Ciao a tutti!!! XD
Allora questa storia è stata scritta per il contest
" C'era una volta
" di Mary Witlock.
Il contest consisteva nello scrivere un momento del loro passato, di un
momento
prima del giorno della trasformazione.
Questa storia parla di Edward e di un momento con i loro genitori
Edward e
Elizabeth Masen.
Ma la inserisco anche nella mia serie " Momenti padre-figlia *-*
<3 "perché
c'è anche un momento loro, capirete leggendo
com'è l'idea della storia :D
Spero vi piaccia :D
NICK: Alice_Nekkina_Pattinson
TITOLO STORIA: Dolci ricordi lontani.
PERSONAGGIO PRINCIPALE: Edward Cullen
STRUTTURA FAMIGLIA NATALE PERSONAGGIO:
Elizabeth Masen (madre di Edward)
Edward (Senior) Masen (padre di Edward)
Renesmee Cullen (Figlia di Edward)
ANNO: 1911 (anno del ricordo)
AVVERTIMENTI: One-shot
READING: Verde
INTRODUZIONE: "Perché ridi mamma?"
"Perché hai la faccia piena di farina tesoro mio" rispose "E
sei
davvero caruccio ahah"
"Anche tu mamma" incominciai a dire, lei mi guardò senza
capire e poi
gli lanciai un po' di farina anche a lei.
"Edward Anthony Masen, ci si comporta così con tua madre"
iniziò a
dire ridendo, "Incomincia a correre" e ci rincorremmo per tutta la
cucina, finché non mi prese e mi fece il solletico.
"Ahahaha no no, basta, ahahaha ba-sta, scusa".
(…)
"Ti mancano?" mi chiese.
"Si, certo, sono sempre i miei genitori no? Mi mancano i loro sorrisi,
il
loro entusiasmo, mi manca tutto. Erano così pieni di vita,
peccato che la
malattia li ha portati via troppo presto. Il loro unico desiderio era
quello di
vedermi felice. Sarebbero felici se potessero vedere Bella e te piccola
mia e
vorrebbero un bene dell'anima ad entrambe, siete la mia vita"
Banner fatto da
" Camilla L
" che ringrazio molto, perché
è stupendo XD
Aggiunto il 25 dicembre 2012!!!
Dolci ricordi lontani
"Tesoro mettiti il grembiule prima, poi incominciamo" dissi a
Renesmee.
"Va bene" mi rispose sorridendo "Non vedo l'ora di vedere la
faccia che farà nonno Charlie"
"Sarà contento e gli piacerà di sicuro, vedrai"
le dissi.
Prendemmo tutti gli utensili e gli ingredienti e ci appoggiamo sul
tavolo per
incominciare a preparare la torta.
Renesmee arrivò con in mano il pacco di farina, il quale
essendo leggermente
rotto, le era leggermente schizzato sul nasino.
Sorrisi, tutta quella situazione sembrava un deja-vù, in
quel momento noi
dovevamo preparare una torta per Charlie, l'indomani sarebbe stato il
suo
compleanno e Renesmee aveva pensato di farle una torta al cioccolato,
oltre il
regalo.
Tutto questo riportò a galla dei vecchi ricordi di me e mia
madre Elizabeth,
sorrisi a quei bei ricordi.
Mi mancava molto, mi mancavano molto entrambi, peccato che la malattia
me li
aveva portati via.
Renesmee notò prima il mio sorriso e poi la mia espressione
triste e mi chiese
cosa c'era che non andava.
"Papà cosa c'è che non va? Ho fatto qualcosa di
sbagliato?"
"No, no piccola, mi è venuto solo in mente un vecchio
ricordo, ti ricordi
che ti ho parlato di nonna Elizabeth e nonno Edward vero?" le chiesi.
"Si, quelli che purtroppo non potrò mai conoscere, i tuoi
veri
genitori" rispose.
"Si, ecco, vedi un giorno nel lontano 1911 quando avevo dieci anni, io
e mia
madre Elizabeth preparammo una torta sempre al cioccolato per il
compleanno di
papà…" incominciai a raccontarle e mi persi nei
ricordi.
"Mamma, mamma visto che oggi è il compleanno di
papà gli facciamo una
torta?" urlai entrando in cucina, stava finendo di pulire, si
girò quando
mi sentì e mi sorrise amorevolmente.
