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Autore: eltanininfire    16/07/2012    5 recensioni
E se a Mystic Falls arrivassero cinque misteriosi quanto affascinanti ragazzi, amici degli Originari? E se due di loro fossero sorelle e si chiamassero Salvatore? Elena ha deciso di completare la Transizione per stare con Stefan. Cosa accadrà a Damon? Attenzione, Post terza stagione!
Dal capitolo 18:
POV NIKLAUS
[...]
Ci avrebbe messo del tempo, un bel po’ di tempo, ma lo avrebbe capito. Che amava Talia come lei amava lui, che loro erano quello che tutti cercano e sognano, che il loro petto quasi esplodeva quando si guardavano, si toccavano. Che senza l’altro non potevano più vivere. Che per loro poteva scomparire l’Universo intero tranne loro e non se ne sarebbero accorti.
ATTENZIONE! STORIA SOSPESA PERCHÈ IN REVISIONE. MI SCUSO CON I NUOVI E I VECCHI LETTORI.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Katherine Pierce, Nuovo personaggio, Originari, Un po' tutti | Coppie: Caroline/Tyler, Elena/Stefan
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'We are sisters forever'
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Capitolo 4

RAPIMENTO! RAPIMENTO!

 

 

POV DAMON

 

Mi aveva dato uno schiaffo. Non l’avrebbe passata liscia.

Appena l’avrei trovata l’avrei fatta pentire di averlo fatto.

Non poteva essere andata lontano perciò rimasi in città, a piedi. Con me venne uno dei suoi amici, Lucas.

 

Era passata un’ora e non l’avevamo trovata. Mentre incominciavo a pensare che era fuori città vidi un’auto accostarsi al marciapiede con un gran stridio di gomme.

 

 

POV TALIA

 

Lo avevo schiaffeggiato. Quasi non ci credevo.

Ma che mi era preso? Gli avevo fatto fare una figuraccia davanti ai suoi amici e alla ragazza che ama.

“Prima non ti saresti fatta tutti questi problemi. Non ti sei mai innamorata, che invece con lui…”

Chiudi il becco coscienza!

“Sai che ho ragione…”

Non ho bisogno della tua opinione!

“Ma ne avrai più avanti, quando lui ti dirà che…”

Che cosa? Che non può stare con me per questo o per quell’altro motivo? Magari perché sono solo un rimpiazzo di Elena?

“Esatto! Lui ti sta solo usando, ti getterà via alla prima occasione, quando capirà di essere ancora innamorato di Elena!”

Allora cosa posso fare? Non posso andarmene così, e non posso chiedere a Rebekah di cancellarmi la memoria, tanto non ci riuscirebbe comunque. Forse mi sto veramente innamorando, e ciò mi spaventa! Non era mai successo prima…

“Stai calma e fai finta di niente, tu sei la Donna dal Cuore di Ghiaccio e lui è un ragazzino. Devi andare avanti e non pensare a lui. Anche se è un gran bel ragazzo…”

Coscienza!

“Scusa! Ma sai perfettamente che è vero…”

Alzai gli occhi al cielo.

-Talia, stai bene?-

Sobbalzai. Mi ero dimenticata di Annabeth seduta sul sedile accanto a me, talmente ero presa dal mio trip mentale con la mia coscienza.

-S-si, stavo solo riflettendo, scusa-

-Non me la bevo. Dai cosa c’è?-

Vedendo che non accenno a rispondere, continuò.

-Ci siamo sempre dette tutto, ti prego, rendimi partecipe dei tuoi pensieri-

-Stavo pensando… a quello che ho fatto poco fa-

-Ti riferisci allo schiaffo che hai dato a Damon?-

Annuii. Non avevo ancora capito perché ci stavo così male.

Volevo sentire qualche parere esterno alle mie emozioni, così esternai ciò che mi inquietava.

Lei mi guardò con un misto di sorpresa, preoccupazione e amore fraterno.

-Che c’è?- Mi faceva paura quello sguardo.

-La mia piccola Talia si sta innamorando, alleluia!- esclamò, più a sé stessa che a me.

-Non è vero!- ribattei.

