Anime & Manga > Saiyuki
Segui la storia  |       
Autore: ViKy_FrA    30/01/2007    3 recensioni
Qualcosa di irraggiungibile, troppo bello per essere vero...
Ciao!! Ecco un bel crossover basato fondamentalmente sulla vicenda di Hakkai... Eheheh... Per quanto riguarda i personaggi degli altri manga/anime, non vi preoccupate, sarà stravolto ogni singolo rapporto!!!
Buona lettura!!
Genere: Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Sha Gojio, Son Goku
Note: Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo

 

 

3° Capitolo

..::** Partenza, Tragitto, Arrivo **::..

 

 

..::**Partenza**::..

 

-Emeraude… è ora…

-Cinque minuti…

-Gioia… sono due ore che mi dici cinque minuti…

-COSA???? – scattò su la ragazza, mettendosi a sedere sul letto e guardandosi intorno.

In effetti, il sole era già sorto e i bagagli fatti.

-Ma non potevi svegliarmi prima?? Dovevamo partire all’alba… - si lagnò lei.

-Non ti preoccupare… se ti muovi a prepararti non saremo particolarmente in ritardo sulla tabella di marcia!

-Sì, ora mi alzo… mi sto alzando… uno due tre sono alzata… - stava dicendo tutto senza accennare la minima mossa – non ci riesco!! – concluse ripiombando sotto le coperte.

-Accidenti Emeraude… - il ragazzo accennò un lamento.

Lei si girò supina portandosi il dorso della mano sugli occhi.

-E’ colpa tua… - disse – ‘sta notte mi hai sfinita…

Il ragazzo appoggiò la mano sul tavolo tentando inutilmente di graffiarlo per sfogare la vergogna e l’imbarazzo; inutile dire che teneva la testa bassa e il ciuffo di capelli gli cadeva completamente davanti.

Un sorrisetto malizioso ricomparve sul suo volto e si girò a guardarlo.

-Cielo! Come mi diverto!!

E ridacchiando si alzò a sedere per stiracchiarsi. Inarcò la schiena mandando indietro anche la testa e le braccia.

Clef alzò leggermente lo sguardo, giusto per vederla. Il suo sguardo si soffermò sul seno. (d’altra parte… in quella posizione… NdV) Nulla di particolarmente notevole, ma perfettamente proporzionato alla sua figura esile.

Scaraventò via le coperte e gli andò incontro, per abbracciarlo.

-Che guardavi? – chiese provocatoria una volta stretta a lui, che affondò il viso nella spalla della ragazza mormorando:

-Ma ti diverti così tanto?

-Può darsi…Buongiorno Amore.

E lo baciò.

Per poi andarsene tranquilla e beata a sistemarsi, lasciandolo lì a scuotere la testa con un sorriso sulle labbra.

 

Fuori dalla locanda rividero i quattro “simpaticoni” del giorno prima.

Goku stava dormendo in piedi.

Si erano incrociati nuovamente a cena, e chiacchierando scoprirono di avere tutti intenzione di partire all’alba, o meglio: Clef e Sanzo volevano partire all’alba, gli altri ne avrebbero fatto volentieri a meno!!

Uscendo dalla pensione la coppia ebbe modo di constatare che anche loro avevano avuto problemi a svegliare *qualcuno*…

Così senza nulla di prestabilito si erano trovati di nuovo nello stesso posto.

(cioè, sono poi fuori dalla bettola, mica in capo al mondo, cmq… NdV)

La bionda, che teneva in braccio il folletto ancora addormentato, alzò le spalle.

-Già che ci siete… Se vi vorreste fermare da noi, forse avremmo qualcosa che vi potrebbe interessare…

-Sarebbe? – chiese scocciato il Bonzo Corrotto.

-Scusate… Voi avete intenzione di arrivare al castello di Gyumao, saccagnare tutti e distruggere tutto??

-Problemi?

-Bè… Considerando che la perdita dell’”io” viene da lì, se riusciste a non creare altri danni… Sarebbe una gran cosa…

-E tu che c’entri?

-IO, niente! LUI è l’esperto – e indicò il suo socio, pur avendo una nota piuttosto sull’arrabbiato nella voce!

-Purtroppo l’anomalia potrebbe estendersi o accentuarsi… - spiegò l’interpellato.

