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Autore: Soul of the Crow    17/07/2012    4 recensioni
Sono tornata, e stavolta con una shot sulla mia coppia preferita: la EndoKaze.
Dedicata a Debby-chan, Yami-chan e tutte le altre fan di questa coppia.
Qui parlerò dei sentimenti di Endou e Kazemaru, l'uno nei confronti dell'altro.
Come sempre accetterò critiche, se si renderanno necessarie.
Buona lettura.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mark/Mamoru, Nathan/Ichirouta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Endou and Kaze-chan'
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Pov Kazemaru
Cosa sono io per te Endou? ” : mi sono fatto troppe volte questa domanda.
Che altro dovrei pensare del resto?
Oggi, noi ex-membri dell’Inazuma Japan, ci siamo finalmente riuniti, dopo anni, dopo la vittoria della Nuova Raimon contro il Quinto Settore. Sono venuti tutti: tu, Shirou e Gouenji, che dopo tempo si sono rimessi insieme, in fondo è meglio così: si sono meritati di tornare felici dopo essere stati separati dal Quinto Settore, Fudou e Kidou, Hiroto e Midorikawa, ormai fidanzati dichiarati, persino Tsunami e Tachimukai. Gli altri devono ancora arrivare.
E ovviamente anche le ex-manager della nostra squadra sono venute: Aki, Haruna, Fuyuka e… Natsumi.
È anche a causa sua se mi sento così male: qualche giorno fa, stavo passeggiando per le strade di Inazuma - cho; ad un certo punto svoltai ad un angolo, ma mi nascosi subito perché vidi te e Natsumi, e cosa sentirono le mie orecchie? Lei che ti chiede di sposarla!
Ecco cosa: di solito accade sempre il contrario, cioè, è il ragazzo a chiedere alla ragazza la sua mano, non il contrario! O almeno se ci trovassimo nella vita normale… Io, non volendo sentire altro, corsi via; non rimasi a sentire la tua risposta perché sapevo che avresti accettato, del resto sia quando la squadra di calcio della Raimon era rinata, sia durante il FFI, quella ti stava sempre appiccicata.
Non ho ancora capito come facessi tu, ma io non riuscivo, non riesco e non riuscirò proprio mai a sopportarla: perché? Perché io ti amavo Endou e ti amo ancora.
All’inizio eravamo solo amici, invece col tempo mi resi conto che io per te non volevo essere solo un tuo amico: volevo che tu mi amassi.
Ma a quanto pare non sono ricambiato: tu tra poco ti sposerai con quella!
In mezzo ai miei pensieri, sento una mano sulla mia spalla e a chi può appartenere se non a te… Endou? Scommetto che non ti accorgi che mi stai facendo soffrire come mai in vita mia.
- Kazemaru, stai bene? È dall’inizio della festa che mi sembri triste e sofferente. Tranquillo a me puoi parlarne: sono tuo amico. - mi disse lui.
Un amico. Io per lui ero, sono e rimarrò tale.
Tolgo la sua mano dalla mia spalla e lo guardo negli occhi: se il suo sguardo è profondo e sicuro, il mio è pieno di sofferenza.
- Scusami, Endou. Ma la persona con cui non posso parlare di questo mio problema… sei proprio tu. - è l’unica frase che riesco a dire, perché sento le lacrime solcare il mio viso. Corsi fuori dal locale dove si stà svolgendo la rimpatriata dell’ex Inazuma Japan e andai su una panchina poco distante.
Alzo gli occhi al cielo, il quale sembrava volermi fare un dispetto: era nuvoloso e minacciava pioggia; insomma rispecchia perfettamente come mi sento, ma non m’importa: me ne starò qui finchè non tornerò dagli altri… se tornerò dagli altri.
Intanto il cielo, come me del resto, inizia a piangere…
 
