Serie TV > Castle
Segui la storia  |       
Autore: Vulpix    17/07/2012    6 recensioni
Seguito di ...8th December...
Dove eravamo rimasti?
Rick è riuscito a far sentire nuovamente a Kete lo spirito del Natale...
e adesso?
cosa succederà?
leggete e lo scoprirete!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Martha Rodgers, Rick Castle
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie '...Christmas Holidays...'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

Erano rimasti soli, e lui si avvicinò di nuovo a lei, cingendole la vita con le mani e avvicinandola a sé.
Lei gli chiuse le braccia attorno al collo e lo baciò.
Un bacio casto e lento, ma lungo e carico di amore.
Ad un tratto si rese conto che lo scrittore aveva iniziato a vagare con le mani lungo il suo corpo, mentre la spingeva contro di sé.
Si staccò dalle sue labbra e quando lentamente aprì gli occhi, lo vide fissarla con quei due zaffiri che la scrutavano nel profondo, mentre con una mano le portava una ciocca di capelli dietro il suo orecchio.
Le sorrise e disse:
“Andiamo anche noi?”
“Si è fatto tardi, credo sia meglio!” rispose lei, prima di riportare le sue labbra su quelle di lui mentre prendeva la mano dello scrittore, ancora sul suo viso e intrecciava le loro dita.
 
Ancora mano nella mano, salirono le scale e si diressero lungo il corridoio.
Richard sciolse le loro mani, afferrando la detective per la vita, l'attirò nuovamente a sé e poggiò il mento nell'incavo del collo.
Percorsero abbracciati il resto del tragitto, fino alla stanza degli ospiti che era stata riservata a lei, mentre Rick lasciava baci sul collo della sua musa.
Quando arrivarono davanti alla porta, si girò verso di lui, ancora avvolta nel suo abbraccio e portando le braccia al collo, gli diede un altro dolcissimo bacio.
A fior di labbra gli disse:
"Buonanotte." prima di allontanare il viso da lui e perdersi nei suoi occhi.
Rick, con la sua espressione da cucciolo, le chiese:
"Mi lasci così?"
Lei sorrise, poi guardandosi intorno disse:
"Rick...." si avvicino al suo viso, mordendosi il labbro inferiore, poi deviando verso il suo orecchio continuò:
"La mia stanza è al centro tra quella di mio padre e tua madre. Come se non bastasse...." disse con una voce 'finta scocciata'  " …di fronte abbiamo la camera di Alexis."
Tornò a guardarlo con un sorriso malizioso e si avvicino di nuovo a lui.
Quando le sue labbra sfiorarono quelle dello scrittore, si allontano di colpo:
"Non mi sembra il caso!!!" disse.
Castle rimase un secondo interdetto.

Non si aspettava una 'conclusione' del genere, ma si riprese immediatamente dicendo:
"Allora vieni tu da me!"
Lei spalancò gli occhi e stava per rispondergli, quando lui disse:
"Almeno posso venire a rimboccarti le coperte?"

 
 
Entrarono in camera e lui chiuse la porta alle sue spalle, mentre lei si diresse verso il letto e prese quello che aveva portato come pigiama.
Si voltò verso di lui e gli disse:
“Torno subito…” poi sparì dietro la porta del bagno.
Quando, qualche minuto dopo,  uscì, lo trovò sdraiato a pancia in giù sul letto, con il viso verso la sua direzione.
Si avvicinò verso di lui, tenendo gli occhi incatenati a quelli blu dello scrittore e quando fu vicino al bordo del letto, ci salì in ginocchio.
Nel mentre Rick si era sollevato, facendo leva sui palmi delle mani e quando furono uno di fronte all’altra, si sporse verso di lei, cercando un contatto tra le loro bocche.
Quello che si scambiarono, fu un bacio dolce ma molto sensuale.
Lei si avvicinò sempre più a lui, che nel frattempo si era messo in ginocchio, e contemporaneamente, portò una mano al viso di lui, mentre con l’altra raggiunse il ciuffo di capelli che fuoriusciva dal colletto della camicia, iniziando a giocarci con le dita. Lui, invece, portò dapprima le mani sui suoi fianchi, attirandola maggiormente a se, e poi, fece scorrere una mano al di sotto della sua maglia larga, accarezzandole la schiena, mentre affondava l’altra tra i suoi capelli, approfondendo maggiormente il bacio.
 
