Death note: before the note

Era il 27 febbraio del 1989 e alla centrala di Polizia di Daikoku era appena stato nominato un nuovo soprintendente.

Il suo nome era Soichiro Yagami: un uomo molto operoso che in un lasso di tempo relativamente breve era già arrivato in una posizione di tutto rispetto.

Era infatti molto stimato ed apprezzato da tutti per il suo forte senso di giustizia.

Nonostante stesse lavorando alacremente la sua mente quel giorno aveva altri pensieri: infatti sua moglie Sachiko si trovava all'ospedale ed era al nono mese di gravidanza.

Soichiro sapeva che il parto sarebbe dovuto avvenire da un momento all'altro.

Era quasi mezzanotte quando un agente informò Soichiro:”Soprintendente, c'è una chiamata dall'ospedale”.

Soichiro trasalì e prese la cornetta, i medici lo informarono che mancava poco al parto.

Il buon soprintendente diventò di tutti i colori e ad un certo punto si avvicinò il suo superiore: un uomo anziano e dall'aspetto bonario che gli disse in tono amichevole:”E allora carissimo Yagami, a quanto pare dopo essere diventato soprintendente oggi riceverà un'altra bella promozione, dico bene?”.

“Ehm si, ma non si preoccupi non verrò meno al mio dovere” disse Soichiro.

“Ma suvvia, Yagami, quando le ricapiterà una giornata come questa, esca pure in anticipo oggi e si goda il miracolo della vita” gli disse dandogli una pacca sulla spalla.

“I-io la ringrazio infinitamente” balbetto Soichiro e con un inchino si congedò.

Salì in fretta in macchina e si diresse all'ospedale.

In sala d'attesa Soichiro era in compagnia di altre persone.

Era appena mezzanotte e mezza quando un'infermiera entrò in sala d'attesa ed esordì:”Yagami?”, Soichiro si alzò.

“Sono io” disse.

L'infermiera sorrise:”Complimenti, il bambino è nato: è un bal maschietto di tre chili e mezzo, sta benissimo ed è bellissimo”.

Le altre persone presenti applaudirono il soprintendente che, imbarazzatissimo entro nella stanza di sua moglie.

La trovò molto stanca, ma molto felice: era seduta sul letto e aveva appena finito di allattare il suo piccolo.

Sachiko mise il piccolo nella culla e lo fece vedere a suo marito che ne rimase estasiato: era davvero un bel bambino che muoveva freneticamente mani e gambe in maniera davvero notevole per un neonato.

“Ciao giovanotto” lo salutò amorevolmente Soichiro.

“Ecco il tuo papà” disse dolcemente Sachiko.

In quel momento la luce della luna piena illuminò il bel volto del neonato che si trovava vicino ad una finestra.

“Chiamiamolo Light” propose Soichiro e Sachiko annuì entusiasta dicendo:”Light, davvero un bel nome avrà il nostro bambino, che la Luna ti accompagni sempre e ti protegga ogni giorno della tua vita figlio mio”.

E così, sotto la divina protezione della divinità notturna, cominciò la vita di Light Yagami.