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Autore: __burntlungs    18/07/2012    2 recensioni
Lily e Harry sono gemelli, con l'unica differenza che lei è la solita secchiona, timida, silenziosa, mentre lui è popolare, stronzo, figo...
Poi ci sono Juliet, migliore amica di Lily, intelligente, carina e sarcastica, e Zayn, stronzo e figo tanto quanto Harry.
Cosa succede se, mentre il ballo s'avvicina, Harry s'innamorasse per davvero della migliore amica di sua sorella che lo odia, e Zayn s'accorgesse di Lily, la ragazze che ha una cotta per lui da anni?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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She’s What You’re Missing


Innanzi tutto, super mega ringraziamento a  xheyme, questa storia è dedicata un po' a lei, senza la quale non sarebbe mai nata.
Quindi leggete, recensite, pace e amore.
Buona lettura.
 
 
«Chi ha detto che devi iniziare a scrivere tu, Lily?»
«Senti, non rompere Juls o altrimenti ti dipingo come un mostro.»
«Non ne saresti capace, sono la tua migliore amica.»
«Vuoi vedere?»
 
 
Lily e Juliet erano amiche da sempre. La prima, a volte, sospettava che le loro madri avessero progettato il tutto prima di rimanere incinte, anche se poi qualcosa andò storto vista l’intromissione del suo gemello Harry.
Juliet (più comunemente Juls) aveva capelli biondo scuro, lunghi fino a metà schiena, occhi azzurri e freddi come il ghiaccio, che sembravano trafiggere chiunque parlasse con lei, un sorriso perfetto, un fisico pazzesco – dato lo sport che faceva da quando era nata – e quell'aria da ribelle stampata in faccia, di cui Lily era così vistosamente priva, e che la rendeva diversa da ogni altra ragazza.
Aveva persino buoni voti e faceva parte del consiglio studentesco: in pratica, era perfetta.
Diventarono amiche il giorno stesso che fecero conoscenza.
 
 
«Frena, Lily, non è vero! All'inizio mi stavi antipatica.»
«Sul serio? Non me l'hai mai detto.»
«Beh, te ne stavi lì in disparte a giocare con Harry...»
«Comunque non m'interrompere. Dov’ero rimasta? Ah, sì...»
 
 
Diventarono subito amiche per quanto fossero diverse, per quanto erano diverse.
Lily mora, alta e con un odioso e ripugnante fratello.
Juliet bionda, bassa e figlia unica.
La verità è che Juliet era tutto quello che Lily voleva essere, da sempre.
Poi c'era il suo lato “oscuro”: leggeva fumetti, Harry Potter e fumava come una turca (non sarebbe mai riuscita a farla smettere) e, cosa ancora più oscura, era la sua migliore amica.
Lily, del resto, era il suo opposto, non solo fisicamente parlando: veniva costantemente eclissata dal suo perfetto e popolare fratello Harry, che era quasi l'alter ego di Juliet.
Erano gemelli, ma non potevano essere più diversi.
Lily non era esattamente il tipo di ragazza che si truccava perfettamente tutti i giorni, che si stirava i capelli, che abbinava i vestiti, ma non era nemmeno come Juliet che ignorava completamente la questione “vestiti” e “trucco”.
Cercava comunque di essere presentabile, anche se i suoi capelli non sembravano collaborare troppo.
L'unica cosa che le piaceva di sé erano gli occhi, uguali a quelli di Harry, che persino Juliet le invidia.
Non era mai stata brava in nessuno sport, il che l’aveva resa piuttosto impopolare, se si aggiunge il fatto che non amava uscire a sbronzarsi il sabato sera e a portarsi a letto un ragazzo diverso ogni settimana.
L'unica cosa che le riusciva bene era la scuola: aveva i voti più alti della classe, senza neanche sforzarsi troppo. Tutto ciò, però, contribuiva alla sua sfigaggine più completa.
Un'altra delle sue specialità era passare inosservata: preferiva stare nell'ombra e osservare, pensare o lavorare di fantasia. Al centro dei suoi pensieri, spesso, c'era Zayn Malik.
 
 
«Spesso? Vorrai dire venti quattro ore su ventiquattro.»
«Non esageriamo...»
«Cosa?! Dai, te lo sogni pure di notte!»
 
 
Era vero, a volte lo sognava persino, ma come si faceva ad ignorarlo?
Era impossibile: bello come il sole splendente, perfetto, sicuro di sé (chi non lo sarebbe al suo posto?), alto, con un fisico niente male, occhi a metà tra il nocciola e il verde che nessun'altro possedeva, tanto da sembrare che mettesse quelle lenti a contatto che fanno cambiare il colore degli occhi.
Cantava nella band di suo fratello, giocava a football, era popolare... Il solito, insomma.
Ovviamente ignorava la sua esistenza, nonostante siano anni che soggiornava e dormiva a casa sua assieme agli altri amici di suo fratello.
Lily era, per loro e il resto del mondo, “la sorella di Harry” o, nel migliore dei casi, “l'amica di Juliet Watson.”
Un giorno funesto, tuttavia, le cose presero una piega che non aveva previsto, che né lei né Juliet avevano previsto.
 
 
You don't seem to know,
don't seem to care what your heart is for
Natalie Imbruglia -Torn.
 

