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Autore: Hermes    16/07/2012    3 recensioni
Giravo per i vecchi scaffali di legno, dando un’occhiata alle mensole ricolme di volumi polverosi, roba buona solo per i topi.
Genere: Angst, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tuomas Holopainen
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Nota: questa fic è scritta senza scopo di lucro. I personaggi non mi appartengono a parte la vecchia libraia.

2. Leech in a mask of virtue

This hour I tell things in confidence,
I might not tell everybody, but I will tell you.

La trovai davanti la serranda del suo negozio nell’aria sfocata di quell’umido mattino presto.
Era avvolta in una mantella dell’anteguerra di pesante panno scuro.
Era identica al giorno prima.
Lo chignon rigido e senza un capello fuori posto.
Stava litigando con la serratura.
Mi offrii di tirare su la serranda in silenzio.
La vecchia lanciò un’occhiata argentea ma non disse niente, ed entrai dietro di lei nel negozio.
L’aria sapeva di polvere e cose dimenticate.
Andò dietro al bancone e si tolse la mantella con un gesto secco.
“Non accetto ritorni di merce.”
“Non sono qui per questo.” risposi, cercando di suonare deciso quanto lei.
La donna sorrise.
Un sorriso che non aveva niente a che fare con quello che mi aveva rivolto il giorno prima.
Me l’ero sognato quel ghigno, quindi?
Era solo una vecchiaccia sola e gelida?
Con un cenno della testa mi indicò una sedia lì vicino.
“La prego, si sieda. Non mi piace che i miei ospiti mangino la loro colazione in piedi.” disse con garbo.
Ubbidì, disorientato e presi a scartare il contenuto del sacchetto.

Lack one lacks both, and the unseen is proved by the seen,
Till that becomes unseen and receives proof in its turn.

Ero arrivato alla fine del mio muffin, lei mi aveva offerto il suo accontentandosi del caffè.
“Io…”
“So perché siete tornato qui. Se volete fumare dovrei avere un posacenere da qualche parte…” mi interruppe con la sua voce acre poi rise alla mia espressione “Lo so perché avete la mano sinistra macchiata di nicotina.”
Nel bel mezzo del boccone arrossì fino alla punta dei capelli.
Che cos’era quella vecchia? La voce della mia coscienza?!
“Perché mi avete detto quelle cose ieri?” domandai, inghiottendo il muffin prima di parlare per non sembrare un buzzurro.
“Le sentivo, giovanotto.”
Il mio sguardo scettico la fece ridacchiare.
“Sono vecchia, ma i miei occhi ci vedono perfettamente. Siete proprio come mio padre.”
“Mi assomigliava forse?”
“No, ma aveva lo stesso sguardo di Atlante. Come voi.”
“L’ultima volta che ho controllato non ho visto nessun pianeta sulla mia schiena.” replicai con un sorriso.
“Pensate di essere più forte. Di far bene a rinchiudervi nel vostro mondo sofferente intanto nessuno capirebbe.”
La sua voce arrochita era diventata talmente aspra ed intrisa di ironia che anche l’atmosfera senza tempo del negozio sembrava incrinarsi.
“Non vi conosco, signore. Ne voglio giudicare ciò che vedo in voi. Siete qui senza apparente motivo, quindi.”

The suicide sprawls on the bloody floor of the bedroom,
I witness the corpse with its dabbled hair, I note where the pistol has fallen.

“Mi chiedevo…” iniziai, fissando le sue iridi argentee, poi cambiai rotta “Qual è il vostro nome, signora?”
Le rughe si spianarono mentre sorrideva apertamente “Vedo che conoscete le buone maniere. Il mio nome è Gem.”
“Mi chiedevo, signora Gem…perché tenete aperto questo negozio? È più un hobby per voi, vero?”
“Il lavoro che fate vi gratifica? O meglio, le scelte della vostra vita che vi hanno portato ad oggi sono state quelle giuste?” replicò lei.
“Onestamente? Non ne sono più sicuro.” risposi con uno sbuffo.
“Avete ragione…?”
“Tuomas.”
“Tengo aperto questo negozio per non dimenticare chi sono, Tuomas. Il passato dal quale provengo, giusto o sbagliato che sia.”

What is commonest, cheapest, nearest, easiest, is Me,
Me going in for my chances, spending for vast returns,
Adorning myself to bestow myself on the first that will take me,
Not asking the sky to come down to my good will,
Scattering it freely forever.

Passammo il tempo a parlare in quel modo schietto e netto.
Gem era straordinaria, mi sorpresi ad invidiare la forza che traspariva dai suoi occhi grigi.
Non c’erano maschere in lei.
Era nata figlia unica nei primi anni trenta del secolo scorso, sua madre era morta per darla alla luce ed il padre l’aveva tirata su da solo, con fatica.
Le aveva insegnato lui stesso a leggere e scrivere. Gem aveva praticamente letto il negozio intero prima di scoprire che era diventata una giovane donna e che il mondo non era solo una fantasia su carta ma la realtà.
Aveva visto con i suoi stessi occhi i cacciabombardieri di Hitler passare sulla città.
Suo padre l’aveva fatta fuggire, imbarcandola su una nave per l’altro capo del mondo.
Non le aveva mai dato una parola d’affetto ma la sera della sua partenza vide l’uomo che l’aveva cresciuta piangere come un bambino.
“Non potevo immaginarlo, ma sapeva che non ci saremmo mai più rivisti. Passai quella notte nella più completa agonia, Tuomas. Lui era stato una presenza costante nella mia vita e solo quando l’ho perso mi sono resa conto che non sono le dimostrazioni d’affetto che contano ma la persona in se.” concluse lei, senza dimostrare alcuna commozione “Viaggiai e lavorai molto. Quando tornai dopo la fine della guerra trovai solo alcuni vecchi libri strappati ed un mucchio di cenere, i nazisti avevano bruciato tutto quello che non trovavano di valore. Che cosa poteva offrire un libraio ed il suo negozio pieno di libri polverosi e dimenticati?”
Rimasi in silenzio ad occhi bassi, non sapendo cosa dire.
“L’avete amata?” chiese d’improvviso, cambiando discorso.
“Chi?” domandai sopraffatto.
“La persona che avete lasciato indietro.”

