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Autore: icevee    15/07/2012    0 recensioni
Due ragazze Vee e Nina che per puro caso e un pizzico di fortuna grazie ad un parente riescono a incontrare quelle persone che le hanno fatte emozionare tanto e le hanno fatte sognare sempre di più fino a realizzare quel sogno.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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N.B. Quando vedete questo segno: ‘******’ vuol dire che cambia il punto di vista tra la protagonista Nina o Vee.

 

- Oh, it isn’t just a dream –

 

-          It’s time to get up! C’mon  Vee!- Aprì di scatto gli occhi per fissare attonita la mia amica che stava saltando sul letto nel tentativo di svegliarmi.

-          Nina! Cazzo sono sveglia!- Le urlai contro per poi scoppiare a ridere per la sua faccia scandalizzata prima di sentirle rispondermi:- Gne, scusa se volevo portarti in giro per Londra! Sai siamo nella nostra città e tu vorresti stare in casa sempre!? No signora! Ora ti alzi e usciamo!-

Sospirai per poi alzarmi sbuffando. Mi stiracchiai guardando quell’enorme stanza che condividevo con lei, incredibile che mio zio avesse una casa così grande e che avesse accettato di far venire anche Nina.

Mio zio aveva cambiato da poco lavoro e si era buttato nella produzione per case discografiche ma non avevo ancora idea per chi stesse lavorando, giusto quella mattina mi aveva detto che avrebbe incontrato lì le persone con cui avrebbe lavorato. Lavoro, lavoro, lavoro..che noia! Però se non fosse stato per il fatto che ero la sua nipotina preferita e che lui voleva farmi felice in ogni modo mi aveva proposto di andare a vivere lì con lui per un po’. Ero grande, diciamo, ed essendo un’ottima studentessa per miracolo divino ero riuscita ad ottenere la possibilità di fare già un Erasmus a quasi diciotto anni. Sì ne ho ancora diciasette ma mancava poco ad Ottobre e al mio compleanno.

Nina invece era più grande di me, diciannove anni suonati ma l’anima ancora da sedicenne. L’avevo conosciuta tramite la danza una passione che condividiamo entrambe ed eravamo molto amiche da parecchi anni. Cosa ci aveva fatte legare ancora di più fu il nostro amore per questa città magica, Londra, e un gruppo che entrambe adoravamo alla follia: i One Direction.

 

Guardai Nina che tentava di spazzolarsi la massa di capelli mossi e biondi di tinta. Quella mattina indossava dei jeans aderenti scuri, una maglia bianca con una scritta che non riuscivo a decifrare e una felpa grigio chiaro.

-          Dai cambiati, mi trucco e usciamo. Su, su!- Disse ancora lei zampettando fuori dalla stanza diretta verso il bagno. Possibile che fosse così energica già di mattina?

Mi alzai stiracchiandomi ancora per poi fissare la mia massa di capelli informi mezzi lisci e mezzi mossi, non li amavo molto anche se molti mi dicevano che erano stupendi. Tentai di pettinarli constatando che quel biondo cenere che avevo ultimamente era più chiaro del solito, forse avevo preso lo shampoo di Nina? Possibile. Una cosa che però amavo di me era il colore degli occhi: un verde acceso che a volte si striava di un colore ambrato.

Indossai dei jeans scuri anche io e una maglia con la scritta: I love NY e una felpa della Wesc che amavo tanto, misi ai piedi le mie amatissime vans azzurre e corsi fuori dalla stanza per andare in bagno anche io per truccarmi.

Come immaginavo Nina era ancora lì ad impegnarsi per truccarsi un occhio uguale all’altro cosa che mai riusciva a fare. Entrai appoggiandomi al ripiano di marmo che teneva il lavandino per guardare la mia amica attraverso lo specchio sorridendole sorniona, quando lei ricambiò il mio sguardo osservandomi con i suoi occhi azzurro cielo sbuffo capendo che cosa stavo pensando: lei era sempre la prima a muoversi per vestirsi ma alla fine era l’ultima a finire di cambiarsi.

-          Ok non mi sono riusciti, di nuovo, ma non è una novità. La tua borsa ieri era in camera la mia è giù. Ti aspetto all’ingresso.- Mi disse prima di uscire fuori e scendere al piano di sotto.

***Nina***

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Scesi le scale cercando di non ammazzarmi nei miei piedi visto che non potevo vantare una grandissima grazia. La borsa era in soggiorno e per arrivarci dovevo passare dall’entrata che comunicava anche con la cucina, passai lì davanti tranquilla sentendo lo zio di Vee parlare con qualcuno. Subito non capì chi fossero visto che quelli al momento stavano solo ridendo:- Simon! Queste come ti escono!?-

-          Devi capire, Paul, quando succedono certe cose ti rimangono in mente per sempre!-

Paul, Simon…mi ricordavano qualcuno! Pensai con ironia prima di passare proprio davanti alla porta e guardare i due tizi con cui lo zio stava parlando. Se avessi avuto in bocca dell’acqua l’avrei sputata in quell’istante: davanti a me ci stavano proprio quelle due persone a cui stavo pensando e cioè Paul Higgins e Simon Cowell! Non ci potevo credere! Era uno scherzo, sicuramente!

