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Autore: Ornyl    18/07/2012    0 recensioni
Hai i fianchi robusti di una vecchia signora e i modi un po' rudi della gente di mare,ti trascini tra fango, sudore e risate e la puzza di alcool nelle notti d'estate.
Modena City Ramblers.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho ancora davanti agli occhi i tuoi fianchi robusti e morbidi,come li avevano tutte le donne delle zone di mare.
I tuoi fianchi che tenevi sempre nascosti,dei quali spesso ti vergognavi e che odiavi,ma che un giorno mi mostrasti per permettermi di farti un ritratto.
Ho ancora davanti agli occhi i tuoi lunghi capelli castani,con quelle ciocche bionde che ondeggiavano al vento come spighe di grano e brillavano al sole. 
I lunghi capelli castani che ti fecero da abito quando ritrassi i tuoi fianchi nella penombra della mia mansarda,quando il sole picchiava sul porto ma non riusciva ad entrare in quei pochi metri quadri tra pennelli,tele e i miei stracci.
Ho ancora davanti agli occhi le tue gote arrossate,come quando correvi lungo la strada per afferrare il tuo fratellino prima che qualche carro lo mettesse sotto. 
Le stesse gote che mi arrossivano davanti e quando ti scostavo i capelli dal viso,quelle gote che arrossirono quando sciolsi il tuo corpetto e accarezzai la tua pelle.
Ho ancora davanti agli occhi le tue labbra. Labbra screpolate e violacee,ma così morbide e spesse. Era impossibile non amarle.
Ho ancora addosso il tuo sguardo fuggente e i pozzi dei tuoi occhi,spesso arrossati e stanchi ma sempre amorevoli. Troppo amorevoli per me,per me che forse non riuscii mai a capirti davvero e ad amarti come meritavi.
Quello sguardo che distolsi dal mio quando ti ritrassi,quando ritrassi quella donna bambina alla quale avevo promesso affetto eterno.
Forse fu solo quello che riuscii a darti,povera Annie McPhinn.
 
Sento ancora i tuoi passi affrettati e forse troppo pesanti per una signora,ma che si addolcivano quando toglievi le scarpe e camminavi a piedi nudi in spiaggia,non curante dei tuoi diciotto anni.
Sento ancora la tua voce,così rauca e cupa per una signora,ma per me era la più dolce voce del mondo.
Eri così,Annie,una dolcezza rude e spontanea,una dolcezza che scoppiava quando urlavi insieme a tuo padre quando vendevate il pesce.
 
Sento scorrere tra le mie dita i tuoi capelli,sento addosso la tua pelle morbida e sudata,ma così profumata quando ti ritrassi.
Eri nervosa,ma la mia voce ti tranquillizzava,dicevi.
Ti fidavi,Annie.
Profumavi di mare,Annie.
La mia bocca sente ancora quel sapore quando ti penso.
 
Il porto sonnecchia sotto una coltre di nuvole. Presto pioverà.
Voglio rincontrarti in un giorno di pioggia e ballare il reel come tempo fa,prima che te ne andassi via.
Il vento spazza le cartacce e vecchie bottiglie rotolano sulla strada.
Arriva fino qui,alla mansarda. 
Sa di mare,fosse è passato tra i tuoi capelli.
   
 
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