Era davvero una bella donna, lunghi capelli ramati e dolci
occhi verdi.
"Tesoro hai avuto un bel pensiero, ma sai farla da solo o vuoi
farla
con me?" mi chiese sorridendo.
"Con te!" riposi.
"Va bene, vieni qua, allora prendiamo gli utensili e gli
ingredienti" io annuii solamente e mi allungai a prendere quello che
serviva, poi ci mettemmo all'opera.
"Allora tesoro, prima uniamo i tuorli d'uovo con lo zucchero e
poi dopo
uniamo la farina e tutto" mi disse.
Provai ad aprire le uova ma non ci riuscii subito, lei venne
vicino a me e
mi aiutò.
"Aspetta, allora prendila così e dai un leggero
colpetto contro il
bordo della ciotola e quando vedi la crepa l'apri" mi disse.
Feci come mi disse e le versai insieme allo zucchero, li unii
e dopo misi la
farina e feci amalgamare il tutto.
Mi aiutò e mi insegnò come fare tutti i
passaggi, ad un certo punto la
sentii ridere, una risata bellissima che si espandeva per tutta la
stanza.
"Perché ridi mamma?"
"Perché hai la faccia piena di farina tesoro mio"
rispose "E
sei davvero caruccio ahah"
"Anche tu mamma" incominciai a dire, lei mi guardò senza
capire e poi
gli lanciai un po' di farina anche a lei.
"Edward Anthony Masen, ci si comporta così con tua madre"
iniziò a
dire ridendo, "Incomincia a correre" e ci rincorremmo per tutta la
cucina, finché non mi prese e mi fece il solletico.
"Ahahaha no no, basta, ahahaha ba-sta, scusa" incominciai a
dire.
"Va bene, adesso però dammi una mano a sistemare
tutto e a pulire"
mi disse sorridendo.
"Certo".
Sistemammo tutto e passò il tempo,
finché venne l'ora di preparare anche la
cena e la tavola.
"Tesoro, mi aiuteresti a preparare la tavola mentre io cucino?
Poi dopo
puoi andare a giocare un po'".
"Va bene mamma" preparai la tavola mentre lei cucinava.
Quando fu tutto pronto, sentimmo la porta di casa aprirsi.
"Sera famiglia, non c'è nessuno che viene
accogliere questo povero
vecchietto nel giorno del suo compleanno?" sentii mio padre, sorrisi e
corsi verso di lui.
"Papà, buon compleanno!" urlai allargando le
braccia, lui si piegò
sulle gambe e mi prese tra le braccia.
"Oooh, grazie ometto mio, sei stato bravo oggi con la mamma?" mi
chiese, mentre io gli diedi un bacio sulla guancia.
"Sii, l'ho anche aiutata in cucina"
"Oh, ma bravo il mio futuro ometto, bene bene, vediamo che
cosa avete
fatto di buono"mi disse sorridente.
Così passammo la cena a parlare di come era andato
il lavoro e di come
avevamo passato io e mamma la giornata.
Poi arrivò il momento del dolce e di dare il
regalo, così andai in cucina e
presi la torta.
"Guarda cosa ho fatto oggi insieme alla mamma per il tuo
compleanno?" dissi tutto felice e sorridente.
"Ooh, l'avete fatta insieme per me? Tu con le tue manine?" mi
chiese mio padre sorridendo.
"Si, assaggia dai!" dissi entusiasta, la mamma gli diede una bella
fetta e attesi che lui l'assaggiasse.
"Uhm molto, molto buona Edward, sei davvero bravo sai? Ooh ma grazie"
si avvicinò e mi abbracciò.
"Poi c'è anche questo caro" disse mamma e gli diede il libro.
"Grazie, siete i miei tesori" e poi diede un bacio alla mamma.
Passammo il resto della serata a parlare, ridere e giocare
insieme.
"Fu davvero una bella serata, adesso essere qui con te piccola mia, mi
ha
fatto ricordare quel momento, hai avuto il mio stesso dolce pensiero,
fare un
qualcosa per una persona a te cara" dissi rivolto a mia figlia.
"Ti mancano?" mi chiese.
