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Autore: Papillon_    17/07/2012    6 recensioni
Strawberry, dopo la battaglia con profondo Blu e una perdita devastante, ha deciso di lasciare il Giappone. Sta via per cinque lunghi anni, ma nel profondo del suo cuore sa che, alla fine, dovrà tornare. Perchè ha un nuovo piccolo, dolce motivo per farlo. E forse, anche se lei non lo vuole ammettere, perchè non ha dimenticato quel bellissimo biondino dagli occhi color dell'oceano.
Ma il tempo è un nemico temibile e cambia ogni cosa. E questo Ryan e Straw lo sanno.
Questa è una storia d'amore, di coraggio; una storia di scelte che possono cambiare la vita e il mondo.
Fin dove siamo disposti a spingerci per salvare la persona che amiamo?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Mint Aizawa/Mina, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

She was Alive

Ryan

 

-C'è anche la minima possibilità di poterla risvegliare con l'acqua mew? - mi chiese Paddy, disperata.
Non risposi. La risposta sarebbe stata troppo difficile da affrontare e non avevo la forza di farlo.
-No, è impossibile. L'acqua mew non ha più alcun effetto su di voi, perché ormai avete perso i vostri poteri. - disse Kyle, con un tono sofferente.
-Allora portatela all'ospedale, da un medico...fate qualcosa per l'amor del cielo! - esclamò Pam, con una voce venata di isteria. Mi resi conto solo allora di quanto tutte fossero tremendamente legate l'una all'altra. Ed era tutta colpa mia, ovvio.
-Ryan! Ryan! Non stare lì impalato, fa qualcosa!
Mina. Il suo tono che non ammetteva repliche era inconfondibile.
Ma la verità era che non ci riuscivo. Volevo salvarla, ma non ne ero in grado. Eppure avevo calcolato tutto, e tutto mi era sembrato perfetto: sapevo che c'erano alte probabilità che qualcuno si facesse male, ma non avevo pensato a lei, non proprio a Strawberry.
Invece eccola li, sul mio letto, priva di forze e con il respiro faticoso, che ha perso la volontà di vivere.
Se potessi darti la mia vita lo farei, amore mio.
Qualcuno mi diede uno schiaffo. Non mi ero reso conto di essere rimasto sulla soglia a guardare la stanza tremante, per di più con una lacrima che mi rigava il viso. Fui così risvegliato dalla mia agonia.
Era stata Pam a darmi una sberla, e anche bella forte, aggiungerei.
-Sapevi che sarebbe successo. - disse, implacabile.
-Si. Sapevo che per sconfiggere Profondo Blu ci sarebbero potute essere delle perdite.
La mia voce era spaventosa, lacerata dalla disperazione. La verità era che non piangevo da quando erano morti i miei genitori, ed era come se non mi ricordassi più come si facesse.
-E sei felice? Diamine, guardala!
La sto guardando, Pam. Dimmi tu cosa vuoi che faccia perché io non lo so, davvero.
-Se avessi potuto evitare tutto questo lo avrei fatto, credimi.
-Dunque vuoi startene qui a guardarla morire. Complimenti, Ryan, non ho parole. La stai condannando! Eppure lo sapevi, lo sapevi che mandarla in quella torre l'avrebbe condotta a questo...
Le sue parole non erano altro che frecce infuocate che mi laceravano la carne. Era tutto così tremendamente vero.
-Se morirà...- disse Pam.
Scoppiai. Mi misi di fronte a Pam, in modo da poterla scrutare dall'alto.
-Tu più di ogni altro sai che in questo momento, dentro di me, c'è l'inferno. Pam, Dio, io la...- dissi impercettibilmente.
Sì, Pam lo sapeva. Era l'unica oltre a Kyle ad essere al corrente dei miei sentimenti. Forse Lory - che in quel momento era in un angolo a piangere - lo immaginava, ma poteva solo presupporlo. Pam più di ogni altro avrebbe dovuto capirmi, invece mi stava pugnalando, e forte.
-Questo però adesso non la può salvare, Ryan - mi rispose, gelida.
O beh, lo sapevo. Non c'era niente da fare, era finita.
-E' finita, allora. - proclamò Mina.
-No.
 