Feci per fare dietro front ma scontrai un vaso facendo girare tutti e tre verso di me notando solo ora la mia presenza. Lì guardai mostrando un sorriso imbarazzato: - Ehm.. scusate ma.. volevo solo dire a Robert che io e Vee usciamo.-

-          Ma come? Proprio ora?- Esclamò lo zio di Vee guardandomi mentre io mi spostavo dal vaso maledetto.

-          C’è il sole! Capita una volta ogni tre settimane qua.- Scherzai facendo ridacchiare persino Paul.

Robert annuì mentre io mi dileguavo e facevo per correre su per le scale trattenendomi dal gridare il nome della mia amica che incontrai in cima alle scale.

-          Vee! Vee! Non ci crederai mai! Giù di sotto! Tuo zio! Sta parlando con loro!- Iniziai cercando di tenere il tono più basso possibile anche se ero troppo agitata per riuscirci.

-          Calmati Nina, respira e parla con calma. Chi c’è?- Disse lei prendendomi per le spalle e io mi avvicinai di più a lei per poi mormorare:- Simon Cowell e Paul, sì quel Paul!-

Vee sgranò gli occhi per poi boccheggiare non sapendo che dire. La presi per mano trascinandola giù dalle scale con un sorrisone stampato in faccia.

***Vee***

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Sul serio? Simon e Paul erano in quella casa? Davvero?! Volevo gridare, sembrava quasi che avessimo incontrato i nostri idoli. Quasi per l’appunto, loro erano solo il creatore e il manager di quel gruppo che amavamo tanto.

Arrivammo infondo alle scale e io superai Nina lanciando un saluto veloce a mio zio che mi sorrise mentre aprivo la porta guardando la mia amica dicendole:- Allora andiamo al parco? Oppure iniziamo con il programma shopping- Sorrisi per poi notare che si era bloccata con una faccia da baccalà. Le passai una mano davanti al viso per poi seguire il suo sguardo e incontrare dieci occhi che ci fissavano silenziosi. Ok ora potevo gridare, perché quello era un sogno era impossibile che avessi davanti loro cinque. Quei cinque ragazzi che amavo così tanto.

Ok da lì a poco ero sicura che Nina mi avrebbe svegliata e io avrei scoperto che quello era tutto un sogno. Per forza lo era.

-          Ehm… Stavo per suonare, avevamo un appuntamento qui ma mi sa che abbiamo sbagliato indirizzo.- Iniziò intimidito Zayn.

-          No, no.. sono in cucina.- Rispose Nina mentre il suo sorriso si allargava e scuoteva la testa come per risvegliarsi dal suo stato di trance.

-          Bè non vorrete restare lì? venite..noi eravamo appena tornate.- Risposi io imitando il sorriso della mia amica e spostandomi dalla porta per farli entrare. Lasciai la borsa all’ingresso come Nina per poi trascinarla in salotto, i nostri sguardi erano accessi dalla gioia e ci bastava osservarci per capire che sentimenti stessimo provando in quel momento.

I ragazzi andarono in cucina un attimo per salutare Simon e Paul mentre noi accendevamo la tv per nascondere gli urletti di felicità che non riuscivamo a trattenere e per nostra sfortuna proprio in quel momento passava alla tv “One Thing”. Ok stavamo impazzendo, tutto quel mix in poco tempo e senza che nessuno ci dicesse qualcosa!

Nina sentì Robert consigliare ai ragazzi di andare in salotto un attimo perché mi trascinò sul divano facendomi segno di calmarmi appena in tempo perché appena ci sedemmo i ragazzi entrarono nella stanza guardando prima noi che ci eravamo buttate sul mobile in posizioni assurde e poi la tv. A tutti e cinque scappò un sorriso tale che dovetti mordermi la lingua per non esclamare un:- Ohh.-

-          Bhè volete stare lì in piedi? Il divano è grande per fortuna.- Ci uscì Nina rompendo il ghiaccio con un sorrisetto. Meno male che c’era lei se no io sarei rimasta zitta sia per l’imbarazzo e sia perché sarei rimasta a contemplarli per molto tempo.

-          Aspettavamo che ce lo chiedeste.- Disse Harry facendo quel sorrisetto che molte volte mi aveva tolto il fiato ma vederlo dalla realtà ti uccideva.

Il divano era ad L e molto lungo e soprattutto spazioso e permetteva a tutti di sedersi in assoluta comodità. Nel lato direttamente davanti alla tv c’eravamo io e Nina e accanto a me si sedette Harry mentre dall’altra parte c’era Louis vicino alla mia amica.