-Certo, certo- disse con un sorrisino malizioso. Non potei fare a meno di arrossire sotto quell’occhiata, e ciò la fece scoppiare a ridere. Se possibile diventai ancora più bordeaux.

-Dove stiamo andando?- La sua voce mi fece riportare lo sguardo sulla strada. Involontariamente pigiai ancora di più l’acceleratore.

-Houston- dissi solamente.

-Cosa? In Texas? Torna immediatamente indietro!-

-No!- Il tachimetro segnava i centosettanta.

-Come faremo con Rebekah, Kol ed Elijah? Tu sei nel Consiglio! Penseranno che sei un vampiro!-

-E allora? Intanto lo sono già per metà!- La lancetta sfiorò i centonovanta.

-Pensa a Lucas, Cassandra e Simon! Pensa ai tuoi amici! Cosa dirai loro?-

Era vero. Non ci avevo pensato, presa com’ero dai miei ragionamenti su di lui.

Rallentammo ed entrammo in un’area di sosta.

Fermai l’auto e mi lasciai cadere senza forze sul sedile, ad occhi chiusi.

-Hai ragione. Mi fa male ammetterlo, ma hai ragione-

-Beh, li stavi abbandonando…-

-Ok, ok, ho capito! Torno indietro-

Feci inversione e ritornammo a Mystic Falls.

Entrai in città ad una velocità tale che quasi non vedevo Lucas parlare con Damon mentre ci cercavano. Probabilmente gli altri erano sparsi per la cittadina.

Quanto a me, feci la cosa più pericolosa che avessi mai fatto in tutta la mia vita: smaniosa di raggiungere i due ragazzi, pigiai la frizione, scalai le marce, schiacciai il freno e girai il volante. L’auto si arrestò in uno stridio di gomme ad un millimetro dal marciapiede dall’altra parte della strada.

Annabeth era caduta in uno stato catatonico dovuto allo shock, da cui si riprese subito. Scese dall’auto sotto gli sguardi stupefatti di Lucas e Damon che si sporsero a vedere chi è il guidatore. Temetti che svenissero quando mi videro con le mani sul volante.

Scesi anch’io con un sorriso e mi dovetti sorbire una ramanzina sulla pericolosità della mia azione.

Come se non bastasse Rebekah stava venendo verso di me con un’espressione alquanto infuriata, e i suoi fratelli non erano da meno.

-Che caspita ti è saltato in testa? Volevi far spiaccicare tua sorella contro l’asfalto?- mi gridò contro.

-E tu sai il perché della mia fuga?- urlai di rimando.

Stavamo dando spettacolo nel bel mezzo della strada, ma non m’importava. Ora volevo solo riabbracciare la mia piccola Cassandra.

Come se l’avessi evocata col pensiero, la mia amica comparì all’improvviso, colpendomi la spalla con un pugno.

-Ma che ti è preso? Mi hai fatto venire un infarto! Non farlo mai più!- e mi si gettò tra le braccia, piangendo.

-Talia!- Perfetto, adesso sono arrivati proprio tutti a rompere! Ma loro non hanno mai fatto una follia per non sentire le proprie emozioni e i propri sentimenti?

-Ci hai fatto preoccupare!-

Strano, pensavo che mi avrebbero uccisa. Dio, adesso avevo anche gli occhi lucidi!

Affondai il viso nei morbidi capelli di Cassandra che mi stringeva forte, quasi per scongiurare una mia possibile fuga.

-Adesso basta, Cassie. Fai piangere anche me- Ma lei non si staccò e mi sorrise. Lo sentii attraverso il contatto della una faccia con la mia pancia.

Alla fine non ce la feci più e grossi lacrimosi iniziarono a scendermi lungo le guance. La strinsi con più forza, stando attenta a non spezzarle qualche osso.

Alzai lo sguardo e vidi Damon osservarmi con un’espressione indecifrabile. Mi chiesi cosa a cosa pensasse.

Annabeth si avvicinò e afferrò Cassandra, staccandola da me, così mi potei asciugare gli occhi.

Sentivo i miei amici litigare. Mentre Lucas e Simon mi sostenevano contro Rebekah e i suoi fratelli sentii un fazzoletto bagnato sulla bocca, poi scivolai nel buio.

