3° Capitolo
Il piano folle
Yolei
stava camminando, stranamente sveglia e pimpante, verso la scuola.
Appena
aperti gli occhi, quel mattina, le era balenata in mente la pazza idea di Ken,
e la cosa le aveva fatto tornare l’euforia della giornata prima. Si era
preparata in tempo record e forse per la prima volta in vita sua NON ERA IN
RITARDO!!
Fremeva
impaziente che arrivasse il momento buono: durante tutta l’assemblea mattutina
col coordinatore di classe aveva picchiettato le unghie sul banco, venendo
zittita diverse volte. Durante quella mezz’ora, oltre ad aver fatto l’appello,
stabilirono le prove per il piano antincendio e cominciarono a raccogliere le
proposte per la festa di settembre (c’è veramente un’assemblea del genere in
Giappone, tutte le mattine!!! NdV). Inutile dire che la ragazza non seguì seriamente
nemmeno una parola, anche durante l'appello venne chiamata un paio di volta: la
sua testa era da tutt'altra parte, sull'orologio per la precisione.
Man
mano che le lancette si muovevano verso le nove in punto l’agitazione di Yolei
cresceva: aveva visto un sacco di sue compagne fare fuga (che scuola seria…
NdV), ma quando sei tu a doverlo fare hai sempre paura di esser beccata.
La
campanella suonò, tutti si alzarono per salutare il prof. Nel momento di
confusione che seguì, Yolei si sentì mancare le gambe. In dodici anni di
scuola, oltre all’asilo, non aveva mai bigiato; mai uno sgarro, mai una nota
negativa… E anche quando rischiava di farsi beccare in aula computer senza
permesso, c’erano sempre anche gli altri. E' vero, aveva la strana
"tendenza" ad arrivare costantemente in ritardo, ma mai oltre i due o
tre minuti, e nella maggior parte dei casi c'era sempre qualcuno comunque più
in ritardo di lei che non faceva notare la sua mancanza, mentre nelle poche
situazioni rimanenti, la si perdonava senza particolari cerimonie.
Chiuse
gli occhi, contò fino a dieci, e con disinvoltura uscì dalla classe dirigendosi
in bagno, con l’unico dettaglio sospetto che si stava portando dietro la
cartella...
Varcò
il cancello della scuola. Fino a quel momento si era mossa come un automa,
nessuno aveva osato fermarla perché andava avanti decisa, come se fosse
perfettamente autorizzata ad andarsene dove le pareva. Peccato che l’impressione
che dava era assolutamente involontaria.
Nella
sua testa era un continuo ripetersi di "Mo' vedi che mi cattano, vedi che
mi cattano...", o anche "Cielo, adesso mi chiedono dove sto
andando...".
Pur
sentendo le farfalle nello stomaco, l'espressione che aveva assunto non tradiva
la minima preoccupazione.
Fuori
dalla scuola accelerò leggermente il passo, ma continuando sempre dritta e
decisa.
Quando
si fermò era ben lontana dalla scuola. Si appoggiò al muro e respirò
profondamente: solo allora si accorse di avere il cuore a mille e il fiatone,
come se avesse corso.
Stava
marinando la scuola. Lei, che non aveva mai osato contraddire un insegnante,
stava marinando la scuola.
Senza
un motivo preciso, la cosa la piaceva un sacco!
(Oddio!!
Il fascino del proibito!! Adesso vedi che scappa di casa, si riempie di pearcing
e tatuaggi, si fa la cresta e comincia a spacciare… Magari già che c’è si fa
assumere come killer!! NdV U_U
Guarda
che ho bigiato, non ho ucciso nessuno… PER ORA NdYolei *_*
Perché
mi guardi così, Yo??? NdV ?_?)
Arrivò
a casa di Ken che quasi tremava per l’adrenalina.
Quando
il ragazzo aprì la porta e la vide così euforica, pensò seriamente che proporle
qualcosa di “proibito” fosse estremamente rischioso per il cuore della
ragazza!!
-Stai
bene? - le chiese incerto.
-Sì!!
Perché??
-Ti
vedo esaltata…
-E’…
è… è stato stranissimo!!! Mi è piaciuto!!!!