 
Pov Endou
Ma dove è andato? Dove è finito Kazemaru? Potrebbe essersene andato, anche perché poco dopo che gli ho parlato, Natsumi è venuta e si è attaccata al mio braccio trascinandomi via con sé.
Ma io non la amo: e sì che glielo ho già detto che non ho intenzione di sposarla perché nel mio cuore c’è già qualcun altro. È inutile: lei non è disposta ad ascoltarmi. Pensa che io sia già di sua proprietà.
Chi è la persona a cui penso sempre e che avrà sempre un posto nel mio cuore? Kazemaru. All’inizio credevo che tra noi non sarebbe mai potuto nascere nessun sentimento che sarebbe potuto andare oltre l’amicizia; solo recentemente mi sono accorto che mi sbagliavo al riguardo: io lo amo, e forse ho capito perché se ne è andato dal locale. Ma per essere sicuri è meglio trovarlo, così esco dal locale, dove lo trovo poco lontano, seduto su una panchina.
Era cominciato a piovere, ma sul viso del mio Kaze-chan erano ben evidenti le lacrime, le quali si confondevano con le gocce di pioggia: io soffro nel vederlo in quelle condizioni, ma scommetto che lui si trova in condizioni peggiori delle mie.
Mi siedo vicino a lui e, senza dire niente lo abbraccio.
- Come mai sei qui? Perché non ti trovi insieme agli altri? - mi domanda lui con la voce rotta dal pianto.
Io non gli rispondo subito, mi alzo, mentre lui si trova ancora tra le mie braccia con la testa appoggiata al mio petto, lo porto sotto una pensilina per rimanere riparati dalla pioggia. Almeno adesso sono certo di una cosa: quelle che solcano il viso del mio turchese sono lacrime.
Poi mi decido a rispondergli:
- Non ti trovavo. Mi sono preoccupato. - gli dico, mentre lui si accoccola al mio petto, mentre io lo stringo a me con forza, ma anche con delicatezza: so che, nello stato in cui si trova, un movimento troppo brusco potrebbe turbarlo ancora di più di quanto lo sia già.
- Non mentire. Non ti sei mai preoccupato per me! Perché dovresti cominciare adesso? - mi chiede lui alzando la testa dal mio petto. Era arrabbiato con me, ma la sua voce era ancora rotta dal pianto.
Io gli alzo il volto per asciugargli le lacrime, per poi stringerlo ancora di più a me.
- Io mi sono sempre preoccupato di come stavi, ma tu non te ne sei mai accorto. - gli dico io, anche se il mio tono sembra più quello di un rimprovero.
- Te l’ho chiesto perché tu non hai mai dato l’impressione di esserlo. Eri troppo occupato a pensare a Natsumi. Ma tanto che ti importa dei miei problemi: tanto tra poco tu e lei vi sposerete e io per te tornerò ad essere nessuno! Come sempre del resto. - mi gridò lui staccandosi da me e dandomi le spalle, mentre le lacrime stavano riprendendo a rigare il suo viso.
Io lo abbraccio da dietro: lo sento che riprende a singhiozzare.
- A quanto pare mi hai sentito quel giorno. Ma non devi aver sentito cosa le ho risposto: ho detto che non la avrei sposata perché nel mio cuore c’è già qualcuno. - gli rispondo io.
- E chi sarebbe questo “qualcuno” ? - mi domanda il mio turchese.
- Anche se te lo dicessi non mi crederesti mai. - gli sussurro all’orecchio per poi morderne il lobo, strappandogli un gemito.
- Tu dimmelo comunque. - mi dice lui.
- Quel qualcuno… sei tu Ichi-kun. - gli dico io facendolo girare per poi baciarlo dolcemente.
Lui sgrana subito gli occhi, non fa nient’altro, mentre io continuo a muovere le labbra sulle sue. Dopo qualche minuto lo sento ricambiare timidamente il bacio e, mentre allaccia le sue braccia al mio collo, io lo stringo a me per la vita. Ci stacchiamo dopo non so quanto tempo avendo un grande bisogno d’aria.
- Se questo è un sogno, ti prego non svegliarmi. - mi dice lui, con la voce libera dal pianto, e riappoggiando la testa al mio petto
- Se vuoi posso darti un’altra prova che non è un sogno. - gli rispondo io, baciandolo brevemente, per poi abbracciarlo.
 
Pov Kazemaru
Ancora non ci credo che stà accadendo davvero: credevo che Natsumi me lo avrebbe portato via per sempre.
Solo ora mi rendo conto di essermi sbagliato: Endou è qui con me e lo rimarrà sempre.
La vita non poteva farmi un regalo più bello di questo.
Ora so che cosa sono per te Endou-kun.
 
 
Angolo di Emy
Prima shot sulla EndoKaze, spero di aver fatto un buon lavoro.
Grazie a chi deciderà di recensire o anche solo di leggerla.
Baci e abbracci
Emy
  
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