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Autore: Kekkafox    17/07/2012    1 recensioni
Blaine è un uccello particolare, che deve controllare la vita di Kurt. Improvvisamente, Blaine decide di aiutare Kurt, che è sempre triste.
E chissà cosa succederà dopo.
Dal Capitolo II
- Ciao. – esordì Blaine, facendo sobbalzare Kurt. Il ragazzo si allontanò in preda allo spavento e crollò sul letto, senza accorgersene.
- Non aver paura, Kurt. – continuò Blaine, con una tranquillità disarmante, come se fosse normale che un uccello parlasse. Kurt si alzò dal letto e si avvicinò lentamente a Blaine.
- Io sono Blaine. – disse Blaine. Kurt pensò che forse aveva delle allucinazioni molto reali, ma da come parlava quell’uccello non sembravano per niente allucinazioni. L’aveva perfino chiamato per nome.
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Kurt dopo aver parlato con Blaine, si decise a scendere in cucina per la colazione. Aveva fatto decisamente tardi e lui aveva bisogno di tempo per scegliere i vestiti, così Blaine per farsi perdonare lo aiutò. Kurt si disse che quell’uccello aveva un pessimo gusto nel vestire, ma apprezzava lo sforzo.

Kurt andò a scuola a piedi, per camminare con Blaine che lo riempiva di complimenti che lo facevano arrossire. Arrivati a scuola, Kurt salutò Blaine, che si addormentò nel cespuglio vicino all’entrata, è entrò a scuola.

 

Andò al suo armadietto o almeno, voleva andarci, perché appena entrato, fu ricoperto di granita. Ormai, era diventato il suo buongiorno quotidiano. Si asciugò gli occhi, che già bruciavano, e andò in bagno per cambiarsi.

 

Blaine, nel frattempo, per uno strano motivo non riusciva a dormire. Sognava in continuazione Kurt e poi si svegliava con la figura del ragazzo davanti agli occhi. Si svegliò definitivamente e volò un po’ intorno alla scuola. Si posò sul davanzale di una finestra e, casualmente, quella era la propria la finestra dell’aula di Kurt.

Il ragazzo lo vide e lo salutò. Blaine notò che era seduto vicino alla solita ragazza. Sapeva come si chiamava. Era Mercedes. Glielo aveva raccontato Jeff. Lui controllava quella ragazza. Diceva che era molto brava nel canto e lei si definiva una diva. Entrambi, si erano accorti che Kurt e Mercedes erano migliori amici e così si avvicinarono di più anche loro. Anche se, il migliore amico di Blaine rimaneva, comunque, Wes.

- Kurt, chi saluti? – chiese la ragazza, guardando fuori la finestra. Vide solo un uccello, a suo parere troppo piccolo, e si rivolse di nuovo a Kurt, che stava fissando il quaderno con gli appunti.

- È una lunga storia, ma non so se posso raccontartela. – rispose il ragazzo, rimanendo vago. Mercedes s’incuriosì ancora di più, ma preferì lasciar perdere. Aveva già notato, che Kurt era diventato pensieroso dopo quella granita.

 

Mentre Blaine cercava di dormire, Kurt vagava per i corridoi del McKinley alla ricerca di Rachel Berry. Non riusciva a trovarla in nessun modo, così decise di uscire un po’ in cortile. Non aveva per niente voglia della prossima lezione.

Vide un piccolo uccello disteso a terra, che si contorceva nel sonno e non poté far a meno di sorridere, quando capì che era Blaine. S’inginocchiò davanti a lui e lo accarezzò.

- Oddio, cos’è successo? Dove mi trovo? Salvatemi! – Kurt non poté far a meno di ridere a quel discorso senza senso di Blaine.

- Blaine, non è successo niente. Sei sul pianeta Terra e nessuno deve salvarti. – gli spiegò, ridendo, Kurt. Blaine scosse la testa e si riprese subito, appena vide Kurt.

- Scusa, lo faccio sempre quando mi svegliano all’improvviso. – spiegò l’uccello. Blaine lo osservava con attenzione, per poi parlare.

- Non avevi un’altra maglia stamattina? – chiese Blaine con interesse. Kurt si guardò e poi rispose.

- Oh, questa? Granitata del buongiorno. – rispose con tranquillità Kurt, come se fosse normale una granitata del buongiorno.