Did you guess the celestial laws are yet to be work'd over and rectified?
[…]
Thoughts and deeds of the present our rouse and early start.
[…]
This minute that comes to me over the past decillions,
There is no better than it and now.
[…]
What behaved well in the past or behaves well today is not such wonder,
The wonder is always and always how there can be a mean man or an infidel.

“No.”
È so che è vero.
Le ho voluto bene come ad una sorella.
L’ho sostenuta a suo tempo.
Ma mai l’ho amata.
“Allora perché soffrite a questo modo?” il capo argenteo s’inclinò in avanti, mentre una delle sue sopracciglia si alzava “Non ha senso.”
“L’ho allontanata nel giusto, ma le mie azioni sono state deplorevoli.”
Gem rise “Ognuno di noi ha del marcio dentro di se. Questo ci rende umani, l’importante è non soccombere a noi stessi!”

I am the poet of the Body and I am the poet of the Soul,
The pleasures of heaven are with me and the pains of hell are with me,
The first I graft and increase upon myself, the latter I translate

I am not the poet of goodness only, I do not decline to be the poet
of wickedness also.

“Vorrei poter riparare, invece.” dichiarai teso, avevo scoperto i miei orrendi altarini con una anziana donna sconosciuta, e non ne provavo vergogna.
“Voler tornare indietro è solo un altro modo ipocrita per non essere sincero con te stesso, una maschera che ti tieni addosso perché è facile. Sono le parole e le azioni che contano, il motivo per cui le hai usate quando era il loro momento. Dicono che il passato è immutevole, Tuomas…ma le idee sono eterne.”
Mi nascosi ancora una volta nella mia maschera fatta di mani ma non c’era perdono ne condiscendenza nella voce di Gem.
C’era solo quella sua forza straordinaria che le invidiavo con tutta l’anima.

I am given up by traitors,
I talk wildly, I have lost my wits, I and nobody else am the
greatest traitor
,
I went myself first to the headland, my own hands carried me there.

Rimase muta mentre cercavo di riprendermi, mentalmente la ringraziai.
Qualche minuto dopo riemersi dal mio magone.
La guardai, forse per la prima volta.
E la trovai bella.
“Perché non vi siete mai sposata?”
Quel volto solido si sciolse, si decompose come nell’acido.
Il sorriso se ne andò.
“Ormai sono vecchia, non lo so e non ci penso più.” risponde semplicemente.
Nel grigio della via fuori, batté l’ora.

You are also asking me questions and I hear you,
I answer that I cannot answer, you must find out for yourself.

Gem ascoltò le campane, inclinando leggermente la testa verso la vetrina.
“Cosa ne dici se adesso mi saluti e torni da dove sei venuto, Tuomas?” disse ironica “Il mondo là fuori non si ferma per aspettare nessuno.”
“Sa che non ci rivedremo più?” domandai, un po’ triste a quel pensiero. In due ore era diventata mia amica senza volere niente in cambio.
“Che importa? Sono solo una vecchia megera, tu sei forte e giovane. Girerai in lungo ed in largo, su e giù per il mondo con quel tuo sguardo tenero e vedrai tutto quello che c’è da ammirare. Vivi, Tuomas. Non per me, per lei o per altri. Vivi per te stesso.”
Mi alzai dalla sedia e ricambiai il suo sguardo.
“Grazie.”
La campanella sulla porta del negozio squillò soffocata dalla polvere.
E tornai al mondo – dopo anni – con un volto unico e solo.
Respirai l’umidità a pieni polmoni e m’incamminai lento da dove ero arrivato.

Not I, not anyone else can travel that road for you,
You must travel it for yourself.

~~~

(Tutti versi in corsivo fanno parte di Song of Myself di Whitman)

Secondo capitolo.
Questa storia mi ossessiona...ieri l'ho delineata invece di mettermi sotto con i lavori di casa perché non potevo farne a meno, vorrei anche dormire un po' ma il sonno sembra che mi eviti...#o#
Per ora ho cinque capitoli in mente, il prossimo invece è ancora una pagina bianca ma sarà uno scossone che molti di voi non si aspetteranno proprio.

Sto ancora cercando di capire dove andrò a parare...ma dato che scrivo in notturna, la notte porterà consiglio, no? xD
Grande abbraccio di gruppo per le anime buone e pazienti che hanno recensito il primo capitolo di questa pazzia: petitecherie, CrystalRose ed _Uneksia_.

Post scriptum...petitecherie mi aveva chiesto se Tuomas è in questo stato psicotico per colpa dell'allontanamento di Tarja dai Nw, c'ho pensato e credo di sì. Ho scritto questo secondo capitolo prima di leggere le recensioni ma è mia opinione personale che la scissione si sia trascinata su Mister Holopainen molto dopo il completamento di DPP. Posso sbagliare, naturalmente. xD

Beh...buona settimana...io me ne torno nell'ombra a fare il broncio.
Hermes

  
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