Dal l’altro lato c’erano Liam, Niall e Zayn e quando alla tv passò What makes you beatiful Nina si sollevò di scatto raggiungendo il telecomando e cambiando canale mentre le scappava una risatina. Sapevo che ogni volta che sentiva quella canzone la sua reazione era quella di ridere anche se non ne capivo bene il motivo.

I ragazzi la fissarono un attimo e quando lei notò che tutti la fissavano per nascondersi sotto il cappuccio della felpa:- Ma.. perché mi guardate!?- Si lamentò con una risatina lei e a quel punto iniziammo un po’ a parlare del più e del meno e ci presentammo pure con i nostri nomignoli finchè Niall non propose di fargli fare un tour della casa.

Nina si alzò per prima iniziando a fare una voce strana in stile guida turistica di un museo facendoci ridere tutti. Ci spostammo poi di nuovo all’entrata per mostrare loro il corridoio che portava al giardino sul retro, con tanto di piscina e sdraio, e poi al piano di sopra tralasciando la nostra stanza ma ovviamente quel particolare non passò inosservato.

-          Ma voi dove dormite?- Chiese Liam e Nina mi guardò con sguardo complice facendomi intendere che era meglio stare zitte per il momento.

-          Bhè.. noi dormiamo..Sì in questa stanza ma è disordinatissima! Magari ve la facciamo vedere un altro giorno- Risposi io sorridendo mentre notavo che Harry e Louis si stavano spostando verso la porta della nostra stanza.

-          Dai non sarete mai peggio di Louis.- Esclamò Zayn per poi guardare Harry con un sorriso pure lui e quando sia io che Nina capimmo cosa stesse succedendo ormai era tardi perché proprio in quei secondi Harry apriva la porta mentre Louis si metteva tra noi due che tentavamo di trascinare via Harry dalla stanza e l’amico che ormai aveva attraversato la soglia.

 

***Nina***

-          Togliti Tomlinson!- Esclamai tentando di superarlo ma lui riusciva benissimo a tenere a bada sia me che Vee con un sorriso stampato in faccia. Quando Harry entrò dentro e iniziò a guardarsi intorno io mi nascosi di più sotto il cappuccio della felpa per la vergogna.

La nostra stanza era molto, ma molto grande con due letti da una piazza e mezza uno da un lato della stanza più vicino ad una porta-finestra che era il mio letto e l’altro vicino all’armadio che prendeva quasi una parete dove c’erano sia i miei vestiti che quelli di Vee.

Dall’altro lato rispetto al letto di Vee c’era un enorme specchio, davanti alla porta attaccati alla parete opposta c’erano due scrivanie entrambe con sopra un computer portatile. Il pavimento era un parquet scuro e le pareti erano color crema. Ma la cosa che imbarazzava sia me che Vee era il fatto che su quelle pareti avevamo appeso oltre che a delle foto che avevo scattato io c’erano anche dei loro poster soprattutto di Harry e Louis. Sì io fin da subito avevo avuto un particolare interesse per Lou mentre Vee era follemente innamorata del riccio che ora si guardava intorno con un sorrisone a trentadue denti.

-          Ehm… si questa è la nostra stanza.- Disse Vee mentre anche gli altri entravano nella stanza e io li seguivo ancora attaccata a Tommo che mi aveva abbracciata per trattenermi.

-          Di chi è il lato con più me?- Chiese Harry senza spegnere quel sorrisone.

Io e Vee rimanemmo un attimo in silenzio e poi io con un sorrisetto tossì un:- E’ di Vee!- La mia amica mi guardò a bocca aperta mormorando un:- Stronza..- E io risposi con un sorriso innocente prima di sentirla esclamare:- Sì quello è il mio lato ma l’altro è di Nina ovviamente- Finito di dire ciò lei guardò Louis e io anche guardai lui rimostrando lo stesso sorriso innocente.

Liam stava per parlare ma Paul lo fermò chiamandoli dal piano di sotto:- Ragazzi abbiamo un intervista, muovetevi!-

-          Arriviamo!- Urlarono in coro iniziando a dileguarsi dalla stanza ma Harry e Louis rimasero per ultimi per poi girarsi verso di noi dalla soglia della nostra stanza e dirci che volevano darci i loro

numeri visto che comunque pensavano che non sarebbe stata l’ultima volta che li avremmo visti.

Quel che si dice una botta di fortuna.

 

Hello! Non so se vi ricordate di me per la Fan Fiction ‘There’s no place like London’ ma sì sono tornata all’attacco con quest’ultimo sclero uscito dalla mia mente e da quella di una mia amica che mi sta aiutando a scriverla. Lo so, forse sono ripetitiva per il fatto che uso di nuovo Harry e Louis ma capiteci la mia amica adora davvero tanto Harry.

Spero vi piaccia, recensite se ne avete voglia.

Nyota.

  
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