-Scusa, Sanzo… Noi FONDAMENTALMENTE dobbiamo evitare che quel *coso* si svegli, o bloccare l’anomalia?? – chiese in un misto di informazione e strafottenza Gojio.

-Eliminare l’anomalia… La resurrezione di quel “coso”, come l’hai chiamato tu, è semplicemente la radice del problema! – rispose scocciato.

-Dunque, accettate il mio invito? – insisté la ragazza.

-Guarda… Fosse per me… - iniziò Gojio.

Sanzo gli puntò la W&S nella schiena, lanciando un’occhiata eloquente ad Hakkai, il quale disse solo:

-Bè… se la mettete così, come rifiutare??

-Perfetto! Vi precediamo per motivi tecnici… Continuate ad Ovest per una ventina di chilometri… Seguendo il vostro tragitto ci sareste passati comunque...

Detto questo, si avviò seguendo il sentiero assieme al ragazzo.

-Ehi! Venti chilometri te li fai a piedi?? – chiese Gojio.

Lei si girò e continuò a camminare all’indietro.

-E’ che dobbiamo prendere una cosa…

E tornò a camminare verso il bosco che ricominciava a infittirsi.

Il gruppo rimase un attimo in silenzio, poi Goku, più nel mondo dei sogni che qui, perse l’equilibrio cadendo a terra e svegliandosi completamente; si incamminarono per un piccolo tratto, sufficiente a sparire dalla vista della locanda per dare il modo ad Hakuryu di trasformarsi in jeep senza creare scompiglio.

 

Non avevano percorso che pochi metri quando ritrovarono la coppia camminare rilassata a un lato della strada.

-Siamo arrivati, no? – chiese la ragazza a Clef.

-Se non lo sai tu… - rispose.

-Chi non muore si rivede!! – esclamò Gojio facendo il verso alla ragazza, riguardo al giorno prima.

Hakkai frenò.

-Wow! Mi pedini?? – chiese lei.

-Se dipendesse da me, teso…

Di nuovo la brutta sensazione del freddo sulla tempia.

-Va bè, dovrebbe essere qui in giro – disse Emeraude, di nuovo rivolta a Clef.

-“Dovrebbe”? – chiese incredulo.

-Ieri ero stanca… - si giustificò. Si voltò indietro, a guardare nella boscaglia rada e vi si addentrò un attimo, dopo aver lasciato Mokona in braccio al ragazzo.

-Avevo ragione!!!! – la si sentì urlare da un punto imprecisato.

Riapparve con in mano una lunga corda, che si perdeva tra gli alberi.

Portandosi una mano ella bocca emise lo stesso fischio del giorno prima. Lo stesso drago si presentò al loro cospetto, solo molto più silenzioso rispetto alla prima volta: era atterrato con la stessa delicatezza di una farfalla. Malgrado le ampie ali e le zampe forti, era stato appena percepibile nell’aria. Di un bianco marmoreo, con artigli rilucenti ma senza corna.

L’impatto era decisamente regale.

La padrona sistemò la sua borsa da viaggio assicurandola al dorso dell’animale con delle cinghie del collare. Clef le passò la sacca, a cui riservò lo steso trattamento, e il folletto che appoggiò delicatamente sul dorso.

Riprese la lunga corda che aveva lasciato cadere per accomodare i bagagli e montò sul drago, come il giorno prima, solo che quella mattina non era in “tenuta da lavoro”: un comune vestito estivo di un giallo acceso con cintura coordinata, ma la pietra al collo c’era ancora.

Teneva il piccolo batuffolo bianco bloccato tra le gambe.

-Ti precedo? – le chiese Clef.

-Come vuoi! – e direzionò il drago dietro la jeep, siccome gli stavano sul lato sinistro, lei voleva passare a quello destro, dove c’era più spazio.

In silenzio, il compagno la seguì.

Mentre Emeraude si preparava a far spiccare il volo alla maestosa bestia, Clef aprì con un gesto secco le braccia che vennero subito seguite da un paio di ali nere.

Spiccarono il volo, mentre la bionda urlava:

-Allora ci vediamo dopo!!!!

La corda che si alzò dalla boscaglia rivelò essere legata a una decina dei più bei e grandi draghi che la loro specie potesse vantare.

In un lampo, erano già lontani nel cielo.

