Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: unbroken_    17/07/2012    116 recensioni
Ellie Gray odiava con tutta sè stessa Harry Styles. Non aveva mai conosciuto una persona tanto egoista, antipatica, egocentrica e sfacciata. Al contrario della migliore amica Julie Morrison cotta follemente di Zayn Malik, l'impenetrabile ragazzo del Bronx.
Desiderio di notorietà da una parte, desiderio di solitudine dall'altra.
Un segreto che nessuno vorrebbe per sè, soldi, errori, pentimenti.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


                                                                                                                                                                                 

Capitolo 11

Chewingum, beach, Harry, bad memories








Ancora un paio di schizzi e avrebbe finito.
Louis avvicinò il viso, contratto dalla concentrazione, al foglio di quaderno che aveva sul banco, impugnando saldamente la matita e con la punta della lingua che si poteva intravedere all’angolo della bocca.
Ruotando il polso di novanta gradi, ripercorse attentamente i contorni del disegno che lo teneva occupato dall’inizio di quell’ora di matematica.
Un sorriso estremamente soddisfatto gli si dipinse sul volto mentre ammirava l’opera finita.
Perfetto.
Magnifico.
Altro che Leonardo Da Vinci.
Quello si che era un capolavoro.
- Amico hai preso il morbo di Parkinson o ti diverti a fare scarabocchi?-
La voce sarcastica di Harry, sedutogli affianco, lo distrasse.
Quindi girò lentamente il volto per rivolgere all’amico uno sguardo sconcertato.
- Scherzi? E’ perfetto!- esultò tornando a sorridere e alzando il foglio all’altezza del viso.
- Già…e cos’è esattamente?-
- Un ornitorinco.- pausa.Perry, l’ornitorinco.-
Stile James Bond.
Harry inarcò le sopracciglia al contrario per evitare di scoppiargli a ridere in faccia.
- Sembra più una specie di saponetta con la coda e il becco.-  lo prese in giro afferrando poi il disegno per osservarlo meglio da ogni angolazione possibile.
- Sei solo invidioso delle mie doti artistiche.- replicò Louis.
- Come dire che gli ornitorinchi sono dei begli animali.-
- Porta rispetto per l’agente P.-
- Sono stupidi.-
- Perry è un agente segreto.-
- Inutili.-
- Perry salva il mondo in ogni puntata.-
- E brutti.-
- Perry…- Louis rimase interdetto, ma finì per condividere l’ultima affermazione dell’amico. – Sì,questo sì.-
Seguì un breve silenzio come se entrambi stessero riflettendo sull’aspetto degli ornitorinchi.
Fu Louis a romperlo ma con un tono lievemente più alto del dovuto. – Ma questo è magnifico,andiamo!-
Harry rise. – Secondo me sei ancora malato.-
Era stato qualche giorno a casa per la febbre in effetti, e solo in quel momento rifletté su quello che fosse potuto succedere in sua assenza, nonostante Harry non avesse accennato a niente.
Tralasciando l’argomento Perry , Louis aprì bocca pronto a chiedergli se avesse più visto Ellie dal giorno del bar ma fu preceduto dal professor Hastings che, raggiunto il loro banco, gli sfilò il disegno dalle mani con un gesto secco.
- Cos’è Tomlinson, oltre a disturbare la lezione ci divertiamo a fare disegnini?- chiese retorico con il suo profondo tono di voce, tipico di un uomo piuttosto in carne e avanti con gli anni.
- Bello,vero?- Louis invece assunse un’aria compiaciuta, per niente scalfito dal rimprovero.
L’uomo corrugò la fronte osservando il disegno mentre lo rigirava per cercare di capire cosa fosse, esattamente come Harry poco prima.
Lui sbuffò sconsolato. – Possibile che nessuno abbia mai visto un orn…-
Non ebbe la possibilità di terminare poiché fu interrotto dall’ira del professore che improvvisamente si fece livido dalla rabbia.
- Disegnino satirico come se non bastasse!-
- Cosa…- Louis non ebbe il tempo di chiedersi cosa ci trovasse di satirico in Perry l’ornitorinco, che Hastings riprese a urlargli contro.
- Lei è uno degli alunni più indisciplinati con cui abbia mai avuto a che fare! Non solo parlotta costantemente con il suo compagno di banco, oltretutto si permette di fare caricature dei professori mentre dovrebbe pensare a studiare!-