- Lo hai affrontato? – gli chiese Blaine serio.

- Non era lui. – mentì.

 

A un tratto, sentirono delle urla stizzite e Kurt riconobbe subito a chi appartenevano. Rachel Berry. Disse a Blaine di seguirlo e andarono nel parcheggio della scuola. C’era la squadra di football pronta a gettare Rachel nel cassonetto. C’era anche Dave.

Kurt avrebbe voluto difendere la sua amica, ma aveva troppa paura. Blaine, invece, era coraggioso e non sopportava vedere persone che facevano del male alle altre, così volò verso quei ragazzi.

- Blaine, no! Non puoi farlo! – urlò Kurt, ma Blaine non lo ascoltò minimamente. Si rese conto, che se avesse attaccato quei ragazzi avrebbe avuto un’altra settimana o più di punizione, così si limitò a voltare tra di loro.

I ragazzi infastiditi fecero cadere la ragazza a terra e cercavano di scacciare Blaine, ma l’uccello, pur essendo piccolo, dava abbastanza fastidio, così i ragazzi scapparono via.

Kurt corse ad aiutare Rachel, che era caduta a terra con forza.

- Rach, stai bene? – chiese Kurt preoccupato, mentre Blaine si posava sulla spalla del ragazzo.

- Tutto ok. Ah, grazie. – Kurt l’aiutò a rialzarsi e le sorrise.

- Non ringraziare me. Ringrazia Blaine. – le disse il ragazzo, indicando l’uccello che si era posato sulla sua spalla. La ragazza s’incuriosì.

- Ehm... Grazie, Blaine. Non ti avevo mai visto prima. – rispose la ragazza, guardando incuriosita Blaine. Cercò di accarezzarlo e Blaine la lasciò fare. Gli piacevano tutte quelle coccole.

- Me l’ha regalato mio padre, ieri. Non mi ha voluto dire il perché, però. – mentì Kurt, scambiandosi un’occhiata con Blaine.

- Ok. Andiamo. C’è il Glee. Perché, non fai venire anche Blaine? – chiese Rachel, iniziando a incamminarsi verso la scuola.

- Non credo si possono portare animali nella scuola. Blaine mi aspetterà fuori la scuola, vero? – disse Kurt, accarezzando l’uccello che annuiva felice.

- Wow, è intelligente. A dopo, Blaine. – disse Rachel, mentre Blaine volò via dalla spalla di Kurt.

 

Rachel andò in bagno, mentre Kurt la aspettava vicino a un armadietto. Sbruffò e pensò alle parole che gli aveva detto Blaine, la mattina.

I suoi pensieri, però, furono interrotti da Dave che lo incastrò completamente vicino all’armadietto con una spinta. Kurt pensò alle parole di Blaine, coraggio, e inspirò.

- Ehi, Dave. – esordì Kurt, facendo voltare il giocatore di football, che si avvicinò.

- Come ti permetti di parlarmi? – gli ringhiò contro Dave.

- Si può sapere, perché ce l’hai con me? Cosa diavolo ti ho fatto? – chiese Kurt, alzando il tono. Dave già preparò un pugno.

- Stai zitto! – gli sputò contro, prima di ricevere un pugno in pieno stomaco.

Kurt crollò a terra, mentre Dave si allontanava. Nessuno si degnava di aiutarlo, prima che Rachel uscisse dal bagno.

- Oddio, Kurt cos’hai? – chiese la ragazza, preoccupata.

- A-Aiutami. – gli rispose Kurt. Rachel lo aiutò a rialzarsi, ma il ragazzo si teneva lo stomaco.

- Cos’è successo? – gli richiese la ragazza.

- Poi ti spiego. Andiamo al Glee, ora. È tardi.

 

Ciao

 

Salve! Allora eccomi ritornato con questo capitolo. Vi prego non odiatemi, per quello cha ha fatto Dave a Kurt. Vi dico solo, che grazie a quest’episodio Kurt e Blaine si avvicineranno.

Ci tengo a precisare che in questa storia Dave non è come nel tf. Dave è davvero cattivo e ce l’ha con Kurt perché è gay.

Ok. Ci vediamo alla prossima. Ringrazio chi ha messo nelle preferite/seguite e quell’anima fantastica di KlainerAnna che recensisce.

A presto.

Baci

Kekka Fox :)

   
 
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