15/07/2012
4 recensioniLei per me era semplicemente tutto, il mio mondo, e quelle parole mi fecero male, tantissimo male, peggio di una coltellata.
Strinsi forte gli occhi per non far uscire le lacrime, mi voltai e mi incamminai verso l'uscita. Mi sedetti su una panchina e poco dopo mi accorsi che le lacrime mi rigavano il volto, uscivano da sole, non riuscivo a controllarle, strinsi i pugni e mi feci forza, ma le lacrime e il dolore mi abbattevano, non avevo la forza di rialzarmi da quella panchina e camminare.
''Hey, ma cos'hai?'' qualcuno dietro di me parlò.
Alzai lo sguardo e mi ritrovai una sagoma davanti, non riuscivo a capire chi era per le lacrime che mi coprivano gli occhi. Era una voce maschile, calda, familiare, una voce che mi faceva sentire al sicuro.
Il ragazzo mi asciugò le lacrime col suo pollice e adesso ci vedevo quasi meglio, spalancai di più gli occhi e mi ritrovai davanti 'il mio angelo custode' sì, era proprio lui, coloui che la mattina mi aveva accompagnato a scuola.
''E' tutto a posto!'' dissi singhiozzando.
''No, non lo è! Dimmi cosa succede, con me puoi parlare.'' disse con tono rassicurante facendo un piccolo sorriso.
Dopo qualche minuto che mi ripresi gli spiegai tutto, del litigio con Eleanor, delle sue parole, del suo modo di fare che cambia da un giorno all'altro.
''Oh, piccola non ti preoccupare! Vedrai che tutto si aggiusterà. Dopo la tempesta c'è sempre un arcobaleno'' disse abbracciandomi.
Mi strinsi a lui, non sapevo chi fosse ma avevo bisogno di qualcuno che mi faceva sentire forte.
Mi baciò sulla fronte e mi guardò negli occhi.
''Charlotte, tu non meriti di soffrire.''
Sapeva anche il mio nome? Scoppiai a piangere. Mi strinse ancora più forte.
''Ma.. ma tu chi sei? Mi accompagni a scuola e mi fai arrivare giusto in tempo, vieni ad aiutarmi quando mi cade il mondo addosso.'' Dissi staccandomi dalle sue braccia.
''Sono il 'tuo angelo custode'.''
Perché continuava a dirmi di essere il 'mio angelo custode'? Questa storia era assurda, uno che non hai mai visto sulla faccia della terra sa tutto di me, solo gli angeli sanno questo.
Scossi la testa per soffocare i miei pensieri.
''Come ti chiami?'' gli domandai con un filo di voce che appena si sentiva.
''Io sono Alex.'' fece un sorriso a 32 denti, oddio era favoloso, il suo sorriso faceva invidia anche agli angeli. Oddio, ma perché continuavo a pensare ad un angelo? Gli angeli non esistono, oppure mi sbagliavo.
''Perché sai tutto di me?'' buttai lì una domanda, giusto per dire qualcosa.
''Ehm... non tutto ahahah, è che quando vado a lavoro la mattina ti vedo che vai in quel pulmino che porta qui e l'altro giorno una tua amica ti chiamò per nome.''
''Ah...'' dissi con tono quasi assente.
''Ora basta rattristirsi! Vieni con me, ci andiamo a fare un bel bagno!'' disse sfoderando di nuovo il suo sorrisone.
''Ma sei impazzito? A Maggio, con questo tempaccio?''
''Massì, chissene frega. Alla fine le cose più belle che ti rimarranno saranno tutte 'ste cazzate!''
''Ehm, no baby. Tutto quello che vuoi, ma questo no!''
''Okay, allora solo mare senza bagno, d'accordo?'' disse facendo un occhiolino.
Annuii e subito mi tirò per mano e salimmo sulla sua auto. Sfrecciava veloce sull'autostrada che quasi avevo paura.
''Non potresti rallentare un po'?'' dissi piuttoso preoccupata.
''Ma va, se questo è correre... ma okay, lo faccio. Per te questo e altro!'' disse avvicinandosi sempre di più a me.
Sentivo il cuore battere sempre più forte, all'impazzata. Le 'farfalline' mettevano il mio stomaco in subbuglio. Avevo paura, oppure ero emozionata? Era tutto un miscuglio, non capivo niente, mi scoppiava la testa.
TO BE CONTINUED...
Ed ecco il secondo capitolo che tanto aspettavate.
Vi è piaciuto? Una piccola recensione e magari qualche consiglio sono sempre graditi.
Grazie per aver letto.
-annalisa.