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Autore: Lady Reila    18/07/2012    1 recensioni
Fanfiction sugli Hey Say Jump - Uscì dalla porta correndo come un forsennato, stavolta non mi avrebbero preso, stavolta non sarei morto. Correvo e correvo, finivo in una foresta scura, e continuavo a correre. Una corsa infinita.. Finché arrivavo ad un precipizio da cui si scorgeva un filo di luce, però stranamente più mi avvicinavo più il precipizio si allontanava, sembrava quasi scappare da me.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Daremo minna sagashiteru

Unmei wo kawaeru kikkake wo

Hontou wa kizuiteru darou

Sono suicchi wo osu dake dato

 

Uscì dalla porta correndo come un forsennato, stavolta non mi avrebbero preso, stavolta non sarei morto. Correvo e correvo, finivo in una foresta scura, e continuavo a correre. Una corsa infinita.. Finché arrivavo ad un precipizio da cui si scorgeva un filo di luce, però stranamente più mi avvicinavo più il precipizio si allontanava, sembrava quasi scappare da me. Continuavo a correre e il precipizio si faceva sempre più lontano, fino a scomparire.

E io correvo, in quel momento era l’unica cosa che ero in grado di fare.

Mi girai a guardarmi dietro e vidi delle ombre che mi inseguivano.

Sfinito mi arresi e mi buttai per terra, anche stavolta mi avrebbero preso.

Vidi le ombre avvicinarsi e avvolgermi nel loro fumo nero. Senti l’aria intorno a me che si stringeva e urlai.

Urlai più forte che potevo.

 

Aruki dasenai mama no jibun ga ite

Sugite yuku jikan ni obieteru

Kizu tsuitemo hashiritai kono kimochi

Tashikametakute yubi wo ima sagashita

nanika wo tsutaetai omoi ga atte

 

Mi alzai di scatto spaventato.

Di nuovo quel sogno.

Era da un mese che ogni santissima notte facevo lo stesso dannatissimo sogno.

Nel sogno volevo salvarmi, scappare da quell’ombra che mi inseguiva, che mi opprimeva.

Sapevo a cosa era collegato, ma preferivo non pensarci.

Era iniziato da quando ero stato beccato..

 

Surechigau koto wo osereteru

Kokoro wa itsuka tsuyoku natteku kara

Mayoi dake wo sutesara no sa (ima sugu)

 

Un mese prima, ero stato beccato, tutto il mondo ne era venuto a conoscenza.

A conoscenza del mio “sfuggire alle regole”.

E Johnny mi aveva punito.

Li per lì mi ero incazzato a bestia, però col senno di poi posso dire che aveva fatto bene.

Forse mi ha fatto crescere.

E forse me l’ero cercato, ma di questo non ero sicuro.

In un certo senso volevo essere più considerato, nella band ero sempre messo da parte. Ma alla fine l’avevo scelto io, avevo scelto io di non cantare, avevo scelto io di non suonare nessuno strumento, avevo scelto io di non essere disponibile per lo Yan Yan Jump e programma vari. Avevo scelto io, io.. Forse volevo solo essere pregato, volevo qualcuno che mi pregava di cantare, dicendomi che ero bravo, nonostante continuassi a dire di non essere capace, avevo solo bisogno di qualcuno che mi supportasse, nel bene e nel male.

 

Atata ka hikari sae

keshite shimau koto ga attemo

ichi wa keshite kienai sa

Sono suicchi wo osu toki nano

Mi sono reso conto della grandissima cazzata che ho fatto.

In primo luogo mi sono sbagliato alla grande, tutti i membri della band mi chiamavano ogni giorno. Ogni giorno 9 chiamate, mi rendeva felice. E mi faceva rendere conto sempre di più del mio errore colossale.

Come avevo potuto pensare che mi avessero messo da parte? Neanche li conoscessi da ieri! Con Yamada addirittura avevamo fatto i provini lo stesso giorno!

Sono proprio un deficiente. Un enorme, grandissimo deficiente. Ho mandato a puttane tutto solo per le mie manie di protagonismo.

 

push for future, push for dream. Dareka no koe ga sasayaku

Ora l’unico modo per sistemare tutto era impegnarmi al massimo.

Ce l’avrei fatta.

Ne ero sicuro. Mi feci una scaletta coi giorni, 5 mesi erano lunghi, non potevo certo starmene con le mani in mano.

Lunedì: Studio, stretching

Martedì: Studio, lezioni di chitarra

Mercoledì: Studio, Piegamenti

Giovedì: 50 Flessioni, Studio, 50 Flessioni

Venerdì: Studio, lezione di chitarra

Sabato: stretching, piegamenti, flessioni

Domenica: Canto

 

push for my heart, push for you love

Itsuka wa endaku toki ga kuru to boku wo sou shita

Di certo non potevo trascurare la scuola, ora più che mai. Però sarei tornato all’interno della band in forma e in grado di cantare e suonare.