Mancava poco e gli sarebbero usciti gli occhi fuori dalle orbite per tutto il fiato che ci aveva messo in quella sfuriata.
I baffoni bianchi poi spiccavano sul colorito rosso che aveva assunto il suo viso.
In ogni caso Louis continuava a non capire a cosa cazzo si riferisse..
Oh..Perry.
Allora non potè fare a meno, così come Harry e il resto della classe, di trattenere una risata.
- Ma quello è un ornitorinco, non la sua caricatura,professore.-
- Continua a prendermi in giro!?-  se fosse stato possibile gli sarebbe uscito il fumo dalle orecchie e Louis invece di farsi serio manteneva costante un sorriso sotto i baffi.
- Esca immediatamente da questa classe!- sentenziò l’uomo puntando il dito verso la porta.
- Come preferisce.- il ragazzo si alzò portando le mani in alto in segno di resa.
- Non è educato fare caricature,Tommo.- lo prese in giro Harry, alle sue spalle.
- Styles, lei che crede? Di averla passata liscia? Fuori tutti e due.-  asserì aggiustandosi il panciotto con un gesto deciso.
Almeno non assomigliava più a Poo dei Teletubbies.
Harry roteò gli occhi alzandosi scocciato, sotto lo sguardo di scherno dell’amico che uscì subito dopo senza aspettarlo.
Il riccio arrivò alla porta con molta calma tenendo le mani nelle tasche dei pantaloni e ,approfittando di avere il cestino dei rifiuti davanti, gettò la gomma da masticare che aveva in bocca da un po’.
Disgraziatamente non centrò, facendola di conseguenza cadere per terra.
Pazienza.
Scrollò le spalle ma fu costretto a irrigidirsi e voltarsi verso il professore che aveva ripreso a sbraitare.
- Styles! Ma cosa..? Si rende conto di quello che ha appena fatto!?-
- Ho buttato la gomma?- azzardò con noncuranza.
- Sul pavimento. E’ a causa di gente menefreghista come lei che la Terra è inquinata!-
- Guardi che se ci tiene tanto la raccolgo, lei non rischia un infarto e la Terra sarà più pulita.-
- Pensi se tutti facessero come lei, gettando i propri rifiuti senza preoccuparsi delle pattumiere.-
- Oh,bèh. In quel caso si creerebbe il chewingum  più grande del mondo e lei diventerebbe famoso per essere stato il professore di colui che piazzò la prima cicca.-
…Era una vena pulsante quella sulla tempia?
- Dal preside. Subito.- fu la sentenza finale di Hastings.  
- Mmmh. Una scopata ogni tanto non le farebbe male,eh.- borbottò Harry chiudendosi la porta alle spalle, poco più forte del dovuto.
- Non mi lasci mai solo, che caro che sei.- lo sbeffeggiò Louis staccando la schiena dal muro a cui era stato appoggiato fino ad allora.
- Zitto coglione.-  
- Acido proprio.-
Uhm…a proposito di acidi.
- Invece di darmi del coglione, dovresti essermi grato a vita per averti lasciato campo libero con Helen Gray.-
Di sicuro in quei suoi giorni di assenza l’amico non se n’era stato in un angolo a piangere la sua mancanza.
Oltretutto Harry non era il tipo che si sarebbe fatto troppi scrupoli a fregare le ragazze altrui.
- Campo libero?- il riccio rise appena,iniziando a camminare. – Amico, se voglio che Ellie cada ai miei piedi non c’è bisogno che tu mi lasci campo libero.-
- Tu credi?-
- Io non credo. E’ cos-
- Credi sul serio che siano tutte disposte ad essere usate per una botta e via con te? E’ incredibile quanto tu sia stupido a non accorgerti che lei non lo farebbe mai.-
- So bene che non è facile, qualunque ragazza che beva limoni a colazione non è facile. Ma è questo il punto. Ellie è pur sempre una ragazza, e prima o poi cederà.-
Dicendo quelle parole ripensò alla sera in cui si era lasciata abbracciare e girò lievemente il viso per evitare che Louis si accorgesse del sorriso che gli si era formato.
- Non conosco nessuno che riesca a tenerti testa meglio di lei,Harry. Rassegnati all’idea che l’unica cosa che potrà mai darti è un calcio nelle palle.- rise immaginando la scena.
- Facciamo pratica,allora. Il calcio nelle palle inizio a darlo io a te così vediamo che sensazione si prova.-