-Vuoi
un po’ d’acqua??
-Sì,
grazie - rispose, rendendosi conto che una reazione del genere fosse eccessiva
per aver bigiato.
Ken
la fece entrare ed accomodare sul divano. Quando le portò il bicchiere d’acqua
le si sedette accanto, chiedendole:
-Non
è che mo’ mi becchi un infarto??
Era
perfettamente conscio di esagerare, ma non l’aveva mai vista così.
Dopo
aver bevuto ed aver respirato un paio di volte a fondo, rispose:
-E’
che… Sono diciotto anni che faccio la brava ragazza… Non brillante,
semplicemente sono quella affidabile, che segue le regole… E…il fatto di aver
bigiato…senza che nessun fulmine mi punisse dal cielo… Ecco…mi mette addosso
una strana agitazione… Mi era già successo di esaltarmi per qualcosa… Ma mai in
questo modo…
(Non
faccio riferimenti specifici alla serie - tipo quando era esaltata all’idea di
sconfiggere l’imperatore - perché non so se lasciare il loro passato da
digiprescelti o fare un alternative universe… d’altra parte non si
conoscerebbero se non ci fosse stato Digiworld… Mumble-Mumble…
Comunque
non sarebbe carino lo stesso dire “ero esalta anche quando avevo voglia di
ucciderti, Ken caro!!” quindi indipendentemente dai miei dubbi irrisolti, Yolei
si era sentita cmq euforica x altre cose (vedi: la sera prima!!), come tutte le
persone normali del resto!! NDV)
-Ehi,
sei sicura di volerlo fare?? Cioè, non è che propongo qualcosa e dobbiamo
rischiare la vita per farlo!!
Yolei
fissò per dei secondi interminabili il bicchiere vuoto.
-Sto
affermando chi sono… - mormorò alla fine - mi sto definendo… E’ un po’ come
vivere l’adolescenza in ritardo… - spostò le pupille si di lui - e poi ho
voglia di stare con te!!
E gli
sorrise, inconsapevole di spezzare ancora di più Ken tra l’orgoglio e il senso
di colpa.
Le
accarezzò i capelli, e inaspettatamente, le diede un colpetto sulla nuca che la
fece sbilanciare aventi, verso le sue labbra. La baciò.
Almeno
quando la baciava riusciva a non farsi paranoie, pensò quando la ragazza si
staccò per alzarsi dal divano e prendere il telefono.
-Il
numero della tua scuola?
-E’
appeso sul muro… Piuttosto… Non hai un cambio? La divisa è scomoda…
-Sinceramente
non ci ho pensato…
-Allora
tu chiama che cerco qualcosa tra i miei vestiti!!
Ken
andò in camera a rovistare tra la sua roba, mentre sentiva Yolei dire frasi
come: “Sa, non sta molto bene…” “No-no… nulla di grave… solo un po’ di
debolezza…” “Sì, preferisco tenerlo a casa!!”.
Alla
fine trovò un paio di calzoncini da ciclista (??) e una maglietta a maniche
corte col cappuccio: erano le cose più strette che aveva!
Gliele
portò; attendendo che finisse le chiamata, stava in piedi appoggiato allo
stipite della porta della sua stanza.
Si
fermò a guardarne la figura.
Erano
quasi sei anni che si conoscevano e più di cinque che si frequentavano, più o
meno seriamente. E in tutto quel tempo non si era mai stancato di guardarla.
Era
sottile, esile… Le mani affusolate, le braccia minute… Le gambe lunghe e i
fianchi snelli…
Certe
volte gli sembrava che si rimpicciolisse tanto da scomparire… Soprattutto
quando piangeva gli sembrava si restringesse tra le sue braccia, o quando gli
telefonava col magone: se la immaginava piccola e indifesa accucciata in un
microscopico angolo le letto…
(Rimettetevi
gli occhi nelle orbite: anche uno sgorbietto come Yolei cresce… NDV
“Sorbetto”
sarà stata tua sorella… NDYo
Guarda,
fosse per me… Il punto è che mi assomiglia, quindi anche solo per questo è
SPLENDIDA!!!! NDV-narcisita
W la
modestia… NdYo)
Lei
riattaccò e si voltò. Sorprendendolo ad osservarla, gli sorrise innocente.