L’unico che riuscì a commentare la faccenda fu Hakkai:

-Ma che persone singolari…

 

 

..::**Tragitto**::..

 

-Ehi, Bonzo! Sei sicuro che ci possiamo fidare??

-Ma non eri tu quello che le correva dietro?

-Sì, ma giocavo sul mio territorio…

-Credi di non saperti difendere da due mocciosi??

-Non è questo il punto…

-Sinceramente non ho notato nulla di particolarmente sospetto… Nel senso, la ragazza mi sembra originale di suo… Quindi non prevedo attacchi!! – intervenne Hakkai.

-Bè, se con “originale” intendi strafottente e piena di sé, allora ti do ragione… - concluse Sanzo.

-Uh!! Sentite un po’ chi parla di pienezza di sé?? – sfotté Gojio.

Per l’ennesima volta in quei pochi giorni la sempre più brutta sensazione di essere sotto il mirino di un pistola.

-Ti conviene tacere… - considerò solo il miratore.

-A me stanno simpatici… - considerò ingenuamente Goku.

-Tho’!! Ti sta simpatico qualcosa di non commestibile?? Oppure hai intenzione di sbaffarti l’affare bianco?? Eh, Brutta Scimmia Fagocitante??

-Ha parlato il Maniaco!! Chi è che da ieri ci prova??

-Chi ha un tubo unico al posto dell’apparato digerente non ha diritto di parola!!

-Bè, allora non può parlare nemmeno chi non ha un cervello!!!

-Sappi che non mi considero della categoria!!

-Allora è meglio che inizi a guardare in faccia alla realtà!!!

-Comincia a provarci e tu e ti accorgerai che l’evoluzione è molti stati davanti a te!!!!

-Stai insinuando che sono una Scimmia???

-No!! Una Scimmia Troglodita!!!!

-Oh-oh!! “Troglodita”!! E da quando usi il dizionario??

-Non c’è bisogno di un dizionario se sai usare il cervello!! Ah, dimenticavo, non ce l’hai!!!

-FINITELA!!!!!!

-Ma Saaanzo!!! Lo Scarafaggio Rosso non mi lascia stare!!

-E allora uccidilo!

-Posso davvero??

-Sì – rispose secco Sanzo.

-No!! – rispose agitato Gojio.

-Su, su, non ce ne sarà bisogno! Tra poco saremo arrivati e potrete non vedervi per un po’!! – li informò Hakkai.

-Sicuro? No, perché in genere hai una concezione del tempo tutta tua… - considerò, a ragione, Gojio.

-Se preferite vi buttiamo giù dalla jeep così andremo più veloce.

-Sanzo… Perché sei sempre così drastico?? – chiese il Rosso.

-Predisposizione naturale. – fu la secca risposta.

 

C’era un pensiero che lo stava tormentando.

Come potavano sapere quei ragazzi della tribù dei millepiedi… Magari all’epoca la notizia aveva fatto effetto. Ovviamente a sua insaputa: aveva passato un mese bello e buono nel letto di Gojio… Nemmeno sapeva di esser ricercato!

Ma *cosa* sapevano? Solo della distruzione? Che c’era in giro un essere umano che aveva eliminato tutti quei demoni? Come con la tribù dei corvi… Ma d’altra parte, oltre a essere più piccola, forse nemmeno godeva di una simile fama...

Chissà che reazione avrebbero avuto a scoprile la realtà? Gratitudine? Stupore? Paura? No, forse paura proprio no… Non gli erano sembrarti tipi ne particolarmente schizzinosi ne eccessivamente impressionabili!

“Ci sarebbe quasi da festeggiare…”

Che quella ragazza sapesse delle sorte di molte altre donne come lei? Che avesse avuto qualche cosa a che fare con Hyakuganmao?

Hakkai si era tormentato tutta la notte, e anche ora, mentre guidava, tra i vari battibecchi riusciva ancora a concentrarsi su questi laceranti dubbi.

Tutto non aveva fatto altro che riportargli alla mente Kanan.

Sentiva qualcosa di strano… Era la prima volta che aveva la certezza che qualcun altro sapesse di quel bastardo e che lo odiava sufficientemente da pensare di poter gioire alla sua morte.

Ripensare alla frase che aveva aggiunto quella ragazza, pur lasciando in sospeso molte cose, lo faceva sentire un po’ meno colpevole.

