Nel Dormitorio dei Malandrini c'erano solo James e Sirius.
Sirius cercava di esercitarsi con l'Incanto Patronus mentre James se ne stava sdraiato sul suo letto in silenzio.
Troppo in silenzio per essere normale. Sirius se ne accorse e lasciò stare l'esercitazione per rivolgersi al suo migliore amico.
"Ramoso, va tutto bene?"
"Sì, certo Sirius..."
"Stai ancora pensando alle parole della Evans?"
Il giovane Potter non rispose. Abbassò gli occhi e continuo a torturarsi l'unghia.
Black continuò a guardarlo, senza distogliere lo sguardo, e presto l'amico lo notò.
"Sì" disse "Sto ancora pensando a quello che mi ha detto la Evans."
Ti scompigli i capelli perché pensi che sia bello apparire come se fossi appena sceso dalla tua scopa, dai spettacolo con quello stupido Boccino, cammini per i corridoi e lanci incantesimi a chiunque ti disturbi, solo perché puoi – sono sorpresa che la tua scopa possa alzarsi da terra con quella grossa testa sopra. Tu mi disgusti.
"Il punto è che lei a me piace davvero" disse sbuffando.
"James lo so. Ma non puoi farti sempre trattare da una merda da quella lì!!""Il punto è che lei a me piace davvero" disse sbuffando.
"L'amore fa diventare scemi, non te l'hanno mai detto Felpato?" disse sorridendo.
Sirius guardò l'amico e si mise a ridere con lui. "Amore? Non ti sembra di esagerare?" disse continuando a ridere.
In quel momento James si fece serio. "Forse sto esagerando, forse no. Però lei mi piace da anni, non può essere una semplice cotta passeggera, no?"
Il primogenito dei Black si fermò a rifletttere. In effetti il suo migliore amico aveva ragione. Erano anni che faceva il filo alla Evans, non era più una scommessa nè tantomeno una cotta adolescenziale.
Poi ritornò alla realtà dove James aveva aperto una scatola di Gelatine Tutti Gusti e gliene stava offrendo.
Allungò la mano e portò la caramella alla bocca. Broccoli!
Fece una faccia schifata ma la mando giù.
"Ramoso" disse.
"Sì?"
"Posso farti una domanda?"
"L'hai appena fatta Felpato!" lo prese in giro James ridendo.
"Ahahaha va bene, allora posso fartene due?"
"Spara amico!"
"Cosa si prova ad essere innamorati?
"Oh...beh è difficile da spiegare. Però posso dirti quello che provo io. Ecco vedi, quando la guardo c'è solo lei ai miei occhi. Per me è la più bella, punto. Non mi interessa se qualcuno dice il contrario. Quando mi parla non posso fare a meno di pendere dalle sue labbra, anche quando mi insulta! Provo invidia per chi può starle veramente vicino. Per tutti quelli che almeno una volta nella vita hanno ricevuto da lei un sorriso, un abbraccio, un bacio. E sai perchè?"
Sirius scosse la testa e lo incitò a continuare.
"Perchè a me non ha mai fatto un sorriso sincero. Non mi ha mai abbracciato. Non mi ha mai baciato. E il solo pensarci mi fa venire una strana fitta qui" disse indicandosi la parte del petto in cui si trova il cuore. "E pensare che potrei non ricevere mai una di queste cose mi fa stare anche peggio. Mi fa chiudere lo stomaco e contorcere le budella."
"Sì è vero mi insulta e pensa che io sia un pallone gonfiato. Ma le dimostrerò che si sbaglia. Le dimostrerò di cosa è capace James Potter!" disse fiero e sorridente.
Anche Sirius sorrise e gli chiese "Sei sicuro di farcela, capitan Ramoso?"
"Signor sì signor Felpato, non sono ammessi fallimenti" disse James mettendosi sull'attenti e cercando di trattenere le risate.
"Ne vale davvero la pena Jamie?" disse allora seriamente e dolcemente Sirius.
"Non c'è giorno in cui non ne valga la pena Sir!" gli rispose facendogli l'occhiolino.
E in quel momento Sirius capì quanto James tenesse a Lily Evans.
In quel momento Sirius capì anche quanto tenesse alla felicità del suo migliore amico, e che lo avrebbe aiutato in tutti i modi.