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Autore: Little Firestar84    18/07/2012    2 recensioni
Definizione di sorella maggiore: creatura impicciona incapace di non mettere il naso in faccende che non la riguardano. E la stessa definizione vale per Kate Jane, che ha un solo obbiettivo, quello di vedere, di nuovo, il fratellino sposato. Peccato che suddetto fratello non ne possa più di macchinazioni e appuntamenti al buio, obbligandolo a prendere seri provvedimenti quando evitare Kate diventa impossibile... perciò, cosa c'è di meglio che chiedere alla persona che meglio lo conosce, la sua migliore amica, Teresa Lisbon, di fingere per qualche giorno di essere sul punto di sposarlo? Peccato che Teresa sia terrorizzata all'idea di questa messinscena, perchè, per lei, fingere di amare Patrick Jane non sarebbe esattamente una bugia...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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trick

Eccoci qui, vi presento l'ultimo capitolo...spero che vi siate divertite quanto mi sono divertita io, ed a presto con la mia fic per il jisbon day!


Lisbon era rimasta impassibile a tutte le sue richieste e suppliche, arrivando lei stessa a ricattarlo per farlo cedere – non poteva cacciarlo di casa, visto che era lui il proprietario, ma dalla camera da letto, sì – e alla fine, sbuffando e alzando gli occhi al cielo, Jane aveva ceduto: se la sua signora e la sua combriccola volevano un “vero” matrimonio, un vero matrimonio la sua signora avrebbe avuto; inoltre, contro ogni aspettativa, anche la sua ultima scusa, il non volere vedere la single Grace miserabile dinnanzi alla proposta di matrimonio di Rigsby a Sara era stata cancellata dal repertorio, quando:

A)     Rigsby aveva chiesto a Sara di sposarlo nel giorno della festa della mamma, facendo portare l’anello dalle piccole manine di Ben, racchiuso in una scatola che era divenuta nelle sua mani un giocattolo per le gengive pieno in modo rivoltante- ma  tenero a detta della coppia di genitori - di bave, e

B)     Grace aveva iniziato a uscire con un tizio che aveva incontrato a terapia di gruppo, un ragazzo simpatico che non si sarebbe fatto dominare da lei come aveva fatto Wayne né l’avrebbe piegata e manipolata come aveva fatto Craig o i vari psicotici/psicopatici per cui la rossa sembrava avere una calamita.  

“Sei assolutamente certa di quello che fai, donna? Perché con quelle due non si torna indietro…” scherzò lui una sera, accoccolandosi contro la sua donna nel letto. Lei si limitò a fare cenno di sì col capo, sorridendo un po’ maliziosa prima di dargli un veloce bacio.

“e poi, ho visto un abito meraviglioso, e so che è stato fatto apposta per me. Perciò… sì, credo proprio che ti sposerò. Di nuovo, e stavolta…. Per bene. Davanti a tutti.”

Lui, capì cosa volesse dire all’istante, e le diede un bacio sul capo, veloce e dolce e pieno di significato, l’ennesima manifestazione delle sue promesse di amore eterno alla donna persa nel suo caldo abbraccio.


Passarono i mesi, più velocemente del previsto, e, tra un caso e una prova vestito, giunse la vigilia delle nozze; Kate sarebbe stata da loro per un paio di giorni, e stava già facendo sentire la sua presenza altamente autoritativa  e rompiscatole, scatenando una forte emicrania nella futura mamma e sposa che assisteva sbigottita alla scena.

“Non hai un altro posto dove andare, Rick?” Ah, la dolce Kate, sempre così diretta e schietta… in un mondo popolato dalla menzogna, la sua sincerità era corroborante e sorprendente. Ma questo non toglieva nulla al fatto che più volte che non desiderava ardentemente metterle le mani intorno al collo e strozzarla perché di farsi gli affari suoi proprio non ne voleva sapere…   anche se, forse, se sua sorella non si fosse mai immischiata a tal punto, lui e Teresa non sarebbero mai giunti a quel punto, né avrebbero avuto un figlio in arrivo -Anderson Jane avrebbe preso tutto dal padre, almeno dal punto di vista fisico, a detta di Teresa, che si sentiva enorme ma felice di esserlo, soprattutto quando al sua fianco c’era un uomo che passava il tempo a dire che non c’era niente che un maschio eterosessuale monogamo trovasse più sexy della sua compagna, con forme arrotondate ripiene di vita creata insieme in un atto di abbandono e appartenenza totale e di amore e passione.

“Casa mia, ricordi?” le chiese, arrotondando un po’ di spaghetti intorno alla forchetta.

“tradizione vecchia di secoli, ricordi? Lo sposo non sta sotto lo stesso tetto della sposa! Cos’è, la vista di coppia ti ha fatto scordare come si dorme in hotel o cosa si prova a dormire sul divano di un amico? Teresa ed io ti abbiamo permesso di mantenere quel malsano stile di vita per anni, e adesso, che lo dovresti utilizzare, non lo fai?” Teresa ridacchiò a sentire Kate parlare così. Col nominare tradizioni e regole, non faceva altro che incentivare Patrick a fare l’esatto opposto di quello che lui avrebbe dovuto fare. “Scommetto che hai pure già visto l’abito da sposa!”

“Puh, come se avessi bisogno di vedere l’abito da sposa di Teresa per sapere com’è l’abito da sposa di Teresa….” Fece una pausa, e reclinandosi sulla sedia all’indietro, indice destro sul mento e dita della mano sinistra  a battere ritmicamente sul tavolo, iniziò a (fingere) di riflettere   intensamente, come  faceva tanto, troppo spesso sulle scene del crimine per scovare il colpevole o semplicemente per innervosire il riccastro di turno. “Allora… l’abito da sposa di Teresa è lungo, con un piccolo strascico, direi sui 20 centimetri, da non essere troppo di impaccio, senza maniche, scollatura a cuore, parzialmente celata dallo scalda cuore in tinta, direi pizzo, che indosserà, sia perché il matrimonio sarà religioso e Teresa non vuole far venire un infarto al padre con le sue generose curve, sia perché ormai è autunno, e se non è freddo, è comunque fresco qui in questa zona della California, specie la sera. . È color champagne, perché il bianco sarebbe una cosa ipocrita dato che rappresenta lo stato virginale della sposa,  stile impero per accentuare la pancia, perché Teresa ritiene che questo bambino non debba essere nascosto o negato, primo perché ormai è troppo avanti nella gravidanza, secondo, anche se in realtà è il motivo principale ma lei non lo ammetterà mai, perché non ritiene che il piccolo sia stato concepito nel peccato, perché è frutto del nostro amore…” Kate singhiozzo, asciugandosi il naso con un delicato fazzolettino bianco in pizzo; decisamente, riteneva Teresa, nonostante l’apparenza e l’opinione comune, una donna molto, molto romantica. “scarpe in tinta con cinturino, tacco medio, 5-7 centimetri, più 5 per via della gravidanza e del maldischiena. Intimo… ha fatto una riga su color carne con spalline in silicone, preferendo un bianco latte, una variante dello Champagne, senza spalline, gancetto sul davanti, perché sa che mi piace. Per lo stesso motivo ha preso le culottes, una specie di mini-short da donna versione intimo, e giarrettiera…” le fece gli occhioni da “vecchio pervertito in calore”, ululando come un lupo arrapato, e lei rise, mentre Kate grugnì;  Teresa allungò la mano, dandogli uno schiaffetto sull’avambraccio. 

“A volte detesto che tu mi conosca così bene… “ rispose lei con dolcezza, ma con una punta d’ironia, ironia che presto si trasformò in vera ilarità, un piccolo scherno. “e che tu sia un simile pervertito.” Lui, in tutta risposta, si fece serio alla battuta della compagna.

“E a volte credo di nono conoscerti per nulla, perché se ti avessi conosciuta davvero, se ti avessi capita fino in fondo, forse saremmo arrivati a questo punto molto prima…” le prese la mano, baciandola, e la guardò negli occhi, mentre, accanto, Kate singhiozzava e di nuovo si soffiava il naso, perché anche Rick, quando voleva, sapeva essere romantico. Paradossalmente, fu questo a fargli capire che era giunto il momento; si voltò verso la sorella, e, abbandonando la mano di Teresa, prese quella della consanguinea. “e a proposito di questo, c’è una cosa che dobbiamo dirti… e una cosa che ti vorremmo chiedere.”

“Vorrei che tu fossi mia testimone, Kate, perché senza di te noi oggi non saremmo qui” iniziò Teresa, stringendo la mano del compagno e accarezzandogli le nocche, facendo arrossire la cognata.

“Oh, io…. Non saprei…. Insomma, non ho fatto niente…. Sì, Rick ed io abbiamo parlato, però, insomma….”

E suddetto fratello fece cenno di no col capo, occhi bassi, chiaramente che si vergognavano. “Kate, c’è una cosa che non ti abbiamo ancora detto… ma Teresa ed io abbiamo deciso di ammettere la verità…”

“Quando ci siamo conosciute… Jane ed io non avevamo una storia.”

“Teresa ha acconsentito di fingere di essere la mia fidanzata perché non volevo che tu mi obbligassi ad andare ad altri appuntamenti al buio…”   Kate guardò nel vuoto davanti a se, in silenzio, mentre, stranamente, il suo fratellino, non esattamente la persona più timida del mondo, arrossiva fino alla punta delle orecchie, senza mai incontrare il suo sguardo. “e…. insomma, la finzione è divenuta realtà, ed è tutto merito tuo, per questo vorremmo che tu fossi la testimone di nozze di Teresa.” Ma Kate rimase in silenzio. “Kate?”

“Sono davvero così terribile?” singhiozzò lei, che forse non aveva esattamente percepito la magnitudine della menzogna che le era stata raccontata così a lungo. Lui fece cenno di sì, ricevendo una pedata nello stinco dalla moglie come premio per la sua non esattamente ricercata onestà.

“Sai… importi molto bene, per così dire.” Cercò, invano, di rimediare alla piccola gaffe, però lo sguardo assassino di Teresa, che gli riprometteva di cacciarlo nell’imminente futuro dalla camera da letto, restava immutato.  

“E gli altri lo sapevano?”

“Non è che non lo abbiamo detto a te perché volevamo che lo sapessi per ultima… è che la squadra doveva saperlo per poterci appoggiare, e i fratelli di Teresa, a quanto pare Tommy e Annie credevano che stesse mentendo quando, per anni, ha continuato a negare di essere follemente innamorata di me” e lei lo ricompensò con un altro calcio. Bella forza, quei piedini.

“Beh, allora credo proprio che dovrò accettare, per farmi perdonare…” e sospirò, facendo un falso muso;  sorrise, gettando le braccia al collo della futura sorella acquisita, seduta al sua fianco.

Il giorno delle nozze, circondati dalle loro famiglie e dai loro amici, con la presenza dell’imminente erede delle due dinastie, Jane sorrise felice e soddisfatto nel constatare che ogni dettaglio dell’abito di Teresa era esattamente come lo aveva immaginato, e mentre la baciava, una mano sul grembo ricolmo di vita, seppe che stavolta non sarebbe stato solo per finta,  che stavolta sarebbe stato per sempre, e non ci sarebbero stati più inganni.

Beh… forse solo per chiudere i casi, magari…

   
 
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