Era una soddisfazione piccola, debole, ma legittimata.

C’era qualcun altro che era in grado di gioire alla morte di quello schifoso.

E’ strano come il sapere che non sei l’unico a fare o pensare una cosa renda subito quella cosa “normale”, restando lo stesso giusta o sbagliata, ma comunque *normale*.

Ripensando a quella frase, poteva tirare un piccolo respiro, allentare il senso di colpa per la morte di molte vite.

Certo, se Kanan era morta era solo ed esclusivamente colpa sua, ma ora il sangue sulla sue mani gli sembrava meno rosso.

Riusciva a sentirsi un po’ meno assassino…

 

-Hakkai, la roccia!

Il tranquillo e disinvolto avvertimento di Gojio tagliò i suoi pensieri.

Stavano andando contro una roccia: la strada aveva curvato leggermente, mentre Hakuryu, non ricevendo ordini, aveva tenuto il rettilineo.

Il fattore migliore era che NESSUNO sembrava preoccuparsene.

Hakkai curvò diversi metri prima: andavano piuttosto lentamente e il masso non era particolarmente vicino, tuttavia Hakkai si scusò ugualmente.

-Perdonatemi… Non so dove ho la testa…

-Massì… Uno schianto in più… Che vuoi che sia? – scherzò Gojio.

-Sicuro di sta bene? – si informò Sanzo.

-E’ vero, sembri un po’ tra le nuvole!! – esclamò Goku.

-No, ragazzi, davvero… Sto bene… Mi sono solo distratto un attimo…

Apparentemente nessuno dette più peso alla cosa, ma tutti, soprattutto Gojio, cominciarono a chiedersi seriamente cosa potesse turbare così il demone gentile che li accompagnava, anche se il Kappa una mezza idea era riuscito a farsela.

 

 

..::**Arrivo**::..

 

A causa della strada poco agevole e districata in mezzo ai boschi, ci volle poco meno di un’ora per raggiungere la fine della boscaglia.

Ovviamente era diverso per chi volava.

 

Clef arrivò per primo. Atterrò esattamente davanti ai cancelli principali. Una volta avrebbe preferito non farsi vedere con quelle ali… Il solo fatto di averle lo marchiava a fuoco come discendente di una dinastia maledetta, e il loro colore segnava inconfutabilmente la scelta di suo padre. Ma ora era diverso: non solo nutriva sufficiente fiducia in se stesso, ma la sua stessa posizione nonché potenza lo tutelavano contro ogni possibile evenienza.

Mentre le ali si ritiravano, una figura con un notevole quanto acrobatico salto si piazzò davanti al lui. Sembrava sbucata fuori da uno dei due pilastri di pietra che sostenevano l’enorme cancello.

Era un ragazzo, alto, snello, capelli verdi, orecchini e una cicatrice sul volto; brandiva una spada dall’elsa particolarmente lunga e la lama curva.

-Fatto buon viaggio? – disse, mentre a un gesto del suo braccio i cancelli si spalancavano.

-Ciao Ferio! Sì, è andata bene… - rispose Clef e avanzò oltre l’entrata, accompagnato dallo spadaccino, il quale, con un gesto analogo al precedente, fece richiudere i cancelli.

-Abbiamo ritrovato tutti i draghi che erano scappati…La Principessa sarà qui fra poco… Preparate le entrate secondarie…

-Uff… quindi niente luna di miele??

-Non sono fatti tuoi, Ferio… - rispose arrossendo.

-Hi-Hiii!! Sei arrossito…

-Spicciati!!

-Ok, ok… vado a dare disposizioni… Uh-uh… Ci vediamo sta sera!!! – disse allontanandosi e sghignazzando.

-Imbecille… - mormorò fra sé e sé, sorridendo.

Entrò dall’enorme portone dove trovò una ragazza ad attenderlo. Aveva dei capelli lunghi, raccolti in una coda, castano chiari e un vestito sul rosso decisamente strano.

-Plesea!! – esclamò il viaggiatore – che bello rivederti!!

-Ciao Clef!! Tutto bene? – chiese lei avvicinandosi.

-Sì, abbiamo recuperato tutti i draghi senza intoppi… Emeraude sarà qui fra poco!

-Meno male… Dai, vai a stenderti, penso a tutto io!!