Seguì un breve silenzio, che fu Louis a interrompere. – Spero non ti dispiaccia.-
- Cosa?- 
Sorrise appena. – Che quando sarai innamorato di Ellie, il resto del mondo femminile sarà tutto per me.-
- Innamorato?- Harry si lasciò andare ad una fragorosa risata prima di tornare serio. – Ma cosa cazzo dici.-
A Louis erano chiare le intenzioni dell’amico.
Oltretutto aveva la netta sensazione che quella volta non sarebbe stata una semplice conquista per la loro sfida.
Anche se non l’avrebbe mai ammesso, Harry sembrava più che attratto a quella ragazza.
Louis lo sapeva bene.
Tuttavia, non significava che lui dovesse farsi da parte.
Ellie gli piaceva certo, ma non aveva intenzione di impegnarsi sul serio con lei.
Sarebbe stato molto più divertente avvicinarla con il solo scopo di far morire d’invidia o ,se proprio vogliamo, gelosia il caro migliore amico.
- Magnifico! Quindi…Woh,aspetta. Perché siamo venuti fino in presidenza?- gli chiese Louis con aria confusa.
- Per una visita di cortesia ad Harris, che dici?- rispose lui ironico. – Mi ci ha mandato il professore.- spiegò poi.
- Oh,buon divertimento allora.- lo liquidò subito dandogli una leggera pacca sulla spalla per poi allontanarsi tornando sui suoi passi.
Harry emise un breve sbuffo aprendo la porta bianca dell’ufficio del preside.
Ancor prima di entrare fu calorosamente accolto da un suo rimprovero. – Non consideriamo l’usanza di bussare,per carità.-
Il paio di occhi in più che gli si posarono addosso appena fu dentro, lo lasciarono sorpreso.
Reazione che sembrava essere ricambiata.
- Ellie?-
- Harry?-
Chiesero in sincrono, come se non fosse evidente.
Lei era seduta su una delle due poltroncine nere posizionate di fronte la scrivania, con il busto ruotato di novanta gradi per guardare chi fosse appena entrato.
- Mr. Harris?- si aggiunse il preside imitando i ragazzi. – Perfetto, ci siamo tutti.- concluse con un tono sarcastico, pronto per riprendere la parola se non fosse stato che Ellie lo precedette.
- Com’è che sei qui? Hanno scoperto perché i bagni delle ragazze sono chiusi a chiave tre volte su quattro?– ironizzò terminando la frecciatina con un sorriso.
- Signorina, se permette…- la riprese il preside guardandola con un’aria di pazienza.
Lei alzò velocemente una mano in segno di scusa tornando ad appoggiarsi comodamente allo schienale.
- Allora…- l’uomo sospirò aspettando che anche Harry avesse preso posto sulla poltroncina. – Qual buon vento lo porta qui stavolta, Styles?-
- Un chewingum.-
Notando gli sguardi perplessi sia del preside che di Ellie, convenne di doversi spiegare meglio.
- Avevo intenzione di gettare la gomma nel cestino ma non ho fatto centro…- fu interrotto dalla risatina che la compagna non si preoccupò di trattenere.
- Oh,prego continua pure Michael.- lo prese in giro arricciando leggermente il naso e dandogli un buffetto sul braccio.
Lui le rivolse dapprima uno sguardo di disappunto, poi continuò la sua spiegazione.
- Quindi…il professor Hastings se n’è accorto e poiché a causa mia la Terra è più inquinata di una cicca…ora sono qui.- sorrise allargando le braccia.
- Wow. Sei proprio un bullo, Styles.-
Prima che Harry potesse risponderla in alcun modo intervenne il preside.
- Signorina Gray, riconosco che queste sue battutine di buon gusto sono piuttosto giustificate, ma le  ricordo che siamo nell’ufficio del preside. Che sono io, quindi l’unico autorizzato a commentare.-  
Non aveva assunto un tono severo, in realtà ‘severo’ non faceva quasi parte del suo atteggiamento.
Ecco perché Ellie lo stimava particolarmente.
- Ad ogni modo, nonostante la gravità della cosa non sia particolarmente notevole, so bene quanto il professore ci tenga all’ambiente e per rispetto della causa che sta portando avanti, mi vedo costretto a punirla, signor Styles.- terminò portando gli avambracci ad aderire al legno della scrivania.
- E di che causa si tratterebbe?-
In tutta risposta il preside si alzò per avvicinarsi ad un muro decorato da vari diplomi, premi e un paio di poster.
