Che cazzo avevo detto? Che cogliona! Mia madre mi guardava sbalordita, la commessa rimase in silenzio. Ero imbarazzatissima. Alla fine quel giorno non scelsi ancora il mio abito. In macchina c’era un silenzio tombale.
“Miley, sei proprio sicura di quello che stai per fare?”
“Si, mamma.”
“Guarda che se non lo ami, non ci devi stare insieme per forza e tanto meno sposarti con lui!”
“Mamma, io lo amo, punto. Nick è il passato. Il mio presente e il mio futuro sarà Liam.”
Rimase in silenzio, anche io lo rimasi, il mio sguardo era perso tra i paesaggi che oltrepassavamo in macchina. Ero pensierosa, tanto! Pensavo ai bei momenti passati con Nick , poi pensavo a tutto il bene che mi faceva in quel periodo la presenza di Liam. Ecco la sua presenza, non lui. Forse era proprio quello il problema. Amavo la sua presenza, non lui. Scrollai la testa. Dovevo far uscire dalla mia testa quei pensieri inutili. Arrivammo davanti a casa mia, salutai mia mamma, feci per cercare le chiavi di casa nella borsa, quando trovai un pezzo di foto, non capivo bene di che foto si trattasse la osservai per bene e poi capii. Mi spaventai e la feci cadere a terra. Una foto di me e di Nick. Era un segno? La raccolsi e la buttai nella spazzatura. Entrai in casa. Lanciai la borsa sul divano e andai in cucina. Liam non c’era. Lo chiamai.
“Pronto amore!”
“Liam, dove sei?”
“Sono a fare la spesa!”
“Ah ok.”
“Ciao amore.”
Attaccai.
Preparai la tavola. Vidi la macchina di Liam entrare nel vialetto e parcheggiare. Aveva comprato un sacco di roba.
Entro e posò le chiavi sul tavolino all’entrata.
“Sono tornato.”
“Come mai tutta questa roba?”
“Non te l’avevo detto? Vengono i miei a cena stasera.”
“Ah.. no non me lo avevi detto..”
Mi sorrise..
“Scusa…”
“Tranquillo..” gli sorrisi.
In quel momento, in quel sorriso capii che quello che stavo per fare non era sbagliato.
Posò le borse sul tavolo e iniziammo a sistemare.
La sera arrivarono i suoi genitori. Sua madre. Quella donna che mi odiava ma che davanti a suo figlio faceva la “suocera perfetta”, odiavo stare con lei. Odiavo i suoi comportamenti e soprattutto odiavo i suoi sorrisi finti. La cena passò velocemente per fortuna. Quella sera andai a letto presto con mille pensieri e molte idee per poter scappare, si sua madre mi dava alla testa…
Ed eccomi qui, dopo secoli.
Spero che almeno questo capitolo, piaccia.
Non ci sono neanche due, neanche una, recensione.
Se non le ho nemmeno qui una, la chiudo, se non vi interessa.
Un bacio.
Federica.♥♥