Si baciarono appassionatamente per un’infinità di tempo, finché la parte razionale di lei riuscì a prendere il sopravvento, nonostante in quel momento, in lei ci fosse poco di razionale.
Lentamente si allontanò da quelle labbra che aveva desiderato da tanto tempo e si perse ancora una volta in quegli splendidi occhi blu che scintillavano ed erano ricoperti di uno strano e nuovo strato lucido.
Quegli occhi erano puntati sui suoi e man mano che lei si allontanava, lui allargava il suo raggio di visuale, fino ad arrivare a scrutarle il viso, lasciando ancora incatenati i loro occhi e con un sorriso che via via si allargava sui loro visi.
Ad un tratto, gli angoli della bocca di Rick si piegarono all’ingiù.  Aveva capito il messaggio che lei, silenziosamente, gli stava inviando.
“Ti prego… sarò buono! Occuperò un piccolo angolino di questo grandissimo letto! Fammi restare qui…”
Lei tentava in tutti i modi di restare seria e ‘dura’, non acconsentendo a quelle richieste che il bimbo Castle stava facendo e a cui sapeva di non poter resistere.
Tentò di assumere la solita posizione a braccia conserte e sguardo severo, ma la faccia da cucciolo dello scrittore la indusse a sorridere.
"È un si?" chiese sorridente lui.
"Mhm...."
"Che c'è detective? Hai paura di non resistere al mio fascino e non riuscire a controllarti?! Puoi sempre saltarmi addosso, non mi dispiacerebbe mica!"
Kate lo fulminò con lo sguardo prima di dire:
"Veramente non è di me che ho paura!"
"Uh detective manchi di inventiva! Sempre le stesse battute… e comunque… le mie intenzioni sono caste e pure… " disse lui.
Intanto un'espressione maliziosa era apparsa sul suo viso, mentre si avvicinava all’orecchio di Rick, prima di sussurrare:
"Oh sapessi se ho inventiva...” sollevò il sopracciglio e allontanandosi di un po’, esclamò:

“Sapessi...."
Alla voce sensuale di Kate e a quella minima vicinanza, Richard si ammutolì completamente, restando imbambolato a deglutire a vuoto.
Solo la risata cristallina di Kate, dopo qualche secondo, riuscì a portarlo alla realtà e poté dire:
"Vedremo..." sorrise malizioso, ma poi tornò quasi serio e con voce profonda, mentre le prendeva le mani tra le sue, disse:
"Voglio solo stringerti tra le mie braccia, cullarti e vederti dolcemente addormentare..." fissò i suoi occhi blu in quelli della donna e continuò: "Non permetterò che ti abbandoni tra le braccia di Morfeo..." sorrise "come si permette?" disse con una smorfia di fastidio che provocò la sua risata.

Quando riprese fiato, chiese:
"Sei geloso, Rick?"
"Si." fu l'unica e sincera risposta.
"E va bene.... Ma ad una condizione!"
"Quale?"
"Mi terrai stretta a te tutta la notte.... E domattina presto te ne torni in camera tua, prima che gli altri si sveglino!"
"Ci sto! Devo pur sempre assicurarmi che quel tipo… non ci provi appena me ne vado, ma domattina ci sveglieremo insieme e poi, andrò a preparare una magnifica colazione per tutti!" disse con un mega sorriso e un espressione sognante.

 
 

