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Autore: SlytherinPrincess    18/07/2012    2 recensioni
"E così tu sei la dolce metà di Potter" le sibilò Astoria ghignando cattiva, non voleva risultare acida ma l'invidia era la sua spina nel fianco, fin da piccola aveva desiderato essere ammirata da tutti ma purtroppo lei era sempre la seconda, al primo posto c'era Daphne, così si era buttata nello studio diventando silenziosa passando così sempre inosservata, camminava per i corridoi della scuola a testa bassa e con i libri stetti al seno di modo che nessuno la notasse intavolando così un discorso con lei.
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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My Dark Side of the Moon



Il bagno dei prefetti era vuoto, o almeno lo sembrava; in un angolo la giovane Weasley era leggermente assopita fra i vapori dolciastri emanati della vasca dove era immersa. Le guance erano scarlatte per via del calore dell'acqua. Sospirò, era stanca della sua vita, tutti la volevano proteggere, con sei fratelli maggiori le era impossibile respirare un attimo di pace. Si strinse le gambe lattee al petto appoggiando sulle ginocchia il viso e solo in quel momento notò una ragazza che era immersa nella parte opposta alla sua.


La giovane di fronte a Ginny aveva i capelli bagnati attaccati al volto e gli occhi chiusi, sembrava tranquilla e rilassata, tutto il contrario della rossa.


Astoria aprì le palpebre, si sentiva osservata. Alzò lo sguardo lo incrociò con quello della giovane davanti a lei, le sorrise.


"Ciao, Ginevra" disse in un flebile sussurro la mora appoggiandosi al muro continuando a guardarla.


La Weasley sbiancò, le aveva rivolto la parola? Mai in cinque anni di conoscenza, le aveva parlato o almeno mai lo aveva fatto gentilmente. La fissò, adesso capiva perchè le sue amiche ne parlavano sempre male. Astoria era bella, molto bella. Aveva la pelle adamantina e i capelli corvini e gli occhi di un colore particolare che oscillavano fra il grigio e l'azzurro intenso.


"Ciao" replicò con voce leggera la rossa. Astoria ne studiò i lineamenti e le fattezze così affondo che la Grifondoro pensò fosse caduta in una specie di trance.


La Corvonero fissò la minore dei Weasley cercando di capire in cosa si differenziava dai fratelli maggiori; come loro aveva i capelli rossi anche se molto lunghi che la avvolgevano come lingue di fuoco, sparsi sulle sue spalle diafane. Ginny, come tutti i Weasley, aveva delle lentiggini sul viso ma erano più delicate quasi non si notavano. La mora pensò che in fin dei conti i suoi compagni di Casa avevano ragione a dire che era molto bella, la ragazza infatti aveva il viso dolce e innocente di una bambina molto in contrasto con il suo sguardo nocciola, caldo e malizioso.


"E così tu sei la dolce metà di Potter" le sibilò Astoria ghignando cattiva, non voleva risultare acida ma l'invidia era la sua spina nel fianco, fin da piccola aveva desiderato essere ammirata da tutti ma purtroppo lei era sempre la seconda, al primo posto c'era Daphne, così si era buttata nello studio diventando silenziosa passando così sempre inosservata, camminava per i corridoi della scuola a testa bassa e con i libri stetti al seno di modo che nessuno la notasse intavolando così un discorso con lei.


Alla Grifondoro le si macchiarono le guance di virgineo rossore mentre abbassava a gli occhi e usciva dalla vasca, così confortante e calda prima che la minore delle Greengrass interrompesse i suoi pensieri.


Afferrò di fretta un ascigamano Rosso-Oro e vi si avvolse, la stoffa la strinse in un dolce abbraccio riscaldandole la schiena e le gambe tornite fino a dove era coperta dal caldo cotone.


Non si voltò a guardare la reazione della Corvonero ma ne sentì lo sguardo indagatore sulla pelle.


Astroria non perse il contatto visivo con la schiena della rossa neanche mentre usciva a sua volta dalla vasca per raggiungerla e continuare a stuzzicarla, le piaceva assillare le persone per farsi dire la verità e in quel caso voleva sapere cosa potesse trovare nella ragazza il Bambino-Che-E'- Sopravvissuto. La giovane Corvonero vide la Weasley seduta alla toletta intenta a sfrenarsi i capelli rendendoli lisci e lucenti.