(Oh,
Ken non stava pensando a nulla di osceno, chiariamo!! NdV Ma per chi mi hai
preso??? NdKen Sai in genere i maschi NORMALI in queste situazioni almeno un
mezzo pensierino ce lo fanno… NdV)
Ken
si riscosse dall’incantesimo e le porse i vestiti.
-E’
il meglio che ho trovato!!
-Va
benissimo, Grazie!!
Andò
in bagno a cambiarsi, mentre Ken si sdraiava sul divano per aspettarla comodo.
I
pantaloncini le stavano giusti al pelo, anzi ballavano un po’, ma la maglia era
decisamente larga!!!
Si
guardò allo specchio: stava indossando dei vestiti di Ken!! Non che non l’avesse
mai fatto, ma erano sempre golfini o giacche… Non aveva mai sentito i suoi
vestiti sulla pelle.
La
cosa le procurò un brivido strano.
Poteva
dirsi interamente abbracciata dal suo Ken...
Uscì
dal bagno e andò da Ken che si era appisolato sul divano.
Si
piegò su di lui, facendogli ombra sul viso.
-Non
mi sembra di averci messo tanto…
Il
ragazzo sobbalzò.
Si
girò verso Yolei che l’aveva preso alle spalle.
-Scusa…
-Maffigurati!!
-Sei
comoda?
-Certo!!
(E se
lei non è comoda, ‘zzi suoi!! Quello è il mio abbigliamento quotidiano!!
Sìììì!!! Maglia enorme e pantaloni elastici - lunghi, però - … W la comodità!!!! Sigh… una volta avevo
dei pantaloni grigi e una maglia grigia… mi hanno chiesto se ero in pigiama….
ç_ç Cioè, io cerco di vestirmi come mi piace, ma poi la gente mi smonta… ç_ç
NdV-depressa) (e cmq nn sembravo in pigiama!!!!!! Vivo in mezzo a una manica di
ignoranti!!! NdV-in-ripresa)
Ken
si alzò dal divano e andarono verso “il cantiere”.
-Ti
ve se lavoriamo un paio d’ore e poi usciamo a mangiare?? Alla fine non ho fatto
un accidenti di spesa!!
Yolei
inclinò la testa, come se dovesse elaborare una risposta molto difficile.
(Ce
la puoi fare, unico-neurone-di-Yolei!!!! NdV
Un’altra
cattiveria su di me e mi licenzio!! NdYo è_é
Ok, e
io chiamo qualcuna come Lirin - Saiyuki - a soppiantarti, e poi non ti chiedere
come mai nei capitoli sarà sempre più appiccicata al TUO Ken… NdV-diabolica
Grrrrrrrrr….
Ok….. NdYo-colpita-e-affondata-nel-suo-punto-debole)
-Ok!!
- rispose quasi subito, riprendendosi da quella mezza trans in cui era caduta
osservando il ragazzo.
(Tho,
il neurone ce l’ha fatta… Shhh… che non mi ha sentito
NdV-che-per-quanto-se-la-tiri-ha-paura-di-trovarsi-senza-un’attrice)
Il
viso, la bocca, gli occhi... Era strano come qualcosa che si vede sempre uguale
giorno dopo giorno potesse suscitare tanto interesse.
Ken
fece un cenno con la testa per poi voltarsi verso la stanza. All’improvviso
Yolei lo abbracciò dal dietro.
-Ti
amo… - mormorò.
Come
tutta risposta Ken le prese le mani che aveva appoggiato sul suo petto e gliele
baciò.
Passarono
"il paio d'ore" a ripulire dalla polvere causata il giorno precedente
e cercando qualcosa di diverso dalle loro unghie per raschiare via l'intonaco.
Trovarono preziosi alleati nella cassetta degli attrezzi. Armati di cacciavite
a punta piatta (nn so il nome tecnico.. ^^"... ndV) e di una specie di
piccola paletta di metallo (anche qsta dovrebbe avere un nome... ^^" ndV)
ci diedero dentro nello scrostare il muro per tutta la mattina, sforando
ampiamente "il paio d'ore".