Un raggio di luce arrivò fino a lui, destandolo dai quei fantastici ricordi della loro nottata.
La loro prima notte!
Portò una mano al viso per stropicciare gli occhi che ancora non erano abituati alla luce, poi girò il capo verso destra, inclinandolo un po’ in direzione dei quel viso angelico che era poggiato delicatamente sul suo petto, mentre il suo braccio avvolgeva la creatura più straordinaria che fosse mai esistita.
Un sorriso apparve spontaneo sul suo viso, mentre contemporaneamente anche la donna stava ritornando al mondo reale.
Sollevò il viso e incrociò lo sguardo dell’uomo, del suo uomo.
Si sporse verso di lei per darle l’ennesimo buon giorno della giornata e anche un altro di quei baci di cui ora non riusciva più a fare a meno.
La sentì sospirare felice, mentre tornava ad accoccolarsi con la testa sul suo petto e poggiava una mano in prossimità del suo cuore.
Restarono così, in silenzio, assaporando il momento e godendo del ritmo dei loro cuori che cadenzavano anche quello dei loro respiri, lasciandosi cullare, finché a poco a poco non la sentì riaddormentarsi tranquilla.
Lui, invece, continuava a tenerla stretta a sé, e con una mano percorreva il profilo della sua schiena nuda. Riusciva a sentire i muscoli tesi che al suo tocco si rilassavano, permettendogli di sfiorare, da sotto la pelle, le ossa.
Si ritrovò a pensare che in quell'ultimo anno, la sua musa ne aveva passate di ogni tipo e tutto si era riversato sul suo fisico. Era diventata sempre più magra e apparentemente fragile. Fortunatamente piano piano le cose stavano cambiando, non solo stava recuperando qualche etto e riprendendo la sua fisicità ma anche, con l'aiuto dello psicologo, stava riacquistando un po' di tranquillità.
Era finalmente riuscita a riprendere le redini della sua vita e quelle ultime giornate ne erano state la prova definitiva.
Tornò con il pensiero all’ultimo mese, all’ 8th dicembre.
Credeva che gli avrebbe sparato un colpo in pieno viso, vedendolo ad aspettarla all’uscita dalla sua seduta. Nessuno sapeva che lei fosse in terapia e ben che meno lui. O meglio, lei non voleva che nessuno sapesse, ma nulla sfugge a Rick Castle!
Una risata gli attraversò il viso…
Se solo avessi sentito i miei pensieri, sono certo che ti saresti sollevata verso di me, guardandomi con quell’espressione esasperata e poi avresti portato gli occhi al cielo dicendomi qualcosa sul mio smisurato ego…
Pensò mentre ammirava, ancora una volta, il suo viso rilassato e le spostava una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Pian piano si susseguirono tutte le cose accadute da quel pomeriggio in poi… lo shopping natalizio, gli addobbi e l’albero… fino ad arrivare al Natale!
Natale…
Il più bel Natale della mia vita! Con tutte le persone importanti della mia vita! E con te…
Pensò, perdendosi nuovamente a fissare la donna che era tranquillamente addormentata, tra le sue braccia.
Non avrei mai immaginato che ti saresti lasciata baciare sotto il vischio… che mi baciassi tu…
Continuò nei suoi pensieri, ma come se fossero parole che diceva alla sua Kate anche senza pronunciarle, continuando a guardarla con un’espressione seria e sognante al tempo stesso.
Non avrei mai creduto possibile che ci saremmo messi insieme questo natale…
Sorrise beffardo e poi si lasciò sfuggire ad alta voce
“Soprattutto non avrei mai pensato che fosse possibile che tu, ti lasciassi andare con me… come è successo stanotte…”
 
 
 

Nemmeno dieci minuti dopo, un leggero bussare, distrasse la detective dalla sua attività.
Si diresse verso la porta e quando l'aprì, davanti a lei si presentò un Rick Castle davvero insolito.
Alla vista dell'uomo vestito con un pigiamino con gli orsetti, non riuscì a trattenersi dalle risate.
Mentre la sua musa era piegata in due e si poggiava all'anta della porta, lo scrittore fece il suo ingresso dicendo:
"È un regalo di Alexis di qualche natale fa… e per tradizione lo indosso ogni notte del 24!"
Quando si voltò verso Kate, notò che lo guardava sorridendo.
Le si avvicinò e l'attirò a sé cingendole la vita con le braccia.
Lei appoggiò le mani sul suo petto e accarezzando il musetto di un orsetto disse:
"Sei davvero tenero…"
Poggiò la fronte a quella dell'uomo continuando:
"Davvero molto carino con questi orsacchiotti..."
Adesso stava sfiorando il naso dello scrittore con il suo.
"Sono dolci quasi quanto te..."
Ormai le loro labbra erano a pochi millimetri.
"Amore" sussurrò prima di unirle.

Quando si staccarono, rimasero a fissarsi negli occhi per qualche secondo, poi lei si 'liberò' dal suo abbraccio e tornò al comò a finire di struccare anche l'altro occhio che aveva lasciato in 'sospeso'.
Sentiva lo sguardo dell'uomo, poggiato su di se e stranamente non le procurava fastidio, ma anzi, ne approfittò per fare le cose ancora più lentamente, provocandolo!

