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Autore: il muffin di tomlinson    17/07/2012    8 recensioni
Quella notte, fu l’ultima notte insieme, quella notte fu l’inizio e la fine della loro storia d’amore, non sarebbe mai terminata e questo tutti e due, quella sera, lo capirono.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Quando hai un amica


 


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La malattia non è solo una "questione tecnologica", ma è un problema soprattutto etico che riguarda la speranza dell'Uomo che cerca una salvezza in modo disperato.
(Cardinale C.M. Martini)
 
 
 


 
Quando hai un’amica o un amico e per te questa persona è tutto, saresti disposto a far tutto per vederla felice, anche solo un attimo.
Quando hai un’amica o un amico e per te questa persona è tutto e lei o lui ha una malattia mortale, la tua forza può solo aumentare per il suo bene e per la tua voglia di vederla felice.
Quando hai un’amica o un amico e per te questa persona è tutto e lei o lui è malata o malato di cancro e le o gli rimango pochi giorni di vita, il mondo inizia ad incupirsi, tutto ti sembra troppo dannatamente sbagliato, ma la tua mente elabora mille pensieri per far sì che quella persona se ne vada con un grande sorriso in faccia e la certezza di aver passato una bellissima vita anche se troppo corta.
Questa era la vita di Niall James Horan, ragazzo irlandese, biondo, una vitalità travolgente, sempre fame, un viso innocuo ed occhi azzurri con all’interno mille emozioni, e di Emma Paker, capelli rossi, occhi verdi con all’interno una grande vivacità, bella, fottutamente bella, malata di cancro.
Fortunatamente con i vari cicli di chemioterapia non aveva perso tutti i capelli e poi a quelli restanti aveva aggiunto delle ciocche per far sì che non si sentisse troppo diversa.
Niall ed Emma erano migliori amici da sempre, da quando una sera di inverno, una piccola bambini non gli aveva preso il panino dallo zainetto e tranquilla si era messa a mangiarlo al suo fianco, mentre lui la guarda scandalizzato e divertito.
Da quel giorno, quando avevano quattro, non si staccarono mai più, fecero sempre le stesse scuole e finirono sempre nella stessa classe e dopo tredici anni erano ancora lì, più uniti che mai.
Un giorno di estate, poi, il mondo crollo addosso ad Emma, ad appena dodici anni le scoprirono un tumore maligno ai polmoni, lei cadde in depressione, ma continuò a lottare, lotto per cinque anni, passò il tempo in ospedale e fece sì che non venisse bocciata, passava il tempo a dire a qualsiasi persona che doveva vivere e non morire e cercava mille motivi, ma alla fine ne aveva solamente uno: Niall Horan.
Quel ragazzo dal sorriso contagioso le aveva fatto capire quanto fosse importante sorridere e non mollare, lui era la sua forza, era tutto quello di cui aveva bisogno.
‘Allora oggi cosa vuoi fare?’ chiese Niall sedendosi sul muretto davanti a casa della ragazza, al suo fianco.
La rossa ci pensò un attimo, aveva poche forze, ma voleva far qualcosa che non aveva mai fatto, voleva vivere la sua vita in quei pochi giorni anche se sarebbe stato impossibile, ma lei voleva.
‘Voglio andare a Venezia’ esclamò, facendo spalancare la bocca al ragazzo, come cavolo poteva portarla se non poteva prendere l’aereo?
Di certo il treno non l’avrebbe preso, troppo lungo e poi troppa ansia, l’idea di andare sott’acqua non lo attirava molto.
Niall fissò l’amica e capì che era quello che voleva, allora prese il telefono e chiamo Louis, uno dei suoi migliori amici, per portarli nel nuovo posto, visto che lui aveva la macchina.
 