Puntò il dito su uno di questi in particolare.
- Venga pure a vedere.- lo incitò.
Harry sbuffò silenziosamente facendosi leva sui braccioli della poltrona per alzarsi.
Raggiunto il preside, questi gli posò una mano sulla spalla con una certa forza.
- Guardi qua.-
Indicava un poster di circa mezzo metro raffigurante una spiaggia libera sulla quale spiccava, nell’angolo in basso a destra, un cestino dei rifiuti ma a catturare l’attenzione era la scritta che occupava metà del tutto: ‘ P.S.P.- Programma Spiagge Pulite. Teniamo pulite le spiagge!’
- Interessante,davvero...- disse Harry inarcando entrambi le sopracciglia. - …quindi?-
Il preside gli rivolse un sorriso compiaciuto. – Non è lampante?- esultò alzandosi sulle punte dei piedi e abbassandosi subito dopo.
L’espressione del ragazzo lasciava intendere il vuoto che occupava la sua mente in quel momento.
- Per incentivare i turisti e le persone del posto a mantenere la pulizia nelle spiagge, c’è bisogno di vedere mani giovani all’opera, per cui perché non cogliere la palla al balzo? Oggi stesso contatterò personalmente l’organizzatore del programma per informarlo di aver trovato gli aiuti che cercava.-
Harry si scansò all’istante dalla presa dell’uomo per potergli rivolgere uno sguardo sconcertato.
- Cioè, lei mi sta dicendo che dovrei andare a fare lo spazzino!?-
- Raccogliere i rifiuti sulle spiagge è un’occupazione fin troppo sottovalutata.-
- Concordo.-
Quell’improvvisa intromissione di Ellie, che si rese conto di avere al suo fianco, lo fece sussultare.
- Merda, ma sei sempre stata qui?- borbottò sottovoce.
- Certo che si.-
- Oh, signorina Gray è un sollievo sentirle dire che concorda. Questo significa che aiuterà il suo compagno con piacere.-
Entrambi puntarono di scatto gli occhi in quelli del preside.
- Cosa?- chiese Harry sorpreso.
- Cosa?!- gli fece eco Ellie con un tono più acuto del previsto.
Harris si limitò ad annuire energicamente sorridendo fiero.
- No, la prego. Io scherzavo, non dovrebbe prendere sul serio tutto quello che dico.-
- Allora che questo le serva da lezione.-
Ellie incrociò le braccia sotto il seno. – Mi ricorderò di non concordare mai più il pensiero del preside.-
- E comunque che c’entro io? Il signor Styles se lo merita per imparare a rispettare l’ambiente, ma io? Niente, lo vede? E’ un’ingiustizia. Dovrebbe semplicemente firmare quel fogliettino giallo sulla scrivania e lasciarmi andare.-  continuò convinta delle sue parole.
- A lei, signorina, servirà per imparare ad essere più responsabile.-
- Più responsabile? Io? Pft…io già sono estremamente responsabile,pft…- disse come se fosse la cosa più ovvia, tra un’alzata di spalle e l’altra.
- Mh, aspetta. Tu perché saresti in presidenza?-  chiese Harry incuriosito.
– Un paio di ritardi…per qualche minuto…- farfugliò gonfiando le guance per poi sbuffare.
- Questa è la terza volta che arriva in classe con venti minuti di ritardo.- la corresse il preside guardandola serio.
Harry rise. – In questo caso non si preoccupi.- afferrò inaspettatamente Ellie mettendole un braccio sulle spalle. – Mi assicurerò io che la signorina diventi più responsabile rispettando gli appuntamenti.-
Lei cercò di protestare poiché il ragazzo stava uscendo dall’ufficio tenendola ancora stretta e con un sorriso smagliante. – Arrivederci.- salutò alzando un braccio, mossa grazie alla quale lei riuscì a scivolare via.
Sospirò pesantemente inchiodando gli occhi a quelli del riccio.
- Se permetti, ritiro il permesso per entrare in classe.-
Lui si limitò a sorridere accennando ad un inchino con un ampio gesto del braccio.
Arrivò alla scrivania a passo di marcia battendo con forza la mano sul pezzo di carta firmato dal preside, il quale era tornato a sedersi al suo posto.
Gli rivolse un ultimo sguardo di pietà. – Lei è un uomo crudele.- si girò con energia in modo che le ondeggiassero i capelli per una perfetta uscita d’effetto, accompagnata da una leggera risata del preside.








