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Autore: Sallivergron    16/07/2012    3 recensioni
Will Schuester si svegliò, erano le 7.30 del mattino. Guardò al suo fianco e sorrise guardando sua moglie. Aveva tutto quello che un uomo poteva desiderare, una bella casa, il portafogli bello pieno, due figli piccoli e un lavoro che adorava. Ignaro dell'incontro che avrebbe fatto quel giorno si diresse al liceo William McKinley di Lima Heights, un quartiere malfamato di Lima, Ohio.
Volevo avvisare i lettori che Kurt in questa FF non è gay, anzi, è il capobranco e al McKinley è uno dei più rispettati. Artie non è sulla sedia a rotelle.
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Finn/Rachel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Come aveva predetto Schuester, Sebastian si fece mettere subito in punizione. Una settimana dopo, durante una delle sue lezioni ai "Ragazzi della punizione" chiese a Sebastian cosa ne pensasse di quella scuola e di quei ragazzi.
-Cosa penso? Beh penso che questa scuola sia uno schifo, cade a pezzi ed è frequentata dalla feccia della feccia, i ragazzi di questa scuola sono dei completi ignoranti che non sanno nemmeno parlare e che fanno fatica a farsi capire dagli altri. La compagnia è pessima, in classe non si fa nulla, i professori preferiscono leggere il giornale e giocare a carte piuttosto che insegnarci qualcosa- rispose Smythe
-Allora dato che non vuoi stare qui, perché non chiami papino e non ti fai venire a prendere eh?- disse Noah guardandolo malissimo
-Per due motivi, motivo numero uno, perché non posso andar via di qui fino a quando non li convincerò che sono cambiato, motivo numero due, nonostante questo posto sia frequentato da poveracci, ci sono delle ragazze davvero belle. Tipo lei e lei e loro due- esclamò indicando prima Santana, poi Quinn ed infine Brittany e Tina
-Frena damerino! Questa è la mia ragazza e se solo provi ad avvicinarti a lei te la vedrai con me! Intesi?- domandò Sam
-Tranquillo te la puoi tenere la tua ragazza, non è lei che ho puntato!- rispose.
-E chi allora?- chiese Noah curioso
-Lei!- rispose indicando Santana
-Mi dispiace non è possibile- esclamò Puck
-E perché no?- chiese Smythe
-Non lo so, so solo che non puoi stare con lei!- esclamò il ragazzo
-Noah hai ricordato qualcosa?- domandò Santana con le lacrime agli occhi e il sorriso stampato sulle labbra
-No, non ricordo assolutamente chi tu sia stata per me!- affermò
-Bene, dato che non ti importa niente di lei- disse Sebastian e si avvicinò alla ragazza -Tesoro, sei libera stasera?- chiese. Lei guardò Puckerman seduto lì vicino. 
-Non credo sia una buona idea!- rispose lei
-Io invece credo che lo sia eccome, verrai con me a cena perché non accetto un no come risposta!- esclamò il damerino mostrando il suo sorriso più bello.
Santana si perse negli occhi chiari del giovane e rimase a guardarlo impassibile per qualche secondo. 
-Allora?- domandò lui
-Allora ok, ci sto!- rispose lei e gli sorrise. 
Noah nel frattempo avvertiva una sensazione di disagio. Voleva fare qualcosa per impedire a Santana di uscire con quel tipo, ma non sapeva cosa e sopratutto non sapeva perché qualcosa nella sua testa gli impediva di lasciar andare quella ragazza con il nuovo arrivato. Cosa diavolo gli stava succedendo? Stava forse cominciando a ricordare?
Quel pomeriggio Quinn e Sam avevano la visita dal ginecologo, ci sarebbero andati senza Santana dato che era impegnata a scegliere quale vestito indossare per l'appuntamento con Sebastian.
-Fabray?- chiamò l'infermiera leggendo una cartellina
-Sono io!- esclamò Quinn
-Signorina Fabray il dottore l'aspetta. Lui è con lei?- chiese la donna indicando Sam
-Si, è con me!- rispose la ragazza dopodiché entrò nello studio del medico dove questi procedette con la visita
-Allora signorina, lei mi diceva che ha un ritardo- disse l'uomo
-Si, il mio ragazzo pensa che io sia incinta!- rispose lei
-Oh adesso verificheremo- disse il medico
-Sei incinta, vomiti di continuo, hai continui giramenti di testa, sei diventata lunatica, i sintomi sono quelli- affermò sicuro Sam
-Ma non dire stupidaggini- esclamò la Fabray
-Beh signorina, il suo ragazzo ha ragione, lei è incinta, congratulazioni ragazzi!- esclamò l'uomo felice. Sam sorrise felice mentre Quinn fissava il monitor sconvolta
-Grazie dottore!- disse il biondino
-Sam sono incinta!- esclamò Quinn guardandolo seria
-Lo so e allora?- chiese lui
-Sam un bambino, siamo troppo piccoli. Ti comporti tu da bambino, come pretendi di poterne crescere uno?- domandò la bionda
-Ascolta Quinn, è vero siamo ancora piccoli, ma insomma, un bambino!- esclamò -Un bambino è una cosa meravigliosa, è il frutto del nostro amore!- continuò
-Sam il nostro è solo un amore adolescenziale!- affermò lei
-Benissimo, dato che è solo un amore adolescenziale sai cosa ti dico? Fai come ti pare, ma se dovessi decidere di abortire non tornare da me- detto questo il ragazzo uscì arrabbiato dallo studio lasciando la ragazza sola con il medico.
-Signorina ci rifletta un attimo, ci sono ragazze che alla sua età o anche più piccole che dopo aver scoperto della loro gravidanza vengono mollate dai loro fidanzati e sono costrette ad abortire o a crescere un bambino da sole. Lei ha la fortuna di avere accanto qualcuno che la ama al punto di restare con lei e prendersi una grossa responsabilità, quella di crescere un bambino. Adesso mi dica, vuole davvero abortire e chiudere per sempre il rapporto con il suo ragazzo? Vuole davvero non far nascere il suo bambino? Il vostro bambino?- domandò
Le parole di quell'uomo saggio fecero riflettere la giovane Fabray. Lei amava Sam con tutto il cuore, forse il dottore aveva ragione, forse non avrebbe dovuto buttare tutto all'aria solo perché convinta che il loro fosse un amore adolescenziale. Sam voleva quel bambino e voleva stare con lei. L'avrebbe aiutata lui quando ne avrebbe avuto bisogno. Non aveva nulla da temere. Guardò l'uomo difronte a lei dritto negli occhi.
-Grazie- disse. L'uomo sorrise
-Presumo che ci vedremo fra 15 giorni per una seconda ecografia- affermò l'uomo. Lei annuì, raccolse la sua roba e andò via. Uscita dallo studio trovò Sam che la aspettava appoggiato all'auto
-Sei rimasto? Perché?- chiese
-Non lascio una ragazza incinta a piedi in un quartiere pericoloso, soprattutto se amo quella ragazza- esclamò lui
-Sam ascolta...- cominciò a dire lei
-No, ascolta tu. Volevo questo bambino più di ogni altra cosa al mondo. Da quando ho creduto che fossi incinta non ho smesso di pensare a come sarebbe potuto essere, a quale nome gli avremmo potuto dare, al nostro futuro insieme, io tu e il nostro bambino, ma se tu non lo vuoi, io rispetto la tua decisione. Prima mi sono comportato da stronzo. Se non vuoi tenerlo, io ti amerò lo stesso, perché è questo che fa un fidanzato no?- chiese prendendo le mani della sua ragazza. Lei lo baciò. 
-Ti amo lo sai?- chiese
-Si, lo so anche io ti amo!- rispose lui
-è per questo che ho deciso di tenerlo- esclamò lei guardandolo negli occhi. La sua espressione triste si mutò in una dannatamente felice. Quel ragazzo aveva gli occhi che gli brillavano e un sorriso enorme stampato sul volto. Prese la ragazza in braccio e la fece girare. 
-Su forza, andiamo a dirlo a Mike e ad Artie e a Finn. Devo dirlo anche a Puckerman e a Mercedes e anche a Santana e Tina e anche a Brittany, devo dirlo a tutti!- esclamò felice il biondino.
-Ok, ok!- disse lei sorridendo.
Entrarono in auto e andarono a casa di Santana. Bussarono ripetutamente. 
-Chi diavolo è?- esclamò Rodrigo aprendo la porta
-E tu chi sei?- chiese guardando Sam 
-è il mio ragazzo Roddy!- esclamò Quinn
-Roddy? Sei felice Quinn? Mi chiami Roddy solo quando sei felice per qualcosa!- domandò il ragazzo sorridendo.
-Si, sono incinta!- esclamò lei e abbraccio il ragazzo. 
-Incinta? Tesoro ma non è presto?- domandò
-No, è perfetto!- rispose lei e dopo aver preso la mano di Sam lo trascinò in camera di Santana
-Sant! Sant!- esclamò Quinn 
-Chi diavolo urla così!?- chiese la ragazza impegnata a vestirsi.
-Sono io Sant, sono solo io e Sam!- rispose entrando nella camera della ragazza
-Oh, ciao ragazzi!- esclamò lei. 
-Santana copriti!- disse Sam notando che la latina indossava solo il reggiseno e le mutande
-Perché? Mi avete vista nuda tutti e due, qual'è il problema?- domandò la mora
-Lei ti ha visto nuda? Devo sapere altro, magari avete anche avuto una storia?- domandò Sam a Quinn 
-Tesoro sta calmo andavamo in campeggio insieme e facevamo anche la doccia assieme. Sta tranquilo siamo entrambi etero e non siamo mai state insieme- esclamò Santana -Comunque, perché siete qui? Io ho un appuntamento, ve ne siete dimenticati?- chiese la ragazza
-No, ma volevamo che sapessi che... Sono incinta e terrò il bambino!- esclamò Quinn
-Davvero?- chiese Santana
-Si davvero!- rispose Sam
-Ragazzi è fantastico!- esclamò la latina e gli abbracciò. 
-Santana per favore vestiti, sono pur sempre un ragazzo!- affermò Sam cercando di non guardare le curve della mora
-Tesoro per favore vestiti e tu dovresti guardare solo me!- esclamò Quinn rivolgendosi prima a Santana e poi a Sam
-Scusa, ma non è colpa mia, è colpa dell'occhio che cade!- cercò di giustificarsi il ragazzo
-Se non la smetti di giustificarti te lo faccio cadere io l'occhio!- esclamò la bionda gelosa
-Amore non essere gelosa, sai che per me esisti solo tu!- sorrise lui e la baciò. 
Nel frattempo al piano di sotto, Rodrigo guardava la televisione fino a quando suonò il campanello. Andò ad aprire.
-Noah, che ci fai qui?- domandò stupito
-Beh, io sono qui per Santana, devo dirle una cosa!- rispose
-Ok è di sopra- detto questo si spostò e fece entrare il ragazzo. -Ti accompagno?- chiese
-Non so come sia possibile ma credo di sapere dove sia la sua stanza- esclamò 
Salì le scale, camminò lungo il corridoio ed entrò nell'ultima stanza a destra. 
-Santana son- cominciò a dire ma si fermò non appena la vide in intimo impegnata a parlare con Quinn e Sam
-Che ci fai qui?- chiese Sam a Noah che gli rispose solo quando smise di guardare il corpo seminudo della latina
-Che ci fate voi qui?- domandò Puck
-Siamo venuti a dare la buona notizia a Santana- rispose Sam
-Quale buona notizia?- chiese il ragazzo
-Quinn è incinta e terremo il bambino!- rispose il biondino
-Congratulazioni!- esclamò Puckerman tornando a fissare la mora
-Che ci fai qui?- domandò lei
-Sono venuto a dirti di non andare a cena con Sebastian- rispose lui
-Noah guardami in faccia non mi guardare le tette!- esclamò la latina -E poi io ci andrò a cena con lui- continuò
-Perché? Dicevi di essere innamorata di me!- esclamò lui
-Si, ma tu non ti ricordi di me e frequenti altre ragazze, quindi perché io non potrei rifarmi una vita?- domandò la mora
-Perché non voglio!- disse lui piano
-Ma non puoi essere geloso di una ragazza di cui non ricordi nulla! Vorrei davvero tanto tornare con te, ma non se il tuo è solo egoismo. Non vuoi che io esca con Sebastian ma tu puoi uscire con altre ragazze. Non esiste, è vero che ti amo ma non ho mai condiviso il mio ragazzo con nessuno e non comincerò adesso. Tu mi hai anche detto che non sei più il mio ragazzo quindi posso fare ciò che voglio!- esclamò lei
-Ma io mi ricordo di te e della nostra storia!- disse lui velocemente
-Ah si? E dimmi cosa significa per noi il laboratorio di chimica?- chiese
-Singifica che ci piace la chimica?- domandò
-No, lì è dove ci siamo visti per la prima volta e dove tu mi hai chiesto di uscire!- rispose lei
-Ok, non ricordo ma non voglio che tu esca con lui. Non so perché ma c'è qualcosa dentro me che mi impedisce di lasciarti libera- disse
Santana aveva le lacrime agli occhi. 
-Quelli siamo noi?- chiese lui guardando una foto attaccata allo specchio. 
-Si siamo noi, non so neanche perché l'ho conservata!- disse lei, la prese e la gettò nel cestino. Quella foto li raffigurava mentre si baciavano. Gliel'aveva scattata Tina durante il suo periodo da fotografa. Era venuta davvero bene. 
-Noi dobbiamo andare!- disse Sam trascinando Quinn fuori dalla quella stanza.
Puckerman si avvicinò al cestino, si chinò e prese la foto. La guardò e sorrise. 
-Eravamo proprio belli insieme!- disse
-Si lo eravamo!- concordò fredda la latina. -Devi andartene, sta per arrivare Sebastian!- 
-E allora?- domandò
-Va via! Proprio quando sto cercando di cancellarti dalla mia testa, proprio quando sto cercando di smettere di soffrire tu ti rifai vivo e sei geloso di quello che faccio! Che vuoi da me? Perché sei entrato nella mia vita? Perché nonostante tu continui a farmi del male io non riesco a smettere di amarti?- chiese lei con le lacrime che ormai le rigavano il viso.
-Forse perché siamo destinati a stare insieme!- rispose lui avvicinandosi
-Non credo proprio, se il destino ci avesse voluti insieme, non ti avrebbe portato via la memoria!- esclamò lei
-Noi possiamo essre più forti del destino!- affermò lui riducendo ancora di più la distanza e prendendole la mano. Nel preciso istante in cui le due mani entrarono in contatto il ragazzo cominciò ad avvertire un forte mal di testa. Nella sua mente una serie di immagini si susseguirono sino a farlo svenire.
-Noah, Noah che cosa succede? Rodrigo! Rodrigo fa presto!- esclamò la giovane, ma nessuno rispose. Non ci mise molto a capire che il ragazzo non c'era. Cominciò a squotere colui che era steso sul pavimento. 
-Noah! Noah! Svegliati idiota!- esclamò e piangendo lo scosse ripetute volte, sino a quando il ragazzo riaprì gli occhi. Lei sorrise
-Brutto idiota mi hai spaventata a morte!- esclamò lei
-Ma che diavolo dici? Che ci faccio a casa tua?- chiese
-Come che ci fai, sei venuto qui ad impedirmi di uscire con Sebastian!- rispose lei
-Sebastian? Chi diavolo è Sebastian?- chiese
-Mi stai prendendo in giro?- domandò lei
-No, tu mi stai prendendo in giro e poi non puoi uscire con un altro, stai con me!- esclamò
-Ma stai impazzendo, hai battuto la testa?- chiese
-Io? Tu stai impazzendo! Ma che diavolo fai? Esci con un altro mentre stai con me?- domandò
-Guarda che non stiamo insieme, dopo il tuo incidente hai detto di non ricordarti di me e di non voler essere il mio ragazzo- rispose lei
-Ma che diavolo dici? Sei ubriaca?- chiese.
Preoccupata Santana gli fece una domanda alla quale solo il vecchio Noah sapeva rispondere
-Cosa successe nell'ufficio della Sylvester quando rimanemmo chiusi nella scuola?- domandò lei. Lui rise. 
-Se vuoi ti mostro tutto quello che successe!- rispose sorridendo malizioso
-Dai sul serio, che successe?- chiese
-Abbiamo fatto sesso sulla sua scrivania- rispose lui
-Dobbiamo portarti da un medico- esclamò lei. Dopodiché prese il telefono e chiamò la madre di Noah, le raccontò tutto, tranne di ciò che successe nell'ufficio della preside. In men che non si dica lo portarono in ospedale
-Ma perché diavolo ci dobbiamo andare? Non ha senso, sto benissimo!- continuava a ripetere il ragazzo. Una volta giunti in ospedale incontrarono il dottor "C"
-Christine ciao, ciao Santana!- disse guardandola e sorridendole
-Che fa ci prova con la mia ragazza?- chiese Noah minaccioso
-Non sei il mio ragazzo, mi hai lasciata!- rispose Santana
-Dopo tutto quello che abbiamo fatto per tornare insieme?- esclamò Noah -Sai che non ti lascerei mai!- continuò 
-Ma lo hai fatto!- disse il dottore
-Ma lei vuole farsi i fatti suoi? e stia lontano dalla mia ragazza!- disse mettendosi davanti a Santana e coprendola. 
-Noah non fare così- lo rimproverò la mamma -Tesoro tu avevi un appuntamento? Vai, rimango io qui con lui!- disse la stessa rivolgendosi alla ragazza
-Si, grazie! Mi faccia sapere ok?- chiese
-certo tesoro. Adesso va!- esclamò. La ragazza si girò e andò via dopo aver salutato il dottor "C" e Puckerman
-Dove stai andando Santana! Ma che diavolo!- esclamò e la rincorse. -Dove vai?- chiese
-Ad un appuntamento con Sebastian, il nipote di Schuester!- rispose lei
-No, non ci andrai!- affermò Puck
-Si ci andrò!- contrabbatté lei
-Non esiste, Santana io ti amo, tu mi ami, perché complicare le cose?- chiese
-Perchè ho sofferto troppo per te, adesso lasciami andare!- detto questo si girò  e andò via.
 
Noah adesso ricordava tutto o quasi... Ma aveva perso la cosa a cui teneva di più, Santana. Lei aveva un appuntamento con Sebastian e nonostante fosse ancora perdutamente innamorata del suo ex ci sarebbe andata e avrebbe cercato di divertirsi. Quinn e Sam avevano deciso di tenere il bambino e le cose non gli potevano andare meglio. A breve a Lima Heights sarebbe arrivato un nuovo abitante, un nuovo bambino. Il frutto di un piccolo grande amore.
  
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