Richard aspettò pazientemente che l’operazione di struccaggio fosse conclusa e si avvicinò a lei, mentre riponeva nel beauty le sue cose.
Le cinse la vita con le braccia, attirandola a sé e facendole poggiare la schiena contro il suo petto, sussurrò al suo orecchio:
“Andiamo a letto.” sfiorando deliberatamente il lobo con le labbra.
A quel sospiro sulla sua pelle e al contatto con l’uomo, Kate fu percorsa da un brivido.
Quelle parole le fermarono per qualche secondo il respiro, ma non riuscì a riprendersi in tempo che Rick l’aveva già presa, passandole un braccio sotto le gambe, sollevandola da terra, per dirigersi verso il grande letto.
Si ritrovò tra le sue braccia e non poté fare altro che stringersi a lui, cingendogli il collo.
Ad un tratto si fermarono e Rick chiese:
“Lato destro o sinistro, mia musa?”
“Mhm in genere dormo al centro.”
“Ah dormi comoda!” scherzò l’uomo mentre si muoveva in direzione del lato destro.
“Io a sinistra… per cui dovrai abituarti di qua…” disse mentre la poggiava delicatamente dalla ‘ sua’  parte, guadagnandosi un occhiataccia della sua musa.
 
“Mhm non credo proprio!” disse appena toccò il materasso, e mentre si liberava dal suo abbraccio, scivolò verso il centro del letto.
Rick l’afferrò per la vita e la portò di nuovo verso di se. Così facendo si ritrovarono al centro del letto, tagliandolo in obliquo.
Erano uno sull’altra, Kate rideva cercando di svincolarsi e lui invece tentava di non farla scappare.
Quando le risate erano talmente forti da non riuscire a respirare, Rick si spostò verso sinistra, stendendosi accanto a lei.
Restarono qualche secondo a fissare il soffitto e a cercare di far tornare il battito dei loro cuori alla normalità, poi Kate disse:
“È ora di dormire!” ma non diede il tempo allo scrittore di rispondere, che si mosse verso la spalliera e prese posto nel letto, tirando a se le coperte che ormai erano molto stropicciate.
Rick era ancora steso nella posizione di prima e la guardava sistemarsi per la notte.
Kate stava tirando su il cuscino e con dei piccoli colpetti gli stava dando la forma più comoda. Poi la vide sbattere piano una mano sul materasso, alla sua destra, come per invitarlo a sdraiarsi accanto a se.
Rick non se lo fece ripetere due volte, a carponi si diresse verso la sua musa e si infilò sotto le coperte.
 
Aspettò che Rick la raggiungesse, per poi accoccolarsi contro il suo petto.
Si raggomitolò addosso al suo scrittore, stringendosi a lui, chiudendo gli occhi e poggiando la testa sul suo petto.
Richard le cinse le spalle con un braccio e iniziò ad accarezzarle pigramente il braccio, disegnando il profilo con le dita, facendo su e giù, mentre poggiò l’altro braccio sul proprio petto per intrecciare le dita con quelle della mano della sua musa.
 
