Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: Deliquium    17/07/2012    5 recensioni
I Gold Saints raccontati attraverso i tre destini dell'uomo, personificati dalle Moire: Cloto, Lachesi, Atropo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aries Mu, Cancer DeathMask
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Camus di Aquarius

Cloto

Il giorno del funerale dei suoi genitori, il piccolo Aurélien Camus indossava il suo abito migliore. Un vestito che sua madre gli aveva fatto confezionare per il suo quinto compleanno in una boutique in Rue De Rivolì.
Aurélien se ne stava lì, immobile, nel suo completo elegante. Madame Glace gli prese la mano e lui si lasciò condurre.
Ad aspettarlo c’era un uomo. Era imponente come una montagna.
Abbassò appena lo sguardo verso di lui. Poi tornò a guardare Madame Glace e disse qualcosa. La donna annuì più volte, poi gli lasciò la mano e lo spinse con affrettata delicatezza verso l’uomo.
Aurélien vide Madame Glace uscire dal cancello del Cimitero di Pére-Lachaise.
Non c’era bisogno che gli spiegassero le cose, lui sapeva. Lui capiva. Era sempre stato così.
“Comment tu t’appelles?” gli chiese l’uomo in un francese stentato.
“Camus Aurélien”
“Camus Au… Aur… Arli… No, c’est pas possible…. Camus. Camus. C’est mieux.”

Lachesi

Hai socchiuso gli occhi respirando l’aria di agosto. Calda, immobile, pesante. Ti sentivi soffocare, così lontano dai ghiacci, così vicino ad Atena. Non eri interessato alla guerra fratricida che si stava combattendo al di là dell’Asia e non eri neppure interessato alle opinioni discordanti riguardo Sion.
Il vecchio Sacerdote sedeva sul trono di Grecia, da quanto tempo? Duecento anni, ormai. Ma negli ultimi anni, sembrava cambiato. Aries si rifiutava di soggiornare ad Atene e il Maestro di Libra aveva ignorato tutte le convocazioni ufficiali. E poi, c’era Milo. Anche lui nutriva dei dubbi.
Dichiarare guerra a un pugno di Saints bambini accusandoli di alto tradimento, e alla nipote di un miliardario giapponese.
Te li aveva confidati una sera, mentre la brezza addolciva la calura estiva.
“Sembra che in realtà non sia giapponese. Ha lineamenti europei. Si dice che i suoi occhi azzurri scintillino come quelli di una civetta.“
Glaukopis, fu la parola che affiorò alla tua mente. Un sospiro. Flebile. Impalpabile. Destinato a morire come una lucciola in inverno.

Atropo

Dicci Aurélien Camus, hai ancora lacrime da versare, parole da pronunciare?
Fa così freddo in questa casa.
I pavimenti sono scivolosi e le colonne sembrano scolpite negli iceberg e da tutta la volta pendono stalattiti di ghiaccio appuntite come coltelli.
Oh, eccolo laggiù.
E’ poco più che un bambino.
Sembrava un angelo, con i capelli biondi e gli occhi azzurri, mentre scendeva dalla scialuppa di salvataggio. Si era guardato attorno, quel giorno. Gli occhi enormi, spalancati per la paura, asciutti per il freddo.  
L’odore del mare ghiacciato. La polvere di stelle. L’aurora.
Ricordi?
Ah, come sfumano i ricordi nella morte, Aurélien Camus. Le rocce si frantumano. I fiori appassiscono. Le nuvole vengono portate via dal vento.
I tuoi occhi si chiudono, Aurélien Camus. E’ tempo di andare. Dormire, sognare … morire (1). Sì, morire...
Piangi Aurélien Camus, prima che sopraggiunga il Castigo degli Dei. Diglielo Aurélien Camus, perché nella morte ogni cosa diventa definitiva, come il ghiaccio lassù in Siberia che esiste da sempre, per sempre. 


(1) Grazie Zio Willy (William Shakespeare all’anagrafe di Stratford).

Una piccola precisazione. Non so perché,  ma chiamare un bambino Camus è come chiamare uno di noi Esposito o Bianchi (sono i primi due cognomi che mi sono venuti in mente). Non che Aurelio sia migliore come nome… infatti, è stato bocciato subito.



   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Deliquium