"Si, certo, sono sempre i miei genitori no? Mi mancano i loro sorrisi,
il
loro entusiasmo, mi manca tutto. Erano così pieni di vita,
peccato che la
malattia li ha portati via troppo presto. Il loro unico desiderio era
quello di
vedermi felice. Sarebbero felici se potessero vedere Bella e te piccola
mia e
vorrebbero un bene dell'anima ad entrambe, siete la mia vita" dissi
stringendola a me.
"Per fortuna poi nella mia vita sono entrati Esme e Carlisle,
così non
sono rimasto solo, per me loro sono sempre stati come dei secondi
genitori".
Mentre le raccontavo la storia, avevamo continuato a preparare la torta
ed
l'avevamo messa già in forno.
Presi un fazzolettino e le pulii il nasino sporco di farina e lei
sorrise.
"Papà, mi hai detto che a nonno Edward la torta era
piaciuta, dici che a
nonno Charlie piacerà questa?" mi chiese mia figlia.
"Ma certo che gli piacerà" risposi sorridendole.
Il giorno dopo andammo a pranzo da Charlie e festeggiammo il suo
compleanno, fu
entusiasta della torta e molto felice nel sapere che era stata un'idea
di
Renesmee e che l'aveva fatta lei con me.
Più guardavo mia
figlia, più pensavo a quanto sarebbero stati felici i miei
genitori.
Ripensai di nuovo a quel momento e sorrisi.
Vi ho sempre voluto bene, pensai.
Questo è il
giudizio:
Terzo posto: Alice_Nekkina_Pattinson
con un risultato di 19\25
PASSATO: 5\10
Mi dispiace davvero tanto dover scrivere queste parole ma purtroppo per
oggi
potrei definire l'essere corretta un mio obbligo, il rispondere in
maniera
onesta il mio "Lavoro" e quindi non posso far salire di più
il
punteggio in questo paragrafo. Credo infatti che la famiglia di Edward
sia
troppo simile a una famiglia degli anni 50,70 per essere la sua.
Certamente
essendo già nei primi anni del 1900 il rapporto tra genitori
e figli non è
neanche lontanamente paragonabile a quello che avevano Carlisle e
Jasper ma
comunque rimane pur sempre una famiglia all’antica. Il fatto
di utilizzare
sempre la parola mamma e papà e mai padre e madre, o il
fatto di non avere
nemmeno un attimo di esitazione nel tirare la farina contro la madre, o
ancora
il termine “Caruccio” non penso siano adatti a una
storia ambientata in quei
tempi.
PERSONAGGIO: 5\5
Per la prima volta in vita mia ho letto in una ff di efp
l’Edward che presenta
la Meyer! Se potessi ti aggiungerei altri mille punti! Non penso di
dover
spendere troppe parole quindi a riguardo: il tuo Edward era
semplicemente
perfetto. Ben analizzato, sotto ogni punto di vista.
GRADIMENTO PERSONALE: 9\10
Devo ammettere che malgrado il problema con il tempo questa storia mi
è
piaciuta. All’inizio ero scettica, il modo in cui ai scritto
l’introduzione, il
momento tra Ed e Nessy, era a parer mio troppo distaccato, troppo
esterno (lo
rivedrei un attimo se fossi in te) ma il finale di questa storia
è davvero un
capolavoro! Sei una delle poche fan che ha capito che comunque i
vampiri
rimarranno sempre un po’ attaccati alla famiglia originale,
che i vampiri
possano a volte chiudere gli occhi e pensare ai propri veri
genitori. “Si,
certo, sono sempre i miei genitori no? Mi mancano i loro sorrisi, il
loro
entusiasmo, mi manca tutto. Erano così pieni di vita,
peccato che la malattia
li ha portati via troppo presto. Il loro unico desiderio era quello di
vedermi
felice. Sarebbero felici se potessero vedere Bella e te piccola mia e
vorrebbero un bene dell'anima ad entrambe, siete la mia vita”
in questa
frase ho ritrovato il mio pensiero, il mio punto di vista e sono stata
davvero
felice che tu l’abbia sottolineato. Non posso quindi che
complimentarti con te
e consigliarti di sottolineare questo aspetto anche nel titolo della
storia,
secondo me ti farebbe guadagnare ancora più punti
(certamente è solo un
consiglio).
A voi la parola :D
CiaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooXD
P.S. Se fuori leggete "Missing Moment" e dentro alla storia "One-Shot" è perchè mentre la pubblicavo (il 18-07-12) l'avvertimento "One-Shot" non c'era.