-Ho già dato disposizioni a Ferio… Piuttosto… Novità?

-Più che altro sono sorti pettegolezzi a nord… Purtroppo la voce che la Principessa avesse scelto il Capo Alchimista è riuscita a girare… Sai, era più ovvio che partisse col Consigliere o con la Guardia… Oppure delegasse l’intera faccenda a chi di dovere. Così è nata ogni sorta di storia sul vostro conto… Da pettegolezzi rosa all’idea che quei draghi rappresentassero chissà cosa…

-“Amico fidato” è un termine sconosciuto ai Governatori?

-Bè… A onor del vero non parli proprio con la coscienza pulita…

-Non ti ci mettere anche tu... Ci ha già pensato Ferio a sfottere…

-Fra quanto arriverà la Principessa?

-Una decina di minuti: non l’ho distanziata molto… Siamo partiti dal Bosco delle Lune… Dovevamo immaginare che il Drago Argentato sarebbe tornato nei posti dove è nato… Piuttosto – aggiunse riprendendosi dai suoi pensieri – abbiamo incontrato gl’incaricati dei Sanbutsushin di bloccare la resurrezione di Gyumao…

-E…?

-E quindi fra poco arriveranno pure loro!

-Perché?

-Perché gli devo illustrare un paio di cosucce onde evitare facciano danni…

-Perché?

-Perché non sanno neanche cosa stanno andando incontro, e potrebbero dare impulsi inimmaginabili all’anomalia…

-Perché??

-Ma ti diverti??

-Sì, molto!! – rispose Plesea gongolante.

Nel frattempo avevano raggiunto una scala laterale alla fine del grande corridoio d’entrata. Al posto della parete, opposta al portone d’entrata c’era un’enorme vetrata, al lati della quale salivano due scalinate. Clef iniziò a salire quella di destra.

-Allora non ti vai a riposare?

-Non ti preoccupare… Vado solo a cambiarmi…

-Sicuro? – continuò la ragazza qualche scalino più in basso - Non è che hai bisogno di riposo… Sai… Conoscendo Emeraude… Ti avrà fatto fare le ore piccole…

Concluse con un accento malizioso e a voce decisamente troppo alta per il tema trattato.

Clef tentò di graffiare la ringhiera di legno, come pochissime ore prima aveva fatto col tavolo.

Senza girarsi disse:

-Certo che se tutti hanno la tua discrezione non è una novità che nascano pettegolezzi fondati!!

-Ben Tornato!!!! – esclamò solo, ignorandolo.

Borbottando maledizioni, entrò nelle sue stanze.

Ne uscì poco dopo, con un’ampia tunica bianca e uno strano bastone.

Mentre stava chiudendo la porta, una voce femminile gli giunse alle orecchie.

-Come sono contenta!! Siete già tornati!!

Da quattro anni quella voce allegra risuonava per il palazzo. La voce di una donna che aveva completamente dimenticato il suo passato.

Si voltò verso di lei.

Per l’ennesima volta in quattro anni incrociò quegli occhi verdi.

-Già, eccoci qui!! – rispose allegro.

 

La Principessa Emeraude fece la sua trionfale entrata nei giardini retrostanti, con i suo maestoso seguito di draghi.

Appena scese dal drago, una ragazza dai capelli corvini e rigidamente raccolti, le corse incontro.

-Ciao Aska!!

-Emeraude!!

Si abbracciarono, mentre Mokona spiccò un salto con un gioioso “Pooopo!!” atterrando fra le braccia di Plesea.

Ferio iniziò a slegare i draghi e, aiutato da altri addetti, a portarli nelle loro stalle.

Clef rimase poco distante, accanto all’amica incontrata nei corridoi. Ufficialmente quella ragazza aveva il ruolo di Assistente, ma fin da subito si era rivelata come una preziosa amica. Senza un motivo razionale, l’Alchimista le si era affezionato, e siccome non aveva memoria e quindi un posto dove tornare, col pieno assenso della Principessa, era rimasta lì con loro.

Emeraude fece un ampio saluto col braccio nella loro direzione.

Poco dopo li raggiunse: stavano su una balconata che scendeva verso i giardini con due scalinate bianche.

-Ciao!! – salutò la ragazza abbracciandola.

-Bentornata!! – rispose.