Avevano
sistemato qualcosa tipo mezza parete, quando lo sguardo di Yolei cadde sul suo
orologio da polso rosso di Hello Kitty (kekkarina!!!!! ^//////^ ndV).
-KEEEEEEE????????
-Che
c'è, Yolei? - chiese il ragazzo allarmato.
-Manca
un quarto all'una...
-Cosa??
Cioè, dovevamo smettere prima di mezzogiorno...
-Hai
fame?
-Sinceramente
no...
-Dici
che finiamo entro 'sta sera?
-Abbiamo
ancora tutto il pomeriggio... Però...
-Dai!
Alle due usciamo a mangiare, così ci portiamo avanti!!
-Vaaaaaaa
Bene!!!
E
ripresero a lavorare ancora più esaltati di prima.
Non
stavano guardando quello che ne stava venendo fuori, erano soltanto concentrati
sull'intonaco. Lavoravano insieme, vicini, allo stesso pezzo. Forse il fatto di
distrarsi ogni tanto l'un l'altra, o la concentrazione quasi maniacale sulla
parete bianca gli impediva di dare alla stanza uno sguardo d'insieme.
-I
tuoi quando tornano? - chiese Yolei tirando fuori il portafoglio dallo zaino,
abbandonato su una poltrona.
Non
aveva voluto rimettersi la divisa, d'altra parte sarebbe stato come dire
"Ehi, Tokyo, guardami! Sto bigiando!!"
-Domani
sera, credo... - rispose Ken uscendo dalla sua stanza e controllando i liquidi
nel portafogli. Alzò lo sguardo giusto per vedere Yolei prendere il suo dalla
cartella.
-Scordatelo,
offro io! - disse categorico.
-Ma
scus... - tentò lei di giustificarsi.
-No!
-Ma
fammi parl...
-No!
-Ti
ho det...
-No-o!!
-Ma
Porc...
-No!
Ho deciso che faccio io e faccio io!! Molla giù quel coso!!
Yolei
si appoggiò le mani sui fianchi con fare di sfida.
-Mi
spiace, ma me lo sono messo in testa, e a costo di legarti, tu lascerai a casa
il borsellino!!
E detto
questo, Ken si avvicinò a lei, circondandole i fianchi con le braccia. Yolei
abbassò la guardia, e lui ne approfittò per sfilarle di mano il portafogli
della discordia e lanciarlo sul divano.
-Ehi!
- provò a protestare lei, ma il suo ragazzo fu più veloce a la condusse verso
la porta, la trascinò fuori dall'appartamento e chiuse la porta a chiave.
-Andiamo
a mangiare? - chiese leggermente beffardo.
-Stupido!
- gli disse lei prima di iniziare a ridere.
-Allora...
Abbiamo tutto oggi per finire e domattina per sistemare... Dici che ce la
facciamo??
I due
ragazzi stavano tirando le somme in un fast food, davanti a un sano pranzo che
ogni persona con un minimo di interesse per la salute avrebbe caldamente
sconsigliato!
-Certo...
Nel caso basterà richiudere la stanza e riprendere il lavoro appena
possibile... - cosiderò Ken prima di riconcentrarsi sulle patatine.
-Quanto
prevedi che toglieremo ancora oggi? - chiese lei, addentando un Hamburger.
-Bho...
Credo...massì...secondo me riusciamo a finire la parete...
-Così
poco?? - chiese lei delusa.
Ken
fece spallucce:
-Se
vuoi lavoriamo anche tutta notte!!
-Ok!
-Và
che stavo scherzando...
-Ah...
Bhè, se ne può sempre parlare!!
Ken
si fermò a guardarla:
-Dici
sul serio?
Yolei
ebbe un lampo che la riportò alla cruda realtà.
-Già...
Forse conviene bigiare anche domani...
-Guarda
che lo stai proponendo tu!!
Yolei
arrossì.
-Bhè...
Sinceramente mi è piaciuto...
-E
allora che problema c'è?