La voce era quella di Mark. Non avevo ancora avuto una grande considerazione di lui, una volta finita la battaglia. Mi erano bastate le parole di Strawberry, la quale piangendo era venuta verso di me, mentre stavamo combattendo...
-Ryan, Mark è Profondo Blu. E' lui, è la verità. Mi vuole morta, Ryan. Mark mi vuole morta...
Le cose erano due. Uno, Mark era stato da sempre Profondo Blu, non lo aveva detto a nessuno - nemmeno alla sua "amata" Strawberry - e piano piano, si era conquistato la fiducia di tutti noi arrivando in fine a tradirci. Se questa ipotesi fosse stata vera, sicuramente ora avrebbe tentato di ucciderci tutti. Tenevo gli occhi aperti e non a caso mi ero avvicinato all'armadio dove in uno dei cassetti tenevo una pistola.
Ma una parte piccola della mia coscienza mi stava urlando che Mark non era colpevole, no, era solo una vittima. Questa era la seconda ipotesi. Mark era un umano creato dagli alieni appositamente per ricevere un giorno Profondo Blu. Ma forse gli alieni non avevano previsto che quest'anima avesse potuto...amare. Sì, perché Mark era, per quanto mi fosse difficile ammetterlo, innamorato di Strawberry.
-Possiamo evitare tutto questo Ryan, lo sai.
-Io non so proprio niente. E non mi dire che tu sai come fare, visto che tutto questo lo hai provocato tu.
Da dove diamine stavo tirando fuori quelle parole? Non ero mai stato così crudele in vita mia. Ma tutto a un tratto mi sembrò che la rabbia, la gelosia e l'odio che avevo trattenuto in tutto quel periodo non potessero più rimanere al loro posto.
-Ryan, ascoltami. So che odiarmi ti sembra la soluzione più semplice adesso, ma possiamo ancora salvarla. Devi solo fidarti di me.
-Fidarmi di te, dopo tutto quello che hai fatto? Sei pazzo.
-Ryan, ascoltalo, ti prego. Ne vale la vita di Strawberry - disse Lory. La sua voce era continuamente spezzata dai singhiozzi, ma era determinata a farmi cambiare idea. Non so perché, ma fui tentato di ascoltarla. Forse era l'unica che avrebbe potuto farmi riflettere in quel momento.
-Tu sai come fare? - chiesi a Mark.
-Si. L'acqua mew è nel mio corpo, ora, vero?
-Si - rispose Kyle, anticipandomi.
-Allora devo immetterla nel corpo di Strawberry. Devo fare quello che lei ha fatto con me.
Se prima lo avevo solo pensato, ora era un dato di fatto.
-Tu sei veramente pazzo. Facendo così morirai, e lo sai.
-Certo, che lo so. Ma morirò per qualcosa, morirò per lei. - Si voltò per guardarla. -La amo, più di quanto lei ami me. Ma non poteva amarmi completamente, perché gli alieni glielo impedivano. Avrei voluto dirglielo al suo risveglio, dirle che ora niente poteva più separarci, ormai, ma non ci sarò più.
Un coro di “No, non farlo” si levò dalla stanza.
Ma sapevamo tutti che era l'unica speranza per Strawberry. La pazzia di Mark poteva salvarla.
-Mark, lei ha bisogno di te. Non la puoi lasciarla adesso...
Per quanto quelle parole per me fossero un abominio, mi sforzai di pronunciarle. Così conficcai la lama fino in fondo, ferendomi con le mie stesse parole.
-Lo devo fare, Ryan. L'unica cosa che ti chiedo è dirle, al suo risveglio, che mi dispiace per quello che le ho fatto.
Ebbi una fitta di dolore.
Così Mark ci guardò, uno a uno, soffermandosi più di qualche istante su di me. Aveva gli occhi di un soldato consapevole di ciò che c'è al di là della sua decisione di diventare tale, la morte.
Poi si voltò e si sedette sul letto. Ormai Strawberry aveva il respiro talmente leggero da essere inudibile.
Ma quello era l'unico modo, pensai.
Dovevo fidarmi di Mark - per quanto mi fosse difficile – e ascoltarlo, proprio come aveva detto Lory.
Mark prese tra le sue mani quella sinistra di Strawberry e la strinse. Poi si chinò e le sussurrò all'orecchio, con un amore che pochi sanno dare: -fra poco tornerai da loro, piccola.
 
Al tuo risveglio troverai la speranza, la speranza di quelle persone che non ti abbandoneranno mai, che ti ameranno per tutta la vita, Strawberry.
Torna da me, angelo.
Mark a quel punto la baciò. Fu un bacio semplice, privo di risposta, di quelli che i principi danno alle principesse per risvegliarle dal loro incantesimo. Ma in quel bacio era racchiusa la vita di Strawberry. Solo dopo una manciata di secondi mi accorsi che Mark si stava dissolvendo, stava scomparendo. Si alzò dal letto, e per l'ultima volta disse: -Ti voglio bene, piccola.
E io, dopo qualche istante, impercettibilmente, dissi: “Grazie” rivolto a lui.
Probabilmente mi aveva sentito, perché si voltò, mi sorrise, e dopo scomparve. Scomparve, sì, una volta per tutte.
Strawberry ricominciò a respirare e con la mano sinistra strinse il lenzuolo.
Era viva.
.
 
.
 
.
Buongiorno a tutti, cari e care <3 Credo che vi debba qualche spiegazione, prima di cominciare a entrare nel vivo di questo viaggio.
La battaglia contro profondo Blu è finita, e, come penso si sia capito, Strawberry ne è rimasta vittima. Ma, mentre nell'anime alla fine con un bacio viene salvata da Mark (e lui rimane inerme) nella mia storia ho immaginato che il ragazzo le desse proprio la vita, insieme all'acqua mew. Per coloro che stanno cominciando a imprecare, vorrei chiarire che non odio Mark, anzi, gli voglio un bene dell'anima, ma questa è una RyanxStrawberry, punto e fine. Li volevo insieme fin da piccola, e Efp mi da l'occasione di coronare il mio sogno. **
Questa non sarà una storia semplice; sarà complicata, ricca di nuovi personaggi, nuove battaglie...e anche qualche ritorno, verso la fine.
E' da una vita che aspetto di pubblicare questo scritto, che ahimè, non è ancora finito, ma vedrò di rimediare. E' in assoluto il mio primo lavoro su TMM, per cui siate clementi, va bene?
Scherzo, ovviamente le critiche sono ben accette e mi aiutano a crescere sia come persona, sia come autore.
 
Un'ultima cosa: per quanto mi dispiaccia non ho mai potuto leggere il manga, per cui la mia conoscenza degli avvenimenti si limita all'anime. Se potete, perdonate questa mia piccola mancanza!
Un bacio e a presto,
Vostra
Je <3
   
 
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