La mora si sedette vicino alla Grifondoro appoggiando i gomiti sulla toletta, guardandola negli occhi dal riflesso dello specchio. Sorrise, ma il sorriso le si fermò alle labbra, era triste constatò la rossa cercando di non far vedere quanto la infastidisse avere i suoi occhi puntati addosso.


Ginny si girò e fece per andarsene quando Astoria la inchiodò al suo posto con una semplice frase.


"Cosa c'è di così meraviglioso in Potter?" le disse con semplicità disarmante come quella di un bambino.


La Weasley la guardò da sopra una spalla e notò una curiosità genuina nelle sue parole, senza malizia o cattiveria.


"E' gentile" replicò semplicemente la ragazza.


"Solo questo?" chiese la Corvonero fissandola con occhi enormi, come se non capisse bene.


"No, non solo" affermò Ginny cercando di porre fine a quella conversazione alquanto scomoda per lei.


"Che altro allora?" disse la mora con cattiveria, l'aspetto dolce che la Grifondoro aveva notato in lei era scomparso del tutto in quel momento.


"E' lui, è dolce, mi ha salvato, è innamorato di me e mi fa sentire una regina tutti i giorni e tutti gli attimi in cui siamo assieme e anche quando non siamo assieme mi fa sentire bene anche solo sapere che è mio" ribadì la giovane infervorandosi.


Nei suoi occhi nocciola, Astoria, notò un lampo di sfida. Sorrise affabile e si voltò iniziando a spazzolarsi i capelli ricci.


"E Malfoy? Che ha di bello quel ragazzo, eh? E' spocchioso, viziato e cattivo!" sibilò Ginny contrariata da quel terzo grado da parte della mora.


La mora smise di pettinarsi e guardò la sua immagine riflessa nello specchio finemente lavorato dinnanzi a lei.


"Non è come credi, Weasley" sibilò la ragazza riprendendo a pettinarsi con rabbia. Odiava che offendessero il suo ragazzo senza conoscerlo. Aveva passato tutta la vita a suo fianco, aveva visto nei suoi occhi dolore e paura e amore. Non aveva diritto di offenderlo.


"Ah no? Ammettilo il vostro non è amore, è tutto combinato"


Astoria gettò con foga la spazzola sulla toletta e si voltò verso la rossa che la guardava con aria di sfida.


"No, non è così, tu che ne sai dell'amore? Che cosa è per te Potter eh? Il trampolino di lancio per la fama?" sibilò cattiva la mora.


"No, lui è il mio sole, stupida Greengrass. Cosa Malfoy di così importante per te? Perchè lo difendi?" affermò con stizza la Weasley.


"Lui è tutto, non lo conosci. E' premuroso, dolce e mi ama come mai nessuno ha fatto."


"Non ci posso credere, lui non è niente di quel che hai detto"


"Si invece"


"Cosa è per te?"


"E' il mio lato più oscuro, combatte per quel in cui crede, difende la sua famiglia, fa tutto quello che io non ho mai avuto il coraggio di fare, perfino amarmi" sussurrò la mora.


La Grifondoro la guardò sbalordita, alla fine Malfoy e il suo Harry non erano così diversi, volevano il meglio per chi amavano.


"E' il lato oscuro della mia luna" disse con voce flebile la mora mentre la Weasley usciva dal bagno. Lo disse come se fosse una scusa, una spiegazione a tutto.


Ginny si appoggiò alla porta chiusa che la divideva dalla Corvonero e chiuse gli occhi. Si aveva senso per lei. Esattamente come Harry era per lei il sole, Malfoy era la luna più scura per Astoria. Si aveva senso ed era bellissimo sapere che da qualche parte nel mondo qualcuno sentiva per il suo amato quello che lei sentiva per il suo più grande amore.


Nessuna delle due fece mai parola di quella discussione con nessuno ma la portarono nel cuore come il più prezioso dei segreti.

  
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