Emma cominciò a ridere quando capì che non sarebbe mai andata nella vera Venezia, ma a Little Venice, l’idea non le dispiaceva, anche se voleva andare là, ma aveva capito che la parola volere nel suo vocabolario non poteva esistere.
Cominciarono a camminare, dopo aver salutato Louis, Niall stringeva contro il suo petto l’amica, non voleva che si stancasse troppo.
‘Amo il tuo profumo’ sussurrò l’amica e Niall accennò un sorriso
Si era promesso di non piangere, non doveva vederlo piangere, non lei che lo riteneva l’unica persona che non sapeva piangere, ma lei era ignara di tutte quelle notti passate insonne mentre dormiva fra le braccia di sua madre o consolato da suo fratello, non sapeva ed era meglio così.
Decisero di andare a mangiare un gelato enorme ed un bar diceva Miglior gelato del mondo si guardarono negli occhi ed entrarono.
Si sedettero vicino alla vetrina ed attesero che arrivasse qualcuno per ordinare.
‘Mi chiedo come facciano a dire che è il più buono al mondo, insomma secondo te c’è una persona che assaggia tutti i gelati del mondo e poi lo dice?’ chiese Emma guardando il cartellino in cui c’era scritta la stessa scritta che c’era di fuori.
Niall sorrise, gli sarebbero mancati i pensieri contorti dell’amica, erano la cosa che preferiva di più.
Dopo poco ordinarono un mega gelato e si misero a mangiare, ma come al solito, Emma mangiò poco,lasciando tutto a Niall.
‘Buono, ma non il migliore’ sentenziò la rossa, appoggiando la schiena contro lo schienale.
Niall rimase a fissare il volto perfetto dell’amica e si chiese come mai una bellezza come lei dovesse andarsene per sempre.
‘Ti va di non pagare e scappare?’ chiese di colpo il biondo.
Emma guardò esaltata l’amico ed annuì ‘Ci vediamo dopo, uomo cattivo’ sentenziò, uscendo dal locale.
Niall scosse la testa e sorrise, chiamò la cameriera.
‘La pago cinque dollari in più se mi rincorre ed inizia ad urlare’
La cameriera lo inseguì dopo pochi secondi, mentre tutti e due correvano felici, anche se Emma si stancò subito.
La giornata passò velocemente ed in poco tempo arrivò la sera, i due amici andarono al giardino vicino casa loro e rimasero lì tutta la notte.
‘Ti posso chiedere un favore’ chiese Emma, mentre fissava il cielo stellato
‘Tutto quel che vuoi’ rispose, voltandosi verso la rossa.
‘Non ho mai baciato nessuno’ disse diventando tutta rossa.
Niall si chiese come fosse possibile che una ragazza bella come lei non avesse mai baciato, a scuola tutti gli andavano dietro ed era impossibile che non avesse mai dato neanche un bacio.
‘Non ho mai voluto affezionarmi a nessuno, sono sempre stata solo con te, quando ti dicevo che andavo da tizio, in realtà andavo al cimitero e guardavo il punto in cui ci sarà la mia tomba, dove ci sarà il mio corpo morto quando non ci sarò più’ rispose seria.
Oramai non sapeva più piangere, aveva versato così tante lacrime che le sembrava impossibile lasciar scorrere una lacrima sul volto.
Niall invece crollò, le lacrime sgorgarono veloci sul suo volto, inumidendo quel colore azzurro dei suoi occhi ed Emma dovette rimanere lì, immobile, per qualche secondo, per capire che stava piangendo.
Il biondo non disse nulla, prese il suo volto fra le mani e posò debolmente le sue labbra su quelle della rossa.
Si sarebbe dovuto subito staccare, ma le mani di Emma sul suo petto mentre stringevano la sua maglia, gli fecero capire che se si fosse staccato, avrebbe fatto uno sbaglio.
Le loro labbra combaciavano alla perfezione, le loro lingue danzavano ad un ritmo che solo loro conoscevano ed i loro corpi aderivano completamente, l’uno attaccato all’altro.
Era mezzanotte, erano i soli in quel parco e soli sarebbero rimasti tutta la notte.
Le loro mani percorrevano velocemente l’uno il corpo dell’altro ed in poco tempo, senza rendersene conto, si spogiarono dei vestiti, rimanendo nudi.
Era una pazzia, una follia, ma stavano tirando fuori quei sentimenti che da anni avevano represso.
I loro corpi, puliti, mai toccati, in poco tempo divennero una sola cosa.
Per tutto il tempo si fissarono negli occhi, mentre l’amore faceva il suo lavoro, poi dopo esser arrivati al culmine del piacere, si rivestirono e coperti una coperta, rimasero abbracciati tutta la notte.
‘Non abbandonarmi’ disse solamente Niall, prima di abbandonarsi fra le braccia di Morfeo.
 
Quella notte, fu l’ultima notte insieme, quella notte fu l’inizio e la fine della loro storia d’amore, non sarebbe mai terminata e questo tutti e due, quella sera, lo capirono.




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Non è la tipica OS che io amo scrivere, ma oggi per me è un giorno abbastanza brutto, in realtà ogni giorno lo è.
Ho perso una zia per un tumore maligno, un tumore che mi ha portato via una delle due donne più importanti della mia vita.
Oggi è uno di quei giorni in cui mi sono svegliata e la voglia di mandare a fanculo tutto perchè lei non è più con me, ha preso il sopravvento.
Forse è orrenda, ma per me il tumore, in qualsiasi contesto sia, rende tutto più reale, perchè alla fine tutto il bello deve finire.
E' una stupida storia, lo so, ma dovevo sfogarmi con la scrittura, dovevo farlo per stare meglio, anche se è sempre difficile.
Un bacio, xtomlinsonsmuffin

   
 
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