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Autore: xacciobieber    18/07/2012    9 recensioni
è difficile ricordare e spesso preferiremmo non farlo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lils, che stiamo facendo?” disse Justin, respirando sulle sue labbra in una pausa tra un bacio e l'altro.

Si trovavano nella stanza della rossa, sul letto.

Lui era sdraiato su di lei che era già senza maglietta.

Non parlare” gli rispose lei, premendo la mano contro la sua nuca per baciarlo ancora, e ancora, e ancora.

Le mani di Justin percorrevano ogni singolo centimetro del corpo di Lily.

L'unico indumento che ancora era sul suo corpo erano i pantaloni e la biancheria.

Non ci mise troppo tempo a toglierle in fretta e furia i pantaloncini, lanciandoli sul pavimento.

Justin sussurrava il nome di Lily sulle sue labbra in continuazione, come per avere la certezza che lei fosse lì.

La toccava e lei toccava lui.

Le mani di Lily si alternavano, ora sul petto, ora nei capelli del biondo che non poteva fare altro che gemere e sospirare sulle labbra della rossa, la quale fece per togliergli i pantaloni.

Justin, come se si fosse appena svegliato da uno stato di trans, fermò le mani di Lily.

Lils fermati”

La rossa lo guardò male.

Non possiamo, no”

Senza perdere tempo si alzò dal letto, prese la sua maglietta, si mise le scarpe e facendo un cenno simile ad un sorriso a Lily, se ne andò, lasciandola sola quella notte.

Sola con i suoi pensieri.

Si sedette sul letto, portando le gambe al petto e iniziando a piangere.

Perché piangeva?

Forse perché era appena stata rifiutata?

E chi poteva dargli torto?

Lei era fidanzata con il suo migliore amico, in teoria, però sentiva che c'era qualcosa che in Chaz e lei insieme non andava.

Non sapeva nemmeno lei come spiegarlo, solo le sembrava tutto finto, come se stessero fingendo.

Sentiva come se la sua mente fosse occupata da un enorme masso e, mentre stava con Justin, questo masso diminuisse sempre di più, diventando più piccolo.

Ogni secondo che passava con lui, era sempre più convinta di voler stare con lui per tutta la vita, di voler essere la sua ragazza, non quella di Chaz.

I pensieri le si accavallavano nel cervello, provocandole continuamente infinite lacrime.

Non dormì per tutta la notte, ritrovandosi alle 7 del mattino già pronta per andare a scuola con ancora le guance un po' umide.

Aprì la porta di casa, senza nemmeno aver fatto colazione.

La richiuse alle sue spalle, voltandosi verso la strada.

Subito notò un ragazzo biondo seduto sulla panchina del parco, proprio davanti a casa sua.

Justin.

Appena sentì la porta di casa di Lily chiudersi alzò la testa.

La guardò avvicinarsi lentamente e si alzò.

Come mai sei qui?” gli chiese la rossa, sperando che fosse venuto per dirle che le dispiaceva averla lasciata lì e che voleva riprovarci.

Riguardo a quello che è successo ieri sera..non possiamo, Lils. Restiamo amici. Questa cosa è meglio che non la vengano a sapere in giro” le disse.

Il cuore di Justin si stava frantumando in piccoli pezzi.

La rossa ormai non aveva più lacrime.

P-perché? Justin, io..non voglio essere solo una tua amica. Voglio lasciare Chaz, per te”

Proprio come era successo due anni prima.

Questa volta i ruoli si sarebbero invertiti, ma si sarebbero comunque lasciati per lui.

Certo, non sarebbe stata una vera e propria rottura, visto che Chaz non amava Lily e che non stavano davvero insieme per lui, ma era come se tutto stesse ritornando ad essere come una volta.

Lily, io..”

La rossa non lo fece finire.

Ti prego, Justin. Non capisco perché fai così. Insomma, io ti piaccio e me l'hai detto anche tu. E allora perché mi rifiuti?”

Ogni parola detta da lei era per Justin come una lama affilata nel cuore.

Gli faceva male sentire tutto quello, sentire che lei ancora non si ricordava niente.

Sapeva che la Lily che voleva stava per riemergere, ma quella situazione lo uccideva sempre di più.

Io..” iniziò non proprio sicuro di quello che stesse per dire “ne riparliamo, okay? Ci vediamo oggi pomeriggio a casa mia, alle quattro e mezza”

Il biondo stava per andarsene, ma Lily lo prese per il polso.

Non vieni a scuola?” gli disse, facendolo girare in modo da guardarlo negli occhi.

No, oggi no” e detto questo se ne andò, lasciando di nuovo Lily da sola.

 

Entrò in quell'edificio che ormai conosceva fin troppo bene.

Si avvicinò al bancone.

Scusi, il dottor Bryant?” chiese gentilmente Justin.

L'infermiera dietro il bancone lo scrutò un attimo e, vedendo il suo sguardo addolcirsi un po', Justin capì che si ricordava di lui.

