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Autore: Beginning    18/07/2012    18 recensioni
-'Pensi mai al futuro, Linus?'
-'Oh sì, sempre.'
-'Cosa pensi che vorresti essere da grande?'
-'Vergognosamente felice.'
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il bagno della scuola non è mai stato un gran bel posto.
Quello del maschi puzza di pipì, quello delle ragazze risuona di risatine fastidiose.
Perché le ragazze non vanno mai al bagno.
Oh no.
Loro hanno le tubature completamente chiuse per sei ore.
Le ragazze, quelle oche, si alzano dal banco e concentrano una sfilata di moda nei cinque passi che lo separano dalla cattedra del professore e chiedono con strafottenza di andare al bagno per saltare qualche interrogazione, per truccarsi, fumare o cose simili.

Emma ci andava quasi mai, salvo per un paio di volte.
Emma non si tagliava, non si ficcava due dita in gola e mangiava.
Era solamente triste.
Aveva una falla e lì dentro precipitavano tutte le cose belle della sua vita.
Emma era come un buco nero: lei divorava ogni cosa, anche la luce e feriva le persone, senza rendersene conto.

Dopo aver piantato le lacrime negli occhi di Louis era scappata: la scuola era mezza deserta e lei aveva spalancato la porta del bagno delle ragazze del primo piano, quello accanto alla macchinetta.
Il pavimento era bianco ed intriso dell’ odore dei prodotti che le bidelle usavano ogni pomeriggio.
Le bidelle puliscono la sporcizia degli altri.
I netturbini ripuliscono le strade dai rifiuti degli altri.

Nessuno però pulisce gli errori degli altri.
Questo devi farlo da solo.
Ma non esistono detergenti, saponi o prodotti per lucidare una pagina già scritta, per cancellare una frase, per riavvolgere un nastro.
Gli sbagli non si cancellano.
Restano e basta.
Emma s’ infilò in uno dei bagni, chiuse la porta e si lasciò cadere a terra, abbracciandosi le ginocchia.
Quella volta il bagno non risuonò di chiacchiere, consigli sul trucco, risate o conati di vomito.
Quella volta il bagno risuonò solo dei suoi singhiozzi.



“Io? Zayn, io non ne sono capace.” rispose scoraggiato Louis.
“Oh, andiamo, non dire cazzate. T’ arrendi ancora prima di fare qualcosa.”
“Non è vero.”
“No? Lou, sei qui, al bar della scuola, con le lacrime agli occhi, il desiderio di fare qualcosa ma la voglia azzerata.
Se devi cambiare il mondo, fallo prima che lui cambi te.”
“Esatto, Lou. Mettiti in gioco, lotta, non fare come me. Avevo una bella colazione, prima che arrivasse Harry e me la rubasse.
Prima o poi l’ amore, la vita, la felicità, tutte le cose buone vanno a male.
Devi consumarle prima che ciò accada.
“Da consumarsi preferibilmente subito, senza titubare, senza esitare, dondolandosi su due piedi.”
Figo, no?
Lou? Comprendi?” Niall era un tipo saggio tutto sommato.
“Ho afferrato qualcosa, sì.”
“Bene.”
“Emma dove è andata quando ti ha mortalmente ferito?” domandò Harry.
“Come sei simpatico, riccio. E’ scappata verso le scale, penso che sia al primo piano.”
“Ragazzi, è giunta l’ ora fatidica.”
“Sta per suonare la campanella?”
“Harry, no.”
“Sta per arrivare il preside?”
“Niall, neanche questo.”
“La prof di scienze è decisa a farvi tutti secchi all’ interrogazione?”
“Zayn, sei totalmente fuori strada.. E comunque IO ho studiato.”
“Liam, ti spieghi?”
“Ora noi saliremo di sopra ed andremo a cercarla.
E per noi intendo tutti noi.
Louis, tu sei incluso nel ‘noi.’
Datemi il tempo d’ incartare questo pezzo di torta e partiamo.”
“Mr. Payne si sente molto potente.” commentò Zayn.
“Stiamo per affrontare un corridoio pieno di armadietti.
Il secchio dell’ immondizia potrebbe mangiarci.
E non dimentichiamoci delle scale: con le scarpe slacciate sono micidiali”
ironizzò Harry.
“La scuola è un posto estremamente pericoloso.. L’ ho sempre detto io.”
“Liam, sei un secchione. Per te la scuola è un parco giochi.”
“Andiamo, dai..”
I cinque ragazzi s’ avviarono verso l’ uscita della caffetteria ed andarono verso le scale.

“Comunque la scuola è grande.. Potrebbe essere da ogni parte.”
“Non penso.. Insomma, era praticamente distrutta da quanto ci ha detto Louis.
Quando sei distrutta e stai per piangere, ti butti nel primo rifugio che trovi.
Piangere in pubblico è umiliante.
E quando tenti di bloccare le lacrime, inizia a bruciarti la gola.

Non è corsa in giro per la scuola.
Si è semplicemente accucciata da qualche parte.”
“Harry, come fai a sapere tutto questo?”
Il ragazzo arrossì prima di rispondere:”Oh, emmmm.. Io.. Ragazzi, lasciatemi respirare, dai. Comunque per me è in bagno.”
“Oh, se è così non posso entrare. Insomma, è il bagno delle ragazze. Se becco qualche tipa, verrò sbattuto fuori a calci nel sedere.”
“Louis, ora tu prendi ed entri.”
“No, vi preg..”
Troppo tardi.
Quattro amici maschi sono capaci di spedirti dentro ad un bagno delle ragazze in meno di mezzo secondo.

Louis si fermò solo un secondo, per controllarsi.
C’ era un silenzio atroce.
Restò in piedi, dando le spalle alla lunga fila di specchi per un paio di minuti.
“L’ avevo detto io che non c’ era nessuno.”
Stava per andarsene quando sentì un singhiozzo.
Quarta porta a partire da destra.
S’ avvicinò lentamente.
Si lascò cadere per terra nello stesso identico modo di Emma.

Le parole della ragazza iniziarono a echeggiargli in testa.

“Devi amare ed essere amato per poter piangere.
Serve tanto, ma tanto amore: una cosa come il 90%.”


“Ehi, Emma… Spiegami come si costruisce un 90% d’ amore e t’ aiuterò.
Possiamo anche andare al supermercato a comprarlo, pago io.
O posso suonartelo.
Magari posso regalartelo io.

Forse potrei essere semplicemente io.



Saaaaaaalveeeeeeeee gente. :3
Sono sempre io.. In effetti chi potrebbe essere? Beh, volevo ringraziarvi per tutte le recensioni che ho ricevuto in questi 11 capitoli:
avete sprecato del tempo per leggere le mie cazzate ed è una cosa che mi fa davvero tanto piacere. Grazie.
Anyway, ho spedito il tema per il concorso, ma mi hanno detto che sono troppo giovane per partecipare. Il massimo ahahahaahah.
Non potete capire che nervi.. Mio fratello è tornato da due minuti e già litiga con mia mamma. C' è pace e amore nella mia famiglia, già. çç
Venerdì parto e vado in Sardegna per due settimane, quindi per due settimane non potrò aggiornare probabilmente..
Mi scuso davvero tanto..
Ora vado. Vi lascio e grazie per aver letto fino a qui. c:

Ali.
  
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