-Non
vorrei che qualcuno notasse qualcosa... Piuttosto... Tu come farai con la giustificazione?
-Falsifico
la firma...
-Wow...
Non ti facevo così...
-Così
come?
-Così...
Audace?
-E'
una domanda? - il ragazzo si fece più vicino abbassando la voce tra la sfida e
il malizioso.
-Dipende...
- rispose lei a tono.
-Da
cosa?
-Da
quello che pensi tu... Se ti va a genio come termine...
Ken
stette in silenzio per un attimo.
-Se
ci baciassimo adesso...sarebbe fuori luogo, giusto?
-Penso
di sì... - gli rispose.
-Allora
rimandiamo a 'sta sera...
-E'
un invito?
-Dipende...
- rispose Ken facendole il verso per prenderla in giro.
-Scemo!!
- rise la ragazza.
Sulla
strada del ritorno si fermarono in un minimarket per fare rifornimento per la
cena. E per tutta la durata del tragitto, Yolei non aveva fatto altro che
ringraziarlo per il pranzo.
Una
volta a casa ripresero il lavoro di buona lena. Grattarono per tutto il
pomeriggio, tra battute, scherzi e canzoni cantate a squarciagola: si
divertirono come pazzi.
Contrariando
le previsioni di Ken, riuscirono a liberare praticamente due pareti e mezza, e
avevano intenzione di continuare anche dopo cena.
-Con
questo ritmo, liberiamo tutta la stanza entro domani...
Commentò
Yolei, appoggiata al bancone della cucina, osservando Ken he cucinava qualcosa.
-Sì...bhè,
meglio, no? - chiese portando la padella verso il tavolo.
La
ragazza annuì vigorosamente.
-Dai,
vieni qui che è pronto.
Con
due passi la ragazza era a tavola, proprio di fronte al suo adorato Ken, pronta
per gustarsi quelo che LUI aveva cucinato per LEI.
L'atmosfera
allegra non venne a mancare neanche in questo momento di relax, mentre anche il
sole stava andando a godersi il suo meritato riposo, dipo un'estenuante
giornata passata a far dannare mezzo mondo per il troppo caldo. Essere carogne
dentro stanca!!
Lasciando
i piatti a mollo nel lavabo in cucina, ripresero il lavoro, convinti di
concludere.
Senza
farlo di proposito, nessuno dei due si era fermato ad osservare il murales che
veniva riscoperto, perché quella situazione era più che altro un pretesto per
stare insieme.
Quando
decisero di mollare il sole era ormai calato del tutto. Il cielo era puntellato
da milioni di stelle, e una brezza fresca entrava dalla portafinestra
spalancata.
Ken
era dovuto scendere in cantina a prendere la scala, perché il disegno pareva
estendersi anche sul soffitto. Si erano organizzati così: mentre Ken grattava,
Yolei spostava la catasta di roba che si era accumulata al centro della stanza
nel resto della casa per lasciar spazio alla scala del ragazzo. Ovviamente, per
i mobili, Ken l'aveva aiutata.
Insieme
al finire del giorno, era finito anche il lavoro.
Complici
il buio e la stanchezza, nessuno dei due si soffermò a guardare cosa ne era
uscito o pensò di accendere la luce per darci almeno un'occhiata.
Era
quasi mezzanotte quando Ken glielo chiese.
Erano
stesi da un po' sul divano a riposare, quando, con uno scatto, Yolei si mise a
cavalcioni su di lui e prese lentamente a baciarlo. Lasciata la sorpresa
iniziale, anche Ken si lasciò prendere, accarezzandole la gamba, salendo sempre
di più verso al coscia...
Yolei
si staccò all'improvviso.
-Devo
andare - disse alzandosi da lui e cercando con lo sguardo la cartella che era
sparita durante lo spostamento delle cose della stanza accanto.
Ken,
senza dire nulla, si mise a sedere, guardandola davanti a sé agitarsi,
controllare con lo sguardo lì intorno, ma senza muoversi da lì.
-Oddio...
Mancano tre minuti a mezzanotte!! - esclamò guardando il suo orologio.
Fu un
attimo.