Dopo degli attimi che sembrarono un eternità, Kate riaprì gli occhi in direzione del suo uomo.
Quando i loro sguardi si incrociarono, involontariamente sorrisero nello stesso istante, poi lei si sporse verso di lui per incontrare la sua bocca. Immediatamente Rick abbassò il viso per agevolare il contatto.
Quello che era partito come un innocuo sfiorarsi di labbra, ben presto si trasformò in qualcosa di molto più profondo e intenso.
Kate era quasi sollevata verso il viso di Rick, adesso poggiava il suo avambraccio destro sul materasso, mentre il palmo della mano sinistra era aperto sul petto di Richard, che intanto aveva accavallato le sue gambe con quelle di lei.
Il risultato era che la detective era quasi completamente sopra il suo scrittore.
“Kate…” la chiamò quasi in un sussurro tra un bacio e l’altro.
Sentire il suo nome pronunciato in modo così dolce e supplichevole, la fece ‘staccare’ da lui, quanto bastava per guardarlo in viso.
“Kate…ti prego…” disse accarezzandole il viso con la mano che prima era intrecciata con la sua.
Beckett continuava a guardarlo in attesa che dicesse qualcosa, cercando di capire che cosa fosse successo.
“Se continui così…non credo che riuscirò a resistere a lungo…” disse guardandola seriamente, puntando i suoi fanali azzurri nei bellissimi occhi di lei.
Kate sorrise mantenendo il contatto visivo e si avvicinò a lui in maniera ancora più sensuale.
“Mhm”
“Kate…” sussurrò Rick cercando di contenere le sensazioni che provava.
“Che c’è?!” disse lei staccandosi, poi,  si avvicinò al suo orecchio e continuò a baciarlo prendendo il lobo tra le labbra.
“Non avevi detto… che c’è… tuo padre… nella stanza accanto?” le chiese tra una deglutizione a vuoto e l’altra.
“mhmh si! Ma lui dorme con i tappi nelle orecchie perché non sopporta nemmeno il più piccolo rumore…”
poi iniziando a baciargli il collo:
“Tranquillo non ci sentirà!”
Mentre parlava, gli sfiorava la pelle al di sotto del mento e Castle tentava in tutti i modi di resistere a quelle dolci torture.
“Piuttosto…” disse allontanandosi all’improvviso “tua madre?” esclamò guardandolo con un’espressione interrogativa.
Richard fece una finta risata e disse:
“Lei sarà più che brilla! L’ho vista passare per la cucina… per la precisone ha fatto una lunga sosta davanti al mobile bar e sono certo che l’abbia svuotato per bene! Non è Natale se non si fa un bel goccetto!!” terminò la frase con la sua tipica espressione indisponente da ‘faccia da schiaffi’ e rimase a fissarla un paio di secondi, prima di prenderla alla ‘sprovvista’ e ribaltare le loro posizioni, facendola sdraiare sul letto e avvicinandosi a lei per baciarla.
Giusto mezzo secondo prima che riuscisse a catturare la bocca della detective, le sentì dire:
“Alexis?”
Si fermò all’istante.
Guardò in direzione della porta e poi tornò a fissare la sua musa con un’espressione ‘spaventata’.
Kate gli portò le mani sul viso, poi si avvicinò a lui per lasciargli un tenero bacio all’angolo della bocca.
Quando vide la sua espressione ‘triste’, Richard non riuscì a trattenersi oltre.
Era sopraffatto da un mix di emozioni contrastanti, in quel momento aveva un’espressione spaventata, ma dentro di se urlava dalla felicità nel vedere che la sua musa lo desiderava e nello stesso tempo era triste perché lei sembrava essersi rassegnata.
Mentre con un braccio si fece leva per non finirle addosso, le si avvicinò e sfiorandole il viso con l’altra mano, e con voce più che maliziosa, in un quasi sussurro, disse:
“Le pareti sono insonorizzate… non ci sentirà nessuno!” sorrise e poi dopo aver incatenato i loro sguardi, si avvicinò a lei per baciarla.
Kate gli strinse le braccia attorno al collo, attirandolo a se e approfondendo il loro bacio.
Quando la passione stava prendendo spazio e il desiderio reciproco di diventare una cosa sola si fece prepotente, Richard si allontanò appena, per rivolgerle uno sguardo serio e premuroso allo stesso tempo, e le chiese:
“Sei sicura?”
Kate sorrise dolcemente a quel gesto tenero e pieno d’amore dello scrittore e con un fermo “Si” e un magnifico sorriso, gli rispose, prima di attirarlo nuovamente a se…



Il mio Angolo...by Vulpix
AriSalveeeeeeee
come va?
Qui fa caldo!!! Anche se oggi, rispetto ai giorni scorsi, ha rinfrescato.
Io però, sento caallldo… e voi? :p
Che dire… la mia storia infinita si è allungata ancora ☹
Questa volta GIURO non è colpa mia!!! Prendetevela con Rebecca che mi mette strane idee in testa!
E le mie slittano al capitolo successivo…
Non so se avete notato… ho alzato il rating a giallo… Non ho mai capito il confine di sto colore ma vabbè… prevenire è meglio… sia mai me dovesse tornare utile….
Cmq putroppo per voi, c’è ancora un capitlo 8… che sarà l’epilogo….
E chi sa se sarà di poche righe o molte... E sopratutto saremo al presente o ancora al passato?
Beh lo scoprirete solo se…
Mi lascerete in vita…

Io, venerdì sera parto per Bologna.. per poi spiccare il volo per NY!!
Quindi NON riuscirò a trovare il tempo per pubblicare, prima di partire….
Ci si legge tra una quindicina di giorni!!! Sempre che decida di tornare!
Beh… mi raccomando non mandatemi bestemmie… altrimenti non leggerete mai la fine!!!
(siete la mia assicurazione contro gli infortunii… pregate che non mi succeda nulla!)

Se non ci si legge…. Buone News dal mondo Castle!!!!!!!!!!!!!

Ps: un grazie alla matta 1rebeccam che mi istiga a scrivere …. Anche “più che verde” :p
E alla mitica Mari24 che mi ha letto e corretto in anteprima! GIURO CHE E’ VERO!!!!

Pps: se vi domandate come so usciti gli orsacchiotti….
Vale Foxi: vado a mettere a nanna Rick… a dopo!
Rebecca Garreth: si mette il pigiamino con gli orsetti?
E da li… non sono riuscita a non scriverlo :P

<3
Vulpix
:>
 

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: Vulpix