porta.
- Ho paura che inizi a passare troppo tempo con quel coso - rantolò assecondandolo e seguendo fuori dallo studio - che ne dici, scendiamo nelle cantine o preferisci usare la campana del silenzio? -
- Non prendermi troppo in giro - le disse poi lievemente seccato - chi era che aveva paura di dire alla sua bambola preferita che non la poteva portare in vacanza? -
- Avevo quattro anni, Robert! - alzò gli occhi indecisa se mettersi a ridere o iniziare a preoccuparsi seriamente per la salute mentale del cugino.
- E con questo? - cercò disperatamente di arrampicarsi sugli specchi.
Diavolo gente, era uscito vivo da situazioni al limite dell'assurdo, si era scontrato con pazzi furiosi, assassini provenienti dal futuro, sette all'apice della loro follia, eppure quando si trovava di fronte a Marlene non riusciva a piazzare neanche un punto.
- Se tu, adesso avessi quattro anni e mi dicessi una cosa del genere, potrei anche capirlo - sussurrò - ma non hai quattro anni! Ne hai qualcuno, anzi, molti in più e non puoi venirmi a dire che non possiamo parlare di fronte al computer perché altrimenti gli vengono gli scompensi emotivi e magari ti cancella un hard disk per vendetta! -
- Non gli dare idee, per favore - la zittì con un cenno della mano mentre chiudeva la porta del suo studio - per adesso si è limitato a crashare, ma se gli dai anche queste idee potrebbe essere tentato a metterle in pratica! -
- D'accordo - si arrese alla fine - i computer hanno un'anima e sono più vendicativi del giustiziere della notte, quando c'è la luna piena si riempiono di peli e si mettono ad ululare, e l'unico modo per ucciderli e sparargli una pallottola d'argento nella cpu -
- Non sei divertente! - gorgogliò.
- Neanche tu! - gli sorrise.
- Si sta vendicando perché ha scoperto che voglio cambiare il processore e la scheda madre! - le rivelò.
- Cambi qualche pezzo ogni sei mesi, ormai dovrebbe essere più simile a Frankestein che ad un computer! - continuò a sorridergli.
- Mi sta facendo dispetti da quando lo ha scoperto! - continuò.
- Vuoi che lo vada a sculacciare sulla ram? - lo guardò intenerita. Che volete farci, in fondo gli voleva bene.
- Mi cancella i preferiti, mi crasha, rallenta - le disse ancora.
- Forse è femmina! - ironizzò.
- Non mi riconosce le periferiche all'avvio, fa comportare in maniera strana i programmi - aggiunse.
- Ha scoperto che la stai tradendo e vuole fartela pagare! - sogghignò poi Marlene.
- Non mi prendi sul serio! - rantolò.
- E come potrei farlo? - rise dandogli un veloce bacio sul naso - Mi stai parlando del tuo computer come se fosse tua moglie, come posso prenderti sul serio? -
- Almeno fai finta! - iniziò a ridere anche lui.
- Solo se tu fai finta di non star dicendo tutto questo sul serio - gli propose - altrimenti chiedo il divorzio e mi faccio affidare il mouse e la tavoletta grafica dal giudice -
- Non sei seria - gorgogliò.
- Dici? - lo sfidò - Mettimi alla prova! Mi tradisci con un computer, nessun giudice sarà magnanimo con te, mi affideranno i nostri figli e anche la LAN coniugale! -
- Continuo a dire che non stai prendendomi sul serio - sibilò ormai prossimo a cedere.
- Cosa ha poi, quel pezzo di metallo che io non ho! - continuò tirando fuori la sua faccia imbronciata da recita - Non è calda come me, non ti coccola come me, è solo perché è più giovane? Dimmelo! -
- Mi sta venendo mal di testa - si afflosciò alla fine esausto e sconfitto lasciandosi scivolare contro la parete per finire, poi, seduto per terra - e va bene, hai vinto tu! I computer non hanno un'anima, sono semplici pezzi di metallo e...-
Un'improvvisa luce blu li avvolse inghiottendoli e facendoli sparire...


Windows

A fatal exception 0E has occured at 0137:BFFA21C9. The current
application will be terminated.

* Press any key to terminate the current application.
* Press CTRL+ALT+DEL again to restart your computer. You will
lose any unsaved information in all applications.
Press any key to continue
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copyright © 2007 Suinogiallo

Quattro Chiacchiere Con L'Autore

L'idea per questa storia mi è venuta due sere fa, dopo il quarto crash di sistema. E se i computer avessero un'anima e fossero cosi sensibili da offendersi quando scoprono che li si vuole sostituire?
I personaggi sono quelli classici della mia saga principale, ovvero Robert Autore e Marlene.
Per quanto riguarda i credits di questa storia, ovviamente appartengono tutti ai rispettivi proprietari, dall'AMD alla Microsoft, alla Bethesda, alla'Atari e via dicendo, mentre la mitica schermata blu della morte, beh, quella credo che sia inutile che vi dica a chi appartiene.
Hasta Luego
   
 
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