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Autore: MartaJonas    17/07/2012    4 recensioni
Aveva salvato la vita ad un numero, uno dei tanti. Per molti non avrebbe fatto differenza, ma quel giovane uomo sapeva che lei, in un modo o nell’altro avrebbe fatto la differenza.
Quello erano tutti loro: una società di numeri; così tanti da non riuscire a contarli.
Ce ne erano di più altri, di più bassi, di fondamentali, di primi. Ma pur sempre numeri, soltanto numeri.
Eppure ogni numero poteva fare la differenza.
Ogni numero è in relazione con un altro, in un modo o nell’altro. Quindi questi si incontrano, si relazionano, sono destinati a stare insieme.
All’inizio l’operazione potrà non riportare, a causa di alcuni sbagli, ma la matematica non è un’opinione, e prima o poi si arriverà alla soluzione giusta.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ascoltante Hello Beautiful - Jonas Brothers mentre leggete! :)

 

Chapter 9 

 

Hello Beautiful

 


Allyson si svegliò di soprassalto, sentendo il pianto della sua piccola Emily. Era buio, guardò l’orologio e vide che erano le 3.30 di mattino. 

Si alzò e si diresse verso la camera della sua bambina accendendo poi la luce della sua cameretta. 

-Ehi, ehi piccola! – disse avvicinandosi alla culla – cosa hai amore? – disse prendendo la bambina in braccio. 

Non smetteva di piangere, era agitata e bianca in viso. Ally le toccò la fronte, scottava. Doveva misurarle la febbre. 

Piangeva, sempre di più e sempre più forte. Stava male, e Allyson si sentì in colpa per averla lasciata da sola, o quanto meno, con sua madre. 

-Amore, amore, ssssh Va tutto bene stellina, va tutto bene. – tentò di rassicurarla mentre andava a prendere il termometro nella stanza accanto. 

Le misurò la febbre velocemente, sperando che non fosse nulla di grave. Per sua sfortuna si ritrovò un 39C° scritto sul termometro. Ally impallidì.

Doveva fare qualcosa, doveva chiamare qualcuno. 

Prese il cellulare dalla sua borsa continuando a tenere la bambina in braccio e avviò la chiamata. 

Il cellulare fece qualche squillo prima che qualcuno rispondesse. 

-Pronto? – disse una voce impastata dal sonno e maschile. Ma Ally quest’ultimo dettaglio sembrò non notarlo. Era troppo agitata. 

-Mamma! Emily sta male, ha 39 di febbre, non smette di piangere! Non so che fare! Cosa devo fare? – chiese la ragazza presa dal panico mentre cercava di far calmare la figlioletta. 

-Allyson? – chiese il ragazzo. 

-Oh mio Dio. – disse Ally guardando chi stesse davvero chiamando – Joe! Oddio scusami!  Scusami tanto! Ho sbagliato, dovevo chiamare mia madre! Scusami per averti svegliato!

-Ehi, calmati e non preoccuparti! Cos’ha Emily?  - chiese lui. 

-Ha la febbre, ed è la prima volta, e non so che cazzo fare. – disse lei agitandosi ancora. 

-Hai qualcosa da darle per farle abbassare la febbre? – chiese lui

-No, non c’ho un cazzo Joe! – era agitata e nervosa, e stava dicendo “cazzo” ogni due parole. 

-Aspettami ok? Intanto cerca di farla calmare, sarò lì in meno di dieci minuti. –disse lui e senza darle tempo di replicare chiuse la chiamata. 

-Joe, ma … - disse Ally, ma poi si accorse che lui aveva appena riattaccato. 

Allyson si morse il labbro inferiore. Continuava a camminare per tutta casa cercando di far calmare la bambina ma non sembrava dare risultati. Se provava soltanto a lasciarla dormire nella culla, Emily ricominciava a piangere più forte di prima. 

Anche Ally stava per mettersi a piangere, era stanca, e piena di ansia. 