La scaletta mi permetteva di studiare e andare bene a scuola e allo stesso tempo di allenarmi per fare un fisico migliore, magari in grado di sopportare i concerti saltando come Chinen e Yuto che erano iperattivi da paura.

Normalmente facevo fatica a sopportare i concerti e me ne stavo sempre fermo, dovevo agire e tornare migliore di prima.

Gli avrei fatto vedere chi comandava.

 

Aruki dasenai mama no jibun ga ite

Sugite yuku jikan ni obieteru

Kizu Tsuitemo hashiritai kono kimochi

Tashikametakute yubi wo ima sagashita

Nanika wo tsutaetai omoi ga atte

Erano passati già due mesi da quando avevo iniziato a seguire la scaletta e i risultati cominciavano a farsi vedere.

A scuola andavo bene.

Chitarra finalmente riuscivo a portare a termine un brano senza sbagliare, mi sarei impegnato sui vari pezzi della band e magari avrei preparato qualcosa di nuovo.

Gli allenamenti andavano anche meglio di ciò che avrei mai potuto sperare.

Mio fratello si era aggregato portandosi dietro anche Yamada.

Ci eravamo iscritti regolarmente in palestra e nel tempo libero eravamo sempre lì, avevo cominciato anche ad andarci dopo le lezioni di chitarra.

Stare con Yamada mi faceva bene, mi faceva sentire meno solo in un momento del genere, in cui credevo che sarei rimasto solo a vita e in cui credevo che tutti i membri della band più tutti i fan mi odiassero.

 

Surechigau koto wo oseteru

Kokoro wa itsuka tsuyoku natteku kara

Mayoi dake wo sutesara no

I mesi scorrevano veloci e senza accorgermene era già arrivato Novembre.

Ormai mancava poco al mio rientro nella band.

Mi sentivo strano, sarebbe tornato un Ryutaro che non conoscevo.

Un Ryutaro più responsabile e se vogliamo anche più adulto. Un Ryutaro che prende spunto dagli sbagli per migliorarsi.

Yamada continuava gli allenamenti con me e Shintaro.

A loro i risultati non si vedevano molto da parte dei fan, perché comunque vedendoli sempre si faceva fatica a notarlo.

Però guardando foto di soli 2 mesi prima si vedeva chiaramente la differenza.

La vita scorreva serena tra studio, allenamenti e lezioni.

Finalmente ero in grado di fare tutte le canzoni della band, ero soddisfatto di me stesso.

Yamada aveva organizzato un’uscita a sorpresa con tutti i membri: mi aveva bendato e portato in un ristorante dove avevo trovato tutti i 9 a urlarmi saluti. Mi aveva reso davvero felice.

Grazie a questa uscita ero riuscito a rimettermi in pari con tutto ciò che riguardava la band ed ero riuscito a parlare amichevolmente con tutti.

Nessuno ce l’aveva con me. Dopotutto su 10 solo Keito, che aveva paura di ciò che avrebbe potuto fargli il padre, non fumava, gli altri non erano mai stati scoperti, o anche se lo erano stati Johnny-sama aveva provveduto a parargli il culo. Cosa che con me non aveva fatto. Spesso mi ero chiesto come mai a me non mi avesse salvato ma solo ora l’avevo capito: Sapeva che questa esperienza mi avrebbe aiutato a crescere. E gliene sono grato.

 

Dare mo minna sagashiteru

Unmei wo kawaeru kikkake wo

Hontou wa kizuiteru darou

Sono suicchi wo osu dake dato

Oggi dicembre 2012.

Io Ryutaro Morimoto… Sono di nuovo negli Hey Say Jump!

Dopo lunghi mesi sono tornato a far parte della band che amo.

Sono stato in grado di tornare a ridere e scherzare con quei 9 dementi detti anche bandmate.

La strada è stata dura e impegnativa ma rifarei tutto, anche farmi beccare come un povero cretino. Sono cresciuto sia fisicamente che mentalmente. Penso in modo più maturo e ho anche qualche bel muscoletto ;)

Ora durante il prossimo concerto suonerò la chitarra e canterò, forse farò anche qualche canzone solista, chi lo sa. Manchiamo solo io e Inoo, per il resto tutti gli altri hanno almeno una o due canzoni, o chi come Yabu e Hikaru ne ha anche 20.

La vita è tornata alla normalità. Molte fan hanno scritto mail dove esprimevano la loro felicità per il rientro, certo, ci sono state anche quelle infuriate, ma loro non possono capire. Finchè non sei nel giro della Johnny non capirai mai lo stress a cui si è sottoposti. E soprattutto loro non sanno che nella Johnny anche i bambini come Shintaro o Shori e tra poco anche Marius e So, che hanno rispettivamente 11 e 12 anni, fumano. E non lo sapranno mai.

Fine.

  
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