Sta visitando” gli rispose, con un tono di voce che gli infondeva sicurezza.

Può per favore dirgli che Justin Bieber ha bisogno urgentemente di parlargli?”

L'infermiera, sentendo la voce del biondo tremolante e capendo che era davvero una cosa urgente, gli fece cenno di sì con la testa e di andare a sedersi, poi sparì dietro ad una porta.

Si sedette sulla panchina, sempre la stessa panchina sulla quale aveva aspettato per tre mesi.

Passò quei dieci minuti ad aspettare il dottore cercando di eliminare dalla sua testa l'immagine di Lily sotto di lui, quelle labbra così perfette e morbide posate sulle sue e il suo esile corpo che lo chiamava.

Finché non arrivò il dottore, però, non fece altro che ripensarci e ripensarci mille volte.

Una volta arrivato si alzò.

Il dottore gli sorrise e gli fece segno di stare seduto.

Lo affiancò.

Quell'uomo era abbastanza anziano, avrà avuto sulla settantina d'anni, ma ne dimostrava minimo dieci di meno.

Era sveglio, spigliato e aveva la forza e il sorriso di un bambino.

Mise una mano sulla spalla al biondo, incitandolo a raccontare cosa stava succedendo.

Dottore, Lily..non so cosa sta succedendo in realtà, ma lei..insomma. Si ricorda quel ragazzo che è venuto qui subito dopo che lei si è svegliata? Ecco, lui sarebbe il suo ragazzo” disse, accompagnando l'ultima parola con delle virgolette in aria “e ora..lei vuole me, capisce? Solo che non si ricorda niente, ancora. Cioè, ha detto che vuole lasciare lui perché per lui non prova niente e che vuole stare con me. Stanotte stavamo anche per..”

Non riuscì a terminare la frase che scoppiò a piangere.

Il dottore sorrise, capendo perfettamente la situazione e cercando di tranquillizzare il ragazzo.

Justin, non devi preoccuparti. So che rivuoi la tua ragazza e vuoi che si ricordi, ma ti ricordi cosa ti ho detto? Lasciale credere quello che vuole, fa' sì che lei pensi sia vero. Se lei vuole stare con te, tu stacci. Non penso ti dia fastidio questo, no?”

La calma nella sua voce era qualcosa di incredibile, tanto che Justin riuscì a riprendere fiato.

Io voglio la Lily che si ricorda, non questa nuova che non sa niente”

E tu prendi questi momenti e usali, usali per creare nuovi ricordi. Lei si ricorderà quello che sta succedendo in questo periodo, quindi tu usa questo tempo a tuo vantaggio, costruendo la vostra storia, ancora”

Al sentire quelle parole, a Justin comparve un enorme sorriso sulle labbra.

Non ci aveva pensato.

Ringraziò il dottore mille volte per poi andarsene, quasi saltellando da quell'edificio.

Sì, Lily ancora non si ricordava, eppure quei momenti sarebbero stati indimenticabili, già lo sapeva.

Si diresse veloce verso la scuola.
Non sarebbe riuscito ad aspettare le quattro del pomeriggio per rivederla.

Andò dal preside a chiedere gentilmente il permesso di poter portare via Lily, spiegandogli la situazione.

Per fortuna egli acconsentì.

Non voleva perdere nemmeno un attimo.

Irruppe nella classe di Lily.

Scusi professoressa, ma Lily Evans dovrebbe uscire con me, con il permesso del preside”

Fece vedere alla professoressa il permesso firmato dal preside e Lily, senza dire una parola, ma con un sorriso che diceva tutto, uscì dalla classe.

Justin non le parlò, andò spedito verso l'uscito della scuola davanti a lei, che lo seguiva, non capendo cosa stava succedendo.

Una volta fuori si fermò.

Justin mi vuoi dire che succede?” disse con un sorriso magnifico sul volto.

Niente, dimentica tutto quello che ti ho detto stamattina” rispose lui, ricambiando il sorriso.

Cioè?”

Justin non le rispose, o meglio, la sua risposta le fu data con un bacio, che sicuramente spiegava il tutto molto meglio delle parole che avrebbe usato lui.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Yeaaaaaaaaaaah buddy!

 

AMATEMI, HO AGGIORNATO IN FRETTISSIMA.

Sono abbastanza soddisfatta del capitolo, più che altro della prima parte, la seconda mi convince poco, ma vabbè.

È anche venuto più lungo del previsto.

Bene bene, sono felice di averlo finito stasera.

Beh le recensioni sono diminuite di gran lunga.

Ditemelo se questa storia vi fa cagare eh, così non la scrivo più, o meglio, non la posto più.

Detto questo ringrazio le sette persone che mi hanno recensito nel capitolo precedente, siete fantastiche sdhfkjafsdfhjsd

vi amo.

love,

arianna. (@xacciobiebah su twitter)

  
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