D’accordo.
Se non si chiude al tre spacco tutto.
Ellie prese un respiro profondo stringendo bene l’anta aperta dell’armadietto.
Uno…due…tre.
Con un gesto secco lo richiuse ma ancora non aveva staccato la mano dal metallo, come per assicurarsi che non si riaprisse da un momento all’altro.
L’allontanò lentamente.
Sembrava serrato…ma mai fidarsi troppo.
Teneva gli occhi fissi su quell’anta ed era pronta per esultare quando con un cigolio questa si riaprì.
Esasperata lasciò cadere la testa in avanti borbottando imprecazioni di vario tipo.
La rialzò dopo poco con un’aria impassibile e ,con un movimento continuo del braccio, spingeva l’anta ma questa si riapriva, andando avanti così per circa cinque minuti.
- Ma vaffanculo, porco…- l’ennesima imprecazione fu interrotta dalla risata cristallina di Louis.
- Che ha fatto di male questo povero armadietto per meritarsi la tua ira?-  
- Mi sta venendo un crampo al braccio perché non ha intenzione di chiudersi. Chiamalo povero.-
- Ci vuole un minimo di delicatezza.- scherzò lui per poi farla indietreggiare prendendo il suo posto.
Ed ora, con il provvidenziale intervento di Louis ,l’armadietto si sarebbe magicamente chiuso.
Ellie poteva scommetterci.
Ma sbuffò tamburellando il piede sul pavimento quando dopo un paio di tentativi, con le buone, il ragazzo non sembrava ottenere risultati.
Evidentemente spazientito quanto lei, Louis diede un’ultima e decisiva botta all’anta facendo vibrare leggermente tutti gli armadietti adiacenti.
A quella mossa Ellie sobbalzò ma rise non appena il ragazzo le fece vedere, sorridendo soddisfatto, di essere riuscito nel suo intento.
- Mi chiedo se non fossi stato delicato che fine avrebbe fatto.- gli diede una pacca sulla braccio fissando ancora stupefatta di fronte a sé.
Poi si voltò verso Louis, sistemandosi la borsa in spalla. – Beh,grazie.- sorrise, pronta per girare i tacchi onde evitare un suo eventuale invito per chissà cosa.
- Di niente. Allora, ti sono mancato?- chiese lui alzando un angolo della bocca.
Ellie rise. – Non vuoi conoscere sul serio la risposta.-
- C’era da aspettarselo, quindi immagino che se ti ricordo che noi due abbiamo ancora un conto in sospeso tu…-
- No,ti prego. Il conto di quel caffè l’ha già pagato l’amico tuo e non farmi ripensare a tutto quello che ha causato perché altrimenti…-
- Che ha causato?- si incuriosì Louis, non essendo aggiornato sugli ultimi avvenimenti.
Non lo sapeva?
-  Cosa?-
Fai la finta tonta, Ellie.
- Il caffè.-
- Quale caffè?-
- Hai appena detto che…-
- Ah,sul serio? Non ricordo. Dicevi sul conto in sospeso?- sorrise a trentadue denti nella speranza di essere riuscita a sviare le domande di Louis.