 

 

POV ANNABETH

 

Stavamo discutendo se quello che mia sorella aveva fatto fosse giusto o sbagliato quando sentii qualcuno strattonarmi la maglietta.

Abbassai lo sguardo e vidi Cassandra che, dall’alto dei suoi 15 anni, mi guardava implorante.

-Dov’è Talia?- mi chiese.

-Ma come, non la vedi? È lì…- e indicai dove si trovava lei prima. Mi bloccai perché non c’era nessuno. Sembrava essersi volatilizzata.

Inorridii. Talia era scomparsa.

Cacciai un urlo e caddi a terra urlando il nome della mia sorellina. Intorno a me si fece il silenzio. Tutti mi guardavano piangere.

-Dov’è Damon?- Stefan ruppe il silenzio.

In quel momento notai anche la sua scomparsa.

-L’ha rapita…-

-Non possiamo saperlo- disse Elena, parlando per la prima volta.

-Ha un movente. Vuole vendicare lo schiaffo di un’ora fa- continuai.

-Annie, noi siamo con te- mi disse Lucas, serio.

Annuii. Mi faceva bene sapere che avevo qualcuno dalla mia parte adesso.

-Veniamo anche noi- Kol, sempre pronto ad aiutare Talia.

-Ok, ci dobbiamo dividere. Simon, tu vai con Kol. Perlustrate tutta la città. Kol, tu dovrai mostrargli tutti i posti più nascosti che conosci.

Elijah e Lucas, voi fate il giro della periferia. Per voi vale lo stesso discorso degli altri due. Cassie e Rebekah, voi verrete con me. Andremo nella foresta. Mi raccomando, pensate come lui-

Risposta affermativa. Ora scattava l’operazione “Ritrovare Talia e prendere a calci nel sedere Damon”.

Facemmo come dissi e ci sparpagliammo per Mystic Falls e dintorni.

 

Camminavamo da un po’, ormai era quasi il tramonto. Cassie era stanca, così mi ero offerta per trasportarla sulla schiena, ma lei non aveva voluto.

-Bekah, secondo te, dove potrebbe nascondersi in questo bosco?-

Lei ci riflettè su e poi mi rispose.

-Io andrei in un posto accanto ad un fiume, o in una radura molto ampia, così da poter vedere chi arriva e, se necessario, essere avvantaggiati nella fuga-

-Sai dove posso trovare un posto così?-

-Vicino al lago c’è troppa gente, ma se si va più a monte c’è un fiume. È molto bello perché c’è una cascata e una piscina naturale, ed è molto difficile arrivarci-

Era quello il posto. Incominciai a correre.

 

 

POV TALIA

 

Lentamente ricominciai a riprendere i sensi, ma mi sentivo la vista annebbiata e la testa pesante.

Cautamente socchiusi gli occhi e la luce del sole pomeridiano mi ferì le pupille, così li richiusi.

-Bensvegliata- Una voce armoniosa mi riempì le orecchie e la mente.

Piano piano feci forza sul braccio destro e mi misi a sedere, aiutata da due braccia forti e muscolose. “Braccia da uomo”.

-Dove… dove sono?- chiesi, la voce impastata.

-Accanto a fiume-

Corrugai la fronte.

-Come ci sono finita qui?-

-Ti ci ho portata io-

Non feci in tempo a rispondere che avvertii il suo respiro infrangersi contro il mio collo, facendomi rabbrividire.

-Fai tanto la dura quando sei insieme ai tuoi amici, ma appena sei lontana da loro diventi un agnellino- sussurrò contro la mia pelle.

Le sue labbra ad un millimetro dalla mia giugulare. La sua mano sinistra percorse il mio braccio destro, mentre l’altra mano disegnava forme astratte sulla mia schiena, facendomi venire la pelle d’oca.

-Cosa vuoi fare?-

-Secondo te?-

Aprii gli occhi. Il ragazzo che mi stava praticamente appiccicato era Damon Salvatore.

Lo spinsi via con le braccia.

-Stronzo! Volevi approfittarti di me?-

Un sorrisino malizioso si fece strada in quel viso così bello.

