Blood on lips.
Sangue sulle labbra.

 

Dodici rintocchi squarciarono la notte buia. Segno che orima era arrivata la mezzanotte, ed Harry non poteva che scegliere un'ora più adatta di quella per trovare una giovane fanciulla ad uno dei locali del suo paese.
Sapeva per certo che molti ragazzi frequentavano locali per ''sballarsi'' infondo era sabato sera e Harry aveva intuito che ormai il sabato sera servisse appunto per quello: sballarsi.
Così, senza esistazioni, si diresse verso uno dei locali a passo moderato mentre infilava le mani nelle tasche del cappotto con la testa alta, segno di spavalderia.
Conoscendo il butta fuori, Harry entrò nel locale e dopo aver messo il cappotto nel guardaroba ed aver pagato la ragazza, si sedette in uno sgabello del bar e ordinò un mojito che non tardò ad arrivare.
Con il suo drink in mano scrutò la folla sudata di ragazzi che si muovevano a tempo di musica fin quando non scorse il volto di una ragazza che ballava da sola. Si avvicinò lentamente a lei cingendole i fianchi iniziando a ballare insieme a lei. La ragazza si voltò per vedere chi c'era dietro di lei e venne catturata dalla bellezza di Harry.
Rimase quasi incantata, senza smettere di muoversi, da lui: i ricci che cadevano ribelli sulla fronte e sulle tempie, circondando il volto pallido, gli occhi verdi la guardavano con fare malizioso, la bocca aperta in un ghigno.
Harry si spinse ancor di più verso la ragazza così che i loro corpi conbaciassero e anche le loro bocche. Le loro lingue si cercavano, giocavano, si volevano.
La ragazza interruppe quel gioco e prese per mano Harry portandolo verso i bagni mentre si mordeva il labbro inferiore. Dentro al bagno, Harry appoggiò la ragazza al muro e ripresa a baciarla con più passione.
Le mani di lei vagavano su quel corpo tanto perfetto e, presa dal momento di passione che si stava consumando, non si rese conto che il corpo del ragazzo era freddo quasi gelido.
Harry iniziò a dare languidi baci sul collo di lei che gemeva lievemente. D'un tratto Harry si scosto dal collo con la bocca aperta per sfoderare i suoi canini. Li infilzò nella carne della ragazza assoporando il sangue caldo. La ragazza non proferì parola e strozzò un urlo in gola.
Già sentiva di stare meglio: la pelle non era più bianca ma addirittura le sue gote erano di un rosa pallido, i polmoni si dilatavano per far entrare aria e il cuore aveva preso un leggero battito .Harry continuò a cibarsi fin quando la ragazza non cadde a terra priva di vita.
Si guardò allo specchio notando che un rivolo di sangue scendeva dalla bocca, si pulì con il dorso della mano ed uscì dai bagni. Riprese il suo cappotto e uscì dal locale salutando con un cenno di testa il buttafuori.
Soddisfatto camminò verso casa, con un sorriso diabolico che metteva in mostra i soui canini ancora rossi.

Ave!