Zayn e Wendy si sono conosciuti un'estate, nel grigio paesaggio di Londra, in quel momento della giornata quando il venticello tenue si fa fresco e inizia ad accarezzare i capelli delle persone che come formiche affollano le strade della città. Sono amici, poi si innamorano, litigano e si separano. Ma qualcosa di terribile incombe dietro l'angolo.

 
Sento freddo, il respiro del cielo mi accarezza la pelle nuda delle braccia ancora scure a ricordo delle recenti e lunghe giornate passate sulla spiaggia e in mare durante una di quelle che consideravo le migliori estati della mia vita. Mi copro con la gigantesca felpa rossa della Converse che ho appena comprato da Harrods e alzo lo sguardo; di fronte a me, dall'altra parte del ponte si innalza pesante il Big Bang. Lo osservo estasiata, questo è il posto dove ho sempre sognato di trovarmi, sul quale ho fatto migliaia di sogni e progetti per arrivarci e dove voglio rimanere per il resto della vita, Londra. L'Inghilterra.
Sorrido timidamente quasi come se qualcuno mi stesse guardando e mi incammino lungo il ponte. Non so da quanto sto camminando ma non mi interessa, devo raggiungere l'hotel dove mi aspetta la mia amica Shelley per poi farmi guidare da lei in qualche posto dove cenare. Pensando alla cena mi ricordo di avere una fame terribile e stringo a me la felpa ancora più forte. Il vento si fa più forte e sono costretta a chiudere gli occhi quasi completamente. Non ho idea di dove mi trovi e da che parte debba andare ma continuo lo stesso a camminare, cercando di schivare il maggior numero possibile di persone senza urtarle. Sono tutta immersa nei miei pensieri quando improvvisamente un colpo di vento mi fa sbandare verso sinistra e vengo travolta dalla fretta di qualcuno. Cado rovinosamente a terra, l'altra persona si scusa sbrigativamente e continua per la sua strada senza curarsi di me. Mentre cerco di alzarmi compare davanti ai miei occhi una mano tesa. Stupita alzo lo sguardo per vedere il volto del mio "salvatore" e rimango ancora più stupita nel scoprire di chi si tratta. Una volta alzata accenno un imbarazzatissimo grazie e mi accorgo di non riuscire più a smettere di sorridere.
«Hey che succede? Tutto ok?» la sua voce mi fa sciogliere il cuore, sento dentro di me nascere qualcosa come un fuoco che violentemente mi invade tutto il corpo, il mio cuore corre come una Ferrari e mi sento quasi mancare, ma immancabilmente mi trattengo. «Tranne per il fatto che ho la faccia paralizzata, per il resto tutto bene. T...tu sei...» anche se è la cosa più stupida con la quale potevo iniziare la nostra conoscenza, lui inizia a ridere. «Zayn, piacere.» e la sua mano si stringe dolcemente alla mia «E invece il suo nome, o dolce fanciulla?» sempre sorridendo mi presento «Wendy Trenti, molto piacere.»
Il suo sorriso è qualcosa di unico. Anche se il cielo è grigio cupo, il suo sorriso riesce ad illuminare il mondo come nessun'altro. Credo noti come stia emotivamente in questo momento, anche perchè non spiccico una parola e sono ferma in silenzio a fissarlo con un sorriso a 32 denti stampato in faccia, sembro quasi una maniaca. LOL. Improvvisamente mentre mi fissava con i suoi occhi nocciola profondi come l'oceano, mi si avvicina e mi abbraccia forte. Sono ancora più confusa di prima, ma che vuol dire questo? Ovviamente ricambio l'abbraccio, ad ogni respiro stringe sempre più forte, quasi stessi scappando e lui volesse tenermi con sé. Dopo un interminabile e dolce abbraccio, mi lascia e senza dare spiegazioni -come fosse la cosa più normale del mondo abbracciare una sconosciuta nel bel mezzo di una strada affollata, a Londra- mi invita a bere qualcosa. Ci dirigiamo verso uno Starbucks lì vicino e appena entrati ci sediamo ad un tavolo. Mi sembra di vivere in uno dei miei tanti sogni, quelli che facevo tutte le notti nella mia piccola cameretta in quel paesino sperduto in mezzo al nulla dove vivevo, in Italia. E invece è tutto vero, lui è qui davanti a me.
 
Dopo un intero pomeriggio passato con il ragazzo dei miei sogni, bevendo frullati, cioccolata calda, passeggiando per le vie di Londra, chiacchierando allegramente come fossimo due amici che si conoscono da sempre ma che non si vedono da un sacco di tempo, scherzando e rincorrendoci tra di noi tornando bambini per un momento, dimenticandoci di tutto il resto, essendo solo noi stessi; Controllo il cellulare e leggo '46 chiamate perse e 15 messaggi non letti' mi assale l'ansia. Shelley sarà preoccupata per me! Oddio, mi sono scordata di avvisarla...uhm, le dirò che mi sono persa e che il cellulare era scarico. Di certo non posso dirle che ho passato il pomeriggio con Zayn, ZAYN MALIK! Non mi crederebbe mai e si arrabbierebbe ancora di più. Zayn vedendo la mia preoccupazione diventa improvvisamente serio e si offre di accompagnarmi all'hotel. Una volta arrivata saluto malinconicamente Zayn e lo ringrazio un'ennesima e definitiva volta per tutto. Salgo le scale velocemente e una volta entrata nella stanza trovo Shelley con il volto angosciato «Oddio sei viva!» mi si getta al collo «Ho iniziato a pensare al peggio! Wendy, non farmi più uno scherzo del genere!» tiro un sospiro di sollievo, per fortuna non è arrabbiata...e rispondo con un sonoro «Promesso.»  
Mentre abbraccio Shelley un pensiero si fa largo nella mia mente...Zayn. Non gli ho chiesto il numero o lasciato il mio. Come si ricorderà di me?
 
 
*Fine primo capitolo*