-Penso che arriveranno tra non molto… - disse Clef.

-Oh! Te l’ha raccontato? – si informò la bionda.

-Sì… Mi ha detto che tra poco arriveranno quattro ospiti.

-Ti va di accompagnarci?

-Sì! Grazie!!

Era immensamente grata a quei due ragazzi: grazie a loro si era ritrovata dall’essere Nessuno all’essere Una. Si era risvegliata fra delle lenzuola bianche, in una stanza bianca, senza sapere nulla su di sé. Aveva dimenticato addirittura la sua immagine, tanto da sentirsi spaesata davanti a uno specchio. E senza un motivo ben preciso o sensato, l’avevano tenuta con loro, trattandola né da dipendente né da ospite, ma da Amica. E come Amica l’avevano sempre presentata.

Gli doveva tutto.

 

Giusto il tempo di rendersi presentabile e ad Emeraude arrivò l’avviso dell’arrivo di una jeep.

Aveva detto a Ferio di farla entrare non appena arrivata, e ora Aska le stava dicendo di aver visto un veicolo scoperchiato con a bordo quattro individui.

Si precipitò in entrata seguita da Clef, Plesea, Aska e infine quella ragazza dagli occhi verdi.

La porta si spalancò, facendo avanzare la Principessa e il suo seguito.

I quattro ragazzi scesero dalla jeep, che subito riprese le sembianze di Draghetto.

Fu un instante.

Due paia di occhi verdi si incrociarono.

Una ferita si riaprì.

La vide portarsi la mano al volto e barcollare leggermente, come presa da un capogiro.

Forse per la copiosa perdita di sangue, forse per lo shock, tutto divenne nero, e le sua gambe crollarono.

Vide due luccichii verdi prima di cadere nell’incoscienza più totale.

 

 

 

 

@@@@

 

BHA! BUBBOLE!!!!

 

Ma quanti bei ricordi… ^_^ Pubblicai questa fic alla fine della terza superiore (ora sono in quinta) (anche se il la stesura del capitolo risaliva a due mesi prima…) ed ero a dir poco euforica per la fine della scuola… Ora se ci penso ho una depressione… Sigh… Non rivedere più nessuno… A Giugno sarò una fontana… ç_ç…

 

Ebbene, questo è l’ultimo capitolo esistente in rete!!! Che bello, è già la seconda fic che tiro in pari con manga.it ^_^ E siccome la mia ispirazione è in un momento di pura latenza, ho deciso almeno di continuare con le fic già pubblicate ^_^!!! Il mio cervellino ha ripreso ad elaborare il continuo con particolare intensità soprattutto grazie alle vostre recensioni!!! GRAZIE MILLE!! Sapete, non abbandono mai in definitiva una storia, anche quando smetto di scriverla nella mia mente continua imperterrita, ma mettersi a scriverla comporta comunque lo sforzo di ordinarla secondo criteri umani e poi c’è sempre il rischio che il personaggio prenda vita da sé in modo molto più incisivo che nella propria testa… E io sono famosa per perdere il controllo delle fic ^^” Ehehe…

Comunque sia, ora c’è il rischio concreto che spunti fuori il QUARTO capitolo!!!

 

Veloce maledizione (anziché il solito piccolo ringraziamento) a manga.it dove non commentò un cane, (Forse solo Jin88 per pura compassione, e proprio perché è l’unico utente che posso perseguitare personalmente…)

 

E GRAZIE GRAZIE GRAZIE INFINITE a…

LARAB!!!!! A cui devo infinite scuse x il ritardo e x nn arrivare subito con la continuazione… PARDON!!! Sei veramente troppo buona!!! “Interessante”??? WOW!!! ^///^!!! Devo ricordarmi di rileggere di + le recensioni, fanno venir voglia di lavorare… Soprattutto sei in crisi artistica (come me…) MERCIE BOCOUP!!! (E’ scritto giusto…?? Sono anni che non faccio + francese…)

 

 

Vi prego, non abbandonatemi!!! ^_^

 

Al prossimo, sempre più concreto, capitolo!!!

 

Ps: si accettano ogni tipo di congetture… Dai, sono curiosa di sapere cosa pensate proprio della trama!!! E di come mischio i personaggi!!!

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saiyuki / Vai alla pagina dell'autore: ViKy_FrA