-Ti prego. Solo un bacio-

Scossi la testa. Non lo volevo.

-Solo un bacino. È solo un innocente bacino-

-Con te niente è innocente- sputai. Lui rimase interdetto.

-Allora la BarbieOriginal ti ha detto tutto della sua vita-

Io annuii, chiedendomi perché stavo lì a parlare tranquillamente con lui, quando magari i miei amici mi stavano cercando. Ancora…

Lui mi si sedette accanto.

-Ti va di raccontarmi perché mi odi tanto?-

Annuii.

-Bene, sono tutto orecchi-

-Sai la storia delle Cacciatrici di Artemide?-

Lui sbatté più volte le palpebre, disorientato dal mio improvviso cambio di discorso.

-No… chi sono? Sono curioso-

-Sono le ancelle della dea Artemide, cacciano con lei e, come lei, hanno fatto voto di castità. Niente rapporti con gli uomini-

Lui mi guardava con la bocca aperta-

-Sai, sono aperta a qualsiasi domanda-

Si riscosse.

-Per rapporti intendi?-

-Ogni cosa. Da quelli sessuali a quelli della più innocente e pura delle amicizie-

-Ma se tu hai fatto questo voto, perché hai degli amici maschi, come Lucas e Simon?-

-Io ho escluso solo il primo tipo di rapporto, non il secondo. Preferisco che un uomo sia mio amico che il mio fidanzato, si soffre di meno la separazione-

-Quindi hai sofferto per amore-

Annuii.

-Fammi un esempio di persona che ti ha fatto soffrire in questo modo-

-Per amore? Credevo di essermi innamorata di Lucas, ma lui mi ha detto chiaro e tondo che non ricambiava. È stato un colpo per me. Grazie al cielo c’erano Cassie e Annabeth che mi hanno aiutata. Devo tutto a loro-

Terminato il mio monologo abbracciai le mie stesse gambe e misi la testa tra le ginocchia. Mi veniva da piangere.

-Dalla tua reazione deduco che è una cosa recente-

-È successo a marzo scorso-

Lui si alzò e si sedette dietro di me. Fece passare le braccia sotto le mie per potermi abbracciare e appoggiò la testa sulla mia spalla.

Rimanemmo così per quelle che a me sembrarono delle ore.

Fu in questa posizione che Rebekah, Annabeth e Cassandra ci trovarono.

 

 

POV REBEKAH

 

Li vidi prima delle mie amiche. Erano abbracciati, o meglio, lui abbracciava lei facendole passare le braccia sotto le sue, la testa appoggiata alla sua spalla.

Talia stava bene, sembrava un miracolo!

-Eccoli lì-

-Brava Rebekah, sei un genio!- Annabeth aveva un gran sorriso a dipingerle le labbra, che morì appena vide la loro posizione.

-Adesso vado a separarli- e prima che l’Originaria potesse fermarla, la Salvatore uscì allo scoperto, attirando la loro attenzione.

 

 

POV DAMON

 

Me ne stavo lì abbracciato alla mia tigrotta quando la sorella sbucò dal bosco, guardandomi malissimo.

-Ehi, guarda chi c’è- le sussurrai all’orecchio.

Ci alzammo insieme e le andammo incontro.

-Che ci fate insieme voi due?- attaccò lei.

-Annie…- incominciò la mia tigrotta.

-No, niente Annie. Non ti ricordi più quello che ci ha detto Rebekah?-

L’Originaria spuntò dalla boscaglia come se l’avesse evocata col pensiero. Mi fissava come se volesse uccidermi. Probabilmente pensava che avessi attentato alla virtù di Talia.

-Forse è meglio se vai con loro, evitiamo di fare danni- le sussurai all’orecchio. Lei annuì e si staccò da me. Avvertii subito un brivido freddo attraversarmi la parte del corpo dove prima c’era lei.

Annabeth mi guardò come se fossi la cosa più brutta di questo mondo. Vidi lo stesso sguardo dipinto sul viso della BarbieOriginal.

Ma non sentivo senso di colpa, piuttosto ero felice di aver passato un po’ di tempo con la mia tigrotta, ero riuscito a farla sciogliere un po’. Ciò mi faceva sentire al settimo cielo.

