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Autore: DaisyGardener    17/07/2012    0 recensioni
Dopo l'uccisione di Elijah da parte di Elena, arriva a Mystic Falls una ragazza, alla ricerca di suo zio, Elijah. questa però scopre una nuova realtà dominata da creature soprannaturali, come vampiri licantropi e streghe. più avanti scoprirà di essere la chiave di tutta la storia
RECENSITE ^^
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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"Ma com'è possibile? Non può essere vero" mi disse guardandomi negli occhi.
"Lo so che sembra assurdo, nemmeno io volevo crederci all'inizio. Poi ho avuto delle sensazioni strane quando ho incontrato Elijah, una cosa che non mi era mai successa. Poi è accaduto lo stesso quando ho incontrato Rebekah, e adesso sta succedendo con te. Credo che si tratti del legame che ci unisce."

Lui stette in silenzio per qualche minuto.
"Elijah stava facendo delle ricerca su di me. Non so se ha scoperto qualcosa o meno. Ma non potremo saperlo finchè Stefan avrà quelle bare tra le mani. Dobbiamo riprenderle!" dissi io, quasi non riconoscendomi più.
"Hai ragione dobbiamo fare di tutto per riprenderci quelle bare."

Così ci alzammo da quell'asfalto umido e sporco e ce ne andammo.
Lui fece delle commissioni e chiamò i suoi amici ibridi. Ci ritrovammo in una vecchia casa enorme nella periferia di Mystic Falls.

"Avviate la ristrutturazione" disse Klaus in tono persuasivo ai suoi ibridi.
"cosa stiamo facendo?" cercai di aggiornarmi sui piani di Klaus.
"Questa città mi ha rubato la famiglia. Devo vedicarmi in un mdo o nell'altro". non vedevo che rabbia nei suoi occhi. Allora lo presi in disparte e cercai di dissuaderlo dal fare sciocchezze.
"Non puoi fare del male ad altra gente. So che nella tua mente non c'è altro che vendetta, ma pensaci bene. Agisci in modo furbo. Colpisci solo il nemico. Non pensare ad altro."
Mi stavo trasformando in un mostro piano piano, e me ne rendevo conto, ma non potevo fermarmi. Non ci riuscivo.
"Hai ragione, tesoro, dobbiamo colpire Stefan!"

Passò il pomeriggio a riflettere su quel che si poteva fare. Io invece ne approfittai per andare a casa Salvatore per riprendermi la macchina e la mia roba. E magari per controllare la situazione.

"Tu guarda chi si è fatta viva! Pensavo che Klaus ti avesse rapita, o peggio, uccisa!"
Riconobbi la sua voce. Come non riconoscerla?
"In realtà ho seguito tuo fratello, per vedere cos'aveva in mente, ma ho perso le sue tracce", mentii.
"Hai scoperto qualcosa?" si avvicinò a me.
"Mi dispiace, Damon. Ho scoperto solo che ha rubato delle bare da Klaus. Non so cosa ci sia dentro o perchè le ha rubate. So solo che le sta nascondendo davvero bene."
"Cercherò di scoprire dov'è finito."
Intanto che parlavo con lui facevo avanti e indietro dalla mia stanza, portando le mie cose in macchina. Damon si stupì e mi domandò:
"Cosa stai facendo?"
"Sto prendend la mia roba."
"L'ho capito. Ma perchè lo stai facendo?"
"Senti Damon. Mikael è morto, Elijah non ho idea di che fine abbia fatto, tuo fratello è nascosto da qualche parte con delle bare a fargli compagnia, tu ti prendi cura di Elena. Voi occupatevi di questa storia. Io vado a cercare me stessa. Penso di essermi persa da qualche parte."
Rimase in piedi sulla porta d'entrata a guardarmi senza aprire bocca.

In realtà non era vero. Mi stavo trasferendo da Klaus, ma non volevo sembrare una traditrice. Non sapevo nemmeno io perchè lo stavo facendo. Sentivo solo un richiamo dentro di me che mi diceva che dovevo agire in quel modo.
Feci tre giri intorno a Mystic Falls per assicurarmi che Damon non mi seguisse fino a casa di Klaus.
Alla fine arrivai e Klaus si piombò di fronte alla mia macchina.
"Dove sei stata?!" mi domandò, quasi furioso.
"Credo sia un pò tardi per fare il padre autoritario, non credi?"
In quel momento Klaus scoprì che non mi faceva per niente paura, e forse questo lo demoralizzò un pò.
"Sono andata a riprendermi le mie cose. E ho detto a Damon che sarei partita, quindi mi devo nascondere in casa per un pò di tempo. Che ne dici?"
"Dico che saresti stata più utile se fossi rimasta a casa Salvatore a spiarli"
"Io invece dico che forse sarò una traditrice o quello che vuoi, ma non lo faccio il doppio gioco. Tu sei la mia famiglia. Ma anche Elena lo è. E finchè saprò che tu non hai alcuna intenzione di ucciderla, starò dalla tua parte. Almeno con te è al sicuro."
"Quindi è questo quello che ti importa? Tu vuoi ch Elena stia al sicuro? Non ti importa di ritrovare tuo padre? Non ti importa di me?"
"Beh per quel che so io, la cosa è reciproca, o mi sbaglio? Non sei per caso tu colui che ha ucciso la sua famiglia? E anche colui che sta creando degli ibridi per non rimanere da solo per il resto della sua esistenza? Ci assomigliamo più di quanto tu riesca a pensare..."
I ruoli si stavano invertendo. Io avevo in pugno Klaus. Almeno così pensavo.
"Ascoltami bene tesoro. Se veramente vuoi combattere al mio fianco sei la benvenuta, ma se tu non riesci a lasciarti alle spalle i fratelli Salvatore, torna pure da loro, dai, fallo. Vattene!"
Cercava di essere cattivo, ma si vedeva lontano un miglio che stava soffrendo. I suoi occhi infatti brillavano come se stesse per piangere.
"Non ti preoccupare non volterò le spalle alla mia famiglia. Quindi resterò"
Cercai di essere più fredda possibile. Forse avevo capito come avrei dovuto comportarmi con lui. Aveva solo bisogno di quell'amore che l sua famiglia gli aveva negato. Dovevo lavorarci su. Intanto salii al piano di sopra della casa e mi trovai una stanza. Dovevo rimanere chiusa lì dentro almeno per una settimana, e ci rimasi.
   
 
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