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Autore: MaggieMary    17/07/2012    1 recensioni
"... Finalmente si erano ritrovati, in quella stanza che ora non sapeva più di lacrime e tristezza ma solo di amore.
Ancora sdraiati uno vicino all’altro, Bang e Zelo stavano assaporando quei momenti di felicità insieme.
In silenzio, con nemmeno l’aria che li separava.
Le prime luci del mattino arrivavano timidamente dalle finestre illuminando i loro volti sorridenti..."
[BangLo] [ COMPLETA ]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Altri, Zelo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5. I say goodbye when you flying away.
 


(Bang POV)
 
Doveva finire così?
Tutto quello che avevamo costruito in quei mesi era andato perduto?
Ora che avevamo completato il puzzle della nostra storia d’amore con ricordi e sentimenti, dovevamo lasciarci?
Non c’era una via d’uscita?
Non c’era una seconda possibilità …?
 
Ero stato uno stupido e ne ero pienamente consapevole, ma le parole mi erano uscite di getto, senza pensarci.
Io, che solitamente era una persona attenta e scrupolosa, aveva spiattellato tutta la verità davanti a Zelo.
Certo volte non mi rendevo conto che era ancora un bambino.
Nonostante la sua altezza che superava quelle di tutti noi suoi hyung, era giovane e come tale credeva ancora a un lieto fine per tutto.
Ma ora avevo distrutto il nostro di lieto fine.
Questioni di pochi secondi, pochi battiti di ciglia in quel parco desolato, e lo avevo perso.
 
-Sparisci! Non voglio più vederti!!
 
Era tutto quello che aveva detto e quasi a comando, senza riuscire a controllarmi, me ne ero andato.
Scomparso dalla sua figura triste e delusa.
Non sarei riuscito a sopportare ancora quell’immagine.
Lo avevo visto poche volte piangere e tutte le volte era stato come un colpo al cuore.
Ma ora che il responsabile delle umide lacrime di Zelo ero proprio io, era tutto diverso.
Avrei voluto morire. Piangere al suo posto. Soffrire.
Tutto pur di tornar a far risplendere di luce propria quegli occhi con cui regolarmente mi addormentavo.
Avrei voluto ancora assaggiare quelle dolci labbra.
Sfiorarle, toccarle, farle combaciare perfettamente con le mie.
Stringere quelle mani e quei capelli rosa.
Assaporarne il profumo e mischiarlo al mio.
Abbracciarlo, stringendolo forte a me finché non diventavamo una cosa sola, impossibili da separare.
 
I giorni passavano, ma Zelo non era più tornato da me.
Per tutte quelle notti avevano dormito da solo, senza la sua dolce figura al mio fianco che prima di chiudere gli occhi mi stringeva in un lungo e amorevole abbraccio.
Nonostante fosse estate, quelle sere avevo dormito al freddo.
Senza di lui al mio fianco che mi riscaldava, mi ero sentito perso come non mai.
Dopo tutte le volte che avevamo condiviso quel letto che ora sapeva del nostro profumo, ci eravamo allontanati e ora vagavo nel mondo onirico in solitudine.
 
Durante la giornata Zelo si comportava normalmente, ma solo quando eravamo in presenza del resto del gruppo.
Quando ci trovavamo nella stessa stanza, da soli, piombava il silenzio.
Un silenzio doloroso che non faceva che spezzarmi il cuore ogni volta.
Per quanto sarebbe durato quella situazione di incertezza.
Quanto ancora avremmo dovuto rimanere sospesi su una corda invisibile, sul punto di cadere e rompere definitivamente la nostra relazione?
Ogni giorno tremavo al solo pensiero di non poter più considerare Zelo, il mio Zelo.
Volevo riavere tutto indietro.
Questi erano i miei desideri da egoista.
Un egoista pazzamente innamorato di Joon Hong.
 
--
Non erano del tutto normali.
Spesso facevano la figura degli scemi, ma di certo non lo erano.
Si erano accorti che ultimamente le cose tra Bang e Zelo erano visibilmente peggiorate.
Non si scambiavano sguardi dolci durante le prove.
Non passavano più tanto tempo in insieme, da soli.
Anche se davanti al resto del gruppo fingevano una normale tranquillità, c’era qualcosa che non tornava.
Ma nonostante questo, nessuno sapeva come aiutarli.
Come si era creato il problema solo loro lo sapevano e solo loro avrebbero potuto risolverlo.
Erano una famiglia e questo lo ripetevano di continuo. Ma se all’interno di questa qualcuno soffriva, anche il resto della famiglia faceva altrettanto …
 
