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Autore: jesuisstupide    16/07/2012    3 recensioni
"Io invece sono ancora qui perché ho un compito da portare a termine. Questa è l'ultima missione di una Guardiana.
Trovare delle eredi."
Di tutte le 5 W.I.T.C.H. solo Hay Lin è rimasta in vita, ma il testimone delle Guardiane verrà passato ad un nuovo gruppo di amiche. Purtroppo nel mondo di Arax la popolazione dopo anni di sofferenze invia un grido di aiutò all'universo, grido che Kandrakar accoglie immediatamente. Le nostre nuove Guardiane dovranno allora combattere contro questo nuovo male.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV esterno.
 
Allungò una mano in fronte a sé tenendo il palmo rivolto verso l’alto; subito si udì il rumore di una porta che sbatte e un piccolo cofanetto in lucido legno nero con intarsi in argento galleggiò fino alla mano tesa della signora Lin, dove si appoggiò con la dolcezza di una foglia che cade.
“Tanto tempo fa” iniziò con voce profonda “Una grande carestia colpì la Terra e per salvare gli esseri umani quattro draghi disubbidirono ad un ordine divino. Furono puniti, ma una ninfa di nome Xin-Jin usò il proprio potere per liberare le loro energie, consumandosi e lasciando dietro di sé solo un amuleto di cristallo. Quel monile era il Cuore di Kandrakar.”
Mentre diceva queste parole lo scrigno si aprì da solo e di fronte alle ragazze si sollevò un gioiello bizzarro: una sfera di vetro inserita in una montatura complicata che ricordava il vorticare delle onde.
“Da quell’evento ebbe origine la Congrega, un’assemblea di saggi provenienti da ogni mondo riunita in una costruzione al centro dell’infinito, nata per proteggere tutti i mondi dal male. Ma un giorno il male prese il potere nel Metamondo, allora la Congrega decise di erigere una muraglia a protezione dell’universo. Ma la muraglia non durava in eterno ogni cento anni si indeboliva così cinque ragazze legate da una forte amicizia vengono ogni volta elette per chiudere i varchi che si aprono. Ognuna di loro possedeva un diverso potere legato ad un diverso elemento naturale: aria, acqua, terra, fuoco e infine l’energia del Cuore di Kandrakar. La generazione precedente di Guardiane ha liberato il Metamondo, rimettendo sul trono di quel mondo la legittima erede. Ma ora abbiamo bisogno delle Guardiane per sconfiggere il male in tutti gli altri mondi.”
“Aspetta!” la fermò Ai “Cinque poteri e quindi cinque ragazze prescelte, cinque amiche. Nonna! Non penserai di dare a NOI i poteri.”
“Proprio così. Appena siete entrate ho capito subito che eravate voi le prescelte.”
Detto questo la donna lasciò andare lo scrigno, che invece di cascare a suolo rimase sospeso a mezz’aria, congiunse le mani a coppa sotto il Cuore e sollevò le mani con il monile sulla testa.
Subito tutto intorno a loro si oscurò, la stanza scomparve e si ritrovarono a fluttuare nell’aria. Dal monile partirono mille raggi di luce he quasi accecarono le ragazze.
“A te spensierata Naira, la travolgente energia dell’acqua” e subito una fluida scia blu turchese uscì dalla sfera centrale del gioiello; “La forza indomabile del fuoco è per te Genevieve, abbine cura. Timida ed insicura Estelle a te dono la possente voce della terra” due stille, una rossa calda e fiammeggiante, mentre l’altra smeraldina e compatta; “Infine l’aria e la sua leggerezza saranno le tue compagne, leale Lily.” l’ultima scintilla era quasi invisibile, grigia.
Poi si voltò verso la nipote abbassando le braccia
“Nipotina mia, allunga le mani” Ai ubbidì e la donna le fece scivolare il ciondolo nelle mani “E’ ora che questo fardello passi a te, il Cuore di Kandrakar ora è tuo. Fanne buon uso. Il suo potere è immenso.”
“Cosa intendi?”
“Dovrai scoprirlo da sola tesoro mio.”
Detto questo chiuse lo scrigno e la luce tornò nella stanza, ma al posto dell’oscurità nella sala piombò il silenzio. Silenzio rotto solo da Lily che con uno sguardo allucinato ripeteva come un mantra “Non ci credo”. Nessuna di loro sapeva cos’altro dire.
“Ragazze andate a casa e pensateci” disse gentile Hay Lin “Ma, per favore, non concentratevi nel capire se io sia pazza o meno, riflettete invece su ciò che comporta: è meglio credermi, anche nel caso in cui vi abbia mentito, e avere la possibilità di salvare qualcuno oppure non credermi e rischiare delle vite.”
Dopo un lungo silenzio Genevieve si alzò in piedi di scatto.
“Io le credo signora Lin.” dichiarò risoluta. “Non so se lei sia una bugiarda, una pazza o una buontempona, ma non posso permettere che qualcuno rischi per la mia codardia.”
Dopo un lunga pausa fece scorrere lo sguardo su ciascuna i loro.
“E voi ragazze? Volete comportarvi come codarde?”
“Non osare darmi della codarda!” esclamò furiosa Ai “E non puoi neanche darmi ordini. Io non mi faccio certo comandare a bacchetta.”
“Allora non stare lì impalata e fa qualcosa!”
“Te l’ho già detto: Non. Darmi. Ordini!”
“Smettetela!” urlò Lily ripresasi dal suo shock “Lo so che litigare vi scarica la tensione, ma il vostro urlare non aiuta nessuno. Bisogna ragionarci con calma.” poi prese un profondo respiro e si voltò verso l’anziana “Lei può darci qualche prova concreta di ciò che afferma, signora Lin?”
La donna sorrise: era fatta, le aveva convinte. Prese loro mani delle ragazze e si concentrò.
“Certamente! Venite qui.”
Pochi attimi dopo, nella stanza, delle ragazze non restavano che sei piccole scintille di luce
 
SPAZIETTO MIO:
in questo capitolo ho deciso di rendere il punto di vista esterno. Penso di essere più brava a scrivere in terza persona. Ma non smetterò di scrivere dal punto di vista delle A.N.G.E.L.S.
Grazie a tutti coloro che commentano, che hanno messo la storia nelle preferite o nelle seguite, o che si limitano a leggere
 
  
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