Cap 1
 

Lily Luna Potter:la figlia del Salvatore del mondo magico, ecco per cosa è conosciuta la piccola di casa Potter.

Non femminile come Roxanne,non bella come Dominique nè intelligente e studiosa come Rose.

Io sono Lily, il maschiaccio dei Grifondoro sempre pronta a cacciarsi nei guai insieme ai suoi fratelli e cugini,la ragazzina dai capelli rossi priva di fascino e sostanzialmente insignificante. Bè è giunto il momento di dare un taglio a questa situazione, in fin dei conti ormai ho compiuto quindici anni ed giunto il momento di fare una piccola magia e diventare finalmente "visibile" all' interno della scuola. Il problema è che non ho la minima idea di cosa fare nè da dove iniziare, di sicuro non ho alcuna intenzione di andare a chiedere aiuto alle sue cugine che da sempre mi trattano come se fossi una bambina. Mentre sto sdraiata sul letto mi arriva l' illuminazione, ma certo, chi meglio di Scorpius Malfoy il massimo esperto in tutto ciò che di trasgressivo e provocante esista nel mondo magico o quantomeno all' interno di Hogwarts? Il sorriso che mi è nato svanisce d' incanto, figurarsi se Malfoy si spreca a fare un favore ad una Grifondoro,specie poi se la ragazza in questione è Lily Potter la sorellina dei due ragazzi che odia di più all' interno della scuola.

- Lily ti prego dimmi che non hai intenzione di scendere a cena vestita in quel modo - la voce incredula di Roxanne mi riporta alla realtà e dopo, aver lanciato un' occhiata alla felpa dei Tornados una taglia più grande e ai semplici jeans che indosso, mi rendo conto di avere davvero bisogno di uno stilista che sappia il fatto suo e anche al più presto.

- No Roxy in realtà pensavo di rimanere in dormitorio,non mi sento molto bene - mento rapidamente mentre mentalmente decido di mettere da parte il mio leggendario orgoglio e tentare il tutto per tutto chiedendo aiuto a Malfoy; chissà magari accetterà di aiutarmi solo per il fatto che così avrebbe qualcosa da rinfacciarmi per il resto della vita, pensandoci bene quello si che sarebbe un comportamento molto da lui.

- Ok, allora raggiungo gli altri. Vuoi che ti porti qualcosa? - mi domanda utilizzando quel tono da mammina preoccupata che le mie cugine maggiori usano sempre quando si rivolgono a me, come se avessi cinque anni invece che quindici, penso stizzita mentre dentro di me prende sempre più corpo la decisione di cambiare e lasciarli tutti a bocca aperta. Si accorgeranno molto presto che la loro piccola Lily non è poi così piccola e sprovveduta come pensano.

- No grazie Rox - replico e la osservo rivolgermi un lieve sorriso e uscire dalla stanza chiudendosi dietro la porta, aspetto di sentire il rumore dei suoi passi che si allontanano e quando sono sicura che nei paraggi non ci sia più nessuno mi guardo allo specchio e decido che non posso assolutamente presentarmi dai Serpeverde vestita in quel modo, mi riderebbero dietro da qui all' infinito. Grazie a Godric nell' armadio riesco a recuperare una camicetta color smeraldo, la mia preferita perchè si sposa bene con il rosso dei capelli e fa risaltare il colore dei miei occhi, e un paio di jeans neri che sono quasi nuovi, completò il tutto con un paio di ballerine nere che prendo in prestito dalla scarpiera di Rose e finalmente sono pronta per entrare nel covo delle serpi.










 

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Credo che la strada tra la Sala comune di Grifondoro e quella di Serpeverde non mi sia mai sembrata così corta, sono circa dieci minuti che sono ferma davanti all' ingresso e non riesco a varcare quella maledettissima soglia, il mio istinto da Grifondoro mi grida di scappare lontano da quel covo della progenie di Satana ma so bene che questa è la mia unica occasione per dimostrare a tutti che Lily Luna Potter può essere diversa da quella che tutti si aspettano, vuole essere diversa.

"Dai Lily puoi farcela" mi dico tra me e me mentre finalmente trovo il coraggio di entrare. Scoprire la parola d' ordine è stato un gioco da ragazzi, è bastato chiederla ad una delle tante ragazzine che se la fanno con Malfoy,Nott o Zabini.

- Sang Pur - mormoro lievemente e la porta si spalanca davanti a me " Apriti sesamo" commentò ironica ripensando alla formula magica di una favola babbana che mi aveva raccontato mio padre una decina d' anni fa.

- Potter? - esclama incredulo Terence Harper un Serpeverde del sesto anno, buffo allora da queste parti sono conosciuta mi ritrovo a pensare con una punta di sarcasmo.

- Harper - replico decisa a far finta di niente come se la mia presenza lì fosse del tutto normale.

- Che c' è ti sei persa forse? La tua Sala Comune si trova sette piani più su - mi fa notare con tono ironico.