Era l'ultima ora di lezione di un venerdì di maggio: Lily stava mettendo a posto gli appunti di matematica, Juls stava facendo una sigaretta sotto il banco, imprecando perché le era caduto il tabacco a terra, mentre aspettavano che arrivasse la professoressa di letteratura.
La pallina di carta lanciata da Niall Horan, che prima avrebbe dovuto colpire Lily, arrivò dritta a Juls, che si girò e lo fulminò con lo sguardo.
«Prima o poi le chiederò di uscire.» annunciò il ragazzo agli altri.
Gli “altri”, noti anche come Liam Payne, Louis Tomlinson, Zayn Malik e il fratello di Lily, erano cinque dei ragazzi più popolari, carini, stupidi e irritanti della scuola, dello stato e dell'universo.
Formavano una specie di “club privato”, anche perché tutti e cinque suonavano nella band più popolare della scuola, i “One Direction”, nella quale l'accesso sembrava impossibile ai più: qualche volta si portavano dietro una ragazza, ma per lo più preferivano stare tra di loro facendo festini, prove e ogni genere di “cose”. Ciò avveniva anche a casa Styles, perché più spaziosa e disponibile, ignorando il bisogno di pace e tranquillità di Lily.
«Non accetterà mai.» disse Liam, guardando l’amico come per dire “povero-illuso”.
«Tu che ne sai?» gli domandò Niall.
«Sono uscito con lei, per un po'... A dicembre.»
«Sul serio? Perché non ce l'hai detto?!» s'intromise Harry.
«L'ho fatto, ma forse tu eri troppo impegnato a portarti a letto...» s'interruppe, sia perché non si ricordava quale fosse la fiamma di Harry a quel tempo sia perché in quel momento entrò la professoressa di letteratura, poggiando sonoramente la borsa sulla cattedra che produsse un rumore stile terremoto.
«Ho corretto i vostri compiti.» annunciò, estraendo, teatralmente, un plico di fogli dalla borsa.
Familiari sensazioni di panico iniziarono a diffondersi nell’aula.
«Oh, no. – disse Lily preoccupata – Sono sicura di essere andata fuori tema, di essermi dilungata troppo sulla prima parte della vita di...»
«Oh, non rompere Lily. Di sicuro avrai preso A!» sbottò Juls un po' nervosa. E così fu, un'altra A+ da aggiungere alla collezione.
«Vorrei che per la prossima lezione, cioè martedì, scriveste un saggio sulla poetica Shakespeariana, con particolare attenzione alla tragedia di Romeo e Giulietta.»
Juls alzò un sopracciglio contrariata, odiava Romeo e Giulietta.
«Lavorerete a coppie.» aggiunse poi la professoressa e quella frase tranquillizzò tutti.
Tutti i progetti che Lily e Juls svolgevano assieme erano sempre perfetti: la prima si occupava di cercare il materiale, mentre l’altra scriveva la presentazione in quanto, essendo rappresentante degli studenti e avendo un padre avvocato, era particolarmente persuasiva.
«Allora... Visti i risultati dell'ultimo compito, le coppie saranno: Styles e Malik, Watson e Styles...» e continuò, elencando il resto delle coppie.
Harry e Zayn batterono il cinque, mentre Lily e Juls si limitarono a scambiarsi un'occhiata eloquente.
«Oh, no. – disse alla fine la professoressa con un sorrisetto sghembo, che pareva più un ghigno demoniaco. – Intendevo Lily con Zayn e Juliet con Harry.» si corresse.
Lily aveva per caso capito male?
Lei e Zayn? Lei, la secchiona-sfigata alla base della piramide sociale, e Zayn, il ragazzo dei suoi sogni barra diogrecoperfettostrafigo?
Si voltò verso di lui: non sembrava minimamente turbato, ma nemmeno felice. Era, comunque, un buon segno.
Juls, al contrario, era livida e stava per rompere a metà la penna che teneva in mano.
«Professoressa, non può mettermi in coppia con lui!» protestò alzandosi e andando alla cattedra.
«Certo che posso, Watson. Ricordati che un vero leader sa lavorare con tutti.» si sentì rispondere in tono calmo.
«Ma... Sa anche lei che Harry Styles...» iniziò per continuare a protestare, ma venne interrotta.
«Io non so un bel niente.» le fu detto e venne liquidata.
Juls la guardò furente e tornò a sedersi. «Avevo appena preso una A- dopo una settimana di studio! Adesso prenderò una F!» disse sottovoce in tono disperato.
«Vedrai che prenderai lo stesso un voto alto. » la rassicurò Lily, anche se, onestamente, sarebbe stato impossibile.
«Scherzi, vero? Non ho intenzione di fare tutto il lavoro al posto di tuo fratello, se vuole prendere un voto decente dovrà impegnarsi più del solito.» ribatté, cercando di moderare il tono di voce che si faceva più alto ad ogni parola.
«Sarà la mia fine, dato che sono in coppia con Zayn...» disse Lily, cercando di avere un tono amareggiato.
«Sì, ti vedo molto dispiaciuta... – disse Juls ridendo. – E poi si avvicina il ballo.» aggiunse dandole una gomitata.
«Lo so. A proposito, oggi abbiamo la riunione.» le ricordò l’amica.
«Io non ci posso venire. L'ho già detto alla preside, ho un incontro importante.» disse Juls. Lily la guardò sbuffando e incrociando le braccia. «È la semifinale!» aggiunse.
«D'accordo...» le disse Lily in tono un po' lugubre.
«Comunque, è l'occasione perfetta. Quindi datti da fare!» continuò Juls, riprendendo il discorso.
«Figurati, sai benissimo che lui non inviterà mai una come me...»
A Lily sembrava di essere immersa in uno di quei telefilm dove la servetta è disperatamente innamorata del principe, che ovviamente è già promesso in sposa alla figlia di qualche altro riccone reale.
«Certo che se inizi così...»
«Andiamo, Juls – la fermò – Sei tu quella popolare, tu quella che tutti i ragazzi vogliono...»
«Sì, per portarmi a letto una notte...» concluse Juls con un velo di tristezza.

 

 
   
 
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