Mentre
ruotava per andare alla ricerca di quell'accidenti cartella, la mano di Ken si
mosse veloce e sicura verso quella di Yolei.
Accorgendosi
di essere trattenuta, si voltò a guardarlo.
-Resta
con me, 'sta notte...
@@@@
BHA!
BUBBOLE!!!!
DUE fondamentali dati tecnici, senza
i quali vi è impossibile ritrovare l’armonia del vostro essere… (KEEE?? NdYo)
Anzi… TRE!
Uno: Pubblicai questo cap su Manga.it
la bellezza di un anno e mezzo fa, quindi non meravigliatevi se il mio stile ora
si sia evoluto… (o comunque mi piace illudermi che ciò sia successo…) In questa
pubblicazione ho coretto un po’ di errori di battitura… ^_^”… Ma non ho
cambiato nulla, nemmeno quanto era meglio censurare x un pubblico UMANO…
Due: ho l’unghia dell’indice
cortissima e forse anche un taglietto, in più oggi ho preso dentro la fibbia della
borsa, quindi sto letteralmente dilaniando dal dolore (si vede… ndYo) Quindi è
con immenso spirito di sacrificio e altruismo che scrivo queste inutili righe
(appunto… ndYo) perché ogni volta che x sbaglio poggio l’indice su un tasto,
piango… (io avrei un’idea… ndYo – Anch’io, taci, che così scrivo meno!! *_* ndV)
Tre: Dopo questo capitolo l’umanità
intera ha dovuto aspettare oltre un anno x leggere il quarto cap… Ciò è
imbarazzante, e spero di non rifarlo in futuro… Facciamo che mi do una scadenza
di… ehm… undici mesi??
TRAGEDIA!!!! Ultimamente sono apatica
nei confronti delle fic!!!!!! SCIAGURAAAA!!!!! A parte che per qualche
capolavoro, non leggo +, non scrivo +… (Infatti è pure un macello che nn
aggiorno neppure qui su efp, che devo poi solo ri-pubblicare dei cap…) NOOOOOOO!!!!!!!!
IO AMO LE FF!!! IO AMO SCRIVERE!!!!! IO AMO IMMAGINARE!!!!!!! Mi devo
ASSOLUTAMENTE riprendere… FORZA E CORAGGIO *_*!!!!!!!!!
Altre note… Rileggo dai deliri
pubblicati la prima volta, che nel primo cap avevo scritto che Yolei ha un anno
meno di Ken... ERRORE!!!! E' il CONTRARIO!!!!!!!!! Però non mi ricordo se avevo
corretto.. ç_ç… Vabbé, ora ho precisato…
E poi? Ah, bhè, un piccolo
ringraziamento a chi commentò allora su manga.it… : Fanci-chan, Jin88. e… Mia
Sorella (???) Vabbè, è una storia lunga…
Ma torniamo al presente…
GRAZIE VERAMENTE INFINITE (e infinite
scuse per il ritardo) A:
# Hinata_chan: troppo troppo buona!!
^_^ Ehm… per i capitoli inediti… Temo tu debba aspettare ancora un bel po’…
Ehehe… Devo essere odiosa… Pardon!!
# Francesca Akira89: ma che
bello! Chi si rivede!!! Considero un fatto positivo che nel complesso tu voglia
sapere comunque come la storia continua… Dove Ken è particolarmente idiota?? Tanto
per crearmi un parametro… ^_^”… Del resto, da un’autrice come me, i miei
personaggi non potevano che rimanere negativamente influenzati ^_^ (Ecco appunto…
Finalmente l’ha detto!! ndKen)
# Kecca94: ehm… Temo di dover
rivedere il concetto di “presto” nel mio vocabolario… Comunque eccomi qui!!
Dimmi un po’ cosa ne pensi!!!
# Kilamoon: macciao!!! Ma come
sono contenta di ritrovare la gente in giro x il globo!! ^_^ Grassie!!
Siiiì… Sono un’autrice senza
speranze!!
A PRESTO!!! Mi devo assolutamente ricaricare…
SI’!! ^_^!!
OH, CHE BELLO!! OGGI INIZIANO I
GIORNI DELLA MERLA!!!