Passò per l’ennesima volta davanti al terrazzo e pensò che era stata bene quel giorno con i Jonas Brothers. Amica di 3 pop-star, chi l’avrebbe mai detto? Si vergognò al ricordo di aver fatto pensieri non così puri su fratello di mezzo, quello che sarebbe arrivato da un momento all’altro a casa sua, nonostante lui avesse una ragazza. Non era colpa sua, ma di quei suoi occhi. 

Avrebbe giurato sul fatto che Nicholas ci stesse provando con lei, anche se sembrava di fosse qualcosa che lo trattenesse. Forse quello era il suo comportarsi da amico?

Sentì suonare alla porta e si sentì felice a sentire la voce del ragazzo risponderle al  citofono. 

Il giovane le comparì sulla soglia della porta pochi secondi dopo avergli aperto la porta del palazzo. 

-Ehi! Come va? – chiese sorridendo. 

-Non così bene – rispose lei 

-Sono passato in farmacia, e ho chiesto cosa poterle dare. Deve prendere questa – disse indicando una medicina con la scatola verde – tre volte al giorno per la febbre, e questa – indicò l’altra scatola blu– due volte al giorno come antibiotico. Di entrambe le medicine sempre metà dose.

-Quindi ora che deve prendere? – chiese Ally. 

-Entrambe – disse lui. Preparò le due medicine e mentre Ally teneva in braccio Emily, lui gliele fece ingerire senza particolari problemi. 

Joe sorrise, ad entrambe. 

-Dalla a me – sussurrò lui – ho un potere soporifero sui bambini, ricordi?

Ally gli sorrise, lasciò Emily tra le braccia di Joe. Ally alzò lo sguardo incontrando gli occhi del ragazzo. Rimasero entrambi fermi a guardarsi per un attimo. Lei smise di respirare per un attimo. Percepì una strana sensazione, e non  era la prima volta che le capitava. Era come se avesse qualcosa a che fare con quel ragazzo, uno strano legame che le impediva di stargli lontano più di tanto tempo. 

-Avete gli stessi occhi. – osservò Joseph, sussurrando quelle parole, per poi fare un sorriso. 

Ally si limitò a sorridere di rimando facendo un passo indietro. 

Joe si trovava a suo agio perfettamente con Emily, come se la tenesse in braccio da sempre, come un vero padre. Un padre. Emily lo aveva, eppure lui era scappato come un cane. Non pagava gli alimenti da due mesi e non si era fatto più sentire dal giorno delle nozze, o almeno il giorno in cui si sarebbero dovute festeggiare le loro nozze. Cosa che non accadde. 

-Ci penso io, ok? – sussurrò Joe all’orecchio di Ally, per poi darle un dolce bacio sulla tempia, sopra i capelli.- siediti e riposati, torno subito. 

Joe sparì dietro la porta che portava alla zona notte, sussurrando una canzone all’orecchio della bambina. Ally si decise a sedersi sul divano. 

-Tonight I’m gonna fly 

Tonight I’m gonna fly 

Cause I could go across the world see everything 

And never be satisfied if I couldn’t see those eyes 

Hello beautiful – sussurrò all’orecchio della bimba con un tono così dolce e pacato che sembrava che le potesse far male soltanto con il tono della voce. – Quando un ragazzo ti dedicherà qualcosa del genere, potrai sposarlo. – disse cullandola tra le sue braccia mentre il pianto della bambina di faceva sempre più basso e meno spaventato. 

-Direi che può scegliere tra molte delle nostre canzoni, lo aiuterò. – soffiò quelle parole – Purtroppo delle volte non bastano delle belle canzoni a risolvere alcune situazioni difficili piccola. – così dicendo notò che gli occhi di Emily erano chiusi. 

-Ma fino a quando sarai così bella e piccolina, questi non sono problemi per te. – bisbigliò lui lasciandola addormentare tra le sue braccia. 

La lasciò appoggiare nella sua culletta, con estrema calma e delicatezza, come se fosse la cosa più bella del mondo e si potesse distruggere al minimo passo falso. 

