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<< Non l’ho fatto apposta! >> rispose Chris, in parte dispiaciuto ma particolarmente arrabbiato.
<< Non usare quel tono con me ragazzino, sono tua nonna e mi devi portare rispetto! >>. Chris sapeva bene che la signora Rotreph non era sua nonna, ma solo una specie di matrigna, a cui era stato affidato dopo la morte dei suoi genitori. Chris uscì di casa in fretta, rassegnato all’idea di discutere con l’anziana signora, sapeva che non avrebbe risolto nulla.
Si mise lo zaino in spalla e s’incamminò verso la scuola “dovrei mettermi a correre, ma sono troppo stanco” disse fra se e se.
Girato l’angolo sbatté il volto contro un’enorme montagna di lardo << Ciao Chris >> Chris riconobbe subito quella voce cruda e arrogante, alzò lo sguardo verso la montagna di lardo e disse:<< cosa vuoi ? >>
<< Adesso fai pure l’arrogante ?! forse non ti è bastata la lezione dell’ultima volta >> ribatté lui.
<< Non mi fai paura, anche se sei più grosso di me, posso dartele tranquillamente >> disse Chris con voce sicura, anche se sapeva che non avrebbe mai potuto farcela << Hai del fegato moscerino, ma non ti basterà >> il ragazzo in carne prese Chris per il colletto della giacca e lo sollevò da terra. I due continuavano a guardarsi, Chris non ostinava a d arrendersi e cominciò a scalciare, ma nonostante tutto dovette ammettere di essere in netto svantaggio, non avrebbe potuto fare nulla. Il ragazzo, ancora poco soddisfatto, scaraventò Chris a terra ferendolo al volto, vicino all’occhio destro. Tentò di rialzarsi, ma la ferita sembrava volerlo trattenere.
<< Sei già stanco Chris ? >> il ragazzo gli si avvicinò con passo pesante, fiero dell’azione che aveva appena compiuto,poi prese Chris per le braccia e cominciò a trascinarlo in direzione del bosco vicino alla scuola. << Che stai facendo ? >> disse il poveretto mentre cercava di resistere al dolore della ferita. << Ti sto solo portando in un posto più… tranquillo!>>
“forse era meglio se mi fossi messo a correre” pensò Chris.