- Dicevo…- scosse lievemente la testa divertito. – Sabato siamo stati interrotti quindi tecnicamente abbiamo ancora un’uscita in sospeso.-
Ellie sospirò.
Si aspettava un ragionamento del genere.
- E poi magari la prossima volta dovrai andartene per chissà quale imprevisto e continueremo a rimandare e rimandare e rimandare e rimanda…-
- Ho afferrato il concetto.- la bloccò Louis accennando a una risata. – Ma se ti promettessi che sarebbe l’ultima volta?-
- Ho la sensazione che non sei il genere di persona che si fa scrupoli a infrangere le promesse.-
- Mantengo sempre la mia parola.- disse avvicinandosi di poco.
Lei sostenne per un attimo lo sguardo celestiale del ragazzo ma non riuscì a non rompere quell’atmosfera con una risata.
- Oh per favore, non ci credi neanche tu.-
- Faccio sul serio. Ultima occasione perché fili tutto liscio.- raddrizzò per bene la schiena portando una mano sul petto e l’altra in alto.
- E ora mi dirai anche ‘parola di scout’.- disse Ellie ironicamente.
Louis rilassò le spalle divertito. – Andiamo, una passeggiata in spiaggia. Quella non molto lontano da qui. E’ perfetta, nessuna interruzione…-
Fu come se il cervello di Ellie si bloccò alla parola spiaggia.
Spiaggia.
Harry.
Punizione.
Lavori forzati.
Insieme.
Spiaggia.
Brutti ricordi.
- No.- fu la risposta secca che le venne quasi spontanea.
Ne aveva avuto fin troppo della parola ‘spiaggia’ quel giorno.
Ma essendosi resa conto di essere stata troppo brusca, scosse lievemente la testa forzando un sorriso.
- Cioè, scusa Louis ma davvero è meglio se lasciamo perdere.-
In realtà, più che altro, era l’idea di andare in spiaggia che l’aveva spinta a rifiutare categoricamente.
Ma d’altronde nessun’uscita con Louis Tomlinson era mai andata a buon fine, quindi meglio stroncare il problema sul nascere.
Era sul punto di andarsene quando lui la trattenne per una spalla costringendola a guardarlo negli occhi.
- Sai che non lascerò perdere,vero?- le sussurrò alzando un angolo della bocca.
- Posso sempre sperare.- rispose semplicemente lei liberandosi dalla presa.
- La speranza non è mai servita a molto.-
- Fino a due secondi fa ho sperato che suonasse l’ultima campanella e, guarda un po’, è servito.-
Louis si limitò a fare un passo indietro con un sorriso da ‘colpito e affondato’.
- Ci si vede.- lo salutò radiosa dandogli le spalle senza aspettare che ricambiasse.
- Adorabile.- fu il commento di Louis seguito da una risatina, che sentì in lontananza.
Roteò gli occhi accelerando il passo.
Louis fa il carino,la invita a uscire, lei alla fine accetta per l’esasperazione, si incontrano, Louis va via, e Harry fa la sua magica comparsa.
No.
Non sarebbe andata come al solito.









