Capitolo Uno
- Una cena di traverso-
Era ora di cena quando Draco scese in Sala
Grande.
I piatti erano già pronti e gli studenti di tutte e quattro le case
si stavano affaccendando per accaparrarsi il meglio di ogni portata.
Sulla
porta poteva sentire il rumore delle posate, i complimenti per l'ottimo lavoro
degli elfi e il profumo di ogni pietanza.
Era tutto davvero invitante e non
vedeva l'ora di sedersi al suo solito posto per poter far adeguatamente godere
le papille gustative.
Spostò lo sguardo verso il tavolo dei Serpeverde e
annuendo con soddisfazione constatò che il suo posto era stato lasciato
libero...come al solito.
In verità lui non aveva mai chiesto/ordinato a
nessuno di lasciare libero il terzo posto, schiena alla parete, dopo la seconda
finestra, ma i Serpeverde avevano intuito che forse era meglio lasciarlo a
Malfoy Junior...se non volevano ritrovarsi improvvisamente in mutande durante il
pasto.
Non si spiegavano però come mai Malfoy gradisse tanto quel posto in
particolare. La visuale non era per niente piacevole. Da lì era perfettamente
visibile l'intero tavolo dei Grifondoro e se ti andava male, il più delle volte
potevi trovarti davanti Harry Potter in persona...
Con tranquillità s'incamminò verso il tavolo grigio-verde. Si sedette al suo posto salutando pochi fortunati e pregustando un fuggevole sguardo con Harry si voltò verso il tavolo dei Grifondoro.
Ormai era diventata una stupida abitudine. Se fosse
stato abbastanza sdolcinato avrebbe potuto dire che quel guardarsi negli occhi
accennando un sorriso per augurarsi un tacito buon appetito (cosa che accadeva a
colazione, a pranzo e appunto a cena) era proprio "una cosa da
innamorati"...
Ma poi loro due erano innamorati?
Bò!
Non era una cosa
su cui riflettere poco prima si iniziare un succulento banchetto.
Alzò lo sguardo e indirizzò gli occhi verso il punto
desiderato.
Stranamente anche Harry aveva il suo posto al tavolo dei
Grifondoro per cui non era difficile da trovare.
Questa volta però non fu così. Il posto di Harry era vuoto. Libero. Harry non c'era.
Percorse tutto il tavolo con gli occhi, ma del
bambino sopravvissuto nemmeno l'ombra.
C'erano la Granger, Weasley maschio e
Weasley femmina, l'irlandese e l'imbranato (Paciock), ma Harry non c'era.
Si
disse che non doveva preoccuparsi, che probabilmente era solo in ritardo.
A
fatica incominciò a mangiare qualcosa e ogni morso era intervallato da una
sbirciatina verso la porta o verso il posto di Harry.
Passò un quarto d'ora.
Potter non era arrivato e
la fame di Draco si era completamente volatilizzata.
Erano passate circa tre ore dall'ultima volta che
l'aveva visto al campo di Quidditch.
Harry aveva finito gli allenamenti e lui
invece li stava per iniziare.
Si erano scambiati qualche insulto e in
codice si erano dati appuntamento per le 10 alla torre di
astronomia.
Più o meno era andata così.
"Non capisco perchè continui ad allenarti Malfoy, tanto il boccino non lo penderai mai!!!"
Buon allenamento Draco!
"Potter, lascia perdere. Non puoi capire. Ci vuole tecnica. Non si può sempre usare la bocca come fai tu!"
Grazie! Ho voglia di baciarti!
"E' capitato solo una volta! E comunque anche al buio riuscirei a prendere il boccino prima di te!"
Questa sera?
"Certo!Come no! Un giorno dovremmo cambiare le regole di questo gioco e fare una cosa a due, Potter. 10 boccini e vediamo chi ne prende di più!"
Ci vediamo alle 10.
"Sicuro Malfoy? Potrebbero anche esserci tanti boccini quante sono le stelle in cielo e tu non riusciresti a prederne nemmeno uno!"
Ok. Alla torre d'astronomia.
A questo punto Draco si era buttato su Harry per
fingere uno scontro, ma i loro rispettivi compagni di squadra li avevano
separati.
Insomma, era sembrato tutto normale. Harry stava bene.
La cena era ormai conclusa e i tavoli si stavano man
mano svuotando.
A quello dei Grifondoro rimanevano solo dei primini e Granger
& Company se n'erano già andati da un pezzo.
Draco li aveva osservati
attentamente durante la cena. Dagli sguardi e dai gesti voleva capire se fossero
in qualche modo preoccupati per l'assenza di Harry, ma erano rimasti tranquilli
per tutto il pasto. Questo comportamento rasserenò un pò il Serpeverde. Se
quelli erano tranquilli voleva dire che non era successo niente di
grave.
Dopo aver martoriato un grappolo d'uva per circa
mezz'ora Draco decise di tornare nella sua stanza. Aveva un sacco di compiti da
fare e pensò che in questo modo avrebbe pensato meno ad Harry e che magari
le 10 sarebbero arrivate più velocemente.
Continua...