Non appena Joseph si fermò a guardala, sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla, si girò e vide Allyson al suo fianco. 

-Tu hai dei poteri magici. – sussurrò lei all’orecchio di lui, alzandosi leggermente sulle punte per raggiungerlo. 

-Le serviva una ninnananna. – bisbigliò lui sorridendole. –andiamo di là prima che si risvegli. 

-Ok – disse lei, uscendo dalla stanza, lui la seguì poi spense la luce della camera, e lei chiuse piano la porta. Qualcuno vedendoli così li avrebbe potuti scambiare per due sposi con la loro figlioletta.

I due si diressero nella zona giorno e si misero a sedere sul divano, vicini. 

-Non so come ringraziarti, Joe. – disse Allyson accavallando le gambe e guardando il ragazzo. 

-Domani, anzi – guardò l’orologio che segnava le 4.15 – oggi vieni al concerto, basta questo. – affermò Joe distendendo le braccia sopra lo schienale del divano e così lasciando che il braccio sinistro sfiorasse le spalle della ragazza. 

-Con Emily che sta male diventa un po’ difficile – disse poi mi mise a pensare – però mi serve anche per l’articolo. – rifletté, si zittì per un attimo poi continuò – faccio venire mamma qui, e vengo dai. 

-Perfetto. Vedrai che Emily si rimetterà, è normale per bambini così piccoli avere la febbre, anche se è agosto. – disse – già domani starà meglio. 

Ally lo fissava già da un po’. I due erano fin troppo vicini. Le bastavano pochi centimetri per far combaciare le sue labbra con quelle del ragazzo, e solo il pensiero le faceva velocizzare il battito cardiaco. 

Per un attimo trattenne il respiro, e  pensò davvero di volerlo baciare, ma poi prese aria abbassando la testa. 

-Cosa faresti se vorresti fare una cosa, anche se sai che non è quella giusta? – chiese lei con voce improvvisamente seria. 

-In che senso? – chiese lui non capendo. 

-Non pensare al senso, e rispondi. – disse. 

-Beh dipende. Se vuoi uccidere qualcuno, ti consiglio di non farlo. – rise lei e lei scosse la testa – Non per qualcosa, più che altro perché ti mettono in galera se ti prendono! 

-Non voglio uccidere nessuno, Joe. – rise lei tirandosi indietro i capelli. 

-L’unica cosa che ti possono dire è che personalmente mi fido sempre di ciò che mi dice il cuore. – affermò – se si tratta di amore, non fare impicciare la ragione a fatti che non la riguardano. Segui il tuo cuore. Io ho fatto tanti sbagli, ma almeno non ho rimpianti. 

-Grazie del consiglio, Joe. – disse – vuoi rimanere qui a dormire?

-No, non occorre, ora vado via – si alzò – se ci sono problemi chiamami, ok?

-Va bene – sorrise lei. 

-Io vado, e vai a dormire anche tu che ne hai bisogno.- disse, e lei annuì. 

Andarono entrambi verso la porta. 

-Buonanotte – le baciò una guancia 

-Buonanotte Joe – disse lei sorridendo, e appoggiandosi allo stipite della porta. 

Ally rientrò in casa, chiudendo di nuovo la porta a chiave. Si stese sul suo letto, e prima che potesse pensare qualunque cosa, si addormentò con uno strano sorriso in viso. 







Buonasera!
Mi scuso per non aver postato prima, volevo farlo ieri, ma poi sono stata impegnata! 
Quindi prometto di farmi perdonare con il prossimo capitolo u.u
Davvero un grazie speciale a tutte voi che mi seguite! Non sapete quanto mi facciate felice con una recensione!
E ripeto: qualunque commento è prezioso, positivo o negativo che sia. 
Per qualunque cosa sono sempre disponibile sia qui sia su twitter. :)
Volevo farvi osservare che ho cambiato il Raiting della storia, da verde a giallo. Questo perchè ho delineato meglio il corso della storia! :)
Fatemi sapere che ne pensate! Un bacione! 

  
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