                                                                                            




HI,EVERYONE

D'accordo, non chiedetemi con quale coraggio sto postando questo capitolo.
E’ passato più di un mese dall’ultimo aggiornamento, lo so, e invece di farvi trovare qualcosa di minimamente carino vi arriva un capitolo…di passaggio, diciamo.
Dovrei chiedervi scusa per un’infinità di motivi.
Scusate per il ritardo chiaramente. –sta tipo diventando il mio motto ‘scusate il ritardo’. e.e
Il punto è che in questo mese sono successe tante, dal flash-mob per i 1D a Napoli, all’instore con Emis Killa ( cd autografato e foto.dshakjdhsajdhkja) , a ‘problemi’ di ben altra natura che non si sono risolti ma che in questa ultima settimana ho cercato di mettere da parte il più possibile per scrivere il capitolo.
L’ho iniziato tardi perché davvero mi mancava l’ispirazione.
Sapevo cosa sarebbe dovuto succedere ma le parole non uscivano.
Non volevo pubblicare un capitolo forzato, tirato proprio con le pinze, perché in quel caso non ci avrei messo la voglia, la passione nello scriverlo, tanto per essere chiari.
Quindi scusate.
Scusate anche perché ancora non ho risposto alle recensioni, che tra l’altro sono letteralmente magnifiche dalla prima all’ultima, ma prometto che stasera mi metto e vi rispondo tutte.dhsakj
Sinceramente non so se merito tante attenzioni.
Voi siete meravigliose e io…boh.niente.
Per cui a questo punto non può mancare un grazie di cuore.dhsjkadh

Bene,ora vi dirò  il lato positivo di tutto ciò. –sempre se possa esserci.cwc
Sguardi qui.dhsajk
Poiché questo capitolo mi piace meno di tutti gli altri in assoluto, nel prossimo voglio farvi un…’regalo’.
Non vi tengo sulle spine perché già l’ho fatto abbastanza in questo mese.AHAHA
Il prossimo capitolo sarà particolarmente concentrato su Zayn.
In poche parole, si parlerà dal suo punto di vista in modo da far scoprire qualcosa in più sulla sua vita privata.
Scrivere è comunque l’unico modo che ho per farmi perdonare quindi spero di riuscirci.çwç
Ah,ovviamente non passerà un altro mese lol
It’s a promise.
E poiché ho parlato decisamente troppo me ne vado. :’)
Spero che almeno a voi sia piaciuto e in ogni caso vi chiedo *si mette in ginocchio* di dirmi il vostro parere. Ci tengo.dhskjahd
Anche se non mi aspetto più di 2 recensioni.AHAHA

                                                                                                                                        Vi amo.

                                                                                                                                        unbroken_             Twitter Facebook

              
        p.s. a inizio capitolo ogni riferimento a Perrie Edwards è puramente casuale.AHAHA
        no,sul serio. nel caso ci sia qualche fan delle Little Mix, spero non vi abbia dato fastidio. 
        non avevo nessuna intenzione di offendere. Ho inserito Perry l'ornitornico per puro sfizio.(?) 
        Perrie è una bella ragazza, ha talento, ma non mi sta simpatica.
        detto questo,ho finito sul serio lol 


 
 TA-TA-TA PUBBLICITA’ 
   Freestalove.
   My best friend's brother
   Your love is my drug  <- nuova FF di Pettyfer.bellissima come la prima.dhskajk


   
 
Leggi le 116 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: unbroken_