- So benissimo dove si trova,grazie mille - replicò fredda prima di aggiungere - Devo parlare con Malfoy, mi sta aspettando - Santo Godric ma come mi è venuto in mente di uscirmene con una cosa così assurda? Vedo Harper corrugare la fronte con aria assorta ma poi decide di lasciar perdere e sembra pensare che se non altro potrà farsi una bella risata quando verrò umiliata da Malfoy davanti a mezza Serpeverde, non nascondo che è esattamente la stessa scena a cui sto pensando anche io.

- Sali la rampa di scale a destra, è la terza porta a sinistra - mi informa indicando distrattamente con la mano le rampe di scale a una decina di metri da noi. Lo ringrazio con un brusco cenno del capo, in fin dei conti ho apprezzato il fatto che non mi abbia fatto troppe domande, e prendo la direzione che mi ha indicato.

Sono giunta davanti alla camera del platinato e non faccio in tempo a bussare che questa si apre mostrando una Mallory Parkinson decisamente scarmigliata con tanto di rossetto sbavato, ringrazio mentalmente Godric per non aver permesso che bussassi alla porta di Malfoy mentre era intento a divertirsi con la Parkinson, quello si che sarebbe stato decisamente imbarazzante.

- Potter - commenta acida appena si rende conto di chi è la ragazza che si trova davanti.

- Parkinson - ribatto decisa a non farmi intimidire da quella sciacquetta in lingerie.

- Che diavolo ci fai qui? -

- Non credo siano affari tuoi, ma devo parlare con Malfoy - replico bussando decisa alla porta.

- Cosa hai dimenticato stavolta Parkinson? - domanda Scorpius aprendo la porta con aria esasperata.

- Potter, che cazzo ci fai qui? - esclama rendendosi conto che la ragazza che ha appena bussato sono io e non la sua sgualdrina personale.

- Devo parlarti...Parkinson ci scusi vero? - aggiungo spintonando il ragazzo dentro la stanza e chiudendo la porta in faccia alla Serpeverde che mi lancia uno sguardo di odio puro.

- Di che devi parlarmi? - domanda il biondo buttandosi sul suo letto a baldacchino e accendendosi una sigaretta, solo in quel momento mi rendo conto del fatto che indossa solo i boxer e mio malgrado devo ammettere che i signori Malfoy si sono messi davvero d' impegno per farlo. Quel ragazzo è un odioso, viziato e narcisista idiota ma devo ammettere che è pericolosamente vicino all'essere perfetto se non altro dal punto di vista estetico.

- Potresti anche rivestirti - commentò agitando una mano verso di lui e distogliendo lo sguardo imbarazzata.

- Conosco ragazze che pagherebbero per trovarsi in una camera da letto con me mezzo nudo - replicò sfoderando il suo solito ghigno made in Malfoy.

Sento le guance che mi stanno andando letteralmente a fuoco, dannazione perchè devo arrossire proprio ora?!

- Bè non sono qui per questo... - incomincio

- Peccato - commenta sorridendo malizioso e nel lanciargli un' occhiataccia non posso fare a meno che il mio sguardo vaghi su tutta quella pelle color alabastro che è impudentemente scoperta. Respira Lily, respira!

- Bè stavo dicendo che sono qui per un motivo preciso. Ho un favore da chiederti - dico tutto d' un fiato.

- Ti ascolto - replica Malfoy che adesso sembra se non interessato perlomeno incuriosito.

- Voglio che tu mi dia una mano a cambiare look, e quando dico look intendo tutto, modo di fare,di camminare,di vestire...insomma tutto -

- Ho due domande: perchè? E soprattutto perchè io? -

- Perchè sono stufa di essere considerata come l' anonima sorellina di James e Albus Potter, sono stufa di non essere neppure vista dai ragazzi che mi parlano solo per chiedermi di mettere una buona parola per loro con le mie cugine, per una volta voglio essere al centro dell' attenzione. Per quanto riguarda il perchè te, bè perchè so che sei la persona più adatta per un lavoro come questo. Puoi chiedermi in cambio qualsiasi cosa - aggiungo sperando che questo lo invogli ad accettare.

- Qualsiasi cosa? - chiede mentre il ghigno ricompare sul suo volto.

- Sì - confermo anche se so già che me ne pentirò.

- Ok ci sto, iniziamo domani. Ci vediamo qui alle 21,vedi di essere puntuale - replica e dal tono in cui lo dice capisco che è il suo modo di congedarmi.

Non mi spreco a ringraziarlo perchè non è un favore quello che mi sta facendo, è solo un accordo di affari tra una Grifondoro ed un Serpeverde ed in un modo o nell' altro so già che quella che ci andrà a rimettere sarò io, ma in fin dei conti non mi importa.













Spazio autrice:

Lo so,lo so ho un sacco di storie da continuare e a rigor di logica non dovrei iniziarne una nuova a meno di non essere completamente pazza (cosa molto probabile u.u) ma avevo quest' idea che mi frullava per la testa e ho deciso di provare a buttarla  giù.
Sappiate che la storia andrà avanti in base alle recensioni che riceverà perchè come vi ho detto ne ho anche altre in costruzione e quindi voglio essere sicura di impiegare il mio tempo scrivendo qualcosa che piaccia; considerando che è solo il primo capitolo credo che aspetterò di raggiungere almeno 4 recensioni prima di pubblicare il secondo.
Spero che vi piaccia.
Baci baci,
              Bella_92