Mentre loro se ne andavano mi diressi verso la pensione.

 

Arrivato a casa entrai. Vidi tutti in piedi che mi fissavano, mettendomi ansia.

-Che è successo?-

-Potremmo farti la stessa domanda- mi rispose Elena.

-Ok, sentite. Non è successo nulla. Lei mi ha parlato dei suoi problemi esistenziali e io l’ho abbracciata. Tutto qui-

-Non ti credo, hai ancora il suo profumo addosso- Elena, sempre così diffidente.

-Sei gelosa?-

-Non è una domanda pertinente- mi gelò.

-Lei è come me. Inoltre so cosa la fa soffrire di più, quindi non farò niente per provocarle dolore-

-Ci tieni a lei?-

-Come ci terrebbe un amico-

La superai e mi diressi in camera mia.

Mentre camminavo decisi: dopo avrei fatto visita alla mia tigrotta preferita.

 

 

Spazietto dell’autrice:

salve a tutti! Visto che mi volevo far perdonare per non aver aggiornato prima, ho pubblicato in anticipo il quarto capitolo! Che ve ne pare? Ma, aspettate un attimo! Dov’è Percy? Peeercy! Dove sei?

Arrivo, arrivo, sono qui. Non preoccuparti, tesoro.

*si leva un coro di “oohhhhh” dal pubblico mentre divento rossa* *un tuono risuona in lontananza*

Perseus Jackson! Io non sono il tuo tesoro e noi due non stiamo insieme! Capito?

*alzò le mani in segno di resa* ok, ok…

*all’improvviso compare Poseidone, il padre di Percy, spruzzando acqua salata ovunque* * Percy è completamente asciutto mentre io sputacchio, completamente zuppa*

Ops, scusa… *e mi asciuga*

Grazie divino Poseidone *lui sorride*

Percy! Vieni qui! *fantastico, mi ha già dimenticata*

Papà! *e gli salta in braccio*

Non far troppo arrabbiare Aryela, capito? Mi sembra una brava ragazza, perciò non influenzarla troppo, ok?

Si, papà!

Ok, io devo andare. Se mio fratello viene a sapere che sono venuto qui mi incenerisce! *e se ne va, lasciandosi dietro l’odore della brezza marina*

Ooook, torniamo al capitolo. A me è piaciuto, certo, un po’ lunghino ma rende l’idea.

Di che?

Della nuova amicizia che si è formata in questo cappy! Ma tu l’hai letto?

Ehm, certo!

E dov’è ora? *tono da maestria che chiede i compiti*

Me l’ha mangiato il ragazzo-capra!

Lasciamo perdere, sei senza speranza. Allora, ditemi come vi è sembrato il cappy tramite le vostre recensioni, per sapere se vi piace la storia o se dovrei cambiare qualcosina.

Praticamente tutto…

Perseus Jackson! Come ti permetti! Quasi quasi chiedevo se potevo avere Nico al posto tuo…

No, no, no! Voglio rimanere qui!

E allora fai i commentatore normale, altrimenti chiedo alla divina Era di cambiarti!

*appare la regina del cielo, seguita da tutti gli dei dell’Olimpo, compreso Ade* *Percy si fa piccolo piccolo accanto a me*

*Zeus prende la parola*

A votazione unanime del Consiglio, abbiamo deciso di farti un regalo per la tua infinita pazienza con… mio nipote. Ti potremo rendere immortale, una dea.

E di che cosa?

Questo si scoprirà più avanti, quando sarai pronta a rivelarti.

Ok, fatelo.

*gli dei alzano le mani e dalla punta delle dita parte una polverina dorata che si posa su di me, mi rotea accanto come un turbine. Al termine mi sento più forte*

Sei una dea?

Penso di sì…

*gli dei scompaiono, lasciandoci soli*

Bene! Sotto trovate il link per la foto di Simon e dalla vostra scrittrice divinizzata…

…e dal vostro figlio di Poseidone preferiti…

…è tutto, alla prossima!

Ciaooo!

Ciaooo!

 

Arsela&Percy

 

P.S.: Simon

   
 
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