--
Bang sapeva che doveva fare lui il primo passo.
Era stato lui a rovinare la loro felice relazione con poche parole.
Parole che avevano colpito il cuore del più giovane, spezzandolo in mille pezzettini, impossibili da riunire con un semplice “Mi dispiace”.
Nello stesso momento in cui il cuore di Zelo si era sgretolato, quello di Bang aveva smesso di battere.
Si sorprendeva come ogni mattina, alzandosi, ritrovava il suo cuore a battere, anche se per lui ormai non contava più di tanto.
Era esagerato?
Forse, ma era come si sentiva.
Non trovando le parole giuste per scusarsi, sapendo che non esistevano, Bang e Zelo continuavano le loro vite separate, ora non più unite dallo stesso filo rosso.
Il più giovane aveva continuato a prendersi cura di quei due piccoli uccellini, senza più rivolgere parola al leader.
Allo stesso modo, Bang si svegliava e lo vedeva correre verso una destinazione che ormai conosceva ma avrebbe preferito rimanesse sconosciuta.
Avrebbe preferito che Zelo continuasse a ignorarlo, stando comunque al suo fianco.
Senza la sua giovane figura la suo fianco, Bang si sentiva perso.
Senza la presenza di quella singola persona, Bang non sapeva cosa fare.
Ormai sempre più dipendente dal sedicenne.
 
--
Quella situazione di incertezza  durò una settimana.
Per una settimana intera, Bang e Zelo non si rivolsero parola.
Per una settimana intera, dormirono separati.
Per una settimana intera, le loro labbra non si toccarono.
Per una settimana intera, le loro lingue non si incontrarono.
Per una settimana intera, i loro profumi non si mischiarono.
Per una settimana intera, le loro vite furono separata.
 
Quando ormai quella situazione stava diventando abituale, accadde …
Una mattina che era cominciata come tante altre, Zelo uscì di casa e Bang lo seguì con lo sguardo finché quella testa rosa non scomparve tra gli edifici grigi di quella città.
Come sempre, il maggiore tornò nel suo letto, sperando che il sonno lo avrebbe aiutato a cancellare tutto.
Quando sembrava che nulla potesse cambiare, la porta di ingresso sbatté nuovamente e Zelo rientrò prima del solito.
Bang nemmeno si accorse del giovane che correva in camera sua.
Nemmeno si accorse che era tornato prima, troppo prima.
Nemmeno si accorse delle lacrime che stavano solcando il viso del sedicenne, fino a quando una non atterrò sul suo volto addormentato.
-Ma che..?!- il maggiore cominciò a sbattere le ciglia, cercando di mettere a fuoco quello che lo circondava.
Quando incontrò gli occhi di una persona, bagnati da qualcosa di dolorosamente familiare.
A pochi centimetri dal suo sguardo, Zelo lo fissava mentre le lacrime non smettevano di scendere copiosamente.
Bang si alzò di scatto, preoccupato più che mai.
-Zelo, ma cosa…- non riuscì a finire la frase che il giovane gli si fiondò addosso.
Il ragazzo dai capelli tendenti al viola si immobilizzò non capendo cosa stesse succedendo.
-E’ tutto finito, hyung…- sbiascicò Zelo tra i singhiozzi che non riusciva a bloccare, stringendo forte la T-shirt del maggiore – Tutto finito


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*Alluuura.... sono in ritardo! v.v..Di nuovo!
Non che mi mancasse l'ispirazione o non avessi tempo, no. Solo che ...boh...non mi andava! Insomma fucilatemi quanto volete ma ...Ta-Dah! °O° Il capitolo!
Ora che lo rileggo mi rende conto che non ha davvero senso! Ma è colpa del teaser di No Mercy! >o< aish! Mi ha fatto morire! Quant'è bello?! *^*
Approposito di morte...ringrazio La Morta (che poi sarebbe Ele_vislove...-.-") che però è abbastanza viva da recensire tutti i capitoli di questa FF e sopportare la mia pazzia! La Diva ringrazia! :3
E tutte le persone che stanno seguendo "Fly away..."! ^O^
Grazie davvero! E' la prima volta che così tanta gente segue una mia fanfiction! *inchino*
Il prossimo credo sarà l'ultimo capitolo! ^-^
Spero continuerete a seguirmi e a recensire!
Grazie ancora e un BOOM BOOM CLAP a tutti voi!!!

Chu :3
Maggie

Ps. Come al solito mi scuso per gli errori! -.-"

 

  
   
 
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