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Autore: DearGod    18/07/2012    1 recensioni
Lei: Maya, Giapponese; 19 anni.
Lui: Andrea, Italiano; 21 anni.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mi alzai dalla panchina della fermata dell'autobus, mi incamminai verso la stazione e mi guardavo intorno.
La mia mente era priva di pensieri, Mi fermai d'avanti la vetrina di una libreria ancora in allestimento. Osservando i libri, mi guardai attraverso quel vetro. 
<< Non devo fermarmi a pensare, pensare mi fa male.. stare qui mi fa male >>. 
Continuai a camminare, attraversai il quartiere a luci rosse di tokyo che si trovava un pò prima della stazione.
Tutte quelle vetrine, e quelle donne che sembravano disposte a far di tutto pur di farsi notare all'interno di quelle stanze offuscate da luci soffuse. 
Non avevo nessun tipo di pregiudizio per queste donne, ma non trovavo la ragione per la quale dovevano mettersi in mostra così.
Mi venne in mente il racconto che mi faceva la nonna prima di addormentarmi:
Delle fanciulle venivano mandate in una scuola, capeggiata da un re.
In questa scuola le fanciulle imparavano ad atteggiare il viso e a muoversi con estrema grazia, venivano fatte danzare, cantare e arrivate ad un buon livello venivano mandate nello stato di Wu, in villeggiatura con il Re.
Tra queste 10 donzelle, una si fece notare.. forse per il suo estro particolare.
Il Re la portò con sè per 20 giorni in barca; La ridusse in schiavitù, e lei non poteva opporsi. Venne sfruttata per settimane intere. 
La ragazza finì per innamorarsi di quest'uomo che divenne il suo incubo, continuò ad essere sfruttata. Ma lei lo amava.
 
Ci credevo ancora a questa fiaba Zen, da piccolina passando per questa zona guardavo quelle donne ad una ad una pensando, chissà.. forse ci sarà la principessa da queste parti; potrei salvarla!
-Sorrisi pensando a questo.
Senza accorgermene arrivai alla stazione. Mancavano ancora 2 ore alla partenza del mio treno per l'aeroporto.
 
Era quasi mezzanotte, passai circa mezz'ora seduta poi decisi di alzarmi e andare un pò fuori.
 
-Chissà se Yuuumi e Myhlo avranno letto la mia lettera, chissà se avranno capito e soprattutto chissà se si saranno chiesti dove sono adesso. 
 
Il mio problema è che mi lascio invadere dai pensieri, li lascio entrare nella mia testa e li lascio girovagare. E' che mi sento piena, e poi ad un tratto terribbilmente vuota. Mi sono chiesta mille volta se fossi pazza, se davvero vivessi in un mondo parallelo, dove gli altri non arrivano. Se questa mania di spingermi oltre, mi avrebbe ucciso, prima o poi. Ma è più fotrte di me; devo sentirmi viva, e per farlo c'è bisogno che io muoia attraverso un pensiero. Cadere giù, scivolare nel buio, per amare la luce.
 
Forse avevo bisogno di questo, spingermi oltre per sentirmi viva.
  
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