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Autore: xmaljk    18/07/2012    3 recensioni
Quei sedici anni di vita buttati al vento, l'unica cosa che mi consola è l'amore che provo per te.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sedici anni di vita, buttati al vento.
Tutti mi avevano etichettata come la troia della scuola, tutti i giorni era sempre una tortura entrare in quell'edificio, dove finivo sotto gli occhi di tutti.
Ero stanca, ero sola, non avevo nessuno con cui scambiare una chiacchiera.
L'unica cosa in cui credevo era l'amore che provavo per un certo Harry Styles, ormai erano due anni che quando lo vedevo sentivo dentro me quella sensazione stupenda, quelle farfalle nello stomaco che "volavano" imperterrite.
Avevo sempre avuto una brutta impressione su di lui, e questo mi faceva stare male, credevo che il mio sentimento non poteva mai essere ricambiato; tutti i giorni mi ritrovavo sempre le spalle su quell'armadietto, di fronte ai suoi bellissimi occhi in cui mi ci perdevo.
-E così ieri sera hai scopato con uno dei tanti altri ragazzi, continua così, che il tuo lavoro lo troverai solo per strada- mi diceva sempre.
Puntavo costantemente verso il basso lo sguardo e non rispondevo mai, anzi, venivo strattonata violentemente proprio per questo motivo... però non so, qualcosa che c'era in lui lo faceva trovare, secondo i miei gusti, dannatamente perfetto.
-Styles smettila, lasciami in pace una buona volta insieme agli altri due, sono stanca-
-Come ti sei permessa?- disse dandomi uno schiaffo; -ti ha salvata l'inizio delle lezioni, ma sta pur sicura che alle due del pomeriggio tutti e tre ti aspetteremo fuori, non abbiamo paura di certo di una troia come te-
E così, tutte le sante volte che l'orologio scoccava quell'ora avevo una paura incredibile, perchè se non mi avessero trovato a scuola sarebbero venuti sotto casa mia, a forza di seguirmi si erano imparati il luogo dove trascorrevo le mie giornate, in piena solitudine e depressione.
Cercavo di scappare, di nascondermi in qualche modo,ma niente, loro tre erano appoggiati a quel muretto e mi avevano visto, come sempre d'altronde.
Affrettai il passo cercando di non notarli, quando il colpo ho sentito prendermi il braccio ed essere trascinata dietro ad un cespuglio, in un luogo del cortile scolastico abbastanza isolato.
-Ma ciao bellissima, sei pronta per una nuova avventura? Oggi saremo in tre a farti provare una sensazione stupenda- disse il moro accarezzandomi il viso e sorridendo in modo malizioso.
-Ragazzi basta- dissi cercando di liberarmi -che vi ho fatto di male?-
Delle lacrime avevano cominciato a rigare il mio volto, ero stremata da tutto quello che mi stava accadendo, ogni giorno ero sottoposta a qesta tortura.
-Adesso piange! Oh, povera bambina indifesa- continuava Jawaad.
-Vieni qua, ti consolo io- disse Harry ridendo ed avvicinandosi a me, e dandomi dei baci sul collo.
In quel momento l'unica cosa che riuscivo a provare era una sensazione di piacere, nient'altro, in fondo Harry era il ragazzo di cui mi ero innamorata; le sue labbra, in quel punto del mio corpo mi facevano impazzire, infatti avevo chiuso gli occhi, sentivo come se il cuore si fosse fermato, ed il respiro stava incominciando ad accelerare.
In seguito però mi sono resa conto che non ero una bambola, che non dovevo essere torturata in quel modo, non avevo fatto niente che potesse comprometterli, così in qualche modo provai a staccarmi da lui, da quella meraviglia, cercando di fuggire.
-Dove stai andando?- chiese Louis -ancora non abbiamo finito-
Ero terrorizzata, perchè, perchè doveva succedere a me?
L'unica cosa che mi era venuta in mente era quella di cominciare a correre, lontano da loro, lontano da tutti.
Sentivo quei tre bastardi ridere, li odiavo, più di ogni altra cosa al mondo.
Arrivai finalmente a casa, dove diretta, senza far vedere nulla a chi non doveva, andai in camera mia, cambiandomi e buttandomi poi sul letto, addormentandomi, per essere poi svegliata da qualcuno che stava palpando i miei glutei.
Di colpo mi girai, e trovai Harry dietro di me, stavolta era solo.
-Che ci fai qua? Vattene- dissi alzandomi di corsa dal letto.
-Stai calma ragazzina, ho voglia di te, e visto che sei una puttana di sicuro accetterai- disse portando nuovamente le sue labbra sul mio collo, e mordendomi poi il lobo dell'orecchio, dove dietro, avevo fatto tatuare una piccolissima 'H', simbolo dell'amore che provavo per lui, della quale, fortunatamente, non se ne era mai accorto.
Lo avevo respinto, nonostante tutte le volte che si avvicinava lo lasciavo fare, ma stavolta dovevo prendere le mie difese, e farmi valere.
-Basta Styles, basta! Io non sono una puttana, io non lo sono mai stata e non lo sarò mai!-
-E tutti i ragazzi che ti sei scopata? Solo a partire da Tomlinson alla festa quando eri ubriaca-

Avevo abbassato lo sguardo.
Cavolo, come aveva potuto saperlo? Mi stavo rovinando davanti al ragazzo che credevo sarebbe stato perfetto per me.
Che stupida che sono, ho fatto solo una pessima impressione.
Per cercare di dimenticare fumavo, bevevo.
Ma non aveva alcun effetto, quegli occhi, quella voce, quella sua perfezione, era costantemente nella mia testa.
-Allontanati da me, basta, non posso sopportare questo-
-E perchè? Forse perchè sei innamorata del qui presente? Io credo di si, anzi, ne sono sicuro-

-No, mi fai schifo-
-Prova a dirmelo guardandomi in faccia, vediamo se ne hai coraggio-

Mi stava provocando.
So che se avessi compiuto quell'azione ne avrei pagato le conseguenze, ma dovevo dimostrargli che tra i due la più forte ero io, e non lui.
Così, facendo un sospiro e preso coraggio, l'ho guardato negli occhi, e senza ragionare gli ho detto quella frase.
-Mi fai schifo-.
  
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