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Autore: YayMe    17/07/2012    2 recensioni
Purtroppo per schiacciare il tasto rosso sul telefono non prestai molto attenzione alla strada e quando alzai gli occhi riuscì a frenare in tempo, non evitando però un piccolo tamponamento.
Rimasi in macchina ferma vedendo la portiera della macchina davanti a me aprirsi. Uscì dalla mia auto anch’io e l’uomo in guida alla macchina che avevo tamponato mi chiese
Io alzai gli occhi e incontrai il suo sguardo. Rimasi incantata da quegli occhi marroni e sorrisi vedendo i tuoi capelli ricci, tanto perfetti che parevano finti. Osservai il suo corpo e potevo dire che era perfetto, sembrava un angelo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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11.



I mesi passavano, il matrimonio si avvicinava e la mia voglia di vivere diminuiva. Mi sarei sposata praticamente tra dodici ore.
Non vedevo Nick dal mio compleanno e mi mancava come l’aria. Avevo provato a cercarlo per poter parlargli ma lui rifiutava ogni mia chiamata e non rispondeva a nessun mio messaggio. Non c’era giorno in cui non pensavo a lui. Chissà se anche lui continua a pensarmi?
Liam sembrava non essersi accorto di niente, quella sera alla mia festa non mi aveva seguita, Brandi mi ha coperta incominciando l’ennesimo litigio con lui.
Anche se probabilmente si era accorto del mio cambiamento, anche un morto se ne sarebbe accorto, ero sempre depressa, non avevo voglia di fare niente. Mia madre mi stava quasi per obbligare ad andare da uno psicologo ma decisi di raccontarle tutta la storia. Sembrava dispiaciuta per cinque minuti poi dopo continuò a trattarmi cose se fosse successo nulla.
E comunque Brandi aveva ragione: se una persona ti è piaciuta dal primo momento che hai incrociato il suo sguardo,  non smetterà mai di piacerti.
In poco tempo si fecero le 7 del mattino. Sentì la porta di casa aprirsi, dei passi che si avvicinarono nella stanza e la porta spalancarsi <<Tesoro. Il grande giorno è arrivato! Ti devi fare bella>> mugugnai qualcosa quando mia madre spalancò le finestre lasciando che tutta la luce entrasse <<Avanti non fare la bambina viziata. Alzati e preparati. Oggi ti sposi>>
Non c’è bisogno che me lo ricordi, lo so già, è tutta la notte che ci penso.
<<Se ti alzi ora siamo perfettamente in orario. Vuoi arrivare in ritardo anche il giorno del tuo matrimonio?>> sbuffai alzandomi <<Dio calmati! Tutte le spose sono sempre in ritardo. Ho i miei tempi e non rompere!>> dissi sbattendo la porta del bagno chiudendomi dentro.
Che l’incubo abbia inizio ufficialmente oggi.
Mi lavai velocemente e quando uscì dal bagno le mie damigelle erano già tutte arrivate.
Ci preparammo, prima capelli, poi trucco e infine indossai il mio abito, l’abito che scelsi il giorno in cui conobbi Nick. Neanche il giorno del mio matrimonio riuscivo a smettere di pensare a lui.
Incominciammo a fare le foto con le ragazze e quando stavamo per entrare nella limousine mia sorella mi prese da parte <<Tesoro, tu non sei felice okay? Sei ancora in tempo per ritornare ad esserlo. Ho sentito i fratelli di Nick e mi hanno detto che tra due ore ha un volo per tornare a New York. Pensaci. Ti voglio bene. E sappi che se la scelta che farai ti renderà felice allora è quella giusta>> mi disse abbracciandomi, ricambiai l’abbraccio e sentì gli occhi venirmi lucidi <<No! Non incominciamo a piangere già adesso! Non vorrai farti vedere con tutto il trucco colato da tuo marito!>>
Perfetto! Ha anche incominciato a chiamarlo marito!
Entrammo nella limousine e prima che me ne rendessi conto eravamo già in chiesa. Quando scesi vidi mio padre, mi avvicinai a lui e mi chiese <<Pronta?>> proprio come nel mio sogno che continuo a fare nonostante tutto.
Partì la marcia nuziale e noi facemmo il nostro ingresso in chiesa. Non ebbi il coraggio di alzare la testa, mi sentivo uno schifo ma Brandi aveva ragione, dovevo tornare per essere felice. Quando arrivammo all’altare alzai lo sguardo e i miei occhi andarono su Liam che mi sorrise orgoglioso. Istintivamente feci un passo indietro però venni bloccata da mio padre che mi tenne ancora a braccetto. Sconsolata guardai Brandi che mi mimò con le labbra <<Sii felice>>
Tornai a guardare Liam, mi staccai da mio padre e mi tolsi l’anello di fidanzamento <<Mi dispiace ma non posso farlo>> incominciai ad indietreggiare mentre il caos si faceva sentire in chiesa <<Amore ma che fai? Non fare cavolate, dai, vieni qui>> mi disse Liam venendomi incontro <<No!>> lo rifiutai <<Non ti sei neanche accorto che non sono più felice? Dio tu dovresti essere la persona che più mi conosce al mondo, stavo per sposarti e tu non te ne sei accorto! Oppure sì, te ne sei accorto, ma hai fatto finta di niente. Sai invece cosa dovrebbe fare una coppia? Una coppia dovrebbe parlare e risolvere insieme il problema. Io da sola non ce l’ho fatta e ora voglio andare a cercare la mia felicità. Mi dispiace ma addio>> e corsi verso l’uscita.
Una volta uscita salì sulla limousine e dissi all’autista <<Mi porti all’aeroporto per favore>> partimmo e mi appoggiai con la schiena allo schienale. Mi guardai, il mio abito si stava rovinando ma non me ne importava. Ora volevo solo andare dall’uomo della mia vita. Il vero uomo della mia vita.
Quando arrivammo scesi di corsa, incominciai i gradini ma mi resi conto delle scarpe che mi stavano impedendo tutto il lavoro. Quando me le tolsi raccolsi con tutte le mie forze il vestito e incominciai a correre.
Corsi ovunque e non riuscivo a trovarlo. Ad un certo punto mi venne in mente l’idea che potrebbe già essere partito. Mi diressi verso un’hostess <<Mi scusi, il volo per New York?>> scosse la testa sconsolata  <<Mi spiace ma è partito dieci minuti fa>> mi misi le mani nei capelli e me ne andai.
Mi sedetti su una poltrona della sala d’attesa a fare niente. Non piangevo più oramai. Il mio sguardo si posò su un uomo che giocava con il suo iPhone, solo quando raggiunsi il suo viso mi accorsi che stavo fissando l’uomo della mia vita senza saperlo.





  
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