Non so quando la mia mente ha iniziato questo processo di estrema razionalizzazione. Non c'è stato un momento preciso.
Avviene lentamente, il cinismo inizia a roderti le ossa, fa marcire la tua pelle e scorrendo per le vene arriva fino al cervello dove inizia a nutrirsi dei sentimenti e di tutto l'amore e i sogni che c'erano. E quando finisce di distruggerti decide di abitare nel cuore, nelle periferie di una gabbia toracica che diventa una vera e propria prigione scura e desolata.
Te ne accorgi solo quando ci sei completamente dentro e ti rendi conto di disprezzare qualsiasi convenzione o ideale, quasi tutte le cose e le persone che ti circondano. Quando sei finalmente consapevole di essere cinico